Cravenroad7

Ma come non chiedono nulla? I lettori parlano attraverso le vendite (e in misura minore attraverso i social), se le vendite calano stanno chiedendo un cambiamento, o almeno così lo interpreta l'editore. Poi magari smettono di comprare perché non hanno un euro in tasca (vedi il caso COVID), ma questo non possono saperlo.

Magari Samuel Stern va bene perché è un prodotto nuovo? Vediamo Samuel Stern tra 40 anni dove sta.

Lo sappiamo... lo sappiamo... è questo il nuovo jingle del meta-horror dylaniato:
"I mostri siete VOI lettori"

È colpa vostra se il gggegno incompreso non trova un palco degno.
È colpa vostra se Dylan non si può evolvere.
È colpa vostra se Dylan non si può scrivere come prima.
È colpa vostra se non smettete di criticare un prodotto che non vi piace, e lasciarmi (in pace).
È colpa vostra se l'economia delle edicole va a stacatafascio(zen... cit. )
È colpa vostra se bisogna ristampare l'impossibile a 40€ in libreria per arronzare spicci.
È colpa vostra se i vostri nipoti non comprano DD, perché gli avete regalato un smartphone.
È colpa vostra se Sclavi impone dei paletti dopo aver dormito per un ventennio.
È colpa vostra se piove sulla mia decapottabile, etc... (governo ladro).

Bruttagggente, eh...

Dylan Dog non deve evolvere sennò diventa un altro personaggio, se non vende e non funziona più deve MORIRE ed essere sostituito da un altro prodotto come fanno i giapponesi che hanno un approccio al fumetto molto più moderno. Noi occidentali siamo fermi ai tempi della nascita di Batman (anni '30), questa è la verità. Quando fanno come noi, e cioè si accaniscono a oltranza con lo stesso personaggio, poi escono porcherie immonde come Dragon Ball Super

Se dovesse "morire" DD, puoi scrivere il necrologio del 33% della SBE, mica mance per becchini
DD è secondo solo a Tex (quota intorno al 55%) nel mantenere viva per budget la casa editrice, nonostante il calo vendite. Se chiudesse DD la SBE dovrebbe mandare in cassa integrazione una buona parte del suo personale, ed a ruota dovrebbero chiudere grumi di testate e personaggi dipocopiùchenicchia che campano parassitando sugli incassi di DD e Tex, reinvestiti appunto in altre uscite.

I manga non c'entrano una mazza. Nella maggior parte presentano una storyline unica ed UN AUTORE UNICO (testi&disegni, assistenti di studio a parte, che comunque risultano anonimi). È normale che quando il mono-autore si stufa, punta ad altro, anche per un percorso artistico personale, o perché l'editore lo stimola a innovarsi, con qualche ambizione pro lancio di un nuovo franchise. DD non appartiene a nessuno di fatto, neanche strettamente a Sclavi. Non ha una macrotrama da portar avanti, e può esser rimpolpato/interpolato da chiunque (purché ne sia dotato, nei secoli dei secoli). Come Diabolik, ma sulla carta risultando persino più elastico, variando per apertura a più sotto-generi e stili - v. discrepanza fertile tra un Ambrosini, un Chiaverotti, un Enna, una Barbato, un Medda... eppure tutte buone firme o anche di più, al di là dell'ombra paterna di Sclavi, che tanto fa meta-frignare il Sommo )


Come sempre fai dei discorsi da comare di ballatojo improvvisando paragoni rabberciati... ma continua pure, è pur sempre intrattenimento.
Gratuito, come certe sparate.

Wolkoff, usa la sintesi!

Solo a pagamento e su richiesta, visto che mi costa rinuncia a qualcosa di gratuito.

Per ogni parola che taglio, 1€ in più sul mio IBAN.
Ve lo lascio in pvt.

Amen. Il fumetto seriale è superato, non funziona più. Le serie TV non sono così, hanno ogni volta storie e personaggi diversi e funzionano bene tra i giovani. Ormai il fumetto seriale è roba da vecchi, e la roba da vecchi ha sempre gli anni contati. Se non hai ricambio generazionale prima o poi muori. Che poi Gerasi è bravo, ma vale forse un'unghia di Urasawa.

Cosa c'entra che i manga hanno un autore unico? Non c'entra niente. Semplicemente ammazzi Dylan e crei un altro personaggio (tipo Stern) che dura 3 anni e viene scritto da autori diversi e poi scompare anche lui sostituito da un altro ancora. Se non si può fare manco questo allora sarà la morte del fumetto, amen. Non lo dico io, lo dicono le vendite di oggi paragonate alle vendite degli anni 90. Da 300.000 a 60.000? L'outlook è negativo.

Ok, quindi la linea/obiettivo è far smettere i lettori storici e far chiudere DD?
Se non ci sono di mezzo le spie di Putin, penso sia una cosa dovuta, ed il Sommo è sulla buona strada.

