Cravenroad7

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 Oggetto del messaggio: L'ironia
MessaggioInviato: gio mag 26, 2005 11:27 pm 
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Iscritto il: sab lug 03, 2004 10:42 pm
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Cos'è questo topic?
Abbandonai DD al n.154.
Intorno al n.200 ho incominciato a risondare il terreno. Pian piano ho recuperato gli albi mancanti ecc. Me ne mancano pochissimi ( 3 o 4).
Volete sapere il resoconto di una visione globale?
DD è scomparso.
Non si tratta di semplice evoluzione del personaggio. No.
Non si tratta di mettere da parte lo splatter perché antiquato. No.
Si tratta che DD non ha più l'ironia.
Mica quella di Groucho!
NO! L'ironia che lo difendeva dalla vita, dagli orrori.
N.46, INFERNI: il demone burocrate scopre che DD si salva con l'ironia.
n.48, Horror Paradise: DD reagisce ad una sorta di Rambo ricordando di possedere un'arma. La pistola? NO. L'ironia.

L'ironia, vero stratagemma contro la follia del n.69 Caccia alle streghe: allucinazione auditive o visive? I pazzi vanno assecondati. ( Rileggete il passo ).
Dylan dog era più METAFISICO e filtrava attraverso questo suo mondo surreale tutti gli orrori della vita e dell'esistenza.
A parte che ora questi orrori hanno lasciato il posto al materialismo poliziesco, alla mancanza totale di metafore e alla distruzione dell'ironia.
DOV'è L'IRONIA che salva DD dalle situazioni impossibili?
Semplice, non c'è più perché le situazioni non sono più impossibili, né metafisiche.
Siamo sicuri che cambiare un fumetto, farlo evolvere significhi provarlo di ciò che lo caratterizzava?
IRONIA, METAFISICA, SCRITTURA LIBERA ecc.
Dov'è la psicanalisi? Dov'è lo stile libero?
Ma, soprattutto, dov'è L'ARMA di DD?
Perché oggi è indifeso contro il continuo avanzare del materialismo delle storie? Perché è sempre meno metafisico? Perché è sempre peggio?
Mi chiedo se tutto questo sia da trascurare.
Con il tempo e con l'abitudine alle storie, all'assuefazione che subisco albo dopo albo, cari miei, avevo dimenticato L'IRONIA, pensando che fosse Groucho a compensare, che fossero le sue battute l'ironia. Eh no! Quello era un tratto caratteriale non solo di DD come personaggio, ma anche dell'intera metafora sulla vita e sull'esistenza.
[:o)] Non è questa l'ironia di cui parlo.
No, nessuna nostaglia sclaviana.
Pura e semplice costatazione da una visione di più di 220 albi e speciali e maxi in mano.






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MessaggioInviato: ven mag 27, 2005 11:49 am 
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Iscritto il: lun lug 07, 2003 6:56 pm
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hai ragione, sn completamente d'accordo... ricordi triss "il diavolo nella bottiglia"? [:D]

_____
Vi prego, misurate tutto ciò che è misurabile e rendete misurabile anche ciò che non lo è... la misura è il senso della vita (Galileo Galilei)
.....
Come si può uccidere un uomo che non può essere ucciso ? Non lo si uccide...lo si domina


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MessaggioInviato: ven mag 27, 2005 9:20 pm 
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Iscritto il: sab lug 03, 2004 10:42 pm
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Certo, mi ricordo.
Mi rimase impressa anche la storia del riflesso condizionato :-)

Cmq credo di aver posto interrogativi,come è solito, che non avranno risposta. E se risposta non avranno, Dylan sarà semplicemente un ALTRO. Anzi, lo è già.
Beh, d'altronde, l'evoluzione, i cambiamenti ecc., in determinati casi, giustificano anche la scomparsa dei tratti salienti che contribuiscono alla coerenza di un personaggio. Questo, almeno, ciò che a livello subliminale si è suggerito tra le righe degli albi.
Stavolta ha avuto la meglio non la "metà oscura" di Dylan, bensì un Altro e basta.

Mi piacerebbe smettere di ricordare questo o quello, ma di vedere nel presente almeno il carattere, la sostanza. Anche quella è soggetta a divenire?
Sì, a quanto pare.
L'ironia è finita. Ci sono i surrogati adesso.






