Cravenroad7

Io sembrerò un settantenne, ma te ragioni, scrivi e comprendi come un dodicenne.
Su su... vai a scuola che la campanella sta suonando. E studia! Soprattutto la comprensione dei testi scritti che vedo notevoli difficoltà.

Se non è stato un genio lui... decine di migliaia di pagine scritte e le storie men che riuscite si contano sulle dita di una mano monca, in mezzo a una miriade di capolavori. Lui e il padre, GLB, sono stati i miglior sceneggiatori bonelliani di sempre. Poi Castelli (che adoro).

Adesso perdere la finale dei mondiali all'ultimo rigore vuol dire fare schifo

Va anche detto che nel '94 l'Italia di Sacchi ebbe più culo che anima.

Tipicamente all'italiana

Guriko quanti anni hai? e da quanto segui DYD?
dai tuoi post mi sembri giovane, con molto "manga" alle spalle e lettore di DYD da relativamente poco... non è polemica o flame...è giusto per capire....

42 anni, leggevo Dylan a 12 anni, poi sono passato ai manga e poi tornato in Bonelli.

A USA 94 ci fu solo Baggio, il gioco non esisteva e la squadra giocava male. Quindi l'allenatore conta il 10%, il resto lo fa chi scende in campo.

Lord sei tu che ti contraddici, prima smerdi Recchioni perché tutti i fumetti hanno venduto di più tranne Dylan Dog e poi dici che tutti i Bonelli sono calati. Il paragone lo devi fare tra edicola e edicola, non tra edicola e vendita online o con la tua fumetteria che come dato statistico è irrilevante. Tex perde meno lettori perché ha uno zoccolo durissimo di over 60 che leggono solo quello. Dylan nasce come fumetto per 18enni col paradosso che oggi i 18enni leggono manga, quindi rimangono i 40enni che sono un po' troppo vecchi per apprezzare certe tematiche. Io per dire adoro Urasawa ma ormai sono fuori target, infatti quando lo leggevo avevo 25 anni. Oggi ho provato Adadora ma mi ha scassato la minchia dopo 2 volumi.

Nolitta era bravo, Mister No ha un sacco di buonissime storie, ma per me il genio è altro.

Continuo a notare che non sai leggere ciò che ho scritto.
Io ho detto, e lo ribadisco, che in un periodo in cui il fumetto in GENERALE ha avuto un'impennata dovuta al covid, mi pare assurdo giustificare le perdite di lettori di Dylan Dog legandole alla questione covid. Anche se si parlasse del "10-20%". La questione Bonelli l'hai infilata tu, mica io. Per me si parlava del solo Dylan Dog. In ogni caso la penso come te sul fatto che in generale Bonelli ha perso lettori un po' in tutte le testate ma in Dylan Dog è altamente probabile che ci sia stato un vero e proprio tracollo che non può essere giustificato col Covid. Punto. Nel primo messaggio scrissi questo e ho continuato ribadirlo. Se non comprendi la parola scritta vedrò di farti recapitare dei disegni esplicativi ma non ho altre modalità così a portata di mano.


Lascio spazio per non farti confusione...



A sua volta continui a parlare di gente che si rompe i maroni di Dylan e ha aspettato il 400 per mollare dopo il periodo gualdoniano in cui Dylan Dog era diventato pessimo. Collezionisti che non aspettavano altro che la cifra tonda. E qua ti ho scritto che è una gran minchiata (ovviamente con altre parole e in modo più pulito) ciò che asserisci per un semplice fatto: solo un malato mentale aspetta 7 (SETTE!) anni per mollare una testata.
La verità, caro mio, è ben più semplice: l'arrivo di Recchioni aveva dato un barlume di entusiasmo e speranza che Dylan Dog potesse ritornare un fumetto di qualità. E per 7 (SETTE) anni i lettori hanno dato piena fiducia a Recchioni. Sette anni sono 84 numeri. In questi 84 numeri Recchioni aveva pure tutto il tempo per convincere gli indecisi a rimanere e a conquistarne di nuovi. Se nel 400 la gente scappa è solo per un motivo: RECCHIONI L'HA SCAFAZZATA! Cioè non ne ha fatta una giusta nel complesso di 7 anni da curatore. Nel COMPLESSO, non il singolo caso o la particolare scelta editoriale che a me per primo ha fatto piacere leggere/vedere. Parliamo di un fumetto seriale e si deve vedere la serialità nel suo complesso.
Magari poi ti mando un disegno pure su questo concetto semplice... con una bella linea temporale per farti capire bene il peso di Recchioni nella storia di Dylan Dog che praticamente è identico temporalmente a quello che ha avuto Sclavi per fare diventare una testata per "diciottenni" (come la definisci tu e la cosa fa già scompisciare per la baggianata che hai scritto, ma tant'è...) un fenomeno editoriale senza precedenti in Italia.


