Cravenroad7

Bah... qualche giorno fa, Bilotta aveva detto il contrario in altro modo.
Nel senso che non sono in lavorazione adesso, ma arriveranno addd (a data da destinarsi)
Quindi il "non previste" secondo me si riferiva al fatto che non sono in cantiere a tempi brevi, non che abbiano smantellato definitivamente il PdM. Qualcuno anche accennava al fatto che potrebbe proseguire solo in formato libreria

Come sempre la disorganizzazione semicialtrona regna sovrana.
Perdere il cavallo di battaglia vincente (per la malavoglia dell'autore, preso da altro? o per altri filoni da accumulare ai mestruo-cicli rrrobertiani?) vuol dire ronzinare ancora per anni azzoppati nel cercare qualcosa che convinca i lettori alla quasi unanimità. Complimentissimi.

Sulla quantità sono d'accordo con Guriko anche se la crescita esponenziale si è avuta, almeno per Dylan Dog, non negli anni 90 ma in quelli più recenti. E ciò è dovuto anche al fatto che, non riuscendo ad arginare l'emorraggia di lettori, hanno aumentato le pubblicazioni bussando alle tasche dei collezionisti irriducibili o di chi comunque vuole leggere quasi tutte le storie.

Però rinunciare al Pianeta dei Morti mi sembra assurdo. Anche se Bilotta volesse prendersi una pausa lunga, non ha senso dire ora che non usciranno più storie inedite.

Negli anni 90 c'erano già gli Speciali, i giganti, i primi maxi (Oklahoma di Tex è un Maxi), almanacchi e team up Dylan & Martin. L'esplosione è avvenuta proprio negli anni 90 a seguito della tiratura di Dylan da 300 mila milioni di miliardi. Inutile girarci intorno: si sono montati la testa e hanno esagerato con le testate. Erano arrivati a un punto in cui Nathan Never aveva 345 testate diverse e non si capiva più un cazzo.

È stato "messo in pausa", come scritto altrove. Certo, potrebbe continuare in futuro. Ma per ora, nada.

Quanto vendeva il pianeta dei morti? Magari toglieva lettori alla testata regolare? Comunque fanno male a non diffondere i dati di vendita ufficiali. Le vendite dei manga si sanno, quelle dei videogiochi pure, quelle degli albi Bonelli sono avvolte nel mistero. Quando si devono vantare, si vantano strillandolo in copertina e sfruttando i collezionisti compulsivi fino all'ultimo centesimo. Quando devono pubblicare dati negativi, non li pubblicano. Perché avete fatto marcia indietro dopo appena 30 numeri? Eh sai, il "percorso artistico"...

I dati delle tirature/vendite SBE sono occultati omertosamente meglio del covo di Messina Denaro.
Questione d'immagine, dicono... per non dare vantaggi ai competitor o sviare i fan. Mmmenghia.



In un futuro dove saremmo diventati tutti zombie o cercheremo specchi magici?

Comunque venga messa, sono minimo 5 anni di pausa (buco 2021-25), se l' "albo" (ap)prossimabile in sé tra testi-disegni-etc ha bisogno di un tot di mesi di lavorazione, e ad oggi non hanno mosso mezzo mignolo in questo senso.
Considerando come già dal 2018 Bilotta la buttasse sulla divagazione a tutti i costi pur di non riprendere controvoglia la storia (a parte lo S#34 con Rowena) in pratica si tratta quasi di un decennio di auto-affossamento tafazziano, con la zappa (gnà) sulle balle in onore al loro prodotto migliore.

Ancora complimentissimi

Il PdM piaceva molto ai lettori più raffinati ed esigenti e alla Critica, quindi -proabilmente- non vendeva una mazza.
(Personalmente gli ultimi albi del PdM li ho trovati di una pallositá incredibile, tanto che avevo deciso di smettere. Ma la SBE o Sclavi mi hanno preceduto)

Amen

Non credo sinceramente. Oltre a riscuotere consensi tra i palati diciamo più "complessi" aveva un'eco di hype (genuina) non indifferente, e quasi tutti ne parlavano bene, fino allo pseudo-cult. Non avrebbe mai venduto come un inedito standard, ma per esser uno Speciale incassava bene ed era mediamente molto atteso di anno in anno.
Non per niente ci hanno fatto un'edizione deluxe per le librerie, segno che era mediamente famoso e che molti volevano recuperare la storia non stando dietro alle uscite da edicola di anno in anno. Non certo un'operazione alla stregua della ristampa della trilogia Vascolante.

