Finalmente ho letto questo fantastico 403 e mi sono fatto un quadro più completo dell'albo. Ovviamente
SPOILER
SPOILER
SPOILER
Versione breve: bruttezza allucinante della trama e dei dialoghi, disegni (ma questo già lo avevo scritto fin dalle anteprime trapelate) di un Mari molto in forma.
Versione lunga: Iniziamo con la vignetta iniziale, un bel disegnone dell'esterno del museo, un disegno abbastanza complesso: se la Bonelli mi ha insegnato qualcosa, è che se un disegnatore ha impiegato molto tempo per fare un disegno, allora lo riuserà uguale a un certo punto. Qui non c'è eccezione: pag. 19, vediamo tornare lo stesso disegno, perchè si sa che del maiale non si butta via niente. Visto che stiamo parlando di copia e incolla, citiamoli tutti:
-Bloch a pagina 20, perché si sa che quando si beve e si parla si mantiene la stessa identica positura;
-pag. 35, nelle prime due vignette il maggiolone;
-89, per concludere in bellezza, il nostro protagonista, occhi chiusi/occhi aperti e il lavoro è fatto.
A questo punto la domanda: Nicola Mari, quanto tempo REALMENTE hai risparmiato con questi accorgimenti? Ma tanto io sono sicuro che queste sono indicazioni che vengono dall'alto, e che tu non hai colpa.
Chiuso il capitolo copincollamenti, potrei iniziare il capitolo "two gust is megl che one", ossia tutte le volte che il Rrobe Rraddoppia:
-un mostro di Frankenstein a pagine 5, e un altro Frankenstein a pagina 35
-a pagina 7 Jane dice "non gridi perchè sarebbe inutile", e a pagina 30 l'orco dice "tanto è inutile se gridi"
-la strega che chiede a Dylan se è serio, e l'orco dopo che gli chiede se sta scherzando.
-seno tagliato alla fine del 402, seni tagliati qui nel 403.
-citazione di Louis C. K. da parte di Rania, che viene poi ripreso nel 405 dal commesso della libreria (perchè evidentemente Rrobe aveva smesso di googlare). Ovviamente mi sembra anche logico che un comico finito nei guai per comportamenti al limite della decenza come Louis C. K trovi spazio ben in DUE albi del ciclo 666.
Grande Rrobe, tanto lo so che è tutto voluto nel grande schema delle cose!
Leggendo il 405 non si era tanto capito, ma in questo albo davvero gli omicidi del comico si basano sui COLMI? Cioè sulla forma più infima di comicità? Credo che la motivazione sottesa sia che i colmi siano anche la cosa più facilmente googlabile, quindi non gliene faccio una colpa al Rrobe. Mi pare che nel 405 non ci siano solo colmi, comunque. C'è tipo la "barzelletta" della gallina che attraversa la strada.
A proposito di colmi, ovviamente Dylan dice (pag. 26) "colmo PER un gioielliere", Carpenter (67) dice "colmo PER un barbiere", invece, non si sa perché, Bloch (86) dice "colmo DI uno scrittore", che tra l'altro è un'espressione che non si è MAI sentita!
Sempre a proposito di colmi (ma pensate... un Dylan tutto basato sui colmi...), guardate la faccia serissima di Bloch sempre a pagina 26 quando dice "avere la moglie scollata"! Dev'essere il caso di ridicolo involontario più enorme della storia! Ma immaginiamocelo detto nella vita reale!
A pagina 25 ci sono questi seni tagliati belli vispi.
A pagina 34 ho un'altra domanda: ma che vorrebbe dire "ma dove ho la testa? Giusto sopra il capo?". Ma la testa
è il capo! Ma sarà "giusto sopra il collo, capo!" Solo che così non c'è il gioco di parole "capo/capo"... Solo che così non ha alcun senso!
In ordine sparso:
-a pagina 69 scopriamo che, se il campanello di Dylan fa Uaaaaaaaaaargh, il suo cellulare fa BIRI BIRI BIRI. Se conosco questo Dylan la metà di quanto lo conosco, minimo dovrebbe avere come suoneria la colonna sonora di Profondo rosso o di Halloween.
-lo stesso ragazzino che chiama Dylan "Boomer" si riferisce a Dylan e Gnaghi come due "stramboidi", tutto questo sempre nell'universo in cui vive Rrobe.
-a pag. 80 scopriamo che il comico fa assurgere a prototipo di scrittore per il suo colmo una ragazzina di 16 anni aspirante scrittrice. Tutto chiaro. "Barbiere affermato: sì. Agopunturista affermato: sì. Gioielliere affermato: sì. Falegname che vive a Buckingham Palace: sì. Scrittore, scrittore, scrittore... Niente, non reperito, mi accontenterò di una ragazzina di 16 anni che sogna di fare la scrittrice, the show must go on"! Massì!
-se quel pitorfo a pagina 90 è Anna Never, la stessa immortalata da Roi, io mi mangio il cappello!
Infine, quello che mi ha dato più soddisfazione: la tavola con George A. Romero, che in sè e per sè è già ridicola in sommo grado, ma è utile per una generalizzazione. Qui c'è il confronto tra la tavola com'è stata pubblicata e invece come fu presentata in anteprima con gran dispiego di leccate urbi et Rrobi:
Allora: come si sa, la tavola è famosa perchè fu utilizzata per farsi bellissimi con la citazione di Romero, ma purtroppo c'era Dylan con barba in alto a destra e Dylan senza barba in basso a sinistra! In prima istanza vorrei far notare con quale, non mi viene termine migliore, puzzoneria è stato risolto nella tavola pubblicata il problema barba in alto a destra. Di sicuro meglio di così non si poteva fare, ne sono certo...
In secondo luogo, si vede come nella tavola in anteprima Gnaghi fosse ancora nella versione Gollum con orecchie a punta e ciuffo in testa (esattamente come ce lo presentò Pontrelli sempre in un'anteprima leccatissima), versione che poi è quella presente nella copertina dell'ottimo 401.
Ora: quale organizzazione (leggi: curatela) c'è mai alla base di un prodotto in cui chiaramente le direttive sul personaggio di Gnaghi erano di renderlo simile alla versione Staniana, tanto che nelle anteprime viene presentato così, poi si cambia idea e si decide di farlo nella versione del film, e ciononostante nella COPERTINA del PRIMO NUMERO DELLO SBANDIERATISSIMO CICLO 666 lo troviamo ancora nella versione, fondamentalmente, SCARTATA? E ovviamente, per la proprietà transitiva, nell'orrida copertina copincollata dello """"""""""speciale"""""""""" 401+402?
Sugli aspetti generali non dico niente, perché già tanto si è detto.
Insomma, adesso che posso dare il voto, avendolo letto tutto, gli do un bell'insufficiente pieno, perché i bei disegni di Mari (fantastica la tavola finale con Piccadilly) vengono affossati, nella media, dallo zero assoluto dei testi del Rrobe. Ancora una volta, ogni idea potenzialmente interessante viene vituperata da una scrittura assassina. Peccato.
Due parole in chiusura per le tavole di Gerasi. Confermo il voto positivo che ho dato al 404, ma anche in questo caso una considerazione di carattere generale: è evidente dalle 4 vignette copincollate di pagina 96 che il problema non è Pontrelli, non è Gerasi, non è Mari, e non è Roi. Invece è evidente chi sia il problema.