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#36/S - Il progetto Hicks
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 Oggetto del messaggio: Re: #36/S - Il progetto Hicks
MessaggioInviato: dom set 25, 2022 3:55 pm 
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Guriko ha scritto:
Ma in che senso il vero DD è quello dei primi 69 numeri?


Non ti preoccupare, è soltanto una fissa tutta di Bilotta. Non per niente siamo nelle mani di tardoni nerd-ultra40enni che dirigono le testate in base alle loro meta-fisime irrisolte col personaggio, con Sclavi, etc da quando lo leggevano da regazzì. Come Gli Uccisori (DD#5) era una fissa di RR con Dylan che spara a freddo, e che poi si è portato dietro quel mantra per decenni rimuginandoci sopra a vanvera, solo perché era il suo primo DD acquistato in età post-puberale.

Spero che Bilotta abbia compreso come la conclusione del #69 fosse tutta una metafora sulla questione (allora più stringente) della censura nei fumetti o contro l'horror in generale.
Perché se ritiene (sul serio o per pretesto di comodo) che quella pagine finali siano uno spartiacque narrativo ante-quem per la concezione delle avventure dylaniate successive, spero che onde farlo rinsavire vadano presto a trovarlo, armati di docili intenzioni, direttamente Zombo e Birba, specie se possiede una villetta vicina a qualche boschetto :tc: :tc: :tc: .

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Io no capito, io no capito

(anta baka?! [...] kimochi warui)


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 Oggetto del messaggio: Re: #36/S - Il progetto Hicks
MessaggioInviato: dom set 25, 2022 5:18 pm 
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Prima parte molto bella e forte, poi si perde.
Voto 7 perché come lettura non posso dire di non averla apprezzata, anche molto riguardo certe scene. Nel complesso invece è un albo inconcluso, per giudicarlo appieno bisognerebbe leggere il prosieguo della vicenda dei due Hicks, che forse arriverà l'anno prossimo, forse chissà quando, forse mai.
Ho sempre apprezzato le storie di Bilotta sugli speciali, apprezzo le suggestioni che sanno creare, ma mi metto nel novero di quelli che sono anche delusi dalla mancata ripresa di tanti, troppi spunti lasciati in sospeso e, augurandomi di essere smentito, temo lo stesso per questo progetto prequel.


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 Oggetto del messaggio: Re: #36/S - Il progetto Hicks
MessaggioInviato: dom set 25, 2022 6:32 pm 
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A proposito, ecco la seconda parte. Credevo che, a parte la confusione generale dovuta a informazioni non verificabili nè indovinabili, non ci sarebbero stati molti problemi. Illuso! Ovviamente è piena di follie anche tutta la seconda parte.

Piena di follie, e di

SPOILER
SPOILER
SPOILER

Sulla parte della strage nel Luna Park ho già detto: trovo assurdo che uno spunto come il nome di Dylan detto all'unica sopravvissuta venga lasciato cadere (per ora?) così. Forse il riferimento allo psicologo (pag. 77) fa presagire una ripresa dell'argomento nei prossimi numeri?

A pagina 79 inizia la parte più recchioniana (leggi: tamarra) dell'albo. Dico recchioniana perché è identica alla scena con la strega in La lama , la luna e l'Orco. Comunque.
A pagina 81 la follia: "Dylan Dog... Non crederai a quelle favole in cui basta un colpo... e in cui è sufficiente uccidere il capo perché muoia anche la stirpe". E poi... è vero! Che senso ha tutto ciò?!? E pure la villa sprofonda! Cioè, il peggior vampiro della storia dei vampiri!

Per fortuna Dylan non si smentisce mai, e dice che teme di non centrare l'obiettivo a venti centimetri di distanza. Ma poi, mettiamo il caso che davvero Dylan era inerme pure con la pistola, perché farlo sparare comunque? Ma tagliagli la gola, no, e chiudila lì!

pagina 84: "da qualche tempo ho l'impressione di fare sogni strani", frase puntualmente ripetuta, come tutto il resto dell'albo, a pagina 114. Dylan ha anche due colpi di sonno.

