Cravenroad7

Il Groucho di Simeoni mi sembra l'amico della comitiva che si sforza di fare il simpatico con tutti e alla fine risulta così fastidioso che nessuno lo invita più ad uscire.
Non che Groucho mi sia mai stato troppo simpatico (fosse per me avrei lasciato Gnaghi, che almeno non parlava), ma questo Groucho qui oltre a non farmi ridere mi sembra fuori personaggio, perché troppo umanizzato e troppo poco surreale.
La storia mi ha annoiato molto, come la maggior parte dei Dylan post-406.

In generale, con il nuovo logo, la nuova grafica interna, le copertine dei Cestaro e il completo ricambio generazionale dei disegnatori (che segue quello degli sceneggiatori), l'impressione è quella di leggere una specie di bonellide realizzato da fan di Dylan che scimmiottano il Dylan che fu ricalcandone alcuni aspetti esteriori ma non comprendendone minimamente l'essenza.

V.M. secondo me è condivisibile la tua disamina, ma non è completamente centrata su questo albo.
Groucho è l'amico scemo che fa battute penose, e a raffica, di solito.
In questo albo sono quasi tutte ben riuscite, a parte un paio di forzature che non solo non facevano ridere, ma erano così contorte che ci volevano 3/4 riletture per comprenderle.
Secondo me sono ben altre le storie in cui Groucho era veramente patetico, con l'aggravante di essere redarguito in modo crudele da Dylan.
Nella storia di Simeoni invece, Dylan, si scoccia in due o tre occasioni, ma non risulta mai troppo rude o odioso.

La copertina di questo mese, per rimanere in tema, sembra un DD-taroccoide anni '90 tipo Demon Hunter, Dagon , etc. (eccetto gli attualissimi effetti computerizzati, di una pedanteria da scuola del fumetto per gentesenzaidee come pochi )

Pessima scelta dei colori tra l'altro, effetto monotinta banalizzante ed appiattente, dove già gli spunti mancano nel concept scenografico della copertina in sé (Dylan-tunnel-tipa strisciante). Di sicuro la peggiore di Cestaros che si stanno dimostrando sempre meno adatti a DD, ed all'horror in generale. Rigidi e metallici come pochi, buoni al massimo per le locandine dei videogiochi o per una serie di fantascienza. Su Dylan roba quasi da fanzine finora. Come dice V.M. la testata sembra sempre più in mano ad un'ammucchiata di fan-nerd che hanno bisogno di mettersi in mostra (v. CF), amici degli amici di (quale?)grido, ma che non c'entrano una mazza con lo spirito dylandoghiano.

E ancora non hai visto la copertina del 429, puro Dick Drago!

Se si inizia già a rivalutare, il per me, superlativo e commovente Cavenago, sono contento.
Comunque quella di questo mese rimane sufficiente, quella della Brughiera brutta brutta, ma roba che non vedevo da anni cosi brutta, mentre quella di Enna del mese prossimo mi piace, come uso dei colori fa molto Cavenago appunto.
I Cestaro alla fine sono bravi, al limite ogni tanto altalenanti come in questi casi, diciamo come era anche con Stano al tempo. Ci sta dai.

Mi rendo conto che una stessa battuta può essere divertente per alcuni e patetica per altri, siamo nel campo del soggettivo. Mi sembra oggettiva, invece, l'umanizzazione di Groucho, che qui si prende una cotta per una ragazza, la invita ad uscire, è un po' geloso di Dylan ma alla fine lo aiuta per amicizia e senso del dovere. Il Groucho-maschera surreale di Sclavi non manifestava sentimenti "umani" (con le dovute eccezioni, vedi ad es. "Il lungo addio"), si limitava a sparare barzellette, a sfondare la quarta parete e a portare a letto decine di ragazze nei Grouchini quando Dylan mancava.
Poi è chiaro su circa un migliaio di storie (a proposito: siamo arrivati a mille?) ce ne sono state centinaia nelle quali Groucho è umanizzato anche più che nella storia del mese (fra i casi più eclatanti "Il senza nome" della Barbato, il recente Grouchino dei Rincione e l'ultimo speciale di Bilotta), quindi Simeoni non è né il primo né il principale responsabile. Resta, però, che il Groucho umanizzato a mia avviso è un Groucho "sbagliato".




