Cravenroad7

SPOILER

[quote="bertuccia"] La sua fidanzata medico che protegge l'invalida? Boh, anche lì mi sembra che tutte le intenzioni vadano giù dal cesso assieme al frullato./quote]

a mio parere in questa, come in altre storie [ma non in tutte] passa il messaggio che tutto è casuale, che niente ha senso ... magari si muore ma per cercare di rendere il mondo un pochettino migliore di come l'abbiamo trovato ... invece in questa storia i personaggi vivono solo con l'idea che il male sia "la fuori", ma fanno venire il medico da fuopri a curare la ragazza ... è tutto senza senso ...

Domanda: ma perché Dylan non si accorge delle chiamate a cui non ha risposto?

Lascia passare un messaggio stupido, che si muore senza senso, per fare gesti altruistici senza senso.
Quale morale traggo dal fatto che mi metto in mezzo al fuoco incrociato per salvare pazzi furiosi?
Che il cosiddetto "altruista", muore stupidamente e insensatamente, come è già successo un altro trilione di volte.
Generalmente è Dylan stesso a provocare questa morte maldestra, priva di logica.
Forse si pensa di attribuire alla sua figura i connotati dell'eroe sfortunato, che persegue i suoi ideali a qualsiasi prezzo.
L'altruismo e il buonismo esasperato, la drammaticità della sua vita, votata al sacrificio.
Peccato che il prezzo non lo paga lui, muore sempre qualcun altro.
E il risultato finale è che si distingue per essere un "ONE".

Bertuccia, ma ci hai fatto caso che tutto in questo albo fa "Tump"? George sbatte il pugno sulla tavola e fa Tump, Dylan dà pugni alla porta e fa Tump, cade la pistola e fa Tump, Mara fa segnali a Dylan e fa Tump, George usa le tronchesi e fa Tump, cade la valigetta di Mara e fa Tump, cade la PENTOLA e fa Tump!!!
E se non fa Tump fa comunque Thud!

Ma, a parte questo, ricordiamoci della cosa più importante:

Dylan prima va a minacciare (pagg.15-17) la famiglia di pazzi, poi gli entra in casa a notte fonda dalla finestra armato di pistola, ma lui non ha IDEA che Mara sia davvero lì! La sua unica traccia è il quinto senso e mezzo, che fallisce una volta su due, per esempio ha fallito nello scorso albo. Una cosa saggia sarebbe stata, non lo so, piantonare la casa, agire di soppiatto, ma chiamare "maledetti" delle persone senza essere sicuri mi pare quantomeno prematuro!
Grazie al cavolo che Bloch non interviene!

Ma il colpo di genio è urlare "maledetti" e da dentro gli urlano "maledetto"!
Ce ne saranno cose da urlarsi contro?!
No, bisogna darsi dei maledetti l'uno con l'altro.

Ma perché fermarsi a quella pagina, Bertuccia?!?

"Quel maledetto è entrato!", p. 25; "Sto arrivando, maledetto!", p. 34; "Maledetta, maledetta!", p. 91! Più un paio di "Maledizione!".
Non esattamente un fulgido esempio di variatio! Maledetti!

Ci aggiungo per soprammercato p. 92 il poliziotto che dice "che diavolo...?!" e p. 93 Bloch: "che diavolo hai fatto?".
Labor limae alessandrino...

peccato non aver sotto mano l'albo per cercarne altri, è già volato sullo scaffale.

cioè Dylan si fa fregare per ben TRE volte dall'uomo...prima con la mazza, poi con la pistola, poi a mani nude....veramente scadente come investigatore....

SPOILER

spiegatemi come si fa a capire che Mara viene uccisa....

Fase 1: Prima Dylan, girato di spalle e soffocato da una presa da wrestling mortale di George Cena, con una torsione del braccio totalmente innaturale riesce a dare un colpo tale di sgabello da addirittura fracassarlo, facendo perdere sensi e ciabatte a George.

