Keanu Coen ha scritto:
Dopodichè, per non sembrare che qualcuno abbia hackerato il mio profilo con tutti questi complimenti, ovviamente l’albo ha anche dei difetti abbastanza macroscopici, il primo dei quali è il modo in cui la vicenda si conclude. L’albo ha ambizioni abbastanza alte, a partire dall’identità delle vittime, ambizioni che però deragliano in un finale che non so perché me lo sono immaginato scritto da Faraci e disegnato da Cossu… La definizione stessa di tarallucci e vino! Un vero peccato.
Questo significa che Faraci e Cossu, peraltro due grandissimi professionisti che vedrei bene di nuovo sulle pagine di Dylan Dog, sono sinonimo di scarsa qualità?
Tornando a "La vita e il suo contrario" condivido con Keanu Coen. Sarà anche stata una storia per l'Old Boy o magari di qualche anno fa, questo rafforza la mia convinzione che il vecchio corso batte nettamente il nuovo.
Ci sono parecchie incongruenze, aggiungo il collegamento che fa Dylan quando sente Groucho nel sonno pronunciare il nome Lucilla e subito associarlo alla ragazza del metrò: ci saranno un bel po' di Lucille a Londra credo.
Simeoni sa davvero scrivere bene, anche se il finale è un po' scontato e l'escamotage utilizzato da Dylan al ristorante è davvero ridicolo... (il cameodi Cannavacciuolo mi ha fatto sorridere, ma è un omaggio a un vip fan di Dylan Dog?)
Simeoni è anche un ottimo disegnatore (al pari di Cossu che un po' lo ricorda) però il suo Groucho non mi convince nella grafica. Molto meglio la sua presenza in un albo da quasi protagonista, dopo tante storie che lo hanno visto in panchina.
Simeoni si toglie due sassolini dalla scarpa: gli editori che fanno pagare le pubblicazioni e l'inutilità dei corsi di scrittura creativa (senza arrivare a "lo espulga"). Condivido con l'autore.