Sono completamente d'accordo. L'ho già scritto più volte e mi dispiace ritrovarmi a ripeterlo, ma i Cestaro a mio avviso sono assolutamente anonimi e scolastici, almeno come copertinisti. La prima copertina di Montanari & Bacilieri per l'Oldboy, imperfetta e detestata un po' da tutti, per me è più iconica e incisiva di tutte quelle realizzate finora dai Cestaro (però riconosco che le due successive di M&B sono proprio inguardabili).

Io in realtà il Groucho dei primi anni lo vedevo in maniera un po' diversa. Sempre pronto a fare battute, sì, ma anche al ragionamento investigativo (come in Killer!, ad esempio), e capace di provare emozioni e reazioni adatte al momento, sebbene a modo suo (esempi: Dylan sbronzo perché la sua ragazza tanto per cambiare è morta, Groucho - oops - sbatte col piede contro la bottiglia per evitare che beva ancora di più; oppure Dylan sbronzo perché lo hanno visto morire, Groucho lo punisce con una sfilza di freddure lunga quanto tutto l'albo, apposta per fargli passare la voglia di attaccarsi alla bottiglia).
In realtà a me ha smesso di piacere nelle fasi successive, quando lo hanno ridotto a barzellettiere fuori contesto che porta il tè.

A me è piaciuta molto la storia, ti attira perchè vuoi capire cosa succede ... il finale non è sconvolgente ma tutto finisce bene e sei contento di aver letto una storia divertente con bei disegni ... il cameo di Cannavacciuolo l'ho notato solo io?

'O Shèf di pagina 69.vi?
Davvero un indispensabile omaggino simpaticoso, tipo le caramelline che ti servono sul piattino del conto a fine pasto. Peccato non aver beccato Alessandro Borghese come cameriere del bar.
Più che altro a me sembra che il Groucho di p.15.iii sia spiccicato a Nino Manfredi fase-mezza-età...

[...]

Ad esser sincero non mi è piaciuta per niente
Solito horroretto da Piccoli Brividi à la Sime. Elementare e puerile, buono per le educande al massimo.
Spazio all'incubo zero. Spazio al margine dell'insondabile banalizzato nel rassicurante (v. finale semi-disneyano). Non è un prodotto che presenterei ad un pubblico con un'eta media superiore ai 30 anni che non cerca paperi, sorci, et similia. Carente anche nella struttura: quel poco che ha da dire si perde in un bicchiere d'acqua (di rubinetto, storto), lo pasticcia, finisce per ignorarlo, pensando più a tergiversare in ciarle da serial tv, quando non da tiepida sit-com.

Per me rimane un autore che non ha nulla a che spartire con lo spirito inquieto più dylaniato, come stile di scrittura, specialmente a livello di soggetto da "svolgere". Non amo i suoi disegni, ma sono la parte migliore del lotto a conti fatti - anche perché, come detto prima, la copertina è un flop evidente.
Voto 5 ½ e non oltre.

