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#36/S - Il progetto Hicks
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 Oggetto del messaggio: Re: #36/S - Il progetto Hicks
MessaggioInviato: gio set 29, 2022 11:49 pm 
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Valla ha scritto:
Così tanto per dire...

Credo ci siano due interpretazioni per la storia editoriale di questo albo: o rientrava nell'idea recchionaniana di rivoluzione (rifare vecchi numeri di DD in salsa moderna, magari accorpandone più di uno), e il richiamo al PdM dell'ultima pagina è roba posticcia, più un vezzo che uno spunto narrativo. Oppure questo albo faceva parte del PdM e si sono cambiati i piani in corsa per fungere da tramite con la famigerata restaurazione. Per me la prima, soprattutto per la somiglianza (come scritto da non ricordo chi) con la struttura di La lama la luna ecc.. Forse uno sguardo su quella che era l'idea ""originale"" di RR, più probabilmente il suo ultimo colpo di coda, prima di levare le tende (o farsi da parteche dir si voglia). Nel caso fosse invece la seconda, significa che Bilotta sta cercando di...? Canonizzare? Canonicizzare? Come cazzo si dice, se stesso? Idea intrigante, che di fatto andrebbe a "cancellare" quanto accaduto nel #100, che difatti (idea personale) non sembrerebbe canonico (posso dire:meno male!??).

To be continued...


V


Valla, secondo me la prima opzione non è contemplabile. A settembre 2020 (i tempi del celebre affaire "Pessima annata"), Bilotta ha detto che non aveva più scritto storie per la regolare, ma che si concentrava solo sul PdM. L'ultima che aveva scritto era "La macchina umana". Difficile pensare che ne avesse preparata una per la reboottanata recchioniana. Le somiglianze con "La lama la luna e l'orco" o sono casuali o sono un Recchioni's touch dell'ultimo momento.
La seconda opzione invece è più papabile, innanzitutto perché rientra perfettamente nelle modalità con cui la serie è stata gestita ultimamente, cioè a forza di truffe, e poi perché secondo me non ci rientriamo coi tempi.

A settembre 2020 Bilotta dice che non scrive altro se non PdM. A settembre 2022 escono 160 PAGINE (mica 32, 160) in teoria nuove nuove nuove. Due anni bastano a portare in edicola una storia di 160 pagine fatta e finita?
Che poi due anni non sono: o devo credere che a settembre 2020 Bilotta dice che non scrive altro, e sei minuti dopo arriva invece l'ordine di preparare questo speciale? Diciamo, peccando forse per eccesso, un anno e mezzo di tempo? Basta, per 160 pagine (scriverle, approvarle, disegnarle, approvarle, letterarle, approvarle, pubblicarle)?

Mettiamo che basti, come minimo se la sono fatta comunque a corsa, cosa che spiegherebbe il pessimo lavoro di Mari in certe tavole.

Ormai, comunque, io sento puzza di dolo di default, visto tutto quello che hanno combinato.

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 Oggetto del messaggio: Re: #36/S - Il progetto Hicks
MessaggioInviato: ven set 30, 2022 12:56 am 
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votarxy ha scritto:
Ora che ci penso, fu il padre di Dylan a distruggere la torre, almeno secondo la versione originale. Ma in che anno?


