Cravenroad7

Lanzoni!

Gualdoni

Franzoni

Busatta. Dopo anni di co-curatela, umanamente, mi sembrerebbe un grave torto non dargli la direzione completa.

Onestamente, sono contento. La prima parte della sua gestione è stata davvero buona e ha riportato molto entusiasmo (insieme a molte polemiche) intorno alla testata.
Poi ha spinto troppo sull'acceleratore, finendo per schiantarsi su un muro.
Di sicuro è stata una gestione coraggiosa, questo va riconosciuto ampiamente. Ma anche piuttosto improvvisata e raffazzonata, che si è incartata su se stessa e ha perso il filo. Le continue provocazioni erano inoltre diventate insostenibili.
Sono contento anche di in suo futuro maggiore apporto alla sceneggiatura, è evidente che sa scrivere bene e, se non vuole strafare e sconvolgere a tutti i costi, il suo Dylan è un bel Dylan.
Mi auguro che il prossimo abbia la stessa voglia di fare e di osare, ma le idee un po' più chiare su cosa sia il personaggio e un po' più di affinità con esso.

sono d'accordo, mi sa che lui ci punta parecchio

Busatta però già cura l'Old Boy, non so riuscirebbe a gestire anche il mensile regolare, con la sua proliferazione di uscite.

Potrebbe avere un aiuto, come Giusfredi con Boselli.

Eh si che lavoraccio, peggio che in miniera.

Che problemi..

Non so come tu la veda, ma io penso che a Dylan serva un curatore che sia ben presente, che legga tutti i soggetti e che scelga solo i migliori, che valuti i nuovi sceneggiatori e che se necessario contribuisca a formarli, che corregga le sviste, che metta mano alle sceneggiature ogni volta che ce n'è bisogno... che faccia davvero il curatore e solo quello, insomma. Recchioni aveva troppe cose in ballo per poter far bene anche il curatore, e infatti s'è visto che livello di curatela (in certi casi vicino allo zero) ha avuto la testata negli ultimi anni.

sono daccordo sul tempo da impiegare , meno sul fatto che non riesca a gestire 2 testate regolare e old boy , non mi sembra sto grande impegno, mica deve disegnare o sceneggiare , in fondo si tratta di 2 o 3 albi al mese , non mi sembra sta gran fatica o impegno .
quanto ci siimpiega a correggere un albo ? una giornata ? ma neanche penso in una lettura attenta un oretta se ne va via. assegnare le storie quanto ci si impiega ? basta vedere gli impegni dei disegnatori e quelli liberi e si assegna , non è che ci vuole molto.
un conto è boselli che sceneggia , corregge e smista , ma busatta se deve solo gestire è diverso.

se intendi di modificare sceneggiature , difficilmente un curatore modifica in modo massiccio sceneggiature , dato che sono professionisti , al massimo fa qualche piccolo aggiustamento , o a volte boccia l’intera storia , ma difficilmente impiega tanto tempo per stravolgere una sceneggiatura.

Se Busatta non deve perdere tempo a cancellare barbe, sbianchettare ispettori, spostare albi da un cassetto all'altro, insomma a cercare di appattare settante, allora il tempo è più che sufficiente a fare il VERO lavoro di curatela.

Busatta sarebbe una scelta deludente, siceramente (molto 'italiana', nel senso di far avanzare chi è lì da anni invece di far venire 'sangue fresco' dall'esterno). Molto meglio j outsider, qualcuno che possa portare una visione nuova e idee di rottura sulla gestione del personaggio.

Concordo.
Dylan dog non è un personaggio da storie che passa il convento.
Nel periodo migliore in cui si alternavano Sclavi e Chiaverotti... non penso possa avere successo con storie standard. Devono rischiare ancora... Con Recchioni è andata male, ma devono puntare non alla normalità

Puoi osare l'inosabile, ma finché le storie te le scrivono Baraldi e Contu non vai da nessuna parte.

Nota a margine: l'unico autore dylaniano "classico" ad aver lavorato nel periodo delle bombe termonucleari recchioniane è Paola Barbato. Ebbene, quand'è che Paola ha dato il meglio? Quando si è cimentata con storie classiche (con i soliti ingredienti: Dylan, Groucho, Bloch, il caso del mese) o quando ha lavorato a maxi eventi in stile meteora? La domanda è retorica, la risposta la sappiamo tutti.

Ecco, magari si tratta di un normale e onesto declino artistico (nessuno scrive capolavori per tutta la vita), ma è davvero un caso che le storie di Barbato abbiano iniziato a diventare meno incisive proprio quand'è arrivato Recchioni, e Paola si è trasformata in una sorta di braccio destro che è stato chiamato a gestire eventi, rivoluzioni e controrivoluzioni da lei non ideati? O, per dirla in altro modo, non sarà che l'evento ha "oscurato" la sua vena artistica, costringendola in un ruolo non suo e impedendole di dispiegare la sua indubbia genialità?

Io ho una mia idea al riguardo...