Cravenroad7

Grande, Sinis!

Guarda, Triss, la gentilezza di questo artista...

Grande, Triss!

Sono bellissimi Keanu! Quel Magico Vento è mozzafiato, se lo avessi io penso passerei minuti interi a guardarlo, ogni volta. Ma tra l'altro, è fatto a penna??
Strana Julia, ha qualcosa di Disneyano direi.
In generale, mi incanta sempre come i disegnatori riescano a rendere i capelli, mi diletto in disegno e per me è sempre un tasto dolente. Mano sciolta giovane Metacarpa, mano sciolta.



Guarda, sarei molto felice di dovermi rimangiare il mio giudizio su Ennis! Mi sta molto simpatico e potenzialmente mi dà l'idea che potrebbe piacermi molto. Ho letto molto poco di lui, quel che mi ha deluso è stata la seconda parte di Preacher, ma diciamo anche i secondi due terzi, e poi Caliban, che ha qualche scena convincente (tutta l'impostazione dell'ambientazione all'inizio, la scena del tizio che si strappa via la pelle del braccio ) ma mi ha convinto sempre meno mano a mano che proseguiva.

Hitman l'avevo cominciato e m'era parso carino! Avevo smesso di leggerlo, dopo pochi numeri, perché non ce l'avevo più sottomano, ma avrei continuato volentieri. Temo anche che il fumetto supereroistico non sia più tanto nelle mie corde, al netto di eccezioni meritevoli. Ma gli darò un'altra possibilità.

Ora che ci penso ho anche letto, mezzo secolo fa, un Punisher suo che m'era piaciuto!

Il suo Punisher è favoloso, una delle migliori interpretazioni in assoluto del personaggio. Personalmente preferisco (e neanche di poco) la sua versione seria, quella della collana di 60 numeri Punisher MAX, ma anche la prima versione grottesca, disegnata dal Dillon di Preacher, non è affatto male. Tutto il Punitore di Ennis è attualmente in fase di ristampa per Panini, in quattro corposi Omnibus che ti costano un rene l'uno ma sono completissimi e di pregio.

Magico Vento e Dylan sono a penna bic, Julia e Groucho a china.
Julia quando la disegnò ormai quasi dieci anni fa, si vedeva che non ce l'aveva più diciamo in repertorio. Ma sono soddisfatto ugualmente.

Ora vi posto anche il mio barracuda di Parlov!

Penna bic, infatti. Pazzesco!



Ci mancherebbe!



Omnibus, amore e odio! Ho questo problema che i reni mi ci mettono un po' a ricrescere e ho appena preso il terzo omnibus di Una piaga di rane, del BPRD. Per qualche tempo frequenterò i negozi di fumetti usati, diciamo. Ma me la segno!

Ma ritorniamo nelle praterie?

6-7 - Lungo coltelllo, Il figlio del serpente

Il numero 6 è quello che ha sancito che avrei dovuto recuperare una carrettata di numeri di Magico Vento, ai tempi. E quindi già sapevo che Cavallo Zoppo c'avrebbe lasciato a breve! Nonostante questo, rileggerlo dopo essere entrati più a fondo nell'ambientazione è decisamente un'altra cosa. Su questo è molto bello il piccolo momento intimo tra i due nel numero 7, quando Cavallo Zoppo mostra i coleotteri del tuono a Ned. Non penso che ci siano spesso scene in cui il nostro sciamano bianco ha un sorriso disteso come in questa.

A proposito di coleotteri e tuoni, siamo ufficialmente dal punto di vista degli indiani: la causalità tra l'insetto e il tuono è accettata immediatamente e il rapporto di forze tra tuono e serpente è immediatamente riconosciuto dagli indiani che seguono Beaumont. La cosa è stata spiegata a noi lettori nel numero prima nel mito del diluvio, in modo molto organico. Bel tocco!
Mi piace tantissimo che Magico Vento debba interpretare quanto, nelle sue visioni, sia simbolico e quanto reale. Il fatto che invece le sue visioni siano veritiere non è in discussione, sarebbe roba da bianchi. Puah!

Concettualmente ci sono un paio di passaggi non banali. La correzione di Coda di Toro a Ned, sull'origine dei suoi poteri ("Devo a lui [Cavallo Zoppo] la mia nuova vita" "No Magico Vento, i tuoi poteri vengono dal Grande Spirito") e l'incompatibilità dei poteri di Beaumont con quelli di Cavallo Zoppo. La nagi di Cavallo Zoppo pare passata a Magico Vento, alla fine.

