Mamma mia Rimatt, scusami, ma come fa la gente ad avere una famiglia, un lavoro e trovare anche tempo per scrivere sul forum? Che vita intensa.
rimatt ha scritto:
Medda! Voglio vedere che riesci a scrivere di negativo sul mio autore dylaniano preferito dopo Sclavi.
Rileggendomi, mi rendo conto che sembro senza pietà! In realtà c'è un preconcetto evidente, da parte mia: praticamente tutto quel che ho letto di dylaniato, dal numero 180 circa (penso il 183!) ma anche già da un po' prima, l'ho preso in mano perché convinto dai vostri commenti più o meno entusiastici. Ma i vostri erano discorsi di qualcuno che aveva seguito la serie intera, ci credo che la Barbato era a quel punto un'oasi nel deserto nonché quello di cui la serie aveva bisogno. Io m'ero stancato anni prima, senza mai essere un lettore seriale, poi a un certo punto ho cominciato a recuperare (solo) i numeri meritevoli partendo dal primo Sclavi, e di Sclavi in Sclavi sono arrivato, seguendo i vostri consigli, a cose come Lo specchio dell'anima. Si tratta di un bel salto! Nella mia miniserie "Dylan Dog - Metacarpa's machete cut" ci sono una sessantina di numeri, di questi solo 18 non sono del Creatore. Spero si capisca un po' meglio il mio caso, vostro onore!
Medda: molto bene o molto male, per me! Ho letto
Il battito del tempo
L'ospite sgradito
La terza faccia della medaglia
che sono bellissimi e non sfigurano davanti a niente. I primi due sono di una profondità che è difficile da trovare altrove, letteralmente li adoro. Questo già basta a farmi dire che è uno che ne sa.
Poi ho letto
La famiglia Milford
La bestia
Homo homini lupus/La legge della giungla
Il giorno del licantropo
In cui alcune cose mi piacevano anche, ma la mia sensazione era proprio che a Medda, delle vicende che raccontava, importasse esattamente quel che a me non diceva niente. La bestia e la famiglia Milford mi avevano davvero lasciato allibito, per come il punto intero dell'albo fosse una tiritera contro TV e gente falza totalmente fuori dai miei radar. Direi, insomma, che il mio problema riguarda il Medda sociologo, mentre tecnicamente non lo metto in discussione.
Il giorno del licantropo mi aveva pure preso molto, poi finisce che quel licantropo alla fine era più ornamentale che altro. Però Stano maestoso.
C'è anche La prigione di carta, che somiglia molto a quelli che mi sono piaciuti ma mi pare meno riuscito.
Ah, Medda in tandem coi suoi due compari mi piace, invece! Quando la città dorme e La scogliera degli spettri, belli entrambi.
rimatt ha scritto:
Scalped è un caso strano: ho iniziato a leggere la serie, boh, almeno 2/3 volte, e non posso dire che non mi piaccia... solo che arriva sempre un punto in cui lo metto in pausa e non ho più voglia di riprenderlo.
Guarda, se sei arrivato al volume sesto, Rosicchiare, hai già assistito ai picchi della serie, che per me sono altissimi. Da lì in poi continua a essere bello comunque, forse un po' di stanchezza sul finale ma perdonabilissima... Mi piacerebbe scrivere qualcosa su Scalped, una di queste volte.
Se non sei arrivato al sesto... Riparti subito da capo!!