Cravenroad7

mi faresti una cortesia, vista l'accusa gravissima, di mandare una mail a Baraldi è chiederle ragione della tua riflessione?

Perché limitarmi a una mail? La mia accusa è troppo gravissima! Faccio direttamente seppuku. Vuoi farmi tu da kaishakunin?

Allora, parlando seriamente: mi sembra ovvio che l'intento della Baraldi sia quello di nobilitare le figure femminili nelle sue storie, presentandole in tutte le loro sfaccettature, a volte come personaggi forti, a volte come personaggi più deboli.

A me, personalmente, sembra altrettanto ovvio che il suo intento sia miserabilmente fallito, perché invece i suoi personaggi femminili, incluso questa Sheri, sono figurine di cartapesta, isteriche e bipolari, sempre tutte uguali a prescindere dalle storie, sempre tutte "sbagliate", motivo per cui mi sento di dire che l'autrice Barbara Baraldi, PER ME, nelle sue storie di Dylan Dog, unica cosa sua che leggo, fa un pessimo servizio alla causa femminile, causa alla quale (io che sono cresciuto in una famiglia piena di donne straordinarie, e che vivo tuttora in una famiglia di donne straordinarie, e che ho due figlie che spero diventeranno donne straordinarie) tengo particolarmente.

Spero anche che si possa ancora dire che il modo in cui la Baraldi scrive sia molto simile al modo in cui parlano due speaker radiofoniche molto celebri di Radio 2, IN UN ALBO IN CUI LA PROTAGONISTA FEMMINILE FA LA SPEAKER RADIOFONICA!!!!!!!!!!!!!!

Infine, speravo di non dovermi difendere, nella critica di un albo in cui la protagonista si rivolge ai suoi ascoltatori chiamandoli "gufetti e civette"! Ma evidentemente mi sbagliavo. Per fortuna pierrebi mi dà spesso l'occasione di chiarirmi meglio.

Mi mancava il giustizialismo pro-autoriale...

E la prossima volta presentarsi in sede accompagnati dai genitori!

la mia copia era fallata , c’erano molti volti stampati male , sono andato in edicola a restituire l’albo. L’ho scambiato con un albo di Julia.

a parte gli scherzi,
l’idea del soggetto mi è piaciuta , anche alcune soluzioni, ed il fatto di non tergiversare , e passare da una situazione ad un altra senza troppe lungaggini ,( essendo un albo di 98 pagine per avere uno svolgimento sono soluzioni narrative necessarie , altrimenti la storia stagna ) ,
l’unica cosa è che manca l’horror , non c’è neanche una scena che faccia “paura” , non dico la solita mano mozzata , però trovare qualche stratagemma per inserirci un po’ di horror.
però comunque come storia mi è piaciuta. E disegni straordinari.

"...Tu dai la caccia ai mostri, no?

"I mostri non sono così diversi da noi (mai sentita!!!), Sheri. In quanto alla caccia, spero che un giorno venga abolita del tutto..."

Mio dio

Latte alle ginocchia

edit

No però cosa mi ero persa!
SPOILER
Da solo, lo spiegone di SHERI, col sedere all'aria, mentre lascia Dylan, vale una risata clamorosa.
Si alza, pronuncia un manifesto di intenti di 678 parole delineando il suo futuro da qui all'eternità mentre si mette le mutande e se ne va.
E i sedicenti pazzi che non si piegano al conformismo dilagante e quindi vedono gli effetti dell'antenna, che si portano dietro seghe elettriche, lanciafiamme, trapani?
Vieni con noi a distruggere l'antenna? Si si, mi porto un lanciafiamme che ho in garage, tu cosa ti porti, il trapano? Non ci ferma nessuno tranquillo, sono tutti in un'aula a studiare le promozioni per il 6g.
La supercazzola di PG.51 quando SHERI individua il movente nel secolo, in un tecnico informatico che voleva aggiornare le apparecchiature? Cioè la cosa più normale del mondo?
Pg 30 e 33 lo stesso volto di Dylan che urla, però speculare.