Fase 2: il pezzo di sgabello rimasto in mano a Dylan, praticamente integro a pagina 91, si trasforma in un bisturi ligneo appuntitissimo alla fine della stessa pagina, pronto per essere utilizzato dall'immortale George.

Fase 3: qui la cosa si fa arzigogolata. Allora, abbiamo George silenziosissimo, redivivo e reinciabattito che punta la katana di faggio alla gola di Dylan, e Mara è alla loro destra. Quando Dylan riesce a sfuggire alla morsa, George sta per colpirlo alla schiena - dettaglio fondamentale -, interviene da DESTRA Mara, che si mette in mezzo e QUINDI viene colpita - attenzione attenzione - all'addome.
Ripetiamo: George sta per colpire Dylan alla schiena dall'alto verso il basso, interviene un personaggio da DESTRA, che viene colpito alla parte FRONTALE e BASSA dell'addome.

Fase 4, e finale: il colpo di legno all'addome dato da George "canottiera e ciabatte, appena redivivo da un colpo di sgabello in faccia tale da spezzarlo" è nientedimeno tale da uccidere una persona sul colpo, MENTRE i TRE COLPI DI PISTOLA dei poliziotti non sono stati sufficienti a fermare l'uomo in babbucce.

Credo di non aver dimenticato nulla. Torna tutto, sceneggiatura di ferro.

Ambé su una cosa si possono distinguere: Raimondo non è molto a suo agio con i primi piani "all'americana" e tende a disegnare faccioni/mascelloni enormi formato Telefunken in quella prospettiva (v. Dylan a p.37 e p.46) sproporzionante. Anche parecchio inespressivi, sempre sulla distanza corta (v. Mara 9 volte su 10).

[...]

Sempre parlando di new entries - e prima di commentare l'albo - ma dove le trovano queste nuove leve ai testi?
Per un Vanzella che hanno azzeccato, dobbiamo sorbirci degli analfabeti inetti alla sceneggiatura come cotale Gualtieri? Kejeffosinoaffossàjetuttidampyridestaterra!
Almeno lo testassero prima sui ruggenti OB! E no, non fa testo la prova scritta a 6 mani su un vecchio Maxi (tale Halloween Express, appena passabile, ma solo grazie a Pontrelli), e nemmeno due brevi su CF, di cui una fessata sempre in collaborazione (tale Party Girl), e l'altra una pedante riscrittura di Stoker senza mezza mazza d'idea.

Io spero ancora torni quel tale Casali che scrisse Sul Fondo penso 5 anni fa (anche se so che fa altro per la SBE) o si riconverta Piani da NN a DD, visto l'esito della sua collaborazione con Dario Argento.

[...]



Anche a me ha colpito per inutilaggine quella vignetta (p.23.iv).
Come detto prima, bisogna vedere cosa intendeva l'analfabeta. E non è semplice risalire, eh...
Forse in origine le tavole erano state organizzate diversamente, e quindi andava aggiunta qualche altra vignetta per dare un senso a quel sacchetto pestato, o qualcuno si è dimenticato di cancellare pure 23.iv dopo aver rimosso l' "altra".
Altrimenti, come temo, l'autore ha pensato bene di esser un regista con la telecamera che deve riprendere il "particolare inutile" per sentirsi cineasta d'avanguardia. In entrambi i casi si tratta di processi d'ebetudine nella lavorazione e nell'esito .

[...]

Detto questo per ora non scendo in altri dettagli, anche perché vi siete già scalmanati voi e patacche come questa non meriterebbero tanta attenzione, quando editori e curatori gliene dedicano un quinto di quella che impiega il lettore medio per consumare il prodotto.
Nei prossimi giorni abbozzerò una descrizione, per ora dopo i disegni chiudo con copertina e titolo.

Copertina: concept stra-abusato dozzine di volte, anche su Dylan. Idee zero. Manco provare a metterci qualcosa, no eh? Le locandine dei polizieschi tedeschi degli anni '70s erano più articolate.
La fattura dei Cestaros sarà anche buona, ma di sola resa artistica il fatturato latita.

