bertuccia ha scritto:
Forse dopo qualche serata in cui nessuno li applaude, gli attori dovrebbero farsi due domande, cosa ne dici (e magari cambiare mestiere, alla lunga).
Qua sono OTTO ANNI che compriamo, leggiamo e, quelle poche volte che l'albo ci è piaciuto, ne siamo contenti (o ci accontentiamo), le volte che non ci soddisfa, SE permetti, lo scriviamo qua.
Tra un po' dovremo chiedere pure l'autorizzazione al Sommo per andare in edicola, altrimenti si passa per passibili di lesa maestà recidiva.
Per scriver qua sopra invece, dovremo scansare i (patetici) sabotaggi dei suoi sgherri auto-manufatti o chiedere il previo consenso alla Protezione Anim-e Rosicanti a cui farebbe comodo imbavagliare la non-fanbase brutteccattiva di chi ha la colpa di esercitare il proprio pensiero, comprovato poi dai fatti.
Comunque sia, lassa perde Berta, secondo l'ottica da trollaggio leccapiedista pro-laissez faire (in senso lassativo
), l'autore di fumetti è sempre un (immaturo) gegggno chessedevedivertì e MAI ammettere in dubbio il proprio operato o soltanto lontanamente supporre di aver sbagliato.
Perché a differenza del regista, dell'attore, del pittore, del cantante, etc lui lavora per un hobby leggiadro e non serioso - salvo poi autoincensarsi quando qualche recensione pseudo-intellettuale da amicodegliamicinfiera parla di decima arte e cose simili
.
Quindi de-responsabilizzarsi prima di tutto, MAI ammettere le proprie responsabilità, e soprattutto pensare sempre che tutti i lettori SIANO FAN, sciroppati e condiscendenti alla stregua di una falange ottusa di beoni che deve mandar giù la qualsiasi e starsi pure zitto... o cambiare hobby... la nuova panzana in voga adesso per propria comodità. Quando capiranno che si tratta di consumatori, ormai maturi, e per quanto affezionati, pur sempre consumatori di un prodotto, sarà sempre troppo tardi.
Uno cha ama la lirica ha il diritto di fischiare il tenore che stecca.
Uno che ama l'Inter ha il diritto di fischiare Inzaghi se schiera Gagliardini.
Ma non per questo deve stare fuori dai teatri o dagli stadi, per non concedersi una forma d'intrattenimento sperando che sia quello buono. Chi gioca sul sicuro/prevedibile, fermenta in un orizzonte chiuso e auto-rassicurante. Un gioco che varrà la candela, ma già spenta. Ponziponzipopperò ti togli dalle balle, eh...