Cravenroad7

Porcosclavi, se leggo un'altra volta complottismo sparo a qualcuno! Avete rotto con questa storia di dare dei complottisti a tutti quanti.
Appena uno prova a dire che disapprova le misure di Conte arriva quello che grida "GOMBLODDOOOOOOOOOO"
Se uno dice "Secondo me bisogna riaprire tutto" quell'altro risponde "GOMBLODDOOOOOOOOOOOOOO"
"Chiudere tutto a tappeto secondo me è sbagliato" GOMBLODDOOOOOOOOOO
"Sapete che bella gelateria all'angolo gli stessi gusti costano meno? " GOMBLODDOOOOOOOOOOO
" Ma come mai proprio oggi che c'è la partita non si accende la TV?" GOMBLODDOOOOO
"Bello il nuovo numero di Topolino" GOMBLODDOOOOOOOOOO

Avete rotto i coglioni, porcosclavi. Ora la nuova moda del momento è il "gombloddo" e dovete scriverlo ovunque perché se uscite dal pensiero unico vi sentite diversi e per voi la diversità è sintomo di inferiorità. Però intanto sti complottisti li vedete solo voi. Per voi tutti gli altri sono paranoici, però guarda un po' la paranoia del "sono tutti complottisti" ha assalito voi. Guardatevi un po' allo specchio e vi renderete conto che chi vede complottisti ovunque è tale e quale a chi vede complotti ovunque.

E guarda un po' ste mode cretine le abbracciano sempre quelli di una certa corrente politica a cui appartenevo e a cui mi avete fatto allontanare con le vostre scemenze.

È un albo complottista e da zecca
La scena del Ministro + Soprintendente vampiri me lo ha fatto immediatamente scadere
Visto il tuo intervento ignorante e pruritifero, mi correggo, questo albo è un 4 pieno, anche per Ambrosini fuoriposto, e la punkettona improponibile
4

minchia

Capolavoro assoluto

trevor rules

Che poi non ci siamo capiti
Io ho dato del complottista a Sclavi, del complottista ESAGERATO
La sappiamo bene la corrente di pensiero di Sclavi, simile a quella di Recchioni, e diciamo che se non sono più all'esatto opposto diametrale come in gioventù, sono pur sempre dall'altro lato
Eppure ho sempre letto Dylan Dog, comprato la Repubblica per informarmi o ad esempio ascoltato i Nomadi
Sono un destroide moderato e da sempre aperto al confronto ed anzi affascinato da tutto ciò che mi è differente
Ma sto albo è TROPPO schierato
Spero di essermi spiegato meglio adesso
Oggettivamente posso valutarlo tra il 6 e il 7, ma a me piace 0

trevor rules

Che poi, parliamoci chiaro, rappresentare ALCUNI elementi ai piani alti, ALCUNI colletti bianchi come vampiri non vuol dire che tutti quelli ai piani alti e tutti i colletti bianchi siano vampiri. Non c'è da scandalizzarsi nel vedere ALCUNI elementi di potere in questa veste, dato che, in virtù di "vampiri", hanno effettuato una scalata sociale in modo agevole. Vampiri al vertice non vuol dire che al vertice siano tutti vampiri. Vampiri tra i colletti bianchi non vuol dire che tra i colletti bianchi siano tutti vampiri. Non vi sono metafore destrorse, sinistroidi, democristiane, raeliane, vegane, sassariane et similia. E' solo un dato di fatto: ai piani alti ci sono pure quelli che con una certa licenza poetica vengono rappresentati come "vampiri". Con uno sguardo meno malizioso la cosa si può ben comprendere...

(tutto questo a prescindere dal fatto, come ricorda Walecs, che trattasi di un innocuo omaggio a Essi Vivono...)

Mi hai convinto
Certi albi non tutti li possono capire, e io non faccio eccezione
Mi è piaciuto molto poco anche L'Uomo che Visse due volte, e sono uno dei pochi, quindi sarà un problema mio
È un albo particolare di sicuro, magari fra qualche mese me lo rileggo
Ambrosini però per questo albo ci sta bene come il pecorino sui gamberoni, e questo è oggettivo

Lo dico da lettore (e critico, che scrive): sono particolarmente d'accordo su questo punto.
Pensare che l'autore (di rango? ispirato?) parli sempre DI SÉ e PER SÉ con uso ventriloquistico della narrazione e dei suoi personaggi, è la tomba di qualsiasi processo creativo a lungo termine. Con l'aggravante di pensare che debba pure veicolare in ogni sua opera un fantomatico "messaggio" da imprimere sulla lapide del didascalismo più spinto per i posteri.
Lo stesso Sclavi ha messo molto di sé nei sui lavori, ma non si può (hi)storicizzare tutto in base agli scatti della sua personale biografia o del pensiero riflesso d'epoca: non per nulla la scrittura è una forma di evasione anche per l'autore stesso, ricombinando suggestioni, fonti, svaghi, emozioni, e pensieri che spesso non gli appartengono. E magari ad un certo punto ha compreso che aveva poco o nulla da dire per questo Dylan, e si è ritirato ad altra (ludica) vita per gingillarsi con altri diversivi piuttosto che inventarsi "messaggi" ad/ab persona(m) o altre pagine di una vita che lo aveva già stufato.

Detto questo, il #62 è un cult, e chi non lo riconosce sta complottando contro se stesso .

VOGLIAMO LA MOVIALOHA IN GAMBO

Una nuova citazione ad "Essi vivono", ma qui in chiave ben più violenta e "di azione" rispetto all'albo numero 13.
Un po' facilone l'aspetto di critica sociale ai poteri forti, ma è abbastanza nel DNA del fumetto.
Non grido al miracolo, ma è un bel numero.

7,5

Oltre a "Essi vivono", l'albo si autodichiara ispirato a "Vivono tra noi".
"Di botto" avrei dato un 6,5 per l'intrattenimento, ma non posso ignorare il lato filosofico e quello satirico oltre al finale amaro in cui Dylan sostanzialmente viene sconfitto (evento raro).
7.