<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by Dr. Hicks</i>
<br />E' indubbio che la qualità di un fumetto possa essere importante, anzi predominante... ma considera questo: nn c'è una testata bonelli, dico UNA SOLA, che registri un progressivo aumento di lettori di mese in mese... possibile che nessuna delle testate bonelli proponga buone storie? ma possiamo guardare anke all'estero.. nn mi ricordo dove, però lessi che le case editrici americane + importanti, come la MARVEL, stanno attraversando una crisi enorme, neppure paragonabile alla crisi della bonelli... questo che significa? possibile che oggi nel panorama del fumetto da edicola nn ci siano prodotti di qualità? no, nn è cosi... napoleone, che è un prodotto osannato da critica e lettori, rischia la chiusura... altrettanto x MV... nn è solo la qualità IMO che gestisce il mercato oggi... c'è anke una contrazione FISIOLOGICA xke si riscontra in tutti (o quasi) i campi dell'editoria... agli inizi degli anni novanta, quando il fumetto era in crisi come tu ben ricordi, trovavi i classici libri da mille lire, come ti ricordavo prima.... e che libri!! tanto per dirti, io ho TUTTI gli scritti di kafka, proprio TUTTI, completi e non, in un volume che costava 4000 lire, circa 2 euro... un mio amico ha comprato recentemente solo IL PROCESSO l'ha pagato 9,5 euro.... possibile che solo l'inflazione, l'euro e tutto quello che vuoi abbia portato questi prezzi? io dico di no... dico che pian piano fumetti libri eccettera stanno diventando un fenomeno sempre + di nicchia....
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Vi prego, misurate tutto ciò che è misurabile e rendete misurabile anche ciò che non lo è... la misura è il senso della vita (Galileo Galilei)
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Come si può uccidere un uomo che non può essere ucciso ? Non lo si uccide...lo si domina
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Ok. Non volevo spostare il discorso troppo oltre, però mi chiami in causa. E sia![8D]
Ho una biblioteca piena dei libri della Newton Compton, oltre ducento libri da mille lire, una fila di Mammut ( quelli rossi e giganti ), quelli fucsia, gialli, color oro, verdi, blu. Insomma ho quasi tutto ciò che è stato pubblicato in quegl'anni.
Mi ricordo che si accusava la NC di rovinare l'editoria con quei prezzi così bassi e che si sarebbe dovuta trovare una soluzione. Ma la Newton non credo stampò i libri perché la gente già leggeva, ma tentò una strada che, stranamente, gli altri non percorsero: usare carta riciclata per stampare libri. Ebbe senz'altro successo e l'editoria beccò un duro colpo.
Quali che siano le ragioni poi di quegl'anni e il cambiamento di stampa mi sono poco noti. C'è da rilevare, però, che i libri che compri ora, sempre della newton, sono molto più eleganti.
Non nego ciò che dici tu, ti credo. Se la Marvel va male, non ho motivo di non crederci. E se c'è una crisi a livello mondiale, come dici, ne prendo atto.
Ma c'è un'inesattezza, molto piccola, in quel che dici su MV.
Si è parlato di bimestralizzazione anche per MV non perché vanno male le vendite ( qualcuno ha scritto una mail a Gianfranco per sapere ), ma perché siccome la serie la gestisce soltanto lui non riesce a tenere il ritmo. Questo è quanto lui stesso dice. Poi se ci sono altre ragioni, mi sono estranee.
Perché non aumentano i lettori dici?
Altro discorso complesso.
Non c'è nessun rapporto di necessità o di determinismo tra arte e riconoscimento o gusto in generale. Quindi, un fumetto ben fatto può vendere meno copie di uno peggiore.
Non esiste una risposta certa e sicura ad un lavoro ben fatto. Questo lo sai anche tu, ne sono sicuro.
I lettori non aumentano, secondo me, per diverse ragioni molto complesse da analizzare, ma seguendo il filo del mio discorso ti dico subito: una volta perso un lettore non è facile recuperarlo.
Ammettiamo anche la contrazione del mercato editoriale, e quale frittata otteniamo?
A te la risposta.
Martin Mystere, per es., quando verrà bimestralizzato cambierà formato e questo non potrà che essere un vantaggio. Infatti credo che sarò attratto anch'io a vedere cosa avverrà, nonostante non sia un lettore abitudinario.
Bonelli avrebbe potuto fare lo stesso con Mister No. Ma ora forse è tardi.
Io desidero prendere atto di quanto dici, ma se la strada percorsa è assolutamente dipendente dal cambiamento di gusti e dalla noia verso la lettura ecc., vorrà dire che i fumetti diventeranno merce per 4 gatti. C'è un meccanismo inarrestabile che neppure una maggior cura e attenzione nel delineare personaggi potrà fermare.
A questo punto, allora, è persino inutile chiedere di meglio. Basta accettare quanto passa il convento. E quanto passa il convento è orribile, imo ( parlo di Dylan Dog ovviamente ).
In ultima analisi ti dico che per far registrare un aumento significativo di lettori, bisognerebbe lanciarsi in nuove iniziative. Ecco, Brad Barron è una. Però non so se basterà. Troppa noncuranza nel passato.
Dobbiamo allora sperare in un Dylan-bis, secondo me molto difficile da ottenere. Quindi speriamo in iniziative relative, ma allettanti. E ancora nel miglioramento della testata DYLAN DOG.
Come disse STANO in MORGANA (n.24) che si preoccupava che nessuno leggesse più i fumetti: la speranza è l'ultima a morire.
<b>Biru </b> perché questi discorsi "non" ti piacciono? [:D]
Solo tu puoi cambiarmi
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