84 e seguenti: inizia il delirio del cruciverba, che non serve LETTERALMENTE a niente, se non nel perseverare nell'idea che Dylan è un imbecille:
-1: a Groucho sono arrivati minimo già duecento giornali, e Dylan non se n'è mai accorto. L'unica volta che se n'è accorto è - ma guarda un po' - quando è morto di sonno.
-2: ritiene che sia una "assurdità" se partecipi a un gioco a premi e - oibò - vinci il premio! Un giornale che regala un abbonamento a un fedele lettore? O tempora, o mores!
-3: e regala un viaggio se indovini -SOLO TU IN TUTTA LA GRAN BRETAGNA - per 365 volte il cruciverba? Oh, ma in che mondo viviamo??? Ma siam pazzi! "Ma non ha senso!". Buh.
Minchia, il giorno che Dylan scopre i Gratta e vinci, gli esplode il cervello!

Pagina 86: 17 morti al luna park. Io ne conto 19, ma magari alcuni si ripetono.

Da pagina 87 a 90 c'è il perfetto esempio del perché questo albo dovrebbe durare 60 pagine in meno. Nel dialogo tra Dylan e Bloch (anche lui, usato benissimo come Groucho, diciamo la verità) la parola clonazione compare quattro volte, Quattro volte in quattro pagine. Cento per cento, bastavano due pagine. Bilotta si sbrodola.

Pagina 88: darei tutto il mio conto in banca per sapere QUALI indagini accurate e approfondite ha fatto Dylan per capire che si sono perse le tracce di Hicks. Darei forse un intero braccio!

Pagina 93: Bilotta diventa un immemore. Groucho sembra non conoscere Opal (quella originale), e cade dalle nubi. Ma in Ritorno al crepuscolo Groucho è al corrente sia che Opal si chiama così, sia che è deforme, sia che è legata a Hicks.

Pagina 94: Dylan si avvicina in piena luce alla casa in cui sta per fare infrazione, ma ovvio, il problema è se Groucho parla, che potrebbero essere scoperti.
Inutile dire che la casa ha tutte le finestre a due vetri, ma a pagina 95 la finestra diventa improvvisamente a TRE vetri, e nella vignetta dopo a QUATTRO vetri. Meno male che Mari era il maestro della sintesi, sta diventando il maestro della moltiplicazione!

Pagina 96: la casa di Hicks sembra essere stata pulita da mastro Lindo, ma ovviamente, pur di far fare una battuta a Groucho, una stanza è tutta piena di ragnatele e polvere. Ricordiamo, per gli immemori, che Hicks ha lasciato la casa solo da un giorno, come diceva anche Valla pochi post fa. E già ragnatele. Vendersi la madre per una gag. A proposito di Valla, grazie per aver notato anche tu il delirio di scambiare la voce di Opal per quella di Hicks! Che storie sono queste???

Andiamo a una ciccia più cicciosa:
pagina 100: Opal sa che il progetto di Hicks è quello di fare una clonazione di massa. Lo dice pure a Dylan al pub. OVVIAMENTE, a pagina 151 Jacob Hicks dice a Dylan "Aveva bisogno di sbarazzarsi di lei per non avere intralci al suo grande progetto". E Dylan: "Quale?". E quale sarà mai il grande progetto? Forse la clonazione di massa di cui parlavate con Opal? A pagina 157, Esau Hicks dice "Potrò dare vita al mio progetto di clonazione di massa." E Dylan e Opal (parafraso): "Cooooooooosa? E chi se lo aspettava? Clonazione di massa??? Non credo ai miei padiglioni auricolari!". Autoriale... Ma va!!!!!!!! Sono tutti più confusi che persuasi!

Torniamo un po' indietro, all'incredibilmente inutile storia dell'ereditiere che va a lavorare al pub. Spreco di almeno tre pagine. Meno male che subito dopo arriva la trashata disumana del "maledetto cannibale di giovani ragazze" (sic!). Che frase IDIOTA!

Mari colpisce ancora: Harry Phelps dice che vuole cambiarsi la fasciatura (106), la fasciatura non si capisce di che, of course, fa per togliersela, poi colpisce la ragazza, e la fasciatura non c'è più, ma quando la strozza, va da sè, la fasciatura c'è ancora.
Ma non è tutto, perché Mari è insaziabile: l'ispettore sta strozzando la "giovane ragazza" alle SPALLE, arriva l'Ispettore Callaghan sfondando la porta (uff), che spara alla NUCA di Phelps, quindi, ovvio, la ragazza è tutta sporca di sangue sul PETTO! Tutto torna. Dinamica chiarissima.

