Cravenroad7

[...] tralasciando le topiche da massimi sistemi - esiste la sezione "discussioni varie", lo sapete? - provo a tornare un attimo sull'albo. Beh, proprio un attimo proprio non direi. Ma considerando che mancano 20 minuti a mezzanotte...

Ho votato 5, tendente al 4 1/2,
perché è il più loffo della triade che chiude con mediocrità assoluta per non dire nulla e semplicemente farci capire che un mondo se ne va, uno si sovrappone, la realtà switcha al gong, un giorno ti svegli nel letto con tua suocera (senza documenti?), un giorno il cesso si è spostato nel soggiorno, etc.

Al confronto il primo episodio di Recchioni è un capolavoro, che ha lasciato qualche spunto con la sua meta-bucarolata all'a-matrixiana, con onore. Qui no, pochissima roba, che ha anche il demerito di deludere i costrutti sparacchiati nell'episodio precedente per scofanarsi in banalità (inconcludenti) di risulta. E la Baraldi non è di certo autrice da universi paralleli, non-spazio-tempi e altre amenità simili. Meglio se passeggia sorridente con lo smartphone come si vede a p.59 il suo meta-cameo .


SPOILER



Salvo solo l'incubo iniziale con le ombre di Dylan, gran parte di Gerasi (anche se il mandibolone del suo Groucho non mi piace, e la splash di pp. 68-69 è davvero scarsa, come p.92), qualcosa della confessione della paziente n°13, e l'aver evitato melo-vaccate teen per i lutti in corso, non piagnucolando frasi da trapper di tanto in tanto. Come quasi sempre, pallidissimi decoratori da locandine per supermarket i Cestaros .

Poi robetta di circostanza. La prima metà dell'albo si legge in 10 minuti massimo, e non per merito di fluidità, ma per il vuoto ipercosmico che fa da contorno a sé (segnali d'entropia )
Non ho capito perché compare al funerale Bloch (p.14) in disparte, ed è Carpy e non lui (ex-suocero) ad abbracciare il Nostro. Davvero credibile. La metafora dell'albero che ri-nasce mi ha fatto sbadigliare fino a piegare il pover ficus sul balcone. Altrettanto irrilevante la scazzottata tra Carpy e Facciadossa. Forse anche peggio il quadretto minimalista di-una-serata-da-Bloch che da buon riempitivo brucia non so quante vignette di sceneggiatura. Ghost fantasma di nome e di fatto.

Non fosse bastato l'omaggio radioattivo a Spazio Profondo, ci tocca pure il ritorno di Groucho mozzo all'arrembaggio e Morgana spadaccina...tutto molto doloroso, beddamater.
Mi ero illuso un po' quando sono cominciate le pseudo-indagini di Dylan (p.53) ma tutta la faccenda di Facciadosso tracima presto nel farsesco per giuggelloni. Kaplan che compariva steso con la faccia spappolata in hotel nel #435 si ritrova lui (senza senso) a rappresentare adesso l'incappucciato ninja-super-assassino nei decenni dei decenni - freddato con la massima linearità da Dylan - mandando in vacche magrissime tutte lo bottanate riferite dalla pseudo-cliente Carol nel #436. Davvero... un'accozzaglia di passaggi buttati là tantoper che finiscono solo per dequalificare il numero precedente, che già non era questa gran cosa .

Alla fine cos'altro dire?
"Basta riavvolgere il filmato" (p.55) e dar fuoco alla pellicola dimenticando un decennio di vaccate?
Per scoprire, inaugurando nuovi fintocicli, che è stato un nastro-nzeta?
https://www.youtube.com/watch?v=eeG4cJfZrK4

...e direi che hai detto TUTTO!
D'accordo, se possibile, al 200%

Questo è parzialmente vero, ma non necessariamente vero.
In generale (non solo fuemtto), se il sistema per fruire un prodotto digitale a pagamento è di gran lunga più immediato rispetto a fruire lo stesso prodotto in maniera illegale, i benefici supereranno le perdite.

Ovviamente la faccenda si declina in maniera differente a seconda degli àmbiti.
Spotify (ed epigoni) hanno letteralmente ammazzato gli mp3 pirata - trovare dischi recenti in mp3 non sempre è così facile, mentre dieci anni fa c'era letteralmente tutto.
Netflix (ed epigoni) hanno reso estremamente facile la condivisione pirata di film e serie tv in una buona qualità e si trova addirittura più di prima. Nonostante questo, l'evidenza dimostra che il sistema funziona e i benefici superano le perdite, vista la proliferazione di piattaforme in anni recenti. E anche il recente giro di vite sulle password è legato a un altro fattore. Questo dimostra che la gente vuole sedersi sul divano e vedersi un film, non perdere mezzora a cercare i file video, i sottotitoli e poi aspettare magari due ore che si scarichi. La gente paga la comodità (senza sostanzialmente rendersene conto, il più delle volte), oltre che la possibilità di accedere al prodotto letteralmente da qualsiasi posto.