Nel dettaglio



S ► P ► O ► I ► L ► E ► R


Non bastano dei dialoghi buoni. Lo ripeto dalla premessa: la sceneggiatura è strutturata in maniera scadente. Pur essendo abbastanza lineare come costrutto, presenta uno squilibrio di base che la penalizza non poco.
In pratica non succede una mazza fino a p.80

A conti fatti per oltre 75 pagine non si verifica nessun evento in sé - figuriamoci un "incubo" - che possa incidere sull'atmosfera o sulla trama... a parte la sequenza della metropolitana (pp. 33-41). Il buon Simeoni non ha altro da offrirci che soporiferi ragguagli sul ritrovamento di cadaveri (nel corso dei secoli), insistiti siparietti con Groucho mattatore/amicone/flirtatore - carini, per carità, ma dopo un po' diventano stucchevolmente ingombranti come uno gnu parlante davanti allo schermo in sala - e ripetuti confronti di un perplesso Dylan ficcanaso con un Bloch sfiancato dal brancolare nella penombra, nella migliore tradizione dell'episodio da serial tv che deve tirare avanti la carretta di 25' minuti su fatti supposti. Oltre a questo fino a p.80 non accade nulla di rilevante, ahitutti .

Peccato, perché qualche idea stuzzicante Simeoni l'aveva pure intavolata.
Ma poi, come suo solito, ne perde gli spunti, preferendo incartarsi su altro.
Tanto per cominciare, in nessun ambito della tassidermia o dell'imbalsamazione, il semplice dissanguamento coincide con la mummificazione. Quindi spillare ogni goccia di sangue alle supposte "vittime" di Lucilla non vuol dire necessariamente che queste diventino mummie al posto di semplici cadaveri essiccati. E meno male che lo dicono pure gli anatomo-patologi di Scotland Yard

Non bastasse questo ambito semi-cialtronesco, il Sime pensa bene di lasciare tracce senza seguito del suo "stimolo" narrativo principale: perché tutte quante le vittime di Lucilla nei decenni stavano scrivendo qualcosa sulla morte che fa rinascere? Buah, non è dato sapere come/se l'avessero conosciuta su questa falsariga da "intellettual-artistioidi" per trarne spunto. Sta di fatto che la prossima vittima "creativa" (cioè Groucho ) non stava scrivendo nessuna commedia su questo concetto di morte rigenerante, a differenza dei precedenti poveracci mummificati. I quali avevano un'altra cosa in comune: erano spariti da diverso tempo (vedi p. 8 e p.11) senza che nessuno ne denunciasse la scomparsa prima di esser ritrovati in quelle fattezze, in luoghi remoti o distanti. Anche qui Groucho non sembra allinearsi perché ha sempre il Dog alle calcagna tipo segugio e non va alla ricerca di nulla in particolare (ispirazione compresa), salvo lo svago di qualche strusciata la sera in pubblico con Lucilla stessa, al bar o in pizzeria. Manco s'erano imboscati...

La grigia banalità di ricorrere ad una vampira come figura cardine della parte sovrannaturale parla da sola; con l'aggiunta di Hamlin per tirarsi fuori dalle beghe ancora peggio: meglio star muti. Brutta forte la risoluzione iper-semplicistica del tutto con Dylan che strappa la penna/stilo e la rivolge contro Lucilla a suon di urla, per lasciar spazio ad un'insopportabilmente saccaroide reunion con Groucho, che già era stato fra le balle per 3/4 d'albo .
Si poteva far molto meglio anche sul meta-argomento della ricerca della "forza creativa irripetibile" (p.53), ma ad un certo punto certe tirate sembrano più delle frecciate rosicanti dell'autore contro il "sistema" editoriale che consuma nel successo i meritevoli, e pubblica a spese proprie gli immeritevoli (v. personaggio del maestro di scrittura creativa, sagoma buona neanche per Don Matteo come spalla di Frassica).
Sulla stessa falsariga scemotta l'espediente facilone di dare il numero privato di una propria allieva al primo che capita senza fare una piega di riservatezza (p.61) o la scenetta dell'amico che gironzola (da solo ) casualmente dentro una pizzeria e che per questo s'aggiunge al tavolo. Sorridi al nuovo ospite, non farlo andare via (senza pagare )

