Quarto numero della sesta stagione
La Tana del Bianconiglio ... promosso ma con riserva
.
Bella la
copertina kitsch e fabuleggiante, che si addice perfettamente al tema. Variopinta soft-sfumato, luna park style, in Wonderland. Non mi hanno convinto sempre i
disegni, con un
uso eccessivo delle mezze tinte (p. 23 o 38 per esempio) che quando sono calcate in questo modo con la tavolozza elettronica danno proprio di posticcio e gratuitamente artificioso, estraniando l'effetto dell'inchiostratura, che invece dovrebbe esser un punto di forza di questo fumetto "
dark".
Quanto alla storia in sé, il Chiave sembra un po' girare sullo stesso argomento in queste
Fear Novels (forse come da titolo?): anche qui parliamo di traumi collegati all'infanzia e vittime vicine all'infanzia per età (dopo Algernon B. seviziatore di ragazzine). Per questo l'argomento è parecchio duro e difficile da digerire, ma rende molto avvincenti i primi 2/3 dell'albo, con la nausea e la rabbia stordita di ML nel girare a vuoto e nel non trovare elementi per accalappiare il bastardo coniglio di turno.
Sul finale non ci siamo a mio vedere: troppo affrettato - come sempre le sole 60pp di sceneggiatura castrano non poco
- fino al pasticcio (v. continuo rimbalzare di ML dai bambini che giocano in strada) e troppo campata nell'assurdo la spiegazione di tutto con un escamotage abbastanza ridicolo:
Ci vediamo il mese prossimo con la bambole da casa - niente escort, penso, ma anche qui roba collegata all'infanzia