Cravenroad7

Un botto di roba presa negli ultimi mesi...

Recupero in forcing (12 numeri in 3 mesi) di BAKEMONOGATARI, bello ma trama leggerissimamente arenata da qualche volume, parte esoterica minimizzata, parte battle poco interessante. Aspetto tempo migliori.

KOWLOON GENERIC ROMANCE, bella la sottotrama fantascientifica, un po' meno la parte romance, ma una buona lettura incasinata con bei disegni. Lettura consigliata.

86, letti i primi tre volumi, che dire? Guerra, fantascienza, distopie, razzismo, morti a valanga, bello bello bello. Super consigliato, anche se esce col contagocce.

Recupero ultra veloce di THE CLIMBER (12 volumi in un mese!!!!), bello, avvincente, emozionante, disegnato da dio.

In più, una marea di numeri 1, tra cui ALITA, ZELDA THE TWILIGHT PRINCESS, DOROHEDORO, DAI DARK e molti altri. Vedrò cosa continuare e cosa no (aspetto consigli, grazie).

Un paio di one-shot, SISTER GENERATOR raccolta di racconti di Hiroaki Samura, disturbanti il giusto; MY BROKEN MARIKO, bello e bello deprimente, per me pure troppo.


V

Bakemonogatari e Kowloon li sto comprando ma ancora non li ho letti, prima aspetto la conclusione (se ci sarà). E poi di trovare il tempo.

The Climber molto buono, concordo con te, anche se ricordo che mi era piaciuta più la prima parte della seconda. Se ti interessa questo genere di storie e se già non ce l'hai, vendi un rene e recupera i 5 volumi di La vetta degli dei, che è un capolavorone (il top di Taniguchi, per me).

D'accordo pure su My Broken Mariko, bello ma non imprescindibile per me.

Di recente ho preso il primo numero di Kaiju no. 8 (manga dei record, con 245.000 copie del primo numero mandate in stampa! ), decisamente caruccio e divertente. Vediamo come prosegue.

Grazie del consiglio rimatt, avevo adocchiato i volumi de La vetta... ma ho deciso che i reni me li tengo ancora per in po'!


V

Sto leggendo pochissimi manga, ultimamente, ma segnalo:

Nuvole a nord-ovest https://j-pop.it/it/nuvole-a-nord-ovest-001.html
Ho letto solo il primo volume, per ora, in un'ottima edizione JPOP (già l'avevo letto in scan precedentemente, ma l'ho riletto con piacere). Un manga non convenzionale, nel senso che non segue, per ora, un filo narrativo preciso. Più trame si avvicendano, con un grande amore nei confonti dell'Islanda, descritta e rappresentata nei particolari.

Yokohama Kaidashi Kikou https://www.mangaupdates.com/series.html?id=586
Inedito, ahimé. Un manga fatto di silenzi, riflessioni, tenera semplicità. In un futuro post-apocalittico, il livello dei mari si è alzato e poche persone sopravvivono. A queste si aggiungono robot dalle fattezze umane, come la protagonista. Il 'romanzo' di formazione di un robot, potremmo definirlo. Raccontandone la quotidianità e le interazioni sociali, l'autrice ne fa un ritratto emotivo e psicologico. Bello, forse arriverà in Italia, prima o poi?

Dove vivono i ragazzi https://www.ibs.it/dove-vivono-ragazzi- ... 8892843585
Vabbè, 250 pagine di Furuya a €7 vorrete mica lasciarle sullo scaffale? Che ve lo dico a fare.
Scanzonato come poche altre volte, questo volume unico racconta il primo anno di superiori del protagonista, il quale vorrebbe solo una normale vita da liceale. Ovviamente, si trova invischiato in interazioni sociali folli e gliene succedono di tutti i colori. Autore di gran qualità che merita di essere letto in ogni pagina che ha scritto nella sua vita.


PS: anch'io sto leggendo Kowloon Generic Romance. Bella lettura, inaspettatamente diverso dal precedente Come dopo la pioggia, entusiasmante per certi versi, nella costruzione generale. E non dico di più per non spoilerare rimatt

Nuvole a nord-ovest lo seguo anch'io, per fiducia nell'autrice di cui già avevo apprezzato Il mondo di Ran. Finora non ho letto neanche una pagina, però.

Furuya lo compro anch'io a scatola chiusa o quasi: questo volume unico è lì che aspetta di essere letto, e visto che si tratta di uno one-shot conto di trovare abbastanza presto il tempo per farlo.

In attesa di leggere KGR, mi sono un po' informato su Kowloon: che storia particolarissima!

Qualcuno sta seguendo Asadora? Opinioni?

Io lo sto comprando, dato che di Urasawa mi fido abbastanza, ma non ho ancora letto nulla, perché la periodicità è dilatatissima e tra un numero e l'altro rischierei di dimenticarmi del tutto la storia. Quindi aspetto di accumulare un po' di numeri prima di leggerli.

Stesso pensiero di Rimatt.
Tuttavia, leggendo in giro qualche opinione, la tentazione di iniziare a leggere è tanta.

Mi accodo ai due qui sopra. Tra l'altro sembra che debba durare ancora tanto...

In uscita il sesto volume (su sette) di Il terzo occhio, grande shonen di Osamu Tezuka che poco per volta è arrivato a entusiasmarmi (benché si tratti appunto di uno shonen, vale a dire un genere che segue le proprie regole e che ormai apprezzo solo in parte). La lettura è scorrevolissima e divertentissima, però mi sorge un dubbio: perché le storie non seguono l'ordine cronologico originario? È palese che quelle del quarto volume sono introduttive e sono state realizzate per prime, quindi perché pubblicarle appunto nel quarto volume anziché nel primo? Presumo che si segua una precisa edizione giapponese di riferimento, ma la perplessità rimane...

