DYLAN 434
SPOILER SPOILER SPOILER
Per quanto riguarda la copertina, io sono sempre contento che i Cestaro diano così tanta attenzione a Dylan come PROTAGONISTA delle proprie copertine. Primi piani, primissimi piani, dettagli, e quant’altro. Quindi da questo punto di vista la copertina di questo mese è promossa. Come sempre, invece, i Cestaro hanno litigato con i colori, ed è un peccato. L’idea delle macchie sullo sfondo l’hanno già usata da pochissimo in un’altra copertina, e comunque l’effetto mi sembra più confusionario che altro. Comunque, copertina coraggiosissima, ma speravo che dal vivo fosse meglio.
Redazionali saltati a piè pari! Alè!
Per quanto riguarda la storia, per me è generalmente promossa. Ben vengano i seguiti quando sono pensati e sensati, non una semplice fotocopia dell’originale. Tutti i pregi del 408 sono stati mantenuti, a partire dall’idea delle coincidenze che è un mio pallino da sempre. Ma in generale si vede che quando Simeoni scrive, lo fa con molta attenzione. I dialoghi sono come sempre trasbordanti, e quindi nel grande numero ovviamente ci sono dei momenti no, ma, rara avis, spesso non sono forzati, ci sono battibecchi resi benissimo, e battute originali di Groucho, cosa che succede praticamente solo in Simeoni. Magari non sempre divertenti, ma quantomeno NUOVE! Un’altra cosa che succede solo in Simeoni, però, è che purtroppo Groucho acquisisce abilità sovrumane: nel 408 era un genio della matematica (cosa mai successa prima, e ovviamente mai più successa dopo, compreso questo albo!), adesso è un conoscitore del volgare italiano (cosa mai successa prima, e ovviamente che non succederà mai più).
A proposito di questo, per me quest’albo ha tre difetti macroscopici:
-la presenza al suo interno della parola UMARELL, per me veramente il punto più basso del fumetto italiano; -tutta la questione dei vecchi e dei cantieri, che come dice Bertuccia è talmente involontariamente ridicola da ferire gli occhi; -la parentesi dantesca, secondo me gestita maluccio. Non la discesa agli inferi di per sé, ma proprio la presenza di Dante, che è stata resa in modo un po’ forzato.
A questo proposito, due o tre dati: 1-Editoriale: “Simeoni ha un debole per Dante Alighieri e la sua Commedia”; 2-Recchioni ha diretto un cortometraggio su Dante dal titolo “Dolente bellezza”; 3-Dante è nato nel 1265 ed è morto nel 1321, cioè in PIENO Medioevo; 4-Il Rinascimento ha coordinate temporali varie, ma in ogni caso sempre SUCCESSIVE a Dante
Quindi Groucho che dice “Come si diceva work-watcher nel Rinascimento?” è già una cantonata abbastanza pesante, figuriamoci considerando i punti 1 e 2!
Per quanto riguarda i disegni, invece io sono soddisfattissimo. Lo stile di Simeoni può piacere o non piacere, a volte è troppo cartoonesco, a volte manca un po’ di personalità, per come ricorda i suoi maestri, ma è innegabile che ogni sua vignetta è curatissima, e come con i testi, anche dai suoi disegni traspare un’attenzione, una dedizione, una passione, un amore, e soprattutto un rispetto enorme per chi il fumetto lo leggerà. Ci sono sequenze splendide, tipo la morte di Tom Dirano, o tutte le splash page, e per me la sua caratterizzazione grafica di Groucho è semplicemente eccezionale.
Per me l’albo è promosso, sicuramente. Io devo dire che sulla base degli albi di Simeoni che ho letto, gli albi veramente brutti sono stati solo due, sugli altri albi ho davvero pochissimo di cui lamentarmi.
Rimangono, com’è ovvio, dei dubbi:
-perché Bloch a pagina 14, mostrando una foto dell’ULTIMA vittima, cioè del vecchio morto in questo albo, dice ai due scimuniti “ve lo ricordate, questo?”, come se stesse mostrando una foto di una vittima dell’albo 408. Dovrebbe dire qualcosa tipo “Che cosa vi ricorda questo?”
-perché Bloch a pagina 23 dice a Sylvie “vedo che lei segna tutto sul suo taccuino”, se Bloch, e noi con lui, finora non l’abbiamo mai vista con un taccuino in mano (né mai più la vedremo?)
-a pagina 25 Dylan raccontando la trama del 408 per grandi linee dice che Rudy Genovino è stato ucciso in uno scontro a fuoco, ma nel 408 non si dice mai che è stato ucciso, ma solo che è in coma farmacologico. E siccome in quell’albo la trama gialla viene ABBANDONATA nel nulla a un certo punto, di lui non si sa più niente. In questo albo si vede Genovino disteso a terra come se fosse morto sul colpo, ma nel 408 lo vediamo intubato in ospedale ancora vivo. Ringraziando il cielo, comunque, in questo albo la trama gialla praticamente non esiste. I fondamentali Rania e Carpenter compaiono per CINQUE tavole, e con Dylan non ci parlano nemmeno!