Poi, dico, se tanto ti fa schifo Dylan Dog, se è un fumetto per "diciottenni", se palesemente non ne conosci la storia editoriale, se gli sceneggiatori sono scarsi (concetto tuo) e Recchioni è il capro espiatorio (de che, non si capisce dato che in teoria se una cosa va male il responsabile è chi ne ha la gestione... da dieci anni oltretutto! ma hai un concetto della responsabilità tutto tuo), onestamente mi chiedo perché lo segui. Perché segui il fumetto e perché scrivi sul forum, se non per fare accozzaglie di discorsi privi di senso e costruiti ad arte solo per polemizzare con chiunque. E glisso su certe "sentenze" che emetti su autori e fumetti (riconosciuti pure come maestri e capolavori) che al solo leggerle vengono i brividi.
Io pure potrei dire: e beh... Cattelan è un genio e Michelangelo per me un noioso e banale artigiano che oggi farebbe ridere. E' un parere legittimo perché soggettivo ma passerei per un coglione che di arte non ne capisce nulla.
E con questa mi scocciò continuare, quindi sulla questione Covid-Vendite-Recchioni-Reboot io ho chiuso. Tanto più che si è già Off Topic da un bel pezzo.
E a tal proposito chiedo venia ai moderatori del Forum.

Cosa tocca leggere
Ovviamente qui si parla di geni nel campo circoscritto del fumetto (magari circoscriviamolo anche più dicendo fumetto italiano), ma Nolitta è un gigante assoluto, personalmente lo preferisco addirittura al padre. Poi Castelli era un genio, sono d'accordo. Forse Sclavi lo era ancor di più, del tipo estroso, caotico (o apparentemente tale) che la gente immagina subito tra le caratteristiche del genio. E oggi? Mmm, per me lo è Ambrosini, fin dai tempi di Napoleone, anzi dai suoi primi Dylan da autore ai testi. Ma qual è il confine tra geni ed ottimi autori? Perché se è tanto labile tra i primi mi vien facile metterci anche gente come Berardi, Medda, Manfredi (per Magico Vento), Bilotta.

Sacchi era il classico filosofo ancorato al suo concetto ristretto di moduli, tattica, belgiuoco d'ensemble, etc. Non rispettava i campioni di talento, da povero fissato autoreferenziale. In quel Mondiale tenne Baggio a ripetizione in panchina perché non sapeva dove collocarlo e ostacolava i suoi illuminati progggggettoni, come Zola, mentre schierava Signori terzino .

Non li ha sbagliati lui i penalties, ma è stata una pena lasciargli dirigere certi uomini, l'ultima golden age del nostro calcio. Non molto diversamente da RR, che ormai dovrebbe andare al massimo a guardarsi i pulcini nelle scuole calcio/fumetto dai cancelli stile umarell, per non fare danni ulteriori, godendosi il pre-pensionamento (dei suoi fans?) come il buon Arriche.

Ragazzi tornando alle anteprime. Non so se è stata già caricata. Sarei interessato a prenderlo per il grande formato, ma la copertina scelta mi ammazza veramente. Ma cavolo chiama un Brindisi o un Cavenago almeno per questa occasione.

Nuovo cartonato per librerie in uscita.

E continua la ristampa della saga del Pianeta dei morti.

Non è che sei fuori target; E' che l'Amico e Billy Bat sono Johan 2.0
Il problema, gira e rigira, sono sempre i lettori, che invece di valutare la storia nel suo complesso, si affezionano solo ai villain

Lord sei tu che sei confusionario nell'esporre la tua tesi. Il fumetto IN GENERALE non vuol dire niente, è come dire il cinema in generale. Dipende dal genere. Se da un lato sono aumentate le vendite di CERTI fumetti, dall'altro lato i Bonelli sono in flessione. Se perde lettori Dylan Dog, perdono lettori TUTTE le testate da edicola. La storia che Dylan Dog perde lettori per colpa di Recchioni è una baggianata pazzesca. Con tutto il rispetto per Baggio. Dylan Dog sono 25 anni che perde lettori. È FISIOLOGICO che i fumetti popolari italiani perdano lettori perché vengono schiacciati da altri passatempi preferiti dai giovani, come i manga e le serie TV. E le edicole muoiono come le mosche.

Per quanto riguarda il COVID, ordinare fumetti da casa è più comodo che uscire e andare a cercare una edicola viva fuori dal proprio isolato, cosa che non si poteva neanche fare. Mi spieghi uno che viveva in una frazione di paese come faceva ad andare in edicola a 10km di distanza da casa durante il lockdown? Ordinare fumetti su Amazon era l'unica cosa che poteva fare, quindi OVVIO che i fumetti da edicola ci abbiano perso. La gente si sfondava di cibo e Netflix

Zio ma lo sai che per la psichiatria il collezionismo compulsivo è un disturbo mentale? Al di là di questo, la gente si stufa di seguire una testata nel corso degli anni, mica dall'oggi al domani. È OVVIO che sia così. Cosa c'è di strano? È la cosa meno strana che possa fare un collezionista che compra i fumetti e li infila dentro le buste di plastica senza leggerli, mantenendoli al riparo dalla luce e con umidità del 57%. E tu mi vieni a dire che i collezionisti di fumetti sono NORMALI

Ricapitolando Dylan Dog ha perso lettori per i seguenti motivi:

- COVID
- gente stufa da anni
- gente fuori target
- calo fisiologico
- numero tondo
- reboot
- storie 666 mediocri

In tutto questo il ruolo del curatore ha la percentuale più bassa. Recchioni ha fatto più danni in 6 mesi con la 666 da SCRITTORE che in 10 anni da curatore.

Io sto qua perché lo leggo, anche se preferisco Martin, e non ho mai messo meno di 6 a un albo di Dylan Dog