Mi rendo conto che non ho ancora parlato della storia! Prima parte mooolto avvincente, Uccide-se-stesso e Rifiuta-di-smettere sono bellissimi, ma tutto l'inizio è bellissimo. L'atmosfera vudu mi prende molto, esempio il serpente impagliato . La storia va avanti più o meno a coincidenze, ma quando c'è di mezzo il Grande Spirito va così, non è un problema per me.
La seconda è piena di flashback, quello nel campo di prigionia nordista mi è piaciuto parecchio. Bello anche che la linea della morte ritorni nel presente e sia varcata da Casey appena prima di morire. Casey ha volte ha gli occhi davvero un pelino troppo spiritati , ma concettualmente la cosa mi piace molto. Le ambientazioni del secondo numero sono il punto forte, le fosse comuni del campo abbandonato e il territorio del serpente sono da brividi. I corvacci si meritano la copertina!

(Penso sia realistico che gli indiani outcast caccino a piedi, sia tradizionalmente sia perché cavalli non dovevano averne tanti.)

Finalone con Beaumont con effetti speciali pirotecnici, anche se l'ultimissimo round è un po' veloce e anticlimatico.

Il ruolo di Poe un po' a parte, questa volta. La sua side quest gli è evidentemente cucita addosso, ma è un po' gratuita rispetto alla storia principale. Comunque Eddy Fender graficamente molto interessante. Mi chiedo se Hogan non venga nella foto per qualche motivo sovrannaturale o se invece sia solo Jim che ha sbagliato filtro della videocamera dello smartphone.

Barbati e Ramella continuano a piacermi molto, soprattutto nelle atmosfere! Stano, nel suo libro della collana Corsi d'autore, con Laura Scarpa, spiega che Dylan Dog è stato il primo che ha introdotto inquadrature tipiche del cinema di genere (horror) in casa Bonelli, prima dominata dai campi lunghi del western classico. Quindi primissimi piani, dettagli, "lame nel buio", per tirare il lettore dentro la storia e fargli sentire il fiato sul collo. Questo paragrafo m'è venuto in mente più volte leggendo questi numeri: guardate pagina 81 del numero 6! Se non conoscete il libro di Stano dateci un occhio, riprende le lezioni ai suoi allievi ed è molto interessante.
Piccolissimo dettaglio, molto gustosa la dissolvenza tra pagina 37 e 38 del 7. Ce ne saranno mille che mi sono sfuggite, ma questa m'ha fatto fare la bocca a O!

Questa prima storia in due parti molto bella!

Se non hai altro hai fatto un bell'acquisto, quella del BPRD è un'ottima serie (che ho seguito nei brossurati).

Tornando al nostro Ned... belli i primi numeri, ma poco indicativi della piega che avrebbe preso di lì a poco la serie. Il primo numero "autentico", quello dove si inizia a conoscere il MV che sarà, è La grande visione, che a memoria è il numero 16. Lì si cambia davvero marcia.

Guarda, ho preso il primo quasi per caso una volta che non ho trovato un omnibus di Hellboy che cercavo, ora ho momentaneamente mollato Hellboy per seguire il BPRD. Al momento battono il capofamiglia, per quanto mi riguarda!

Ho letto solo la prima storia dell'omnibus, per ora, La macchina unversale, ed è una delle mie cose preferite del mignolaverse. Ma la sensazione è che la serie continui a migliorare.


Su Magico Vento:
Riprendo il filo dopo il periodo più delirante, lavorativamente parlando, degli ultimi anni. Ora si spera di potersela prendere un po' più con calma.



Questa me la dite tutti e io comincio a preoccuparmi, visto che la serie per com'è finora mi sta piacendo un botto... vedremo.

8: Windigo

Botte coi mostri! Un sottogenere che mi dà molte soddisfazioni. Windigo ha un'atmosfera da postapocalittico indiano, forse anche per il nano in spalla che mi fa Mad Max. Frisenda per ora è l'esperto in mostroni della serie, tra questo e La bestia. Caratterizzazione grafica dei personaggi indiani strainteressante, storia semplice ma molto appassionante.
Bello, dopo il colpo di scena finale su Guardiana, rileggere i suoi dialoghi e fare due più due.

9-10: Faccia di Pietra/scheletri

Mi è piaciuto, ma è il primo numero il cui spunto iniziale non m'ha sorpreso. Doveva succedere, prima o poi! Ha qualcosa di una storia texiana, con più magia e inquietudine, per fortuna. Il mio dettaglio preferito sono i messaggeri Ute, soprattutto quando si capisce che sono stati ammazzati dopo il momento in cui Ned li vede per la prima volta: mi sembra che trasmettano bene il senso di urgenza che sente Ned. Ned molto sciamano, a questo giro!