A proposito di dinamiche chiarissime, vi prego, qualcuno ponga fine alle sofferenze degli sceneggiatori di Dyd. O almeno a quelle dei lettori. Sta diventando accanimento terapeutico.

Pagina 116: "Molla la pistola!", ovviamente Dylan gli sta stringendo il polso, e non la pistola. A pagina 117, il terrorista NON ha più la pistola in mano (vignetta 5), nè chiaramente ce l'ha Dylan, quindi qualche anima pia mi spiega COME CAVOLO dovrebbe partire il MILIARDESIMO COLPO DI PISTOLA ACCIDENTALE CHE UCCIDE IL CATTIVONE CHE C'HAI IL DUBBIO HA COLPITO IL CATTIVO O HA COLPITO IL BUONO BASTAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Ma autore di cheeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee! Fuffa su fuffa su fuffa su fuffa!!!!!!!!!!!!!!!!! Qua ci vuole una bomba nucleare in via buonarroti e che si ricominci tutto da zero, altro che "piccola rivoluzione"!

Sulla successiva """"""""indagine""""""" di Dylan sugli indirizzi mi taccio, perché già Valla ha detto tutto, fra telefoni fissi, cellulari, internet cafè... Che disastro!.

Andiamo a chiudere, va'...

Pagina 145: adoro com'è gestita questa pagina: Opal si sveglia in preda al panico per l'incubo dell'altra Opal. Vignetta dopo è già SCOMPARSA. Da "panico" a "scomparsa". Dylan si sveglia con la barba lunga, non la trova (vignette 2-3), vignetta quattro Dylan si è SBARBATO (con che cosa non si sa, visto che non sono a casa sua), e vestito, e solo ALLORA raggiunge Opal che fa Yoga. E non so se è più noiosa Opal che fa la new age con il Samsara, o Esau che vomita un'intera pagina wikipedia sulla decomposizione.

Su tutto il resto, stendo il sipario della carità.

Non vedo come altro poter giudicare questo albo se non come la solita storiaccia di Dylan piena di buchi e demenze, dove scavando nel letame si trova ogni tanto una perla confusa, che probabilmente avrà la sua spiegazione fra tre anni. La solita storiaccia spacciata per "fumetto d'orrore, fumetto d'autore", venduta a sangue di papa e truffaldinamente inconcludente.

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Ultima modifica di Keanu Coen il lun set 26, 2022 7:59 pm, modificato 2 volte in totale.

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 Oggetto del messaggio: Re: #36/S - Il progetto Hicks
MessaggioInviato: dom set 25, 2022 6:36 pm 
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Manuel Crispo ha scritto:
Vi lascio con un ultimo, piccolo delirio: per me Claudio Lanzoni è un alias di Sclavi.


Sarebbe fantastico! :g:

Guriko ha scritto:
Ma in che senso il vero DD è quello dei primi 69 numeri? Mi pare una sparata un po' troppo grossa pure per Bilotta


Come ti ha detto Wolk, è una fissa di Bilotta, ma a quanto pare il progetto "Pianeta dei Morti" pare dal presupposto che la continuity dylaniana dopo il numero 69 abbia preso una strada diversa da quella ufficiale e finisca con il ricongiungersi proprio con il PdM. Che è un'idea affascinante, a parer mio.

P.S. Sogno una recensione iperanalitica di Keanu del primo Dylan, L'alba dei morti viventi, che si soffermi sulle magagne di sceneggiatura e disegni (che ci sono) e che si concluda con "una storiaccia vergognosa di un personaggio senza futuro". :mrgreen:

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È la mia opinione, e la condivido.

Ciao,
Teo


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 Oggetto del messaggio: Re: #36/S - Il progetto Hicks
MessaggioInviato: dom set 25, 2022 7:46 pm 
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Sulla torre mi aspettavo di trovarci xabaras nel passato, ma forse ha frequentato quellatorre nel medioevo.
Concordo con chi dice che ad un certo punto bisogna concludere andare al nocciolo, non aprire millescenari e dubbi senza poi chiuderli, quindi speriamo che col prossimo speciale si dia chiarezza e una conclusione al finale di questo speciale.