-perché il vecio Tom Dirano muore gridando come un ossesso, mentre sulla vittima iniziale Bloch dice “la moglie non ha notato un rumore, un lamento, o altro”?
-questione cronologica: nel numero 408 si dice esplicitamente che Groucho e Dylan si conoscono da due mesi (anche perché erano usciti solo due albi da quando i due personaggi si erano incontrati nel 666). Quindi adesso Dylan e Groucho si conoscono a malapena da due anni (si dice esplicitamente che quest'albo è ambientato più o meno due anni dopo il 408). La frase di Dylan di pagina 42 “negli anni ho imparato a vagliare le tue stramberie”, per quanto sia sensata, e a suo modo anche generosa nei confronti di Groucho che viene ingiustamente trattato a pesci in faccia almeno da 30 numeri, un’affermazione come quella, dicevo, NON REGGE se riferita ai due anni. Nessuno direbbe, conoscendo una persona da solo due anni, “negli anni ho imparato a conoscerti”. Ha senso invece se consideriamo il rapporto PLURITRENTENNALE che li lega, ma in questo contesto semplicemente stona, secondo me. Non è credibile.
-a pagina 46, nelle ultime due vignette, c’è il titolo del libro che presenta la scritta CHTULHU, entrambe le volte, mentre in tutto l’albo la grafia è CTHULHU. Non sarebbe un problema grave, se non fosse che ci fanno un primissimo piano, e se non fosse che quest’albo parla SOLO di Cthulhu. E se non fosse che nella prima vignetta c’è scritto MITHOS, e nella seconda MYTHOS!
-A questo punto, confesso una mia lacuna. Non ho mai letto una riga di Lovecraft, magari questo è l’anno buono che decido di recuperarlo, non lo so, non mi attira per niente. In base a quello che fanno vedere in Dylan, devo immaginare che Lovecraft abbia passato la sua vita a scrivere solo di tentacoli? Da quando lo incontro in Dylan lo vedo solo associato a tentacoli. Può essere che Lovecraft non abbia scritto altro che di poliponi? Chi lo conosce meglio di me, me lo può confermare? A occhio e croce, mi sembra riduttivo associarlo solo a questo. Detto in altre parole, sti tentacoli me l’hanno fatta a peperino!
-a pagina 47 (ultime due vignette), una grandissima soddisfazione personale, l’ammissione di colpa che aspettavo da anni! La prova definitiva, nero su bianco, che il passaggio di Bloch da ispettore a sovrintendente non ha cambiato assolutamente nulla! Mi ci sono proprio riempito lo stomaco.
-pagine 59-60: ancora, ancora, ancora con il “si può fare” di Frankenstein junior? Ancora?!? Ma io direi basta, me lo sono ciucciato pure nell’old boy manco un mese fa, ma è possibile che si nominino sempre gli stessi film? Anche a pagina 96, ANCORA una citazione di Blade Runner? E SEMPRE E SOLO della maledetta scena del replicante sotto la pioggia? SEMPRE E SOLO QUELLA? Ma come non gli secca a usare sempre le stesse cose?!? Tra l'altro, pure Blade Runner è citato nello stesso Oldboy appena uscito!
-per non parlare del fatto che Dylan nomina il suo mal di mare, che è più cangiante della planimetria della sua casa (nel ciclo 666 vomitò su una barchetta su un lago placidissimo, in questo albo naviga nelle rapide senza un problema al mondo), ma si dimentica di nominare la sua claustrofobia, in un albo ambientato per metà dentro una caverna.
-criticità principale: a pagina 69 si fa riferimento a Groucho come “demone personale” di Dylan, andando a legarsi a quello che era successo nell’albo 414 “Giochi innocenti”. A parte il fatto che negli ultimi 20 numeri a questa cosa non era mai stato fatto più riferimento, mi chiedo, con il nuovo inizio del nuovo inizio del nuovo inizio questa sottotrama che fine farà, visto che chiaramente il cerchio non si è chiuso, su questo argomento. Questo lo vedremo a suo tempo, ma a occhio e croce la vedo male.
-per la sezione refusi, sezione che non manca mai, a pagina 66 Dante dice “conascenza”, al posto di “canoscenza”, e da qualche altra parte che adesso non ricordo più c’è scritto “si e no”, senza l’accento.
_________________ "You should be ashamed of yourself". "I am. 24/7".
Ultima modifica di Keanu Coen il sab nov 05, 2022 10:13 am, modificato 1 volta in totale.
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