Davide B., perché non hai ancora assunto questo tizio alla contabilità?

https://www.dailymotion.com/video/x3gvy5

No. Sto dicendo molto semplicemente che SE un personaggio seriale non funziona più, si ammazza, non ha senso farlo EVOLVERE (verbo sbagliato usato da te) tipo Pokémon da Squirtle a Blastoise. Lo chiudi e ne crei un altro come fanno in Giappone. Se non sei capace a fare questo allora significa che noi italiani come fumettisti e come industria del fumetto facciamo cagare e soccomberemo schiacciati dai giapponesi e da altri tipi di intrattenimento. Finché Dylan Dog vende 50.000 ma anche 30.000 copie è OVVIO che non chiude. Per chiudere deve scendere sotto le 10.000, suppongo.

A volte capita, buon vecchio Kramer!

premettendo che tutto prima o poi ha una fine ,
il discorso vorrebbe dire che per una moda dell’ultimo decennio in cui tra serie tv e manga i personaggi muoiono e non durano più di 5-10 stagioni , personaggi che come tex zagor dylan dog , rispettivamente 75 , 60 , 35 anni di vita hanno gli anni contati ?
la moda passa , la bonelli rimane , ricordatelo

La Bonelli rimane finché rimangono in vita gli over 50. Morti quelli, morta la Bonelli. Il che è abbastanza triste se pensi che i fumetti nascono come passatempo per ragazzi e io leggevo Dylan Dog a 12 anni. Vai a vedere l'età media degli utenti sul pluricitato ComicUS, sarà come minimo 60 anni

La Bonelli muore perché non ha letteralmente idea di come si faccia a conquistare la fascia di lettori più giovani. Non fa nulla per essere davvero ATTIVA.

Ma perché, tanto per dirne una, non si fa un bel giro nelle scuole con qualche disegnatore, i ragazzini impazzirebbero, e il giorno dopo le edicole sarebbero prese d'assalto! E invece di comprare solo manga, unico genere esistente in tutte le scuole che ho frequentato io, magari ogni tanto arrivo a scuola e trovo uno con un Bonelli in mano!

La settimana prossima (alla faccia degli inquisitori!) porterò il numero 1 di Dylan in classe, per un lavoro che stiamo facendo di antologia (ho trovato un brano bellissimo di un ragazzino che va a caccia del numero 1 originale!), e sono sicuro che (certo non tutti, ovvio) me lo strapperanno dalle mani per la curiosità, ma che ci vuole assai?!?

Sto organizzando un corso pomeridiano di fumetto a scuola, insieme a un mio amico disegnatore, e le adesioni mi basterebbero per farne dieci, di corsi... Ma che le devo fare io queste cose?!?

Durante il lockdown alla Bonelli avevano avuto la bella idea di fare video di incontri con gli autori, e invece di fargli fare micro lezioni di disegno, o di sceneggiatura, o di dietro le quinte, o di chissà che, quasi tutti erano soltanto video di promozione di questo o quel maledetto cartonato che stava per uscire!

Non hanno idea di come promuoversi sui social, sanno solo mettere due o tre tavole di presentazione del prossimo albo, la nuova copertina, e basta, ogni mese così. Solo pubblicità. Non se la fidano, c'è poco da fare.

I ragazzini manco sanno che ESISTE, la Bonelli.

Io non sono un campione statistico in nessun modo, sia chiaro, ma in 8 anni di insegnamento, ho conosciuto solo UN alunno che sapeva chi era Tex, perché lo leggeva suo padre. UNO.

Gli italiani che non riescono a competere coi giapponesi e gli americani. Che novità. Perché invece sui videogiochi siamo competitivi, infatti non ti dico quanti videogiochi italiani ho giocato in vita mia. Non è un problema della Bonelli, è proprio come viene concepito il fumetto in Italia che non funziona più. Sti personaggi che cambiano forma e disegnatore ogni volta ma restano sempre uguali nella sostanza e durano una vita ripetendo sempre gli stessi canovacci non attirano più il pubblico di giovani come facevano negli anni 90 quando vendevano un botto di copie. I ragazzini impazziscono per Naruto Berserk e One Piece e tu gli fai vedere Gerasi? Ti dicono "ma che è sta schifezza"

Tutto verissimo.
Quello che dico io è che non stanno facendo NIENTE per colmare questa lacuna. Letteralmente NIENTE. Tutto qui.
Se viene Gerasi a scuola mia a disegnare, capace che lo fanno uscire senza vestiti.
Certo, se viene Horikoshi sicuro che tutte le mie alunne minimo minimo SVENGONO, ma almeno potrebbero provarci!

I manga sono come la Rolls Royce, quasi non hanno bisogno di farsi pubblicità.

La Bonelli è esattamente il contrario, dovrebbe mettersi agli angoli delle strade a REGALARE fumetti, da quant'è grave la necessità di farsi pubblicità, e invece non fa niente...

Fa il film di Dampyr vent'anni dopo che il fumetto ha perso qualunque popolarità e lo leggono (purtroppo) in dodici.

Strategie così autolesioniste io non so se le ho viste mai.



P.S. Se sti ragazzini apprezzano la qualità pessima di certe animazioni giapponesi seriali popolarissime e la qualità pessima dei disegni di certi manga seriali popolarissimi, vedrai che un pensierino lo potranno fare pure a Gerasi!