Se si vuole seguire le pochissime tracce di Sclavi sul passato di Dylan, lasciate in stile Barks, (cioè incoerentemente a casaccio per il solo assolvimento della narrazione di turno) dobbiamo mettere i fili insieme comprendendo anche il 100 e tutto ciò che viene prima e dopo di sclaviano (con buona pace del "69" di Bilotta).
Dylan non ha memoria del genitore naturale (Xabaras sdoppiato) almeno fino agli eventi narrati ne "La storia di Dylan Dog", mentre in più riprese ha citato una famiglia normale di cui ha chiara memoria: il padre distruttore della torre di Inverary nel "Ritorno al Crepuscolo", i genitori citati ne "Il lungo addio", il padre redivivo-zombesco evocato da Xabaras in "Sogni" che Dylan non disconosce mentre questo gli parla e lo accarezza.
Pertanto il padre sempre citato dal nostro eroe non può essere altro che quello adottivo (che la Barbato stava tentando di inserire nella narrazione del passato di Dylan). Pertanto se conosce la storia della Torre di Inverary, la può aver saputa solo da lui.
Il problema è che poi anche ne "La zona del crepuscolo" le date vanno a farsi benedire... se spuntano tablet e internet nello speciale.
Terence Carpenter si ammala nel 1928 e viene curato da Jacob Hicks che però era già in possesso del siero M sintetizzato grazie agli appunti di Vergerus/Xabaras. Quindi, considerando questo caposaldo ben scritto, ciò che accade tra il padre di Dylan e Xabaras avviene prima di tale data. Vogliamo essere ottimisti? facciamo un 5 anni di arco temporale tra l'incendio, il ritrovamento degli scritti, il restauro della torre e la produzione del siero M? Saremmo intorno al 1923. Quindi parleremmo di un giovane papà di Dylan, facciamo ventenne, che incendia la torre. Pertanto parleremmo di un uomo nato ni primissimi anni del '900. Sclavi ha sempre immaginato un Dylan trentatreenne e all'inizio del #7 è chiaramente scritto "Inverary aprile 1987" quindi Dylan sarebbe stato adottato intorno alla fine degli anni '50. Non proprio impossibile.
Pertanto - sempre rifacendosi ai pochi indizi sclaviani - è il padre adottivo a incendiare la torre nel primo quarto del Novecento.
Va da se che tutto crolla se si attualizza al 2022. Le date non possono mai tornare rispetto a quanto scritto da Sclavi che dal 1986 in poi inserisce Dylan in un eterno presente (del resto Bloch farebbe un po' senso se dicesse oggi "Non piango dal '48": praticamente è come se si fosse soffermato al solo primo pianto post parto). Così come poi non tornano tanti altri aspetti legati ai fratelli Hicks che lo stesso Sclavi gestì un po' superficialmente nel #57 per rattoppare problematiche editoriali: più che fratellastro, Esau Hicks era meglio farlo "figlio adottivo" di Jacob: uno con l'aspetto da cinquantenne - seppur mesmerizzato - poteva adottare a fine anni '40 un trovatello clonato durante la Seconda Guerra Mondiale. A meno che il nostro Primario del General Hospital non volle dire in tal modo a Dylan per nascondere un affidamento ben diverso e più complesso che vede lui adottato dal Jacob Hicks ed essendo quest'ultimo non "invecchiabile" col passare degli anni in comune accordo gli Hicks decidono di diventare "fratellastri" per questioni di apparenza. Ma pure che si vuole credere a questo "non racconto" tra lo spazio bianco delle vignette del #57, crollerebbe tutto lo speciale di Bilotta che di fatto vede i due Hicks crescere effettivamente insieme.
Insomma, non se ne esce comunque la si voglia mettere perché già alla base ci sono stati errori "gestionali" che sono stati ulteriormente complicati da un certo pressapochismo cronico dell'attuale gestione di Dylan Dog (sia dal punto di vista creativo che della supervisione).

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 Oggetto del messaggio: Re: #36/S - Il progetto Hicks
MessaggioInviato: ven set 30, 2022 12:03 pm 
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Lord Blendings ha scritto:
votarxy ha scritto:
Ora che ci penso, fu il padre di Dylan a distruggere la torre, almeno secondo la versione originale. Ma in che anno?


Il problema è che poi anche ne "La zona del crepuscolo" le date vanno a farsi benedire... se spuntano tablet e internet nello speciale.
Terence Carpenter si ammala nel 1928 e viene curato da Jacob Hicks che però era già in possesso del siero M sintetizzato grazie agli appunti di Vergerus/Xabaras.


Sono d'accordo con te, Lord. La mia paura è che, avendo Bilotta spostato il presente di 30 anni più in là (dal 1990 al 2020), abbia fatto lo stesso anche col passato. Quindi Terence Carpenter si ammalerà e verrà curato nel 1958 (e non nel 1928), eccetera. Nello Speciale i due Hicks vedono lavorare Vergerus nella Torre agli inizi degli anni 50. E questo non sarebbe possibile con la storyline sclaviana, essendo la Torre stata bruciata dal papà di Dylan negli anni 20. Questo fatto conferma ancora di più le mie paure: che sia le date passate chee presenti siano state translate di trentanni, per far "quadrare" le cose e il "delta" delle età dei personaggi. Tranne gli anni del periodo Nazzista, che non si possono toccare. Creando ulteriori pasticci.


