Cravenroad7

Ma tu non sai disegnare. La maggior parte dei soldi se li piglia chi disegna.

Pardon, allora, in questo caso va benissimo.
Io nella vita di tutti i giorni ho sostituito le espressioni più comuni con le equivalenti espressioni trovate nei Promessi sposi. Ma una cosa è la vita di tutti i giorni, un'altra è un fumetto che si vorrebbe andasse in mano a dei regazzini. Il solo pensiero di usarle oggi in un fumetto mi fa venire la pelle di cappone.

Cancellato altri post, questa volta di wolkoff e Guriko...se continuate ci tocca tirare fuori i cartellini rossi!

Tornerò a scrivere la mia su questo numero e sul #sugodellastoria (questa Keanu è per te) di questa fine dell'inizio di un nuovo inizio.

Solo qualche appunto a margine, per ora.

1)


Questa la riconosco volentieri a Recchioni, in effetti, pur essendo la sua scrittura per me indigeribile: il suo Dylan Dog ha un tratto di impetuosità idealistica indovinatissimo che mi ricorda i vecchi tempi. Un bastian contrario, piuttosto che un castrato che dice ai ciovini che fumare fa male. Così di getto mi vengono in mente la scena del 435 in cui ingoia le due pillole, o il finalissimo di Che regni il caos. In quei momenti, per brevi istanti il Dylan ritorna un personaggio vivo e la storia si rianima intorno a lui. Questa è una cosa su cui avrebbe potuto dire la sua, in ambito curatela, ed è un peccato che non l'abbia fatto, almeno mi pare.
Forse, Manuel, tu intendevi qualcosa di completamente diverso!
In ogni caso, che bomba è il Signore del silenzio e quanto è vivo Dylan in quel fumetto?

2)


Mandiamo una letterina con le firme alla Bonelli, per convincerli ad aprire un canale di disegno degli autori? Io ci passerei le serate, altro che! Sarebbe bellissimo...
Detto questo, mi pare di vedere un problema in quello che tu dici, Keanu. Quella di cui parli è gente che è diventata famosa facendo video su youtube, poi magari da lì approdano ad altre cose. Qui si chiederebbe il contrario, prendi dei professionisti affermati, diciamo alla vetta della carriera di un disegnatore in Italia, e gli chiedi di mettersi a fare i google shorts. La gente che seguo io su youtube (che già sono troppi ) mi paiono o gente che usa youtube per lanciarsi (i tipi che dici tu), gente che nella vita fa quello (Proko), o vecchie glorie che lo fanno come lavoretto da pensione (Aaron Blaise). Sicuramente tra cinque minuti mi verrà in mente qualcuno che risponde al profilo di Gerasi o Roi che si buttano su youtube continuando a sfornare albi mensili, ma a naso mi pare un tipo di progetto più difficile da trovare online. Poi è vero che la Bonelli mi dà l'idea di avere una panchina abbastanza lunga da potersi permettere di impostare una cosa del genere in modo sistematico. Ripeto, nel caso io ci metto almeno almeno le views!

3) A tutti i prof, Keanu, CR_7... Siete dei grandi!!! Che bello avere dei prof così. Qualche tempo fa avevo fatto leggere a mia madre, prof di lettere a ragioneria, la storia d'inverno de La quinta stagione, quella dell'alieno. E lei aveva deciso di portarla in classe per un percorso sullo stupore che stava facendo! Non so poi come sia andata a finire né se l'aveva poi effettivamente fatto, però.

@metacarpa Sì, intendevo proprio questo. Anche io trovo spesso indigesta la scrittura di Recchioni ma il suo Dylan ha comunque un quid di vitalità che manca completamente a quello maneggiato da altri autori: indovinare in parte il protagonista comunque non basta a fare una buona storia, ma su questo andrebbe aperta una parentesi enorme sui danni della continuity nel fumetto periodico popolare.

@keanu in generale sul linguaggio non sono d'accordo, qualche tempo fa leggevo un articolo sul "paperoletto" cioè sul socioletto in uso nelle pubblicazioni Disney fino agli anni 70,ora non la faccio lunga ma il punto è che il registro linguistico scelto dipende dalle intenzioni della storia. Basti vedere cone parla il Dylan del Pianeta dei morti:come un boomer.