Sta di fatto che hanno deciso tafazzianamente di azzopparlo - col solito alibi della rincosenescenza burbera di Sclavi - per altre (presunte) priorità editoriali o capricci del suo ideatore che s'è rivoltato contro l'onere della propria creatura da portare avanti.

@wolkoff
Però, dai, era pallosetto.

Non ho detto che io ne fossi entusiasta a palla .
L'ultimo numero ad essermi pienamente piaciuto negli ultimi 5 anni è stato quello del 2020 (S#34).
Ma era comunque sopra la media attuale (e di parecchio) di altre testate marchiate DD, e si vedeva che Bilotta disponeva di idee in libertà, a differenza dell'inedito, dove si è adagiato pure lui nella semi-mediocrità.

Solo che si intuiva da lontano un miglio che ne era stufo da tempo, che navigava alla cieca divagando pur di non tornare alla macrotrama, e con la storiella del padrepadrone Sclavi alzhaimiracondo hanno trovato la scusa ad hoc per uscirsene indenni, lavandosene le mani dentro l'acqua (stagna) in cui stanno sputando.

Ho visto che Recchioni su Comicus ha confermato che Il Pianeta dei Morti è stata messa in pausa perché Sclavi vuole tornare ad avere un solo Dylan Dog.

In Giappone sì, in Italia boh. Ogni tanto qualche editore dice che tiratura hanno alcune sue testate, ma ogni tanto lo fa anche la Bonelli. Per il resto, le vendite del 99% dei manga rimangono avvolte nel mistero. Capiamoci, sono il primo a dire che in Bonelli, su questo specifico punto, ci dovrebbe essere più trasparenza, ma è tutto il mondo dell'editoria fumettistica a essere avvolto nel fumo dell'incertezza per ciò che riguarda i numeri e le vendite.

E' dall'uscita dei primi Maxi che penso ci siano troppe pubblicazioni per Dylan Dog. E ora i Maxi od Old Boy come li si vuol chiamare sono pure sei all'anno per una dozzina di storie. Adesso che non ci sono più distinzioni con la regolare (se non labili, anni '80 là, oggi qua) che senso hanno tutte queste uscite? Il rischio ripetitività e peggio pattumiera per un lettore completista è altissimo, per fortuna seleziono abbastanza.
Quindi ora Bilotta continuerà ad approfondire / riscrivere aspetti del passato di Dylan? Può essere positivo una volta all'anno, anzi, sperando vada avanti lui con impegno, anche molto interessante, certo non come una prosecuzione (non tanto una divagazione) del Pianeta dei morti.

Certo se tutte queste pubblicazioni ci fossero state ad inizio anni '90 sì che avrebbero venduto parecchio, ma allora andavano considerate anche le mode del periodo. Per anni leggere Dylan faceva tendenza e una certa percentuale di lettori (un 20, forse 30%, forse più) bisognava ascriverla anche al fatto che il genere horror negli anni '80 - '90 era di moda, poi tanti erano o diventavano fan di Dylan Dog, di questa particolare creatura ibrida e miscellanea creata da Sclavi e lo restavano per anni, finché lasciavano o si disperdevano o tenevano duro per vari motivi.
Stessa cosa per Nathan Never che ha sfruttato (pure un po' in ritardo) la moda di quegli anni per la fantascienza, che ha visto un proliferare di uscite (col fatto che a volte la continuity si sviluppava su uscite extra quindi il lettore affezionato sentiva l'esigenza di prenderle) fino a ridursi oggi alla sola regolare più lo Speciale.

erroraccio imperdonabile di Tiz