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 Oggetto del messaggio: Re: #36/S - Il progetto Hicks
MessaggioInviato: ven set 30, 2022 12:32 pm 
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mi pare di aver letto un commento precedente in cui si diceva che la torre fosse stata restaurata ,forse si riferiva agli anni 80 con la zona del crepuscolo , ma potrebbe essere molti anni prima invece , e forse si può aggiustare la storia col fatto che Vergerus sia tornato negli anni 40 a lavorarci , cioè ogni tanto ricompariva nella torre nel suo peregrinare ?

oppure ipotesi B , non era lui , infatti nell’albo non si vede mai vergerus


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 Oggetto del messaggio: Re: #36/S - Il progetto Hicks
MessaggioInviato: ven set 30, 2022 8:04 pm 
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Keanu Coen ha scritto:
Valla ha scritto:
Così tanto per dire...

Credo ci siano due interpretazioni per la storia editoriale di questo albo: o rientrava nell'idea recchionaniana di rivoluzione (rifare vecchi numeri di DD in salsa moderna, magari accorpandone più di uno), e il richiamo al PdM dell'ultima pagina è roba posticcia, più un vezzo che uno spunto narrativo. Oppure questo albo faceva parte del PdM e si sono cambiati i piani in corsa per fungere da tramite con la famigerata restaurazione. Per me la prima, soprattutto per la somiglianza (come scritto da non ricordo chi) con la struttura di La lama la luna ecc.. Forse uno sguardo su quella che era l'idea ""originale"" di RR, più probabilmente il suo ultimo colpo di coda, prima di levare le tende (o farsi da parteche dir si voglia). Nel caso fosse invece la seconda, significa che Bilotta sta cercando di...? Canonizzare? Canonicizzare? Come cazzo si dice, se stesso? Idea intrigante, che di fatto andrebbe a "cancellare" quanto accaduto nel #100, che difatti (idea personale) non sembrerebbe canonico (posso dire:meno male!??).

To be continued...


V


Valla, secondo me la prima opzione non è contemplabile. A settembre 2020 (i tempi del celebre affaire "Pessima annata"), Bilotta ha detto che non aveva più scritto storie per la regolare, ma che si concentrava solo sul PdM. L'ultima che aveva scritto era "La macchina umana". Difficile pensare che ne avesse preparata una per la reboottanata recchioniana. Le somiglianze con "La lama la luna e l'orco" o sono casuali o sono un Recchioni's touch dell'ultimo momento.
La seconda opzione invece è più papabile, innanzitutto perché rientra perfettamente nelle modalità con cui la serie è stata gestita ultimamente, cioè a forza di truffe, e poi perché secondo me non ci rientriamo coi tempi.

A settembre 2020 Bilotta dice che non scrive altro se non PdM. A settembre 2022 escono 160 PAGINE (mica 32, 160) in teoria nuove nuove nuove. Due anni bastano a portare in edicola una storia di 160 pagine fatta e finita?
Che poi due anni non sono: o devo credere che a settembre 2020 Bilotta dice che non scrive altro, e sei minuti dopo arriva invece l'ordine di preparare questo speciale? Diciamo, peccando forse per eccesso, un anno e mezzo di tempo? Basta, per 160 pagine (scriverle, approvarle, disegnarle, approvarle, letterarle, approvarle, pubblicarle)?

Mettiamo che basti, come minimo se la sono fatta comunque a corsa, cosa che spiegherebbe il pessimo lavoro di Mari in certe tavole.

Ormai, comunque, io sento puzza di dolo di default, visto tutto quello che hanno combinato.



Si keanu, ripensandoci hai ragione, anche per un altro motivo: secondo il "" canone"" recchionaniano Dylan non può ricordare gli eventi dei primi 400 numeri quindi ci sta. Interessante. Nel qual caso allora Bilotta (o chi per lui) sta ribadendo la teoria dei prini 69 albi (più il resto) e questo è un prequel, legato al PdM ma senza farne parte in senso stretto, visto che ambientato nel presente odierno e non nel futuro.

Ora, dando per scontato che al pari di questo, dove si prendono in considerazione per la costruzione della trama(?) il #22 e in modo minore il #57 (vado a memoria), nel prossimo vedremo il #14 e il #7, almeno credo.

La domanda che mi frulla in testa è, alla luce della rivelazione che il cruciverba è importante, chi è che lo scrive? Ho varie opzioni:
- Xaby;
- Opal uno;
- Mabel Carpenter;
- and last but not least (in realtà si, tanto è improbabile) Waldo.


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 Oggetto del messaggio: Re: #36/S - Il progetto Hicks
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Bilotta ha incluso tra le letture consigliate propedeutiche a questo speciale anche un "fuori canone" ovvero il n. 238 Gli eredi del crepuscolo. Albo interessante per la teoria delle "oscillazioni" che potrebbe teoricamente giustificare diverse cose che accadono in questa storia e non solo.

