1) Gli orrori di Dunwich: disturbante e scorretta quanto deve essere un vero DD. Ottimo mastro Rinaldi. Top senza discussione.
2) Una risata vi resusciterà : Bilotta sugli scudi, anche se blocca di nuovo la macrotrama con l'ennesima digressione. Meglio l'annata precedente sullo Speciale, ma il personaggio di Waldo merita eccome.
3) Voci di fondo: Enna quando va sul classico non toppa, garanzia; con M&G al seguito ancor di più. Claustrofobia e mal di mare, spettrale fino alla deriva. Aggiustando il finale frettoloso poteva diventare un colpaccio. Mi spiace l'abbiano letta in pochi.
4)
La stanza del guerriero : Ambrosini leggero ed ironico. Non chiedo altro, ogni tanto...
5)
Il giornale dei misteri : molto divertente omaggio agli anni '80. De Nardo dimostra come esistano altre forme rispetto al citazionismo onanistico del Rrobe. Di un pelo nella Top 5, proprio perché non la menziona nessuno, vedo. Prima o poi metterò a disposizione un cloud pirata dove ficcarci le scans degli OB.
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Ci sono storie che per un soffio di spiffero millibarico non sono finite tra le mie 5 scelte principali, ma vedo in alcuni casi che avete rimediato vojaltri.
Qwertyngton mi è piaciuta parecchio, lo ammetto - vibro ancora per l'acconciatura della bionda di Genovese
- ma sa di iper-già-visto sclaviano per nostalgici. Vanzella top new entry ad ogni modo.
I figli dell'illusione : Barbato come sempre cervellotica sul sulfureo, ma qui secondo me ci prende tra demoni mammoni e mamme sciagurate. Meglio che sulla storia del
Magazine comunque, poco credibile e "cinica", rispetto a quella
Sweet Little Doll made in Paola di un anno prima, sulla stessa testata
Rosso Natale : senza pretese ma di sicuro efficiente. Bacilieri strenna sempre gradita.
Mister Punch : peccato per la parte finale ad alto tasso glicemico-meta-intimista, altrimenti si trattava di un CF di alta qualità, disegni compresi.
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Un capitoletto a parte meritano le due storie del
Conte che non ho menzionato. Roba sempre sopra la media, intendiamoci, ma non proprio convincente a mio gusto.
I Padroni del nulla è servita più che altro a risvegliare la mia voglia di sproloquianti esegesi intrecciate (altrimenti non ci avrei speso diversi wall of text per interpretarla), ma come storia in sé difetta parecchio. Non sempre più una cosa è (culturalmente?) densa più è riuscita, almeno sul fronte fumettistico.
Tra l'altro trattava cose che m'intrigano parecchio, come la Commedia dell'Arte, GD Tiepolo, la partenogenesi, i patti con lo Scurnacchiato, arabeschi filosofici, ribaltamento della società patriarcale, etc ... ma al 7 (per poco) non ci arriva.