Il termine "smargiassata" l'ha scritto Recchioni nel primo albo della trilogia, mi pare (ora non ho l'albo sotto mano). Non l'ho scritto io. Le cose che non vanno in una scelta del genere sono molte:

1. Dylan Dog ha 30 anni, non 90
2. Smargiassata non lo usava manco mio nonno del 1920
3. Recchioni non ha manco 50 anni
4. Dylan Dog non ha il target di Tex
5. Il fumetto è ambientato nel 2023

Quindi per cortesia, certi termini lasciamoli su Tex, che non fanno altro che rompere la sospensione dell'incredulità, oltre alle scatole di chi li legge.

Non so perché, ma qualcosa nella tua firma mi faceva pensare che avresti avuto un punto di vista alternativo sull'argomento.

Il Dylan del pianeta dei morti è un vecchio. E' già diverso. Comunque la Bonelli è rimasta ai tempi di Nolitta, per certi versi. Come è già stato detto, gli autori sono vecchi e invecchiati assieme ai personaggi, mentre negli anni 80 erano poco più che 30enni (i vari Sclavi, Castelli, Medda ecc).

.

Io già qui, Metacarpa, stavo proprio non lo so, ho pianto!





Ottime precisazioni, queste.
La mia non voleva essere LA soluzione, ma una microsoluzione, una possibilità di far affacciare ad una maggiore visibilità queste figure un po' mitologiche che sono i disegnatori e gli sceneggiatori. Poi la modalità non può essere la stessa, perché appunto il disegnatore e il content creator sono due mestieri diversissimi, certamente, però porca miseria, ogni volta che vado su google e cerco, faccio per dire, "Gerasi disegna" ci trovo soltanto video amatoriali che sembrano girati da Nick mano blesa a qualche fiera, con un audio da fare spavento alla telenovela piemontese!
Possibile mai che non vogliano dare visibilità a questi talenti giganti che hanno lì?
Poi magari sono gli autori stessi che non sono interessati a farlo, o non hanno tempo, o non so, ma una casa editrice nel 2023 non può essere TOTALMENTE analogica e antisocial (scegliete voi se nella versione francese o nella versione Anthrax). Hanno un sito internet talmente pessimo che in confronto quello della mia scuola sembra Matrix!

Tanto per dire, e per tornare a cose che conosco un pochino: se voglio far vedere dei video, dei tutorial, ai miei alunni durante il corso di fumetto, o durante una lezione qualsiasi, la Bonelli che cosa mi offre? Niente! Vogliamo essere clementi, non esagerare, e dire "quasi niente"?
I nerdoni content creator che cosa mi offrono, invece? Qui non esagero, e dico TUTTO!

E allora per vedere disegnare uno dei miei autori preferiti, o mi guardo qualche malo Blair witch project su you tube di qualche fan alla fiera di Busseto, che dopo tre minuti ho gli occhi a ipnorospo, oppure devo andare io alle fiere, fare otto ore di fila per vedere Castellini, e scoprire che non solo non mi firma gli albi perché è stato illuminato sulla via di Damasco, ma manco disegna, zero, perché mica tutti sono come Sinis che a poco me lo chiede lui se voglio avere un disegno!

Alla Bonelli devono ripensare tutto da capo, perché sono fuori da qualsiasi radar.

L'uscita dell'edizione digitale dei fumetti ovviamente è un passo avanti, ma ovviamente in ritardo di cent'anni, e sinceramente manco io che sono ossessivo compulsivo sono interessato alle strisce del "Maresciallo Billy Bob" del 1942 disegnate da Procopio Gualtieri e sceneggiate da Evaristo Turcimanno.