Concordo con quanto scritto da Lord Blendings sopra. E aggiungo, per il dispiacere di FutureDylan, che credo Bilotta abbia volutamente traslato in avanti la vicenda, fin dal "passato", per esigenze narrative.

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 Oggetto del messaggio: Re: #36/S - Il progetto Hicks
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Altair ha scritto:
Bilotta ha incluso tra le letture consigliate propedeutiche a questo speciale anche un "fuori canone" ovvero il n. 238 Gli eredi del crepuscolo. Albo interessante per la teoria delle "oscillazioni" che potrebbe teoricamente giustificare diverse cose che accadono in questa storia e non solo.


Al riguardo del 238 dice, però, "Per avere un quadro generale dei personaggi, ma non è di riferimento per gli eventi." Chissà...

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 Oggetto del messaggio: Re: #36/S - Il progetto Hicks
MessaggioInviato: ven set 30, 2022 10:40 pm 
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Keanu Coen ha scritto:
Valla, secondo me la prima opzione non è contemplabile. A settembre 2020 (i tempi del celebre affaire "Pessima annata"), Bilotta ha detto che non aveva più scritto storie per la regolare [...]
La seconda opzione invece è più papabile, innanzitutto perché rientra perfettamente nelle modalità con cui la serie è stata gestita ultimamente, cioè a forza di truffe, e poi perché secondo me non ci rientriamo coi tempi.


Mah, io sono più d'accordo con Valla invece, sulle opzioni, prima del suo ripensamento in corsa - Bilotta&RR style? :o
A parte che le dichiarazioni sui retroscena editoriali degli autori spesso lasciano il tempo (mesmerizzato?) che trovano, magari questa era storia concepita ben prima del Settembre 2020. E rientrava in ottiche più legate all'inedito (v. refrain per i remakes post #400) che al PdM.
Se fosse pienamente concepita nell'ottica del PdM perché togliergli il marchio in questo S#36? :o
Tanto non sarebbe (stata) la prima o l'ultima divagazione, stavolta con l'antegenesi delle ricerche di Hicks-Bauer, col suo "quarto" scontro con Dylan (post #14, #22, #57... se proprio vogliamo canonizzare tutto il corpus sacer pre#70 come sembra Bilotta professi pro-fessacchiotti). Il fatto che DylanmadeinRR abbia un passato che esclude dai ricordi tutto ciò che è avvenuto prima del #400 mi sembra una castroneria bella&buona anti-funzionale al progetto stesso che hanno messo ora in tavola, per cui manca poco e sull'inedito faranno dei passi indietro anche in questa direzione, con questa re-infarinutra su Hicks, Inverary (Daryl Zed?) etc come apripista :o

Inoltre, per come è strutturato quest'albo, il piccolo cameo di Wisdom sul finire, mi sembra solo un tenue raccordo stile contentino a tema PdM, non tanto per funzioni infra-narrative, quanto per ricordare "autorialmente" che Bilotta ci mette sempre la sua zampina firmante, che il PdM nonostante il nome non è morto, che vivacchia di rendita con scadenze indertiminatissime o progettualità di continuo riviste, e che può c'entrare sempre qualcosa anche con gli sviluppi promessi per l'inedito, cosa a cui PUNTA MOLTO DI PIU' ADESSO tutto lo staff in projezione, come già si può intuire dai proclami mica sibillini a p.2 di questo volumetto.


Quindi, a mio parere, ci sono stati dei ritocchi in corsa in questi ultimi 3/4 anni, ma questa non era in origine una storia pensata esclusivamente per il PdM, come non mi pare nel risultato finale... anche se non sono neanche tanto sicuro che nel 2023 sullo Speciale Bilotta ritorni su questa trama per preferirle altro :dito:

[...]

FutureDylan ha scritto:
Sono d'accordo con te, Lord. La mia paura è che, avendo Bilotta spostato il presente di 30 anni più in là (dal 1990 al 2020), abbia fatto lo stesso anche col passato. Quindi Terence Carpenter si ammalerà e verrà curato nel 1958 (e non nel 1928), eccetera.


Eccevorrebbe Ambrosini per riqualificare a-temporalmente, a suoni di bombardamenti quantici, anche questa cosa.
Non si può. Non torna .