Titolo: questo è anche peggio. Provare una variazione sul tema, no? Siamo alla ricerca dei sinonimi nel Bignami! Pezzenti pure a livello semantico
Io ti cestinerò...

[...]

Come preannunciato, dopo disegni/copertina/titolo e considerazioni generiche sulle autori, una ripassata alla storia (parola enorme) in quanto tale.

Voto 4 su tutta la linea... fino a perderla, all'ingrasso delle vaccate che ci ho letto .



※ S ※ P ※ O ※ I ※ L ※ E ※ R


Non so cosa volessero fare, ma il risultato è pessimo .
Certe volte (v. redazionali su famiglie disfunzionali) mi è sembrato si andasse a parare verso il closet drama a tesi in ambito domestico, in claustro-clausura: una pièce teatrale minimalista piuttosto che un episodio di DD. La resa in questo senso è scadente, banale e ridicola, ma la cosa più inquietante sono le 94pp spese per svilupparla. Al massimo una cosa del genere, come sceneggiatura, poteva esser buona (altra parola enorme) per una breve da CF, tipo la recente Amor(t)e tanto per citare qualcosa di non eccezionale ma almeno con una sua funzionalità.
E invece no... sbrodolate su sbrodolate, per rattoppare una storiella concepita anni fa, rimaneggiata dal marchio del Sommo (v. bottanata autoreferenziale sulla questione imprescindibile dei remake, pp.44) alla menochepeggio e d'una insulsaggine come poche .

L'albo è diviso spudoratamente in due tronconi + un tronchetto dell'infelicità (narrativa) risolutivo nelle ultime 20pp. Roba da seconda media dello script per sviluppi.

La prima parte è prolungata fino all'inverosimile per far succedere poco più che nulla e presentare i personaggi. Atmosfera zero, interesse ancora di meno. Lascio perdere l'idiozia del comportamento di Dylan perché ci sono già post-fiume in merito qua sopra. Aggiungo solo che nonostante i frullati nel cesso di roba organica (pp.58-60) non è possibile conservare tanta fetida monnezza in casa senza che l'ambiente vada in putrefazione e l'ufficio d'igiene locale non se ne accorga a sei isolati di distanza, a naso. Senza parlare di una denuncia alle autorità sulla condizioni in casa di una disabile come Hilary, da cui comunque si recano dei medici regolarmente.
Poi trovo ridicolo come tra p.31 e p.32 George sia ad un palmo di naso da Dylan in soffitta, e in una nanosecondo quest'ultimo ripone la scala retrattile in alto, chiudendo la botola, come se fosse una cosa di pochi istanti da maneggiare.
Nonostante tutto questo, la prima parte è quella meno urticante, perché i fuochi di cialtroficio devono ancora scoppiettare .

La seconda parte è tutto un flashback che più qualunquista non si può. Una lagna di mediocritas vivendi come poche, buona solo a coniugare il sonno. A suscitare qualche squillo (in negativo) il solito tono moralizzante da impostazione socio-educativa, col dottorone stronzo&cinico, la paturnie silenziose di Mara, il suo litigio (?!) buttato là con Dylan in nome delle causa, e soprattutto il fondamentale tamponamento per strada, che tanto ci illumina sulla gggenta di questo malo tempo (p.55)
Quando si prova a creare un po' di concitazione nella casa dei disgraziati l'esito è scadente. Quando si prova a rendere l'appeal delle interazioni papy-figliolo tra Bloch & Dylan l'esito è cadente sulle balle.
Notare anche come si sbizzarrisca Raimondo nel caratterizzare i figuranti, con la barista (p.55) che è un incrocio tra Hilary e Mara