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 Oggetto del messaggio: Re: #36/S - Il progetto Hicks
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Goblin ha scritto:
Sulla torre mi aspettavo di trovarci xabaras nel passato, ma forse ha frequentato quellatorre nel medioevo.
Concordo con chi dice che ad un certo punto bisogna concludere andare al nocciolo, non aprire millescenari e dubbi senza poi chiuderli, quindi speriamo che col prossimo speciale si dia chiarezza e una conclusione al finale di questo speciale.
Il papà di Dylan brucia la torre negli primi anni del 900. E Xabaras/Vergerus la abbandona dopo questo scontro. Poi se ricordo bene, il Pr Hicks di Invenary la ristruttura e la risistema da capo. Magari questa parte verrà approfondita nel prossimo numero. Sarebbe interessante vedere il papà di Dylan in un flashback.


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 Oggetto del messaggio: Re: #36/S - Il progetto Hicks
MessaggioInviato: dom set 25, 2022 8:07 pm 
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Sì ma infatti pure i primi 69 o i primi 100 erano pieni di magagne (ragazzi scrivere una sceneggiatura perfetta è quasi impossibile per chiunque), io ricordo Dal profondo scritto a 4 mani con Castelli che aveva degli evidenti buchi di trama. Detto questo, Keanu fa bene ad analizzare ogni vignetta e a fare le pulci agli albi, io lo leggo sempre con interesse anche quando non sono d'accordo.


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MessaggioInviato: dom set 25, 2022 8:15 pm 
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FutureDylan ha scritto:
Goblin ha scritto:
Sulla torre mi aspettavo di trovarci xabaras nel passato, ma forse ha frequentato quellatorre nel medioevo.
Concordo con chi dice che ad un certo punto bisogna concludere andare al nocciolo, non aprire millescenari e dubbi senza poi chiuderli, quindi speriamo che col prossimo speciale si dia chiarezza e una conclusione al finale di questo speciale.
Il papà di Dylan brucia la torre negli primi anni del 900. E Xabaras/Vergerus la abbandona dopo questo scontro. Poi se ricordo bene, il Pr Hicks di Invenary la ristruttura e la risistema da capo. Magari questa parte verrà approfondita nel prossimo numero. Sarebbe interessante vedere il papà di Dylan in un flashback.


Già è una parte mai esplorata, c'era stato un cameo nel numero zenith666 di zagor


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 Oggetto del messaggio: Re: #36/S - Il progetto Hicks
MessaggioInviato: dom set 25, 2022 8:56 pm 
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Guriko ha scritto:
Sì ma infatti pure i primi 69 o i primi 100 erano pieni di magagne (ragazzi scrivere una sceneggiatura perfetta è quasi impossibile per chiunque), io ricordo Dal profondo scritto a 4 mani con Castelli che aveva degli evidenti buchi di trama. Detto questo, Keanu fa bene ad analizzare ogni vignetta e a fare le pulci agli albi, io lo leggo sempre con interesse anche quando non sono d'accordo.


Grazie mille Guriko, sei gentilissimo. Chiaro che io non voglio convincere nessuno, ma solo dare degli spunti. Spero si capisca, in ogni caso, che l'idea non è soltanto quella di elencare tutti gli errori, che sarebbe una critica sterile, ma quando è possibile far capire che gli errori sono sempre sintomo di qualcosa, e nel mio piccolo proporre magari una soluzione.
Certamente è difficilissimo scrivere una sceneggiatura perfetta, e anche negli albi di Sclavi spesso ci sono cose che non mi piacciono, e che non tornano. Però, per dirti, l'altro giorno, su stimolo di Goblin, mi sono riletto "L'uomo che visse due volte", e ho provato a rileggerlo con l'ottica del Keanu di oggi. Capace che ho pure pensato "Milza, oggi lo distruggo 'sto albo!", e invece!