Anche post-datando tutto di 30 anni, è ridicolo pensare che Jacob Hicks a fine guerra sia un regazzetto che corre per prati col suo Bruder Dok e meno di 10 anni dopo mesmerizzi Terence Carpenter. Non ci sta. :lol:
La timeline dei #7 ed altri albi della regolare collegati ad Inverary non corrisponderà mai con questi eventi da post-Seconda Guerra Mondiale. Il concetto è sbagliato alla base, di far incontrare i due fratelli post 1940, perché lo Jacob Hicks che si aggira nella timeline sclaviana è SEMPRE UN VECCHIARDO quando comincia ad incidere coi suoi esperimenti. Poi ci possono essere tutte le oscillazioni che volete, una volta che Inverary è diventata un buco nero spazio-temporale (come detto nel #57) ma allo starter di tutto c'è sempre un tizio anziano quando si tratta di iniettare per la prima volta il siero a Terence Carpenter.

Per far quadrare tutto, adesso, più che oscillazioni, dovranno inventarsi un cataclisma di cialtronate tellurico-nucleari tra multi-versi, meta-rivisitazioni, reboot, realtà tangenzialmente parelle, etc. che manco Bertolaso garantirebbe copertura per i soccorsi :tc: .

Lord Blendings ha scritto:

Dylan non ha memoria del genitore naturale (Xabaras sdoppiato) almeno fino agli eventi narrati ne "La storia di Dylan Dog", mentre in più riprese ha citato una famiglia normale di cui ha chiara memoria: il padre distruttore della torre di Inverary nel "Ritorno al Crepuscolo", i genitori citati ne "Il lungo addio", il padre redivivo-zombesco evocato da Xabaras in "Sogni" che Dylan non disconosce mentre questo gli parla e lo accarezza.
Pertanto il padre sempre citato dal nostro eroe non può essere altro che quello adottivo (che la Barbato stava tentando di inserire nella narrazione del passato di Dylan). Pertanto se conosce la storia della Torre di Inverary, la può aver saputa solo da lui.
.


Su questo non mi trovo Lord :| .
Stai mescolando le percezioni di Dylan, volutamente vaghe ed incomplete nell'ottica di Sclavi, a cui premeva scomporre con input random un passato in progress di cui neanche aveva idea all'inizio.

La storia che il "padre adottivo" ha sconfitto Xabaras/Vergerus nella torre di Inverary (anni '20s minimo, perché Jacob Hicks la acquista e ricostruisce prima del 1928) da mettiamo-trentenne è un postulato errato di voluta distorsione per confondere (e/o rassicurare) lo stesso Dylan, che cozza anche con eventuali date infra-sclaviane: troppo vecchio per l'adozione nei tardi 50s/60s, e poi ritratto da capofamigliuola mediamente giovane come si vede nelle poche immagini tronche di lui che ci sono rimaste...
Senza valutare le continue approssimazioni di Sclavi, pare molto più semplice pensare che abbiano (i genitori adottivi stessi?) raccontato semi-panzane al giovane Dylan per anni, per mitizzare semplificando qualcosa con indizi ambigui ma non totalmente svianti, più facili da accettare per un non-adulto, e che lui (v. corsi e ricorsi storici del suo destino) si fosse convinto che fosse stato il padre adottivo a sconfiggere Xabaras ad Inverary, mentre le carte erano state mescolate in realtà.
Le mie ipotesi per la disfatta della torre erano sopra (l'alfiere, che s'ingroppa la cavalla):
Spoiler!
autocit.

Cita:
probabilmente, per qualche ragione (ancora ignota ai più) o Xabaras-alias-Vergerus ha dato fuoco alla torre da solo in un rigurgito di coscienza "buona" (v. discorso della doppia personalità nel #100), o c'è stato un incidente maldestro di percorso, oppure ha voluto tagliare la corda cancellando le prove delle sua attività per motivi indefiniti e di scarso interesse, ad oggi. Di certo negli anni '20s, quando come minimo avvenne l'incendio, il padre adottivo di Dylan - figura che temo verrò riesumata prima o poi per chissà quale altre meta-sega o meta-sega - non aveva nulla a che fare con la torre.
Più probabile che fosse lo zio esorcista di Daryl Zed a 'sto punto, visto che si parla di #69... 8-)



