Zak ha scritto:
Non fa una grinza.
Che poi, e non credo sia una mia impressione, ci troviamo con un gruppo di sceneggiatori che sta semplicemente "timbrando il cartellino".
Scrivere una sceneggiatura per Dylan Dog serve a portare a casa la pagnotta e punto.
Non vi è più alcuna passione. Nessun amore per il personaggio.
E l'escamotage di far coincidere il nuovo universo con il vecchio ne è la prova (vedasi post su quella famosa pagina di Dylan Dog, in cui si lascia comprendere
che se vediamo il sequel di una storia del vecchio universo nel nuovo è perché la cosa è accaduta identica anche in questo, quindi più che trovare soluzioni al caos attuale l'importante è continuare a portare a casa la pagnotta [mi piace ripetermi] tralasciando tutte le possibili discrepanze).
Certo è ancora presto per parlare (anche se in tal senso i dubbi sono pochi), dato che al momento non stanno facendo altro che tirare fuori storie di magazzino (e magari la cosa serve loro per ricaricare le batterie). Dal 400 (escluso) in poi abbiamo avuto su 21 storie solo 9 storie "nuove" (salvo non si provi il contrario).
Comunque, come specificato, non credo di avere dubbi in merito. Manca l'amore. Manca la passione.
Per noi vecchi fans Dylan Dog è un culto, mentre per chi scrive attualmente è solo un lavoro. Come chi va in fabbrica.
La soluzione, se il trend è questo, è iniziare a fare dei mini-concorsi per cercare nuovi talenti.
Probabilmente alcuni, pur di vedere il proprio nome figurare nel tamburino, lavorerebbero a prezzi stracciati.
Quindi: aprire un concorso. Farsi spedire pacchi di soggetti/sceneggiature che vengono visionati da alcuni esperti (Ambrosini? Bilotta? Ma anche la Barbato, la Baraldi, Cavaletto... si tratta solo di leggere le loro idee, naturalmente ben strutturate e non quattro righe in croce. Poi possono consultarsi tra di loro, aprire una chat di gruppo su Whatsapp, spedirsi i files tramite posta elettronica per consultarli) che poi possono vagliare le migliori, arrivare
alla migliore e premiare il "nuovo soggettista/sceneggiatore". La storia viene dunque riesaminata, ritoccata da uno dei suddetti esperti per togliere incongruenze, snellirla/caricarla, rendere più efficaci determinati passaggi... e dopo tot mesi il vincitore, tale "Pinco Palla" si ritroverebbe a figurare in un albo (magari inizialmente, come prova, in un OldBoy, che già è tanto. O in una nuova serie, dato che ogni tanto ne spunta una, con grande gaudio per le tasche di chi dirige. E il tamburino segnerebbe: "
storia scritta da Pinco Palla in collaborazione con Carlo Ambrosini", per dire).
Il nuovo autore, trattandosi di inesperto, andrebbe sempre vagliato con la lente d'ingrandimento, quindi se una seconda sceneggiatura non funzionasse/se il nostro perdesse di colpo l'ispirazione, nel prosieguo non sarebbe pubblicato.
Intanto però si arricchirebbe il parco sceneggiatori. E ripeto, se un amatore rimane tale, la Bonelli non si dovrebbe neanche preoccupare di pagare un nuovo salario. A seguito della vittoria potrebbe essere pagato in gadget (Grouchomicon firmato, copie rare di certi albi, robaccia che può far felice il classico fanatico), magari (volendo) con l'aggiunta di una cifra simbolica che è sempre stimolante. Poi se vale quel che si pensa, diverrebbe per gradi - assistito da chi scrive di professione - uno sceneggiatore a tutti gli effetti.
Questa è solo un'idea...