Sulla sezione finale vorrei davvero evitare commenti seriosi.
Siamo proprio alla ciofecaggine dichiarata, anche se lo spunto del padre che diede di matto facendo una strage immotivata (in apparenza) poteva trovare risvolti migliori. Tutta la colluttazione finale (a proposito di drammoni domestici, tutti crepati ) con X che ferisce Y mentre Z viene accoppato da W è una delle cose più miserabili che abbia letto nella goffaggine balorda con cui la scena viene diretta e rappresentata. Con l'aggravante della polizia presente che fa l'ennesima figura di palta.
Neanche la scena madre di una telenovelas trucida brasileira. Imbarazzante è dir poco


In chiusura consigli per autori in erba (da brucare, ce n'è tanta ancora, tra caproni... )
Se proprio si voleva trarre ispirazione o citare qualcosa sull'argomento di inquietanti famiglie recluse dal "male" del mondo, invece che rifilarci nei redazionali rrobe che non c'entrano nulla come Texas Chainsaw Massacre, bastava vedersi un piccolo capolavoro del grottesco delirante come questo film, uscito dopo 11 anni in Italia nel 2020.
Il regista è lo stesso di The Lobster. Ma temo che la cultura cinematografica del Sommo si fermi ai blockbuster o i remake di n(erd)icchia .

Vado un pò controcorrente rispetto agli ultimi commenti. A me la storia è piaciuta in generale e, pur avendo trovato le magagne da voi esposte non le ho trovate così esagerate tali da dare un voto fortemente negativo. In generale il mio voto è un 6 distinto tra

COPERTINA: 8
SOGGETTO: 8
SCENEGGIATURA: 6
DISEGNI: 5.

Dato che in generale tendo a dare più importanza alla storia piuttosto che alla copertina ho scelto di dare 6 non facendo pesare molto il voto per la copertina.

Ma andiamo in dettaglio. (Possibili Spoiler)

La copertina è molto carina. L'avevo già apprezzata in digitale ma devo dire che sul cartaceo fa la sua porca figura. Manca qualche dettaglio sullo sfondo per renderla TOP.

Il soggetto è moooolto interessante e avrebbe potuto/dovuto essere sviluppato in maniera differente.
Infatti si nota come l'albo sia diviso in tre macro parti:

1- Presentazione della situazione, arrivo di Dylan e il ritrovamento di Mara;
2- Flashback che spiega la situazione e il motivo per cui Mara si ritrova coinvolta in questa situazione;
3- Risoluzione finale.

Le parti più deboli sono sicuramente la 1 e la 3 in quanto a mio parere durano troppo e non sono sceneggiate alla grande. Infatti, come dice Keanu, una sceneggiatura in un ambiente chiuso ha bisogno di una sapiente gestione degli spazi per rendere credibili le azioni e le fughe concitate me le immagino difficili all'interno di una casa.

Piccole incongruenze: Dato che i personaggi nella casa hanno sviluppato l'odio totale per l'esterno come mai tengono così male il loro interno? Mi aspetterei in generale una grande cura degli aspetti esterni. Inoltre non mi aspetto siano una famiglia particolarmente ricca dato che hanno zero contatti con l'esterno. Per questo mi aspetto anche una casa piccola o comunque non gigantesca. Invece a un certo punto in un unica stanza ci sono circa 10 persone tra polizia, Dylan e inquilini.
Sono tutte cose per le quali si può mettere un pò di sospensione di incredlità però ecco forse non avrei fatto venire una squadra intera di poliziotti ma Bloch e un solo altro poliziotto.

Mi piace cercare anche di trovare delle soluzioni. Ad esempio, per diminuire la durata della prima e della terza parte perchè non mettere diversi flashback dell'evoluzione dei 3 personaggi? Far vedere ad esempio:
1- l'incidente in cui è coinvolto il marito;
2- Una scena in cui la famiglia si stringe e si abbraccia per farsi forza;
3- Alcune scene che mostrano come si è sviluppato questo odio verso l'esterno. La scena che infatti ho preferito è stata proprio la parte in cui viene spiegato il dolore della moglie e i ricordi dei titoli di giornale e le scritte davanti a casa loro. Ad esempio il fratello esce per lavorare e viene aggredito da uno non proprio sano di mente. La TV continua a parlare di loro. Qualcuno lancia un sasso alla loro finestra. Cose di questo tipo. Queste stesse scene più altre inserite come piccoli flashback avrebbero creato anche un maggior legame con queste persone oltre a permettere un minore uso delle lotte per le quali il disegnatore non è effettivamente molto portato.