Perché, Bertuccia, la supercazzola di Sheri a pagina 82???
Cose da folli.

a me sembra allucinante che voi vogliate che un fumetto che parla di streghe, vampiri, zombi ,,, sia invece negli altri suoi aspetti realistico ... a me sembra una cosa assurda ... è come se uno criticasse Superman perché riesce a volare...

... a me sembra, come in tutti i suoi episodi di Dylan, che Baraldi abbia ben chiaro l'orrore reale di cui vuole parlare: "la manipolazione dell'informazione" in questo numero ma poi l'affronta con un linguaggio fantastico, che può essere letto a diversi livelli --- è ovvio secondo me che c'è una "critica politica" chiara in questo racconto ... il comizio del politico britannico che potremmo chiamare Mr Little Saved, per capire a chi fa riferimento, è un chiaro indizio di quale sia l'orrore reale a cui Baraldi si riferisce ... ma poi scrive un racconto di fantasia non un articolo di fondo ...

... magari non si apprezza questo modo che ha Baraldi di scrivere un racconto di pura fantasia, passando accanto ad un orrore reale sfiorandolo e costruendoci sopra un racconto che è tutta fantasia, ...

--- è più facile identificare gli orrori delle streghe, dei vampiri, degli zombi ... ma Dylan Dog da sempre ha usato il linguaggio horror per parlare della nostra società, di "noi ragazzi degli anni '80", e a me sembra che Baraldi, ma anche Contu nell'ultimo numero, sappiano continuare a fare questo aggiornandosi ai tempi e al linguaggio odierno.

sarebbe interessante se qualcuno volesse confrontarsi su questo modo di leggere Dylan ...

Quindi a te l'idea di perdere la vista, o peggio di perdere la possibilità di vedere il volto dell'altro che sorridere, di guardarsi negli occhi e riconoscersi ,,, questo non è orrorifico?

Questi volti che spariscono mi hanno fatto tanto pensare alla tristezza di questi anni di pandemia "con i sorrisi nascosti dalle mascherine" ... grazie al cielo gli occhi hanno potuto continuare a incontrarsi e questo ci ha salvato, o no?

grazie Goblin

magari alla luce dello spoiler di Goblin e dell'ultima vignetta le cose tornano ,,, o no?

ripeto l’idea mi è piaciuta , e può avere attinenza con cose reali , o comunque essere associata. ma al massimo può suscitarmi angoscia , estraneità, ma da dylan dog mi aspetto più “sangue” , e non la solita mano mozzata. Ma è una cosa ormai di lunga data , non riguarda solo questo albo.

SPOILER (CHE FORSE PRIMA MI SONO DIMENTICATO DI SEGNALARLO)

Pierrebi, qui nessuno (quantomeno non io) ha detto che il messaggio della storia non è amaro, attuale, pericoloso, e quant'altro. Qui il problema è che la Baraldi non è brava a veicolarlo. Tanto per cominciare, per parlare di questo messaggio ricicla idee almeno da (vado a braccio) I vampiri, Lama di rasoio, Candyweb (persino il logo della UTC è IDENTICO a quello della Candyweb!), Il detenuto, L'ora del giudizio, Jenny, e chi più ne ha più ne metta, senza citare i film, Essi vivono su tutti, di cui a loro volta quegli albi sono i semiplagi.

Tutto quello che dici tu va benissimo, solo che per me è detto MALE. Per non parlare del fatto che per chi ha letto almeno quindici Dylan Dog, è SEMPRE LA STESSA SBOBBA dei mostri che sono normali, della vita e del sogno che sono intercambiabili, e che si stava meglio quando si stava peggio.

E siccome non mi deve insegnare la Baraldi che stare tutto il giorno sul telefono spersonalizza le persone, mi piacerebbe che almeno questo messaggio vecchio come il cucco venisse veicolato in modo interessante e intelligente. Cosa che, secondo me, in quest'albo non succede.