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MessaggioInviato: ven mag 27, 2005 11:47 pm 
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Iscritto il: mer ago 04, 2004 8:49 pm
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triss, benedetto triss, quanto hai ragione.
Forse suona come una frase solita ke tutti saprebbero dire (insomma scusate la banalità) ma dylan dog si è appiattito paurosamente.
L'ironia è uno degli ingredienti di cui + si nota la penuria.
Speriamo in tempi migliori per il futuro
Da parte mia ora dò un arrivederci a dylan dog, magari farò come te, lo riprenderò tra una ventina di numeri.


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MessaggioInviato: sab mag 28, 2005 2:37 am 
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Iscritto il: mar lug 08, 2003 2:09 am
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Ma quel che mi chiedo io è: ci son serie che vanno avanti da decenni, il cui testimone è stato trasmesso da autore ad autore (perchè nessuno è immortale così come anche le idee), nonostante questo lo spirito delle storie rimane intatto, così come anche lo spirito creativo e l'interesse suscitato nel lettore... questo con Dylan non accade... perchè?

?Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità. Disonesto è colui che cambia la verità per accordarla al proprio pensiero?


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MessaggioInviato: sab mag 28, 2005 8:25 am 
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Iscritto il: ven giu 27, 2003 10:00 pm
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non sono d'accordo , l'ironia è sempre stata prerogativa di Groucho che interrompeva momenti di tensione , in alcuni casi i mostri svelavano una sorta di ironia oppure la situazione veniva risolta facendo uso della ironia per uscire dall'incubo , ma erano casi , e non una caratteristica fissa degli albi.
Se cerchi l'ironia leggi il maxi dell'anno scorso la storia di Faraci.


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MessaggioInviato: sab mag 28, 2005 9:21 am 
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Iscritto il: mer ago 20, 2003 5:14 pm
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<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by Un Allegro Ragazzo Morto</i>
<br />Ma quel che mi chiedo io è: ci son serie che vanno avanti da decenni, il cui testimone è stato trasmesso da autore ad autore (perchè nessuno è immortale così come anche le idee), nonostante questo lo spirito delle storie rimane intatto, così come anche lo spirito creativo e l'interesse suscitato nel lettore... questo con Dylan non accade... perchè?

<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">

tipo Tex?

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MessaggioInviato: sab mag 28, 2005 9:28 am 
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Iscritto il: mer feb 02, 2005 1:00 pm
Messaggi: 1892
Il parere di Triss è legittimo, condivisibile... Forse io non sono così tragico, ma di sicuro c'è stato un calo o come dice genesis un appiattimento di DD negli ultimi tempi...

Resta il fatto che DD è ancora in grado di regalarmi spesso delle situazioni piacevoli, quando leggo un albo sono distante dal mondo reale...

Come diciamo a Napoli: "vado in una palla tutta mia"

Ovvero mi isolo e mi godo parecchie emozioni...

Forse ultimamente sono più sporadici quegli albi da pelle d'oca...
Ma alla fin fine io DD nn lo abbandono ancora... Per ora non ne avrei motivo. sempre IMO eh...

[:D]

________________________

Quando la mia ombra inghiottirà la tua saprai che è giunta la tua ora...


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MessaggioInviato: sab mag 28, 2005 10:10 am 
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Iscritto il: mer nov 24, 2004 10:02 pm
Messaggi: 4401
Località: Provincia di Taranto
<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by Un Allegro Ragazzo Morto</i>
<br />Ma quel che mi chiedo io è: ci son serie che vanno avanti da decenni, il cui testimone è stato trasmesso da autore ad autore (perchè nessuno è immortale così come anche le idee), nonostante questo lo spirito delle storie rimane intatto, così come anche lo spirito creativo e l'interesse suscitato nel lettore... questo con Dylan non accade... perchè?

?Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità. Disonesto è colui che cambia la verità per accordarla al proprio pensiero?
<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">e quali sono arm?

________________________
E mai che mi sia venuto in mente, di essere più ubriaco di voi
di essere molto più ubriaco di voi.


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MessaggioInviato: sab mag 28, 2005 10:20 am 
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Iscritto il: sab dic 28, 2002 8:08 pm
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Io sono d'accordo con te Triss se devo fare una critica alla pur bravissima Barbato è proprio questa,ha accentuato troppo le insicurezze di DYD a scapito dell'ironia e ha reso Groucho un personaggio tragico se non patetico(vedi LA SCELTA)[:o)]


Certo bisogna farne di strada da una ginnastica di obbedienza fino ad un gesto molto più umano che ti dia il senso della violenza,però bisogna farne altrettanta per diventare così co***oni da non riuscire più a capire che non ci sono poteri buoni...