L'albo, non uno dei miei preferiti, ha pochissime cose che non vanno. Non me le sono segnate, ma mi ricordo che c'erano alcune (poche) fisionomie che non andavano (ma era anche il primo Dyd di Venturi!), la trama a tutt'oggi mi risulta incomprensibile (temo che sia colpa mia, però), Mehis che spara fulmini magari anche no!, e il plot twist finale, con l'ennesimo scambio di ruoli tra Pascal e Mehis, è tiratissimo per i capelli.
Ma a parte questo, zero idiozie, zero errori, zero magagne. Niente che mi facesse incavolare a morte. Solo splatter, blasfemia, sexo, e Groucho sparato a pallettoni! Chiaro che se Venturi si faceva pigliare da un attacco di Nicolamarite, quell'albo lo devastava!

Al contrario, come dicevo, ho recuperato "L'alleanza", sempre di Bilotta, e c'era da mettersi le mani nei capelli. E quando ho iniziato a leggermi l'albo di cui questo è un sequel, scritto dalla Barbato, ho desiderato di diventare cieco, piuttosto!

Esistono sceneggiature di ferro, inattaccabili, esistono sceneggiature così così, ed esistono sceneggiature offensive per chi legge. Ed esistono anche, ahinoi, disegnatori che non fanno nulla per rispettare quelle inattaccabili, o per migliorare quelle non proprio brillanti (il caso odierno).

Mi è venuto l'esempio perfetto: qualche tempo fa, in un'intervista, Roi si dichiarava contento della svolta di Recchioni perché finalmente aveva modo di realizzare storie non tutte uguali, con soluzioni grafiche nuove, e non la solita paccottiglia che gli affidavano. E su questa cosa io gli ho fatto un applauso, perché è vero che Recchioni è analfabeta, però è anche vero che disegnare una sua sceneggiatura non dev'essere affatto noioso.

Detto questo, questa storia di Bilotta mi ha lasciato la medesima impressione. Mi ha dato l'idea di una storia che se la riceveva Roi diceva "Madonna mia, un'altra palla mostruosa da disegnare!".

E in ogni caso, Guriko, qui si sta anche parlando di altro: abbiamo attraversato un triennio di storie le cui sceneggiature sono state vivisezionate per farle diventare qualcos'altro, una situazione troppo estrema e troppo negativa anche solo per dare un giudizio critico onesto. Per mesi alle storie io ho messo ZERO, perché è impossibile giudicare qualcosa che è stato modificato tre volte, e ridisegnato sei volte.

Comunque, l'esperimento di "L'uomo che visse due volte" mi è piaciuto, se avete qualche altra storia da proporre, fatemi sapere!

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Keanu hai confermato i miei ricordi lontani nel tempo, le storie anche una complessa come l'uomo che visse due volte, erano meglio costruite. Se c'erano voli di fantasia erano chiaramente dichiarati, tipo golconda.

Lo speciale di bilotta sembrava ben costruito, ma il finale criptico mi ha fatto abbassare la valutazione. Come detto speriamo che col prossimo facciano chiarezza.


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Nota sul cruciverba di Groucho: sono abbastanza sicuro che sia una citazione da un romanzo di Philip Dick in cui la peculiarità del protagonista di essere l'unico ogni giorno in grado di risolvere l'enigma del quotidiano si rivela di importanza cruciale per l'intera umanità.

L'albo non mi ha preso granché, più o meno per le varie critiche già mosse e anche se io non ritengo la serie PdM una saga in senso stretto.
Come ho già scritto su non ricordo quale gruppo fb, il presente di questa storia non appartiene a nessuno tra quelli in corso: non è il presente alternativo del Dylan invecchiato di cui tratta il PdM, non è il passato dell'Old Boy, non è nemmeno il presente della testata mensile.
È un ulteriore presente alternativo con i personaggi non invecchiati (come fino a prima della saga della meteora) ma immersi nella contemporaneità e memori dei fatti già vissuti in albi precedenti. Probabilmente tutto ciò, unendo le allucinazioni presenti nella storia alla mia ipotesi del Tempo fuor di sesto, è una realtà immaginaria che Dylan crede reale.


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 Oggetto del messaggio: Re: #36/S - Il progetto Hicks
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Ricordo che Roi in un'intervista disse una roba del tipo "finalmente Dylan non è più uno stordito".