Ho apprezzato invece il fatto che Dylan e Mara siano scesi per aiutare la figlia. Inizialmente non lo avevo capito ma poi il flashback me lo ha chiarito e me lo ha fatto apprezzare. Forse anche lì un pò meno di "commedia" tra Dylan e Mara e qualche scena in più dei 3 chiusi in casa sarebbe stata meglio. Mi ricorda un pò il parallelismo con l'albo "Valery" di Samuel Stern. In quel caso tutto è incentrato sulla sua figura. Sarebbe stato meglio incentrare questo albo sullo loro figura dedicando molte pagine.

La parte finale stessa è troppo concitata e con troppe persone sulla scena per potere essere gestita. Sei già in una situazione difficile (l'interno di una casa). Perchè far venire 18 poliziotti. Fanne venire uno che è sufficiente.
Non mi ha particolarmente infastidito il poliziotto che spara. Non sapeva che la pistola era scarica. L'unica cosa che avrei fatto era sparare in un punto non mortale.

In generale quindi il mio voto è un 6. Un buon soggetto con una sceneggiatura troppo forzata.

SPOILER

Come dici tu, il lavoro doveva essere più introspettivo sugli occupanti della casa, per chiarire gli eventi che hanno portato a questo ritiro sociale.
La co-morbosità degli occupanti, invece di essere tratteggiata grossolanamente, sarebbe dovuta essere spiegata con maggio profusione di elementi.
Che trd persone si rinchiudano così caparbiamente all'interno di un ambiente malsano, non è impossibile, ma neanche probabile se viene spiegato genericamente con un solo evento traumatico situato anni e anni prima.
I dubbi, le incertezze degli occupanti, si sarebbero dovuti fare strada tra loro, in modo delineato e non schizofrenico cambiando stato dell'umore da una vignetta all'altra.
Un momento ne sono rabbiosamente convintissimi, un momento dopo l'uomo vede Mara e ne diventa ossessionato. Sgrida la sorella come se avesse fatto chissà cosa e quale tradimento. La ragazza che si asserraglia in bagno col cellulare e una comprensibile curiosità, dopo poche pagine fa la spia senza rimorso alcuno.
La strada della lucidità o della patologia si doveva delineare meglio e con maggiore maestria. Si sarebbero evitate mille scene di ridicole colluttazioni (bastonate da 3 metri, anche basta, non stiamo parlando di un ninja, ma di uno sfigato in "ciabatte").

la mia rece di Dyd:
https://www.youtube.com/watch?v=MQS9G-Bw8AU

Forse stiamo chiedendo un po' troppo ad un tizio abituato ai dampyri, a livello di profondità psicologica delle caratterizzazioni e della loro dinamica di sviluppo in 94 pagine .

Non sono cose che io cerco necessariamente in un DD riuscito, dove la "vicenda" in sé dovrebbe tenere sul pezzo, a livello di sceneggiatura che qui, COSA BEN PIU' GRAVE, è totalmente toppata, oltre che scritta coi piedi monchi in modo ultra-elementare nella sua bannalità... a cui si aggiunge una sgangherataggine di fondo mooooolto deprecabile.

Puoi anche dipingere un profilo clinico iper-accurato e credibile, nonché intrigante, ma se poi disponi i fatti in maniera ovina, come la megacolluttazione finale simil-tragica, o imbastendo un flashback piatto di 40pp a seguito di un antefatto a nascondarello per le le scale di altre 40, il risultato tenderà sempre alla ciofeca.

La cartella medica non ti proteggerà dal flop...