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MessaggioInviato: sab mag 28, 2005 11:36 pm 
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Iscritto il: sab lug 03, 2004 10:42 pm
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<b>ARM</b>ha posto un interrogativo legittimo, davvero legittimo.
Per es. Zagor, di più vecchia data rispetto a MISTER NO che chiuderà battente, ha avuto un ottimo erede in Burattini.
Per curiosità l'ho letto e devo dire che Burattini non farà morire per il momento la longeva creatura di Sergio.
Mister No invece che seguivo sin dal 1983 è diventato una vera schifezza ambulante e credo che la sua chiusura si possa giustificare semplicemente con la noncuranza con cui è stato trattato.
Inizia a farsi strada in me l'idea che la creatività e la giusta coerenza dei personaggi possano farli durare nel tempo.
Sono d'accordo che certe testate si esauriscono intrinsecamente e non trovano più riscontro nei tempi, ma sono anche d'accordo che un'ottima penna potrebbe risolvere il problema.

Tutti gli albi Bonelli che chiudono o si vanno esaurendo, sono fatti molto male. Non chiudono come lessi da qualche parte, perché hanno fatto il loro tempo. NO. Sono proprio fatti male proprio perché il passaggio di testimone non è riuscito.

DD rischia di fare la stessa fine. Non chiuderà, ne sono sicuro, ma ognuno lo sta privando di qualcosa.

Ecco <b>KILLEX </b> riscontra le incertezze di un personaggio troppo umanizzato e non più surreale qual era. La Barbato piace anche a me, e questo perché i drammi che descrive li vive per prima e si sente, si riflettono tra le righe. Ma troppo spesso sbatte fuori Groucho e lo rigetta in scena in modo posticcio.
Nei suoi albi, anzi, mi pare che l'ironia sia del tutto assente. Questo se avete capito di quale ironia parlo.
Certo, questo dipende dalla personalità degli autori ecc ecc, ma è anche giusto che non danneggino l'immagine del personaggio.

Ruju ha tolto il metafisico da DD, Paola la parte ironica e la surrealtà che a volte si reggeva totalmente su questo elemento.
Tito Faraci, ormai non più tra i militanti, ha decostruito Dylan Dog per rifornire un'immagine "costruita" quasi come un gioco, inverosimile.

Ecco, manca totalmente l'ironia - e qui rispondo a <b>GOBLIN</b>.
Groucho era la parte di Dylan che poteva tranquillamente sguazzare nel demenziale puro. Forse una libertà che Sclavi si era voluto prendere nel crearlo. E sono d'accordo che ha una parte importante, ma Dylan invece e tutto il suo mondo, qui ci metto tutto, era un filtro che collegava due mondi: metafisico-surreale e realtà attraverso la capacità di gestirne gli intrecci con l'ironia.
L'IRONIA di DYLAN DOG non è battuta, ma è atteggiamento di distacco dall'esistenza, capacità di vivere le follie più inspiegabili con straordinaria compartecipazione senza mai rimanerne coninvolti o distrutti.
L'ironia di Dylan filtrava attraverso i mostri, attraverso di lui, attraverso le tragedie della vita. Ora non è più così.
Egli ne esce quasi sempre abbattuto, smaterializzato, troppo reale insomma.

è ovvio che tra tutti gli autori preferisco Paola perché mantiene se non altro l'emotività di fondo, anche se talvolta questa emotività esplode tanto da travolgere il personaggio.


<b>Biru</b>, scusa, ti sembra che TEX mantenga lo spirito di un tempo?
Non sono un lettore di vecchia data, però mi sono informato. Ho letto molti numeri. Gli ultimi sono caratterizzati da una verbosità tale che ti spiegano filo e segno senza dare spazio all'imamginazione, all'intuito. Le vignette sono spesso cariche di balloons eccessivi, logorroici che appesantiscono l'azione, iperspiegano ogni dettaglio, ogni cosa che potresti capire da solo.
Il tutto condito da soggetti ripetitivi.