Non corrisponde neanche ciò con dici dello Speciale "Sogni".
In quella pagine (che sono a metà tra allucinazione diabolica ed onirismo freudiano) il tizio vecchiardo, barbuto e scarmigliato che si vede uscire dalla terra è una proiezione "bonaria" di Xabaras dall'oltretomba, che Dylan infatti non disconosce ma neanche riconosce pienamente, in quel gesto della carezza. Basta vedere il cravattino che porta, tipico di PapiXaby, e anche la capigliatura brizzolata e l'aspetto generico possono ricordare il lato "buono" di Xabaras padre, che vedremo in giro nei panni di eremita cosmico nel #100. Non c'entra nulla col padre adottivo, di cui finora nessuno ha mostrato le fattezze in viso, mantenendolo di proposito indefinito :o

Tra l'altro mi sembra ormai chiaro che, a parte implicite antipatie per Marina, Killex e Johnny Freak, tutto questo orbitare attorno al #69 massimo come termine ante-quem del canone (siamai esporsi oltre, solo pensare a Birba e Zombo comporta la scomunica :tc: :tc: :tc: ), servirà proprio a cancellare premesse, contenuti e conseguenze del #100.

_________________
Io no capito, io no capito

(anta baka?! [...] kimochi warui)


Ultima modifica di wolkoff il sab ott 01, 2022 12:07 am, modificato 1 volta in totale.

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 Oggetto del messaggio: Re: #36/S - Il progetto Hicks
MessaggioInviato: ven set 30, 2022 11:06 pm 
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wolkoff ha scritto:
Keanu Coen ha scritto:
Valla, secondo me la prima opzione non è contemplabile. A settembre 2020 (i tempi del celebre affaire "Pessima annata"), Bilotta ha detto che non aveva più scritto storie per la regolare [...]
La seconda opzione invece è più papabile, innanzitutto perché rientra perfettamente nelle modalità con cui la serie è stata gestita ultimamente, cioè a forza di truffe, e poi perché secondo me non ci rientriamo coi tempi.


Mah, io sono più d'accordo con Valla invece, sulle opzioni, prima del suo ripensamento in corsa - Bilotta&RR style? :o
A parte che le dichiarazioni sui retroscena editoriali degli autori spesso lasciano il tempo (mesmerizzato?) che trovano, magari questa era storia concepita ben prima del Settembre 2020. E rientrava in ottiche più legate all'inedito (v. refrain per i remakes post #400) che al PdM.


Ragiono a voce alta, per capirmi meglio. "La macchina umana" è uscito nel 2016 (quindi, minimo, concepito da Bilotta nel 2015), quando ancora (immagino) di "nuovo inizio", di 666, di remake e rebutt probabilmente ancora non si parlava. Decidendo di credere a Bilotta, ha detto che "La macchina umana" è l'ultima storia che ha scritto per la regolare, prima di dedicarsi al PdM. Questo porta a concludere che "Il progetto Hicks" non possa essere stata concepita prima del 2015 per il "nuovo inizio", come ennesimo remake da inserire dopo i remake recchioniani. Mi sembra anacronistica, come opzione. Più o meno come dire che "Halloween" di Carpenter era stato pensato come terzo episodio degli "Halloween" di Rob Zombie!


wolkoff ha scritto:
Se fosse pienamente concepita nell'ottica del PdM perché togliergli il marchio in questo S#36? :o


Io non direi "pienamente". A questo potrebbe esserci qualche risposta. Sta nascendo una nuova rivoluzione (pernacchia) che cambierà per sempre il fumetto italiano (doppia pernacchia), e decidono di coinvolgere tutte le testate di Dylan (tranne l'Oldboy, che è strutturalmente inadeguato, legato com'è (tripla pernacchia) agli anni'80, a colpi di bianchetto): la trilogia di Oni3 sulla regolare, la storia di Sicchio legata "blandamente (quadrupla pernacchia)" alla trilogia, e si deve coinvolgere anche lo speciale. Tempo per scrivere e disegnare 160 pagine non ce n'è, ma magari c'è tempo per editare le pagine che sono già pronte e trasformarle (con l'aiuto di Bilotta, che secondo me qua è complice) in questo ibrido (per me) illeggibile, tanto il Pianeta dei Morti si può bloccare ad oltrantiam (mica i lettori stanno spendendo milioni per acquistare i volumi cartonati, no?!?), senza nemmeno avere la decenza di avvertire del se e quando la saga continuerà o meglio - deo gratias - finirà.
Bilotta piange con un occhio solo: rinuncia ad una storia del pianeta dei morti, ma praticamente ci guadagna DUE serie parallele tutte scritte da lui, Pianeta dei morti e Speciale. Figuriamoci se con le capacità dispersorie che ha non si inventa delle altre trame per rimediare a quella che ha perso quest'anno.