In ambito fumettistico è sicuramente un po' diverso. Leggere un fumetto sul telefono non è così facile come può sembrare. Dipende ovviamente dal fumetto ed è un dato di fatto che, oramai, molte produzioni orientali sono pensate per essere viste su uno schermo di piccole dimensioni. Ma teniamo conto che le riviste manga, in Giappone, sono sempre state concepite usa-e-getta, tipo quotidiano, mai una fonte di guadagno. Vanno in pareggio con le pubblicità. Vendere meno riviste significa anche avere meno spese di stampa e distribuzione, non solo meno introiti (che poi andrebbe capito quanto costano gli abbonamenti digitali, quanto rendono le pubblicità e via dicendo, qui stiamo facendo un discorso superficiale).

Come giustamente dici, rimane il fatto che in un secondo momento la gente compra i tankoubon, che tuttavia rimangono un'edizione definitiva del fumetto sostanzialmente a buon mercato (non come i cartonati in Europa, lasciamo perdere le omnibus in America).

La Shueisha ha "liberalizzato" le scan dei manga principali in giapponese e inglese (e chissà che altre lingue, forse cinese, thailandese?), mettendole gratis su internet. In poco tempo ha ammazzato la scanlation di quei prodotti, ne ha guadagnato milioni di clic, quindi soldi.

Non voglio dire che la liberalizzazione sia la panacea di tutti i mali. E' chiaro che quando hai One Piece come traino, tutto è più facile e puoi azzardare più facilmente. Ma è palese che il digitale (a pagamento, libero, quel che è) è il presente (neanche più il futuro, oramai), non adeguarsi in qualche modo significa diventare un prodotto sempre più di nicchia, a mio parere.
Ed è quello che sta succedendo, per quel che percepisco, in Italia. Non mi si tiri in ballo che i manga vendono come non hanno mai venduto in vita loro! Cosa che è verissima, ma è dovuta semplicemente alla precedente fruizione digitale del prodotto o, più spesso, dell'anime. Sono pronto a scommettere che i manga di Tezuka, negli ultimi anni riediti in edizioni di grandissima qualità da Jpop, continuano a essere misconosciuti al di fuori dei soliti appassionati.

Poi magari sbaglio e mi mancano degli elementi essenziali, o non sono veramente aggiornato come credo.

Detto ciò, la questione SBE è particolare. Personalmente, ritengo che siano fumetti molto difficili da leggere su smartphone. Le pagine sono grosse, le scritte piccole, i disegni piuttosto dettagliati, le storie lunghe rispetto ai capitoli dei fumetti giapponesi o ai comics americani. La lettura per vignetta di fumetti concepiti per pagina è un abominio ed è solo un palliativo per una situazione difficilmente risolvibile. E' come vedere Kubrick su uno schermo da 7 pollici. Paradossalmente, le storie vecchie, con la divisione per capitoli e le vignette regolari (in pagine 3x3) sono più facili da leggere! Ma hanno molto meno appeal perché oramai veramente anacronistiche.

E qui casca l'asino in via Buonarroti, perché, mentre buona parte delle produzioni fumettistiche in giro per il mondo riescono naturalmente a evolversi e cambiare, con saghe che iniziano e finiscono, con titoli che vanno avanti, nel migliore dei casi, per una decina d'anni, il fumetto italiano rimane immobile. E lo fa per volontà dei lettori. Perché Tex vende sempre, incessantemente, più di tutti gli esperimenti più moderni proposti dalla Bonelli.
Quanto è italiano? Tanto.

Soluzioni. Boh, io la vedo piuttosto grigia, onestamente, ma magari sono solo un pessimista

Le scan illegali ci sono perché esiste il cartaceo, se tu elimini il cartaceo come sono stati eliminati i CD, muoiono pure le scan. Paradossalmente il cartaceo ALIMENTA le scan, perché basta uno scanner. Crackare un'app ufficiale connessa online invece è più difficile, tant'è che è diventato impossibile giocare online con un videogioco pirata. E poi se il prezzo è la METÀ di quello cartaceo, non vedo il motivo di piratare. Senza cartaceo tu elimini i costi di carta, stampa e distribuzione in edicola / fumetteria. I fumetti Bonelli secondo me sono leggibilissimi su smartphone e soprattutto tablet e spettacolari su PC con un buon monitor da 24 pollici in su.