LA CRISI del fumetto Bonelli è crisi dei personaggi. Mi sto convincendo che la Playstation, il Pc o la TV o il DVD sono assolutamente estranei. E credo anche l' EURO.
Quest'ultima semmai può giustificare qualche aumento, ma non il calo crescente di lettori che si registra mese dopo mese.
Gregory Hunter è morto appena nato. Perché?
Ci vogliono persone esperte che sappiano cosa scrivono e di cosa stiano scrivendo. E per far questo non è sufficiente la tecnica. No.
Ci vuole tecnica e capacità che viene da dentro.

Un tempo credevo che DD fosse il fumetto più facile da scrivere. Basta fare un po' di casino un po' d'immagini mostruose ecc. e tutto era fatto. E invece no! è difficile almeno quanto gli altri scrivere qualcosa di decente in DD perché è ARTE, LETTERATURA.

Guardate e ammirate cosa combina Manfredi con MV. Pura ARTE.







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MessaggioInviato: dom mag 29, 2005 10:13 am 
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cmq triss nn solo il fumetto è in crisi.... anke i quotidiani e i libri sn in netta crisi rispetto al passato... perche altrimenti far leggere il giornale a scuola con progetti vari che spingono i ragazzi a rivalutare il quotidiano?

non è il fmetto ad essere in crisi... oggi nn troverai mai la classica raccolta da 1000 mile/100 pagine.. e nn è colpa solo dell'euro se l'ultimo di manfredi costa 17 euro....

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Vi prego, misurate tutto ciò che è misurabile e rendete misurabile anche ciò che non lo è... la misura è il senso della vita (Galileo Galilei)
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MessaggioInviato: dom mag 29, 2005 11:39 am 
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Iscritto il: ven giu 27, 2003 10:00 pm
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complimenti Triss per l'analisi ,pero' penso che i nuovi autori per metterci del loro per forza debbano snaturare un po' il personaggio , altrimenti si tratterebbe solo di ricalcatori e di sicuro copiare risulta sempre inferiore all'originale. Per questo il bello di ogni nuovo autore è il vedere cosa ci mette di nuovo nelle storie.
L'anomalia invece secondo me è la totale assenza di Sclavi , se scrivesse uno o due numeri l'anno allora certe uscite dai binari o certe mancanze sarebbero piu' accettate.


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MessaggioInviato: dom mag 29, 2005 12:49 pm 
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<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by Goblin</i>
<br />complimenti Triss per l'analisi ,pero' penso che i nuovi autori per metterci del loro per forza debbano snaturare un po' il personaggio , altrimenti si tratterebbe solo di ricalcatori e di sicuro copiare risulta sempre inferiore all'originale. Per questo il bello di ogni nuovo autore è il vedere cosa ci mette di nuovo nelle storie.
L'anomalia invece secondo me è la totale assenza di Sclavi , se scrivesse uno o due numeri l'anno allora certe uscite dai binari o certe mancanze sarebbero piu' accettate.
<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">

Grazie, Goblin, cmq forse hai ragione. La totale assenza di Sclavi di punto in bianco è stato un duro colpo per la serie.




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MessaggioInviato: dom mag 29, 2005 12:50 pm 
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Iscritto il: sab lug 03, 2004 10:42 pm
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<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by Dr. Hicks</i>
<br />cmq triss nn solo il fumetto è in crisi.... anke i quotidiani e i libri sn in netta crisi rispetto al passato... perche altrimenti far leggere il giornale a scuola con progetti vari che spingono i ragazzi a rivalutare il quotidiano?

non è il fmetto ad essere in crisi... oggi nn troverai mai la classica raccolta da 1000 mile/100 pagine.. e nn è colpa solo dell'euro se l'ultimo di manfredi costa 17 euro....

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Vi prego, misurate tutto ciò che è misurabile e rendete misurabile anche ciò che non lo è... la misura è il senso della vita (Galileo Galilei)
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<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">