Per quanto riguarda il linguaggio, il discorso è ampio.
Chiaro che io gioisco ogni volta che leggo in Tex espressioni prese di peso da Manzoni (tipo "tizzone d'inferno", oppure "Omnia munda mundis", o "Rodomonte" via Ariosto, che si trovano sempre nei Promessi sposi), ma io gioisco perché:

-sono un vecchio di novant'anni da quando ne ho cinque;
-sono un amante dell'eloquio vetusto;
-sono un amante di Tex, e per me Tex può fare quello che vuole;

Su Dylan Dog invece non lo posso concepire, perché ci sta malissimo. Praticamente qui parlano tutti come Wells! A meno che, ovviamente, non sia contestualizzato, e allora ben venga.

...torno a parlare dell'albo e di ciò che ci attende e soprattutto di ciò che non è stato (si vede che la cosa mi sta a cuore...) a ciò che non si è visto...
perché al di là di un "Ok papà" (di rinogaetaniana memoria) e un "D'accordo figliolo", non si è indagato un po' di più sul rapporto padre adottivo-figlio adottivo tra Dylan e Bloch?
Perché non si è approfondito il rapporto tra Dylan e il fratellastro Virgil?
Cos'è accaduto tra Rania e Dylan quando erano sposati, come si erano conosciuti?
Il divorzio è avvenuto perché Dylan aveva una relazione con una terrorista (suppongo si tratti di Lillie, poi se la supposta è giusta, citando Bud Spencer, me la infilo dove so), perché non si è scritto nulla a riguardo?

Ecco, queste sono alcune delle cose che avrei voluto vedere e che non ci sono state, perciò parlo di "occasione mancata" e di appuntamenti andati a vuoto.

Qui ho riso parecchio. Comunque sì, sono arrivati in ritardo ma meglio tardi che mai. Il sito Bonelli secondo me non è COSI' pessimo. Il problema grave è proprio il linguaggio, per dire usano ancora il "voi" in molte testate. Su Tex sta bene, ma su Nathan Never?

Ma Virgil non è morto da un secolo?

S, fino lì c'ero arrivato anch'io, intendo dire che nel reeboot si era intravisto Bloch, vivere in casa con Dylan e Virgil... avrei gradito sapere un po' di più sul rapporto tra i due che da sconosciuti fino al 2003, si sono trovati ad essere fratellastri 17 anni dopo... che clima si respirava in casa Bloch con un figlio adottivo, cosa combinava Dylan da sbarbo (a parte taccheggiare), ecc... tutto questo resterà in un limbo fumettistico.

Aggiungerei "per fortuna".
Ci mancava solo un passato da seminarista e poi avevamo toccato il fondo.

Non gli hanno dato il tempo, il progetto è stato abortito dopo soli 30 numeri. Che dovevano indagà?

E' come chiedere perché fino al numero 99 non si sa una mazza del passato di Dylan...

E forse tra 50 comincerà anche ad avere un valore .
Nel senso che non "vende" una mazza: un formato pressoché nullo fattivamente, moooooooolto peggio degli ebook che a confronto sono un boom economico. Vale anche per i manga, anzi, soprattutto per quelli: le edizioni digitali servono prevalentemente ad alimentare lo scrocco piratesco (v. portali di scans) che però ha un buon controeffetto positivo sul cartaceo, spesso semi-immediato: e cioè può incuriosire il lettore e portarlo proprio in libreria/fumetteria a toccare con mano ciò che lo sta appassionando... per possederlo

O per trovarci - meraviglia - gadget, video, modellini, carte, illustrazioni, games o albi particolari/speciali collegati a quel filone/franchise. Così le case editrici nippo e 'mmerigane (piattaforme da cinema a parte) ci fanno $oldoni.
Uno legge invece (mettiamo) un Dampyr sul sito Bonelli e poi che fa? Aspetta 20 anni per il film. La Bonelli NON SA CREARE INDOTTO attorno ai suoi personaggi, è quello il principale problema. Quello che avvierà l'entropia irreversibile nelle RSA dove finirà tutto se non si danno una svegliata.

Non credo che si salveranno grazie a qualche influencer sul tubo, ma devono capire quali sono le angolature in cui girare il manico. Dopotutto anche Chiara Ferragni (proprio adesso) può presentare i Pooh che sono suoi nonni.