Che bisogno hai di scannerizzare una pagina, quando puoi semplicemente duplicare l'immagine che vedi sul monitor e creare un .PDF o un formato qualsiasi di lettura?
L'unico modo per evitare la pirateria, è se lo fai pagare 2€ e non so nemmeno se questo basti a giustificare il non avere l'albo in mano o nella libreria.
Personalmente trovo orrendo un fumetto letto su PC o tablet, mentre un libro lo trovo piuttosto comodo (soprattutto per le mie tasche).

Non devi vendere per forza il file scaricabile e leggibile offline, puoi vendere un abbonamento a un servizio tipo Spotify e utilizzabile solo online. A quel punto diventa impossibile estrapolare le scan. I file scaricabili li metti eventualmente l'anno dopo quando il file è vecchio e l'albo l'hanno letto tutti. In ogni caso il cartaceo va eliminato. La lista di svantaggi è infinita. Costa troppo, è scomodo, va esaurito, si rovina, ingiallisce, va imbustato, ti costringe a fare il giro delle edicole per trovarlo, ha problemi di errori di stampa e battitura che col digitale sono facilmente risolvibili tramite una patch, se devi traslocare ti spari, occupa un casino di spazio dentro casa e molti appassionati smettono di comprare anche perché non sanno più dove caspita metterli. Non puoi buttare il letto per metterci i fumetti. Che voi lo trovaste orrendo io già lo sapevo, state tranquilli.

Ma screenshottare l'online lo trovi così difficile?

Beh, orrendo non direi... per il consumo "usa e getta" tipo vasetto di popcorn o rivista da sfogliare dal medico in attesa può anche andare... ma per leggere qualcosa che mediamente ti piace/interessa è un formato che attecchisce poco e non sembra destinato a prevalere, a differenza degli ebook che un certo successo lo possono vantare, anche nel cambiare abitudini.

Questo in genere per un motivo: un libro è fatto essenzialmente di testo, un fumetto è fatto di disegni.
Non saranno tutti dei Picasso, ma osservare (e godere ) dei disegni su pagina "materializzata" è un'altra cosa rispetto a leggerli come delle strisce giornaliere su uno schermo.
E vale di rimbalzo anche per il mondo dell'animazione: v. libri di illustrazioni tratti da anime famosi (o meno) però convertiti in opere d'arte grafica, che nessuno comprerebbe in digitale (come un qualsiasi mucchio di jpeg, reperibile con due tasti su google) ma desidera sfogliare per rifarsi gli occhi.

Lo screenshot può essere bloccato facilmente, tipo su un canale Telegram puoi farlo. Screenshot bloccato, tasto destro bloccato ecc. Blocchi tutto. Poi se tu metti il costo del servizio relativamente basso, la gente è invogliata a pagarlo. I CD costavano 10€ l'uno mentre ora con 10€ ci paghi un mese di Spotify con 50 mila miliardi di brani. Cerchiamo di non giustificare le compulsioni con argomentazioni anacronistiche, per favore. Altrimenti dovremmo bocciare pure tutti gli altri servizi di streaming online. Se i fumetti stanno morendo è anche colpa del cartaceo che è zavorrato dai costi esorbitanti di carta e stampa, oltre al fatto che deve mangiarci sia il distributore che il rivenditore. Già 4,40 è troppo, figuriamoci se dovesse toccare i 5 euro

P.S. non c'è Picasso ma in compenso c'è Piccatto che non si può guardare manco in scan, figuriamoci su carta. Al di là delle battute, un'illustrazione si vede uguale sia su cartaceo che su schermo in alta risoluzione.

Con 5€ in Francia, Belgio e Spagna non ti danno neanche mezza copertina.
E non è solo un discorso di distribuzione o costo delle risme di carta. Dipende dal valore che dai al prodotto, e quanto sei disposto a pagare per quel prodotto d'intrattenimento. Di compulsivo non c'è nulla. Non è il cinema dove necessariamente il costo del biglietto di un Cinepanettone dei Vanzina è uguale ad un Von Trier.

Dipende pure dagli stipendi. In Italia sono più bassi di altri paesi. La copertina di cosa con 5 euro? Di un cartonato alla francese? E grazie al cavolo, qua parliamo di un brossuratino minuscolo di 98 pagine. Martin Mystère ormai manco è tutto fumetto perché i disegni costano troppo, c'hanno messo dentro il ROMANZO. Ma chi gliel'ha chiesto. Di compulsivo c'è l'acquisto e il collezionismo di prodotti / feticci che alla fine neanche vengono letti e se vengono letti non piacciono. Basta guardare sui forum e sui social, gente perennemente insoddisfatta che continua a comprare.