Comunque spesso il problema è la scarsa comunicazione tra sceneggiatore e disegnatore, ad esempio quando il disegnatore mette il personaggio che parla prima all'estrema destra e il personaggio che parla dopo all'estrema sinistra, col risultato che il lettore istintivamente legge prima il balloon che viene dopo, cioè quello che sta in basso, e se legge prima quello in alto deve andare da destra a sinistra con se fosse un manga. Oppure, in alternativa, ci ritroviamo con un balloon attaccato al personaggio e un altro con una freccia lunga mezzo metro. Loro pensano che basti metterli in ordine in verticale, ma chiunque conosca bene l'arte sequenziale sa che non è così. Questo per dire quanta poca comprensione ci sia del testo scritto da parte di chi poi lo traduce in arte visiva. Poi ci credo che le colluttazioni risultano confuse...


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Guriko ha scritto:
Ricordo che Roi in un'intervista disse una roba del tipo "finalmente Dylan non è più uno stordito".


Esattamente quella! L'intervista in cui Roi strappa a metà una tavola già finita del 406 perché non lo convinceva! Gli vuoi dare torto a Roi, quando poi gli mettono in mano la sceneggiatura della "Bestia della brughiera"?

Guriko ha scritto:
Comunque spesso il problema è la scarsa comunicazione tra sceneggiatore e disegnatore, ad esempio quando il disegnatore mette il personaggio che parla prima all'estrema destra e il personaggio che parla dopo all'estrema sinistra, col risultato che il lettore istintivamente legge prima il balloon che viene dopo, cioè quello che sta in basso, e se legge prima quello in alto deve andare da destra a sinistra con se fosse un manga. Oppure, in alternativa, ci ritroviamo con un balloon attaccato al personaggio e un altro con una freccia lunga mezzo metro. Loro pensano che basti metterli in ordine in verticale, ma chiunque conosca bene l'arte sequenziale sa che non è così. Questo per dire quanta poca comprensione ci sia del testo scritto da parte di chi poi lo traduce in arte visiva. Poi ci credo che le colluttazioni risultano confuse...


Ce n'è un esempio proprio in questo Speciale. E di chi è il compito di vigilare che tra disegnatore e sceneggiatore non ci siano incomprensioni? Del curatore. Il curatore è capace di fare il suo lavoro? Quantomeno, questo aspetto del suo lavoro? Nella maniera più assoluta, no.

votarxy ha scritto:
Nota sul cruciverba di Groucho: sono abbastanza sicuro che sia una citazione da un romanzo di Philip Dick in cui la peculiarità del protagonista di essere l'unico ogni giorno in grado di risolvere l'enigma del quotidiano si rivela di importanza cruciale per l'intera umanità.


Grazie mille per la segnalazione, allora è evidente che questa idea del cruciverba avrà qualche risvolto cruciale nei prossimi albi, sbagliavo nel considerarla "inutile". Ma la reazione di Dylan al cruciverba, sempre da stordito rimane.

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Il curatore ancora non ho capito che cosa cura.

Comunque è inaccettabile che nel 2023 un disegnatore e uno sceneggiatore non comunichino tra di loro senza bisogno di una terza persona. Nell'era del COVID e dello Smart working poi! Senza contare che Internet in Italia esiste dal 95...


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Non è così semplice. Evidentemente nella prima fase del lavoro sceneggiatore e disegnatore comunicano. Ma poi, una volta che la storia è completata, diventa di proprietà della casa editrice, che volendo potrebbe trasformarla in una storia di Huggy Wuggy, e i due autori nemmeno lo saprebbero!

I casi che possono accadere, a quanto pare, sono tanti, tutti esemplificati nell'ottima gestione Recchioni. Ne ricordo alcuni, senza pretesa di completezza:

-caso "Una pessima annata", nome in codice "zero comunicazione": Recchioni prende una sceneggiatura di Bilotta vecchissima, parzialmente disegnata da Casalanguida, decide di pubblicarla come 412, la fa finire a Casalanguida, che la finisce con il suo stile ODIERNO, completamente diverso da quello precedente, e soprattutto NON coinvolge nella maniera più assoluta Bilotta, il quale è totalmente all'oscuro persino che l'albo sia in pubblicazione. Praticamente, l'ha saputo da noi lettori!
Risultato: una delle storie più sgangherate in assoluto, piena di buchi di logica e disegni altalenanti;