Beh, sul progetto dei giornali non sono informato dato che non vado più a scuola. E non posso risponderti con certezza sulla crisi dell?editoria. Lo so per sentito dire, senza troppe informazioni in merito. è anche vero però che circa 10 anni fa si dicevano le stesse cose e anche quando frequentavo le superiori io avevano introdotto la lettura del giornale.
La crisi ci sarà senz?altro, ma qui rimaniamo nell?ambito del fumetto dove questo discorso di crisi generale non giustifica perché certi fumetti resistono e certi altri invece devono chiudere.
Ho concesso l?aumento dei prezzi ed è chiaro che se una testata va già male questo non può fargli che male!
Ma, allora, domanda: perché Zagor che è vecchio, così come Tex, caso più eclatante, il quale è stravecchio, si reggono ancora in piedi mentre Mister No nato solo nel 1974 muore?
E perché Dampyr continua mentre fumetti come Jonathan Steele, Nick Raider muoiono?
è solo un capriccio di gusti? E Legs?
Andando più in profondità ritroviamo certamente una commistione di elementi che determinano la morte o la sopravvivenza di un fumetto. Ma di creatività non si parla.
Ho provato, personalmente, a leggerli tutti, a sondare le ragioni e pare che rispetto alle origini si siano appiattiti, distrutti.
Julia costa 3 euro, sai? Eppure continua, nonostante tutto. Ho letto alcuni numeri e si nota una straordinaria capacità di tenere il personaggio sempre ben delineato.
D?accordo ancora che la crisi in genere può far registrare un calo di lettori perché le tendenze si spostano. Ok. Ma libro e fumetto non sono equiparabili. Ok. Accetto la crisi dell?editoria in generale, nel complesso. Ma questo non spiega perché Martin Mystere, ancora più giovane di Mister No e di poco più vecchio di Dylan Dog stia rischiando la chiusura e debba essere bimestralizzato per sopravvivere. No, non ci sono spiegazioni soddisfacenti.
Così ho letto anche una bella manciata di Martin Mystere ed ho notato come le ultime storie, più logorroiche, meno scorrevoli, si reggano a stento.
Guarda, tutti questi casi non possono essere attribuiti soltanto all?euro, all?economia o alla carta o alla noia della lettura.
La perdita di lettori che registra DD e Tex dipende in parte dall?abbandono spontaneo ecc., ma vi è una forte componente di disgusto e delusione. Su DD e Mister No ho un quadro molto ma molto più chiaro che nelle altre testate dato che ho le raccolte quasi complete e ho visto, ho avvertito dentro di me, la picchiata, la distorsione e tutto il resto. E la successiva ?clausola? bonelliana: - è perché siamo in crisi.

Ma se mi scrivi delle schifezze, se mi cambi il personaggio arbitrariamente, non credo che il lettore sia tanto imbecille da non accorgersene e da non avvertire almeno a livello inconscio che c?è qualcosa che non va, e che non è la nostalgia dei tempi andati ma qualcosa di più.
Guarda, ti dico, se non fosse la forza dell?abitudine che lega ancora certi lettori a determinati fumetti, e in questo caso DD, forse venderebbero ancora meno. E non di poco, parlo di mila copie.

MV - come ho detto - è straordinario nel modo in cui si sviluppa e si tiene in vita, ma non lo affermo perché le storie semplicemente mi piacciono, bensì per la maestria con cui viene trattato. C?è molto di più di una semplice buona idea al di sotto. Avverto qualcosa di simile all?arte, alla letteratura.
Non riscuote eccessivo successo, e potrebbe anche chiudere. Nessuno sa cosa avverrà! Ma, almeno, ce la mette tutta.
Non so tu che letture hai fatto nell?ambito bonelliano ma ti invito, a scopo conoscitivo, di spostarti qualche volta: noterai come molti perché e percome più che nella fatalità o nel caso o sfortuna o destino come tu lo voglia chiamare, risiedono nel modo in cui vengono curati i personaggi.

Negl?anni Ottanta, prima che uscisse DD, c?era lo stesso problema. ?Il fumetto è in crisi?, disse Bonelli. ?Le vendite sono difficili?.

Guarda cosa si dice di Dylan Dog nella storia del fumetto sul sito Bonelli. L?ho preso qualche sera fa:


?Dylan Dog è indubbiamente un caso straordinario all'interno della storia del fumetto italiano. Personaggio estremamente innovativo (almeno quanto Ken Parker) sia a livello grafico che narrativo, nel giro di pochi anni, ha raggiunto un successo straordinario in un momento in cui il mercato del fumetto avvertiva grandi difficoltà nelle vendite. Merito, senza dubbio, dei sorprendenti testi del creatore del personaggio, Tiziano Sclavi, che, rielaborando tematiche come quelle relative all'orrore e al macabro, ha saputo toccare corde ancora nascoste nella sensibilità dei giovani lettori, spesso disinteressati alla lettura in generale, non soltanto a quella dei fumetti.?


Complimenti, se hai letto fin qui sei un buon lettore!








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