Amen.
Convertitevi alla religione di costui... infedeli... date fuoco ai vostri fumetti sulla via di Damasco...
... e soprattutto non comprateli poi per criticare l'intoccabile operato del Sommo Ggggeggno... blasfemi...

Non con fragore ma con una pernacchia
Trittico che è palesemente una presa per i fondelli del lettore storico di Dylan.
Rappresentato da "faccia d'ossa", egli è incartapecorito, teorico della cospirazione, paranoico, violento, sadico, privo di ragione -e chi più ne ha più ne metta- colpevole di aver letteralmente ucciso la rivoluzione (?) del personaggio con i suoi comportamenti reazionari da fanatico.
Il vecchio universo, il vero Dylan, non a caso è rappresentato dagli omini neri della paralisi del sonno, vero incubo a occhi aperti per i personaggi del "nuovo" universo e da cui è impossibile liberarsi (scena di Morgana, lottano ma vengono sopraffatti)
La dottoressa potrebbe essere una rappresentazione dello stesso RR, pseudo regista fatta fuori inevitabilmente dallo stesso scriteriato che vuole buttare giù tutto.
Tra morti ammazzati (ciao rania, ciao tyron e grazie di niente) e Bloch che è tornato ispettore, l'albo si conclude senza troppe spiegazioni e va benissimo così.
Resta la sensazione - che ribadisco sa di presa per il c...- che tutto il trittico nasca come sberleffo risentito al lettore storico che, maledetto, è colpevole di non aver gradito la rivoluzione (??) predisposta dai gegni del fumetto.
(Dylan barbuto, che poteva essere UN ABBOZZO di rivoluzione durato sei mesi, rania e tyron personaggi inutili monodimensionali, Groucho sminuito in un ruolo da "vero" sosia di g. Marx, Bloch in pensione anzi no papà che è severo con Dylan anzi no l'aiuta comunque esattamente come prima, Ghost che non fa letteralmente un c, matrimoni strombazzati e finali meteorici ancora più trash).
Colpa nostra certo, noi poveri cretini che chiedevamo solo storie buone, non abbiamo capito questo popò di rivoluzione che è la definizione esatta del cerchiobottismo più squallido di chi si barcamena nella mediocrità.

P.s. pag. 37, la tenda da doccia non si usa in quel modo, Bloch
E il rubinetto va chiuso mentre ci si spazzola i denti. La prossima rivoluzione sarà green.

Ma quali argomentazioni anacronistiche, se c'è qualcosa di anacronistico è sostenere che non si possa scaricare un fumetto perché "blocchi il tasto destro" o che Spotify abbia sostituito la pirateria.
Ci sono letteralmente legioni di persone che pensano (non io, te lo riporto semplicemente, per dovere di cronaca), che condividere letteralmente qualsiasi cosa e con qualsiasi mezzo, sia una santa crociata.
Quello che abbatte la pirateria, sono i prezzi irrisori, quindi ripeto, costasse 1,50/ 2€ per leggerselo su un tablet, FORSE qualcuno ci penserebbe due volte a scaricarlo. Per pigrizia.
Ma sinceramente non ho interesse alcuno a convincerti.

Se chiedevate solo storie buone allora perché non facevate altro che lamentarvi di Gualdoni, dell'immobilismo e del fatto che Dylan avesse bisogno di una svecchiata? E perché le vendite sono calate? La risposta non è "perché le storie non erano buone", perché quello è SOGGETTIVO e per chi le pubblicava erano buone eccome. Non potete lamentarvi di un problema e della soluzione al problema stesso per poi lamentarvi pure della soluzione alla soluzione del problema. Cambiate hobby e risparmiateci ste lagne.

Spotify è gratis, tra parentesi. Io manco lo pago, quindi cosa dovrei piratare? Manga Plus è gratis pure lui. Perché dovrei scaricare One Piece? Chi è che SCARICA gli MP3 nell'era dello streaming e dei 200 GB a 8€ al mese? 15€ al mese per leggere TUTTA la sconfinata produzione Bonelli è un prezzo irrisorio, secondo me. Ma anche 2,50€ ad albo contro i 4,40 attuali. Il digitale ABBATTE I COSTI. È chiaro questo punto o no? E poi è OT, aprite un topic digitale VS cartaceo.