Ma dai, Dragon Ball bellissimo? Dal decimo volume in poi diventa progressivamente una ciofeca senza un minimo di senso logico nei rapporti di forza al punto che la saga di Majin Buu è illeggibile, chiaramente frutto di una pianificazione a tavolino malriuscita, con Gohan evirato dal ruolo di protagonista e Goku richiamato dal prepensionamento
Per quel che mi riguarda sta nel calderone dei manga che non hanno retto alla serializzazione e sono bolliti col passare dei volumi. Calderone dove ci sta comodamente anche Oda, chiaramente.
Tezuka è un unicum irripetibile, per quel che mi riguarda. Uno che aveva una capacità di scrittura esagerata, pur comunque seguendo un canovaccio spesso simile. Il Goldoni del manga, azzarderei. Ma decisamente un autore inarrivabile per qualità nella quantità. E anche in questo caso alcune (poche) prove sono poco più che sufficienti, secondo me.
Urasawa è un mostro sacro del manga contemporaneo, ma ha due trame. La commedia frizzante e il giallo ingarbugliato. Il che non toglie che abbia una qualità media incredibilmente alta, ma è chiaramente favorito dalla possibilità di scrivere storie lunghe ogni 6-7 anni. Lo vorrei vedere a dieci storie all’anno tutte uguali.
Che poi sembra che scrivere storie tutte uguali ma tutte belle sia una colpa. Il mio mangaka preferito è di gran lunga Asano, che da quindici anni propina le stesse tematiche in tutte le salse. L’impossibilità di comparare i due sistemi è dovuta appunto alla concezione stessa del fumetto, da un lato una storia nuova ogni trenta giorni, dall’altro venti pagine di una storia sola, lunghissima.
E non voglio credere che tutto quello che ha scritto Stephen King sia un capolavoro, del resto. Ma questa è un’altra storia e un altro topic.

Dragon Ball è considerato un capolavoro da tutti gli esperti di fumetto giapponese perlomeno fino alla saga di Freezer che ha un sense of wonder pazzesco e un livello di avventura fuori scala. Prima di DB non si erano mai visti dei combattimenti orchestrati e coreografati in quella maniera nella storia del fumetto mondiale (i Marvel fanno ridere), quasi ogni capitolo contiene una scena da manuale del fumetto d'azione a livello puramente registico. Hai presente Toyotaro? Ecco, non c'è paragone. Dr. Slump poi è un altro capolavoro del fumetto comico demenziale, ovviamente sempre a target shonen. Non sono fumetti per 40enni, sono fumetti per ragazzi ma io li ho letti quando ero ragazzo. Vanno assolutamente contestualizzati, altrimenti si finisce per giungere a conclusioni fuorvianti.

Urasawa viene coadiuvato da Nagasaki quando scrive thriller quindi non scrive tutto lui, ma come disegnatore è il numero uno al mondo anche solo per la varietà nei volti dei personaggi che riesce a creare. Ne ha creati 850 e non ce n'è uno uguale all'altro. Come sceneggiatore non è proprio il top e anche i suoi thriller sono un po' allungati perché vendevano un fracco di copie. A proposito recupera la perfect di 20th Century Boys perché nel finale inedito ribalta tutta la trama come un calzino.

Ah, ecco. Fino alla saga di Freezer. Mi sta benissimo.
L'innovazione totale che Dragon Ball ha portato al fumetto mondiale non è minimamente in discussione. Questo non ne fa automaticamente un capolavoro, secondo me.
Il discorso shounen regge fino a un certo punto. E' chiaro che un fumetto per ragazzi deve piacere ai ragazzi e come tale va giudicato. Ma la vera capacità, se parliamo di valore assoluto dell'opera, è quella di parlare trasversalmente a ogni generazione, in ogni momento. Dragon Ball, che pure è con ogni probabilità il fumetto che più ha impattato sul manga dai tempi di Tezuka, secondo me non ce la fa.
Due esempi che ce la fanno per me sono Slam Dunk e Beck, giusto per essere propositivi.

Non mi addentro sul discorso Urasawa perché stavamo parlando di scrittura, che sia un ottimo disegnatore non è lo metterei mai in dubbio

Sì, dovrei rileggere 20thCB nella perfect. Anche se ho sempre paura sia a rileggere che ad approcciare questi finali nuovi

La saga di Cell ha dei problemi strutturali e un calo evidente nella qualità dei disegni. La saga di Majin Bu così così, poi come abbiamo già detto c'è troppo Goku e poco Gohan ma soprattutto troppo poco Krilin che su Namek era protagonista assoluto in molti capitoli. Slam Dunk non è molto più profondo di Dragon Ball, sta al genere sportivo come Dragon Ball al genere action battle. Anzi, diciamo che Slam Dunk rivoluziona il genere sportivo molto di meno di quanto Dragon Ball abbia rivoluzionato il genere action adventure. Molto prima di Slam Dunk sono usciti Akakichi no Eleven, Tiger Mask, Attack N°1, Tommy la stella dei Giants, Rocky Joe, Forza Sugar, Captain Tsubasa e altre gemme dei decenni passati.

Slam Dunk invecchia molto bene, l'ho riletto dopo una vita in occasione della recente ristampa Panini e l'ho trovato ancora appassionante e divertente dall'inizio alla (troncatissima) fine. Manga quasi ugualmente famosi ma molto più recenti, come Kuroko's Basket, svaniscono al confronto. I veri classici hanno una forza che resiste al passare del tempo.