In estrema sintesi: quest'anno serviva di piegare la causa del pianeta dei morti alla "piccola rivoluzione", e si è dovuto rinunciare al titolo Pianeta dei Morti, facendo comunque intendere che la serie non è conclusa, ma contemporaneamente non dicendo nulla sulla sua sorte. Cartonati di questo speciale nuovo non ne sono previsti. Ci sarà un motivo se alla Bonelli hanno scelto per questo anno (e il prossimo, a quanto pare) di rinunciare alla possibilità di vendere almeno altri due cartonati di PdM. Avranno il loro tornaconto anche così.

Infine, si è deciso di partorire questo progetto Hicks che, a mio parere, poteva uscire tranquillamente come Pianeta dei Morti, tanto Bilotta può pubblicare sotto quel titolo tutto quello che vuole, purché rientri nel suo majestico piano ultraquinquennale. Basta proprio la figura di Wisdom a mantenere la rotta ibrida. Hanno deciso di tenere comunque un piede in due scarpe, perché, non mi stancherò mai di ripeterlo, queste persone non hanno idea di cosa stanno facendo, e navigano a vista da anni.

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Keanu Coen ha scritto:

Ragiono a voce alta, per capirmi meglio. "La macchina umana" è uscito nel 2016 (quindi, minimo, concepito da Bilotta nel 2015), quando ancora (immagino) di "nuovo inizio", di 666, di remake e rebutt probabilmente ancora non si parlava. Decidendo di credere a Bilotta, ha detto che "La macchina umana" è l'ultima storia che ha scritto per la regolare, prima di dedicarsi al PdM.


Forse ti sei risposto da solo più sotto, senza mettere in dubbio le risposte dell'autore sui suoi lavori nel decennio scorso. Voglio dire che, magari, questa roba dell' a-ri-ciclo degli X-Bro era una cosa in cantiere MA PER QUALCOSA DI DIVERSO sia dalla regolare che dal PdM, in origine basata sui pallini più recenti dello stesso Bilotta (v. riscrittura "coerente" del canone fino al #69) ben accolta da RR per il suo amor da remake in continuity rimaneggiante, ma lasciata a galleggiare in attesa di una collocazione.
Forse un'appendice agli OB? Forse una roba una tantum giusto per incasinare i CF? Un must da libreria per pochi eletti che hanno ritrovato i manoscritti di Vergerus?

Quando, nel frattempo, hanno cominciato a rimandare (a calcioni) indietro dal mittente le fregnacce del Sommo post-meteora e ci si è improntati alla Restaurazione che resetterà di nuovo tutto, si è pensato di ricollocare quest'ennesimo progetto stavolta con approdo sullo Speciale, con qualche piccola strizzata d'occhio al PdM, ma strumentalmente necessario per avviare altre cose sull'inedito.

Per quanto complicità Bilotta&RR possano aver intavolato in corsa per la "causa" last minute, non credo che Mari abbia fatto 'sto grande lavoro per riadattare tutto :roll: .
Non voglio dilungarmi più di tanto per pietà nei confronti di chi legge questi nostri dibattiti, ma non sono l'unico a dire che per quante manomissioni da editing/ibridazione in afterthought possano esserci state, questo albo, per struttura, narrazione, appeal, afflati, setting, screenplay, etc NON mi sembra nato sotto l'egida del PdM...
... e come già detto non metterei la mano sul fuoco sul fatto che nel prossimo Speciale si torni a raccontare di queste vicende, perché magari si sarà esaurita sull'inedito quella necessità di riprendere i fatti degli X-Bro, e Bilotta preferirà tornare (a divagare, brancolando al gioco dell'oca) nel suo PdM.

Sul navigare a vista sono d'accordo. Ma poi stai a vedere che alla lunga si fa la fine di Schettino.
Chi sarà la fatal moldava in questo caso? :D

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MessaggioInviato: sab ott 01, 2022 10:29 am 
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@keanu, wolkoff, e chiunque non si sia rotto di queste divagazioni..

Azz... Entrambe le vostre arringhe sono convincenti, e quindi non so più cosa pensare. Forse la ragione sta nel mezzo (ma quando mai) e da un soggetto nato sotto la Revoluccion Recchionaniana, si è scritta una sceneggiatura PdM-esca. O più probabilmente viceversa. La cosa strana stranissima è che questo albo che (almeno secondo l'ufficio marketing) dovrebbe dare il La alla restaurazione, è difatti il più simile a livello narrativo alla di RR revoluzione... Mi viene il sospetto che ci (mi) stiano prendendo per il ciuffo...

