Cravenroad7

https://www.cravenroad7.it/forum/viewto ... =13&t=4217

Non che ci volesse molto eh, magari pure il Chiave all'epoca aveva visto qualche episodio da Ai Confini della Realtà o da chissàdove di simile con questo cliché...

Ah sì sì, era un'esca per Chiaverottiani la mia!
https://m.youtube.com/watch?v=ThJcHjCI9j4

Questo è il prologo, i personaggi stanno nel 2 e nel 3

Per l'appunto, i personaggi sono nel 2 e 3, la domanda è: cosa ci rimane in questo numero? Comunque parliamo di un prologo da 90 pagine, un terzo della lunghezza totale, in cui la storia, con un trattamento slasher, si riassume in dieci pagine, se guardiamo a quel che rimane nel 2. Tutto quello che dico qui magari è smentito nel 3, sarebbe una bella sorpresa ma, appunto, una sorpresa, come mi dice sempre il caro Palpatine. Atmosfera? Magari per qualcuno sì, a me i collage recchioniani non fanno nessun tipo di effetto (positivo).

Resta un'introduzione tematica, direi: Dylan sovrascritto, il ritorno a casa, Dylan dell'86... yaaaawn scusate dicevo? Di nuovo, tutti temi meta, ma il primo livello, al di là della riflessione sul destino della serie, dov'è? E va benissimo così se c'è gente a cui va benissimo così, io dico: che due maroni!

Dimenticavo, bravo Recchioni che, coi suoi omini neri metal, m'ha ricordato l'esistenza di quel capolavoro che è la Papernovela e il suo delirante numero musicale! Everybody... needs somebody to love!

Questo serve a stuzzicare il lettore, d'altronde non è facile andare in edicola con tutte quelle storie ogni anno, quindi tutto fa brodo. Il primo livello sta negli altri 2 terzi. Lo so magari 1/3 di roba meta è troppo, ma calcola che parliamo di una bella svolta e leggendo il 2 lo capirai.

Ma il 2 l'ho ben già letto, apprezzato e pure commentato nel topic, per cui parlo con cognizione di causa
Ho solo invertito l'ordine dei commenti!

Lanzoni e Recchioni hanno scritto una storia che ricorda molto "Storia di Dylan Dog", il mitico numero 100. Come inizio di trilogia non è male, dipenderà quasi tutto dai due successivi albi.

Bravo Pontrelli e i fratelli Cestaro.

Tanto metafumetto, forse troppo e non male la scenda col vecchio e il nuovo Dylan (qui si torna al n. 59 " Gente che scompare").

Anche i due Groucho sanno il fatto loro. Buon inizio, anche per l'uscita di scena (non credo definitiva) di John Ghost.

nell'intervista si intuisce che i due cogniugi ne hanno parlato a lungo e quindi sarà stato SCRITTO da un un altro ma potrebbe essere il frutto di un comune pensare e confrontarsi, nella vita comune, alla ricerca di soluzioni per tornare all'origine senza fragore ... ma con un lamento!

Della Baraldi ci vedo poco in questa storia. Giusto qualche frase

Finalmente letto.
Scialbo. Non c'è una storia, ma non è neanche un celebrativo vero e proprio (numero tondo, pagine a colori). Resta in un limbo che lo rende incommentabile. Salvo solo una generale ammissione di colpevolezza, specialmente nella sequenza iniziale.

A margine, la storia del bianco tra le vignette come "altroquando" (se così mi è lecito chiamarlo) era nel cervello di Recchioni da tempo. In un'intervista a Cartoomics (tra 2013 e 2016, direi), affermò che voleva piazzarci Cagliostro.


Ah, dimenticavo. Disegni per me non all'altezza

Grande Leone! E poi era girata un po', quell'idea.



Non avrai neanche fatto apposta, ma m'ha fatto ridere

A margine, Cagliostro che diventava il gatto domestico di Dylan è un prodromo a Irma, quel "fantastico nel quotidiano" che secondo me rompe il meccanismo delle storie di Dylan così com'è. Il nostro indagatore non può abituarsi al fantastico.

Non l'ho effettivamente fatto apposta, ma è uscita bene lo stesso