-caso diametralmente opposto, "La variabile", nome in codice "collaborazione totale": Recchioni decide di pubblicare finalmente una storia che persino la Barbato aveva perso le speranze di veder pubblicata. Ma è il seguito di una storia ancora più vecchia, e nella nuova rivoluzione non potrebbe starci, quindi Recchioni e la Barbato INSIEME si mettono d'accordo su come aggiornarla alle nuove dinamiche. La Barbato si dichiara soddisfattissima del nuovo aggiornamento. Non le pare vero.
Risultato: uno degli albi in assoluto più PASTICCIATO degli ultimi tre anni, praticamente incomprensibile, lesivo della memoria del "Tocco del diavolo", con la metà delle tavole ridisegnate da Celoni o con la mano sinistra, o con la mano destra di qualcun altro;

-caso "Mana Cerace". Nome in codice "pecunia non olet": storia ahinoi notissima. Il Chiave dice che era stato avvertito delle modifiche che si volevano fare, ma che non ha avuto ALCUN ruolo nelle modifiche per adattare la trilogia al nuovo (de)corso. Dice chiaramente che delle modifiche se n'è occupato solo Recchioni; addirittura ha confessato candidamente di aver letto la prima volta la storia quando è uscita in edicola! Praticamente l'ho letta prima io di lui! La Bonelli convinta di aver fatto l'acchiappo del secolo. Anche il Chiave si è dichiarato contentissimo, specialmente perché c'è stato l'upgrade dal maxi alla regolare.
Risultato: uno dei peggiori Frankenstein mai visti da occhio umano, forse la peggiore presa in giro da quando ho ricominciato a leggerlo;

-caso "Vendetta in maschera", nome in codice "i buchi neri": qui non ci sono dati certi, perché la Contu non ha mai voluto dare conto e ragione anche se gliel'abbiamo chiesto in due con somma gentilezza. Sta di fatto che è l'albo col più GROSSO BUCO DI TRAMA che si ricordi in via Buonarroti, e io, che stimo la Contu anche se non ha mai scritto due pagine degne di nota, mi ci gioco la pensione che quel buco non è colpa sua. Lo ritengo un peccato, perché è una storia semplice semplice, che io ricordo con piacere;

-caso "Il momento blu", nome in codice "Vangelo di Matteo: 6,3": sceneggiatura vecchissima, già finita di disegnare da Possenti a suo tempo. Gli chiedono di ridisegnare un certo numero di tavole praticamente a RIDOSSO DELL'USCITA in edicola. Chiaro che Cavaletto (sant'uomo perché è l'unico rimasto a voler ancora parlare qui con i suoi lettori!) non ha idea di quello che sta succedendo, secondo me non ha mai riletto il suo albo. Risultato: uno degli albi più confusionari e peggio assemblati in assoluto, in cui i personaggi cambiano faccia ogni due vignette. Forse uno dei più grandi rimpianti della regolare, dato che la storia meritava, e anche molto. Certo, NON meritava questo trattamento;

-caso "La bestia della brughiera", nome in codice "restaurazione": qui tutto liscio, è forse il caso più virtuoso. Mignacco scrive questa storia, credo all'epoca della prima crociata; Roi la disegna quando Goffredo di Buglione libera per la prima volta il Santo Sepolcro; la storia viene pubblicata quest'anno senza modifiche notevoli.
Risultato, il peggior obbrobbio su cui io (e non solo io) abbia posato gli occhi. Viene considerato dal curatore come parte del processo di restaurazione del personaggio, e da lì cominciano i guai.

Questi giochi di potere esistono da sempre, Recchioni ha detto una volta che Sclavi prendeva le sceneggiature altrui e dopo che ci metteva mano non sembrava più nemmeno la stessa storia, e io ci credo. Ma ditemi voi se ricordate albi così raccogliticci come questi degli ultimi mesi.

_________________
"You should be ashamed of yourself".
"I am. 24/7".


Ultima modifica di Keanu Coen il sab ott 08, 2022 9:57 pm, modificato 1 volta in totale.

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