Per la questione date, non ho (più o non ancora) gli albi citati sottomano, ergo non ricordando bene tutto il discorso torre di Vergerus ecc.. non saprei proprio, l'unica cosa di cui rimango convinto è che il #100 non c'entra una seppia. Credo anzi che Bilotta (transfer totale, leggasi IO) voglia resuscitare il padre esper citato nel #1 (adottivo a questo punto), per arrivare al fatto che Dylan è un clone di Dylan. Tutto chiaro, no?

Sul lato editoriale, immagino la felicità di Wolkoff nello scoprire che """finalmente""" si è copiato il modello americano con una storia spalmata su più testate...

Ultima cosina: quel FINE, all'ultima pagina, non fa ben sperare per un proseguo (almeno a firma Bilotta) di questa storia.


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Valla ha scritto:
@keanu, wolkoff, e chiunque non si sia rotto di queste divagazioni...

Sul lato editoriale, immagino la felicità di Wolkoff nello scoprire che """finalmente""" si è copiato il modello americano con una storia spalmata su più testate...

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Aspetta a trarre conclusioni affrettate, Valla... Non dimentichiamoci che "Il progetto Hicks" è (semplice, no?) collegato sia con l'universo PdM, sia con la regolare della nuova trilogia, quindi è diciamo una specie di possiamo dire tra virgolette prequel del pianeta dei morti ma anche in qualche modo si può dire ecco diciamo in una certa qual maniera una prima avvisaglia della nuova rivoluzione, e la storia del Color di Sicchio è, cito, "blandamente" collegata con la nuova trilogia...

Quindi siamo di fronte all'ennesimo specchietto per le allodole editoriale. Danno l'impressione che ci sia un piano di pubblicazioni ragionato e consequenziale, e invece come al solito Recchioni avrà preso una storia di Sicchio del medioevo e avrà pensato "Ma questa storia ha una virgola di collegamento con quella della nuova trilogia, quindi la pubblico e la spaccio per piano editoriale!".

Teniamo sempre presente il caso del "Detenuto" e di "L'ora del giudizio". Siccome entrambe parlano di un tribunale, allora per Recchioni erano perfette per diventare una storia doppia. Il risultato ce lo ricordiamo tutti.


Colgo l'occasione per rinnovare un mio dubbio: la splash page con la foto dei due fratelli Hicks, con il suo balloon, che senso dovrebbe avere?

P.S. Oni 2 ha detto che Oni 3 è "un soggettista molto stimato da Sclavi".

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Si keanu in effetti avrei dovuto mettere anche """una""" e ""storia"" tra virgolette...

Sul dubbio, la mia ipotesi è mancato editing, la pagina faceva parte di qualcosa che è stato "curato" e il balloon andava tolto, ma se sono scurdat.

Caso Oni3: LinkedIn dice termodinamico, in linea con il piano editoriale direi.


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 Oggetto del messaggio: Re: #36/S - Il progetto Hicks
MessaggioInviato: sab ott 01, 2022 12:15 pm 
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E quindi Oni 3 è Sclavi. Confirmed

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 Oggetto del messaggio: Re: #36/S - Il progetto Hicks
MessaggioInviato: sab ott 01, 2022 12:25 pm 
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Valla ha scritto:
@keanu, wolkoff, e chiunque non si sia rotto di queste divagazioni...


Per quanto possano rompere le nostre digressioni, comunque non bisogna aspettare 12 mesi per trovargli una collocazione, né chiediamo mance da 7,4€ per continuare a girare attorno a qualcosa che non vogliamo dar ad intendere.


Valla ha scritto:
Sul lato editoriale, immagino la felicità di Wolkoff nello scoprire che """finalmente""" si è copiato il modello americano con una storia spalmata su più testate...


Checcevoifà, di questi tempi bisogna venir a patti con gli mmmerigani ed il loro trend.
Non ce ne vogliano i sieri mesmerizzanti, ma per esser risorto devi morire, e per esser morto devi esser prima NATO. Altrimenti si finisce su un referendum (made in Cacciari) per annettere Inverary all'Oxfordshire passando per l'Ossezia ed il Triveneto all'Impero Bolscevico.
Coi costi attuali, pure un RR alla canna del gas non marca benissimo :roll: :cry:

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