Mah ritorno in topic, così sembro off topic...
L'albo in sè non è malaccio, anche se ci sono troppe cose (come sospettavo) non approfondite, che succedono e basta, spesso senza una logica.
Sul lato disegni, un piccolo passo a lato rispetto all'albo precedente, più altalenanti forse, ma comunque godibili e forse, al netto di qualche tavola frettolosa, anche meglio. Altra copertina ultra scolastica per i Cestaros, che ci può stare, ma per una cover del genere Cavenago sarebbe stato spernacchiato a vita.
SPOILER
SPOILER
SPOILER
Come detto da me medesimo in un post precedente, i tre albi che compongono questa trilogia sono accumunati dal nulla, ma non nel senso che sono appicicati con lo scotch come inteso da qualcuno, ma perché la storia non esiste, la trama latita e i personaggi (chiamiamoli villain va) vengono costantemente riscritti albo dopo albo. Cappuccio aka faccia di ossa è un deus ex machina nel primo capitolo un assassino eccezionale nel secondo, un killer transdimensionale ma facile facile da uccidere nel terzo. Ha senso? No, zero.
Gli uomini vuoti idem: nel primo albo sembrano essere ombre intenzionate a soppiantare le persone durante gli svenimenti collettivi, nel secondo diventano le proiezione negative delle persone affette da paralisi ipnagogica e nel terzo sono meri sgherri al servizio di Cappuccio per liberare la realtà (quella? questa?) da persone/personaggi secondo una logica che non viene comunque mai spiegata in nessun modo e a nessun livello. Ha senso? Mai e poi mai.
Tornando all'albo del mese, inizia ricalcando l'incipit del precedente ma con Dylan protagonista, incubo paralisi ecc.., salvato in corner per così dire da Carpenter. Scopriamo subito che Rania è morta per davvero, la scena del funerale è ben fatta, e la successiva dell'albero è ancora meglio, bravissimo qui Gerasi (pag 16, V vignetta, the killing joke?).
Il rientro in scena della dr Eche porta al secondo casino narrativo, con salto temporale e Dylan che crede che la morte di Rania sia un sogno. Così non è. Appare Tyron letteralmente dal nulla, la dr Eche lo conosce (non si sa come), ma cosa ci fa lì? Semplice, è lì per farsi uccidere a mani nude da Cappuccio e su questo ci tornerò più avanti. Già che è lì, Cappuccio uccide pure la dottoressa, così per gradire.
Stacco su Bloch, che ritorna magicamente (come in un albo dell'anno scorso?! Hahahhaha) ispettore.
Tralascio completamente la roba sul galeone che si commenta da sola.
Dylan si risveglia, trova un massacro, promette vendetta a Tyron.
Scena col tesserino scaduto che non passa mai di moda, notte in cella che non passa mai di moda, accozzaglia di scene che non hanno ne capo ne coda, il cui unico scopo è dare un'identità a Cappuccio (è Kaplan! No!! È UN Kaplan!!! Ma vaff... ), e si arriva al finale: Carol Jesper e Dylan, a cena. Jesper il killer. Jesper l'entità soprannaturale. Jesper l'emissiario dell'entropia. Bang bang, morto. Eh certo.
Dopo oltre 280 pagine, il finale è un non finale. Eh certo. Però va tutto bene, perché abbiamo rimesso le cose a posto, Miss Sclero e Mr Cartonato non ci sono più. Olé.
FINE PAPIRO DI SPOILER
Copertina: 6--------
Soggetto: 0
Testi: ¿¿¿6???
Disegni: 7.5
Ora, è chiaro che ci sono anche cose buone, ma non ne vale pena. Come scrisse lo stesso Sclavi, "se verso un bicchiere di whiskey in un bidone della spazzatura, ottengo spazzatura. Se verso un bicchiere di spazzatura in una botte di whiskey ottengo spazzatura".
(Il primo che mi prende alla lettera dicendo che non posso chiamare un'opera dell'umano intelletto spazzatura, vince il premio banalità del 2023).
V