Albo che se comprende il mini-maxi universo fisico e metafisico di Ambrosini come sproloquia recchioni ad inizio albo una delle interpretazioni che gli si puó dare visti i precedenti é che ( rullo di tamburi
) finalmente viene svelato il creatore del pasticcio multiversale probabilistico della realtá. Un dio nordico che comprende male le lezioni dello scomunicato Emanuele Severino sul nulla pensando che l'essere possa non essere come trappola nichilista!!!
Tadadada!! Ma non é tutto, il tempo diventa l'uomo che va incontro al destino della necessità come altro componente eterno!! Per fortuna il nostro eroe imparate le spernacchiate carnevalesche lotta contro l'eterno apparire con i suoi deja-vu da schizofrenico ultra superuomo!
Poco piú di uno spunto impiastricciato per qualcuno, una graffiante satira pessimista sul male che puó dare l'eterno a Sclavi come pensiero che tutto il male ( Italia, mondo, dolore, effimero piacere e tutto l' horror piú puro!) sia indistruttibile per un altro!
Ma forse semplicemente smetterá di comparire... Dice il Pippo di turno!
Come non io in edicola e forse dovrei chiedermi il perché... Sembra quasi una dipendenza patologica, forse dovrei strapparmi un occhio!