Disegni meno belli del solito mi pare. Direi a questo punto che l'inchiostratore è Ramella, che mi piace comunque molto, ma i disegni sottostanti mi hanno lasciato un po' perplesso un paio di volte, più su dei dettagli che per l'atmosfera generale. Stavo per scrivere che in Scheletri i disegni mi piacciono di più, ho appena verificato per scrupolo e in effetti nel secondo torna Barbati.

Nel finale Ned riflette su tutte le coincidenze che l'hanno portato a incrociare più volte la strada di Hogan e si chiede se i loro destini non siano legati, il che mi porta a pensare... Dio del fumetto (la manona, quella di Ratman) fa' che Hogan non sia il padre di Ned!!

11: L'incubo in cornice

Storia in cui Poe ha più volte da dire la sua, in quanto esperto in letteratura gotica. Devo dire che qualche ulteriore incursione nei territori del Poe scrittore sarebbero molto apprezzati! La notizia principale del numero è il debutto di Parlov, bravissimo. Sono in un momento della vita in cui forse vorrei disegnare come lui! Ci sono state diverse fasi, una che è durata parecchio è stata la fase Stano: tracciavo queste linee tutte sghembe...
Ah, però non mi convince come Parlov rende il riflesso sulla bombetta!

Tornano Jim e Ronnie, qui come nel villaggio indiano mi piacciono i personaggi ricorrenti, si comincia a tracciare un mondo intorno a Ned e Poe. Bello l'espediente della croce nel giornale.

La storia di per sé è un gialletto, ma c'è una qualcosa, nella costruzione dei personaggi, che mi dà l'idea che abbiano un loro spessore al di là delle poche vignette in cui li vediamo; penso al giudice, alla prostituta, anche al padrone di casa. Questo dà un respiro più ampio alla vicenda e mi pare una cosa che succede spesso nei primi DD e pochissimo, per esempio, nei DD scritti da Ruju, in cui i personaggi sono coooooosì schematici...

Qui, dove Ned è in un territorio congeniale a Dylan, si vede una grande differenza tra i due: il secondo è, o dovrebbe essere, un dilettante professionista, per la natura stesso del suo lavoro, senza manuali di istruzioni al combattimento delle creature magiche: pur amando la doppia dylaniata Notti di caccia/Il marchio del vampiro, coi suoi proiettili d'argento, siamo al limite di cosa Dylan dovrebbe essere. Ned invece conosce il mondo degli spiriti e le sue regole. Pensando anche al dylaniato La governante, mi pare che Manfredi gestisca meglio uno scaccia-mostri più "professionale".

12: Cielo di piombo

Unità di tempo e coordinate spaziali convergenti per una storia piena di tensione. Buio e pioggia, cielo di piombo, Ned alle prese coi fantasmi del passato, Poe uomo d'azione. E questa volta non va neanche in bianco! Bei personaggi, bell'atmosfera, a cui giovano molto anche le poesie lette da Poe. Entra fra le mie preferite!

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Finisce così il primo anno di Magico Vento!
Resoconto molto positivo, direi tre numeri un po' di stanca verso la fine 9-11, sempre comunque interessanti, ma un finale col botto. Miei preferiti: Whopi (5), Lungo coltello-Il figlio del seprente (6-7) e Cielo di piombo (12).

Mi colpisce che il personaggio di Poe, che come idea all'inizio mi aveva fatto accapponare la pelle, è in realtà una delle mie cose preferite. Effettivamente un coprotagonista, che giova anche molto all'atmosfera! Anche il suo mantello, che m'era sembrato assolutamente fuori luogo all'inizio, si integra bene nell'ambientazione.

Su questo concordo. Non apprezzo abbastanza il "mignolaverse" da comprare tutte le molteplici serie che lo compongono, ma Hellboy e BPRD rimangono dei must read, e, per qualità di scrittura, la seconda ha anche per me qualcosa in più. Va detto che si tratta di serie abbastanza interconnesse e complementari, specie da un certo punto in poi, da spingermi a considerarle un unicum.

A questo proposito, tu hai bene in mente la cronologia dei vari omnibus? Avevo letto, da qualche parte, che a un certo punto si debba proseguire quelli di Hellboy prima di finire il BPRD, la continuity era abbastanza intricata. Ne sai qualcosa?
Finito ieri Il giardino delle anime, gran resa dei conti tra Abe e Caul, e chi ha orecchi per intendere intenda.
Un sacco di cuori anche per Daimio!

Sugli Omnibus non ti so dire molto, visto che io ho letto le serie nei brossurati. Se non sbaglio, mi ero servito di questo specchietto per l'ordine di lettura:

https://www.matteoporopat.com/mike-mignola-ordine-lettura-hellboy-bprd/

La fortezza di Juh, primo di una storia in tre albi, promette bene e, trattandosi di Magico Vento, non deluderà. Sembra di un filone meno horror-fantastico, non che mi dispiacqua.