Si comincia con una dinamica cronologica iniziale che fa acqua da tutte le parti (OVVIAMENTE Wayne chiama da MESI alla radio, e QUANDO, dico QUANDO va alla radio Dylan, se non il GIORNO ESATTO in cui Wayne decide di passare dalle parole ai fatti?!?), si continua con un personaggio femminile che nel giro di due vignette passa da "non ti voglio vedere mai più" a "ah ah, adesso penserai che sono una isterica insofferente", si continua con Dylan che apprende dell'esistenza di una malattia nuova, e per miracolo il giorno stesso ha tutti, ma dico tutti, i sintomi, uno dei quali, evidentemente, è non accorgersi che in bagno c'è Groucho che sta facendo la numero 2...
Si continua con la parentesi di Candice al supermercato che è totalmente da buttare, tanto che si conclude con questa frase delicatissima di Sheri: "Candice fa questo effetto: vorresti cancellarla", frase ORRENDA riferito ad un altro essere umano, specialmente con quel sorriso a trentadue denti (io chiederei a Sheri di cercare la mail di Candice per chiedere ragione di questa sua affermazione!).

Dylan poi va nella casa di Wayne, ovviamente a trovare indizi che sono sfuggiti a tutta Scotland Yard, e lui, che è un investigatore che FA IL NOME DI UN ISPETTORE DI SCOTLAND YARD, viene arrestato perché viene visto da alcuni vicini, INVECE quando nella STESSA CASA ci entra Sheri, OVVIAMENTE, non solo non la vede nessuno, non viene arrestata e niente, ma pure in un botto solo fa le deduzioni logiche più incredibili del mondo che Poirot muto, tutto questo ovviamente spiegonato in tre vignette.

Tralasciamo la sequenza ospedaliera, in cui c'è Frederick, palesemente copiato dal romanzo l'incendiaria, che senza spiccicare o quasi una parola, libera Dylan, salvo poi trasformarsi in mister logorrea nella ridicola sequenza finale.
E Dylan che dice, con faccia truce "Quello che so è che in un modo o nell'altro, uscirò da qui...", come se poi dovesse strappare i legacci a morsi, o amputarsi un braccio con le unghie dei piedi, e invece viene liberato con un calcio da un convenientissimo gigante con le mani legate! Ma dai...
Cial-tro-na-te.

E anche la scena finale, con Sheri che si omologa a tutti gli altri, pure quella, resa malissimo in mezza pagina strapiena di informazioni. Giusta idea per concludere l'albo, magari, ma si farà mica così!

Infine, la cosa secondo me più grave, ed è la stessa cosa che è successa nello scorso albo della Contu: NON SI POSSONO COPIARE LE IDEE PARE PARE dai film degli anni '80, e trasportarle intatte nel XXI secolo. L'idea della centrale nucleare nascosta era PERFETTA se ambientata nell'Oldboy, cosa che infatti era, ma diventa RIDICOLA se ambientata ai giorni nostri, totalmente antistorica. L'idea della TORRE che rilancia i segnali era PERFETTA nel film di Carpenter, quarant'anni fa, bella ingenua fantascienzaccia, ma OGGI l'idea stessa della torre che dev'essere fatta saltare in aria dall'eroe è TALMENTE ANACRONISTICA da fare involontariamente ridere (per non parlare della totale gratuità di Groucho che si porta dietro la custodia-bomba... che convenienza assurda!).

Qui nessuno chiede verosimiglianza, o realismo estremo, qui si chiede (io chiedo, più che altro) un minimo di decenza nella strutturazione delle trame, nei dialoghi, negli sviluppi, nella caratterizzazione dei personaggi... Un minimo, davvero!

In questo albo, a parte l'omaggio a un paio di film che adoro, c'è solo una brutta copia di I vampiri, alla quale la Baraldi regala il suo solito campionario di cliché che le sono propri, cosa che, mi perdonerete l'arroganza, è INNEGABILE. Se non ho contato male, manca soltanto la richiesta della ragazza di perdere la verginità con Dylan, e poi c'era tutto il cucuzzaro baraldiano.



Aggiungeteci la pessima qualità di stampa delle tavole, in cui la metà dei volti DAVVERO sono tutti sfocati, e il guazzabuglio è servito. Le intenzioni di un autore non si discutono, ma il risultato sì, e in questo caso per me è avvilente.

P.S. ma secondo voi, all'ultima vignetta di pagina 27, non vi sembra che manchi il balloon, quel balloon che si trova a pagina 41?