In quel poco d'azione che succede non mancano gli scompensi, al limite della scorrettezza di comodo, a gamba tesa sulla presunta fessaggine del lettore, raggirabile di mestiere :
nel giro di 2-dico-2 vignette la cara Lucilla (pp. 36.iv-vi) passa da fanciulla spaurita in un anfratto, a mostro scarnito&famelico alle spalle del teppista... per poi appenderlo a testa in giù in tempo da record mentre la pula accorre manco una pagina dopo, rimanendo intenta a strisciare sui binari ancora nantro pochetto (p.39) giusto per fare paurababau alla sbirra, salvo poi ripresentarsi in ghingheri sotto falso-shock, non si capisce da quale direzione del tunnel, nantra paginetta dopo (p.40).
Proprio un bell'esempio di come sceneggiare le dinamiche di una sequenza credibile, chapeau
Meglio poi sorvolare sulla vaccata che dice Bloch (p.48.iv) sul DNA di una presunta altra vittima nel tunnel, perché non sta né in cielo né underground.

Una cosa sola dovrebbe consolare Simeoni dopo un parto simile: se ci sono in giro delle vampire in cerca di eternabile creatività da risucchiare goccia a goccia per scrivere nuove storie, di sicuro lui non corre il rischio di venire abbordato per una pizza al sangue. Nel sangue di un criceto anemico è più probabile trovare il nuovo Proust alla bufala

Bello, finalmente vedremo due classici anni 80 riuniti!
Dylan viene non si sa come tele-trasportato ad Eternia, non vedo l'ora....


V

Spinto dai primi positivi commenti, mi sono sforzato di leggerlo: lo sforzo è relativo all'andare in biblioteca giorno dopo giorno fino a che non è arrivato, ritagliarsi un po' di tempo e trovare una poltrona su cui sedersi a leggere.
Sarò forse molto cattivo ma:

La copertina: bella ma niente di più. Gli unici copertinisti di Dyd sono Villa e Stano.
Disegni di Simeoni: bravissimo ma non mi piace molto il suo Dylan. In alcune tavole mi sembra che stiano girando uno spot, non so se rendo l'idea.
Storia: interessante, abbastanza "vintage" ma con un finale che, secondo me, strappa via molti voti positivi facendo scendere un potenziale 8 ad un 5/5, 6 sulla fiducia. Dylan ha detto tutto quello che poteva sui vampiri con "Vivono tra noi" e "Vampiri". Tutto ciò che viene dopo, non è in linea con queste due mitiche storie. (il 6 sulla fiducia è dovuta all'assenza dei due poliziotti recchioniani, al consumare qualcosa assieme al pub tra Bloch e Dylan, al riferimento agli anni 80/90).

PS: altra cosa molto positivia, e di questi tempi bui non è poco, è che il contratto decennale con l'attuale curatore sta terminando. Vedendo quello che succede nella Penisola, ove i politici si eleggono da soli e non se ne vanno mai, non mi illudo: resterà ancora lì. Se mi sbaglio, e la Bonelli promuoverà un altro curatore, sarò felice perché ormai il Dylan Dog è stato distrutto e peggio di così non può andare.

PS: quella sopra cosa è? Di nuovo Ananga?

Una storia scritta da Mignacco e disegnata da Roi che ha tutta l'aria di essere minimo minimo preistorica.

Voci di corridojo, ma sembrerebbe che pure il Sommo si sia stufato di DD.
Gli hanno dato corda libera per oltre 8 anni, convinti fosse il novello guru del mondo fumettistico, ma visti i risultati penosi hanno cominciato a castrarlo come ex-plenipotenziario per libertà d'azione (v. nuovo Old Boy, riciclaggio storie, iniziativa pro-Vasco, etc... tutte cose in cui non ha potuto emettere verbo ). Le sue decisioni epocali sono state tutte cestinate (v. reboot a metà delle metà). Rania e Carpy sono le uniche scorie rimaste per sostenere la credibilità del suo ego, altrimenti dovrebbe finire in terapia.

Per questo ormai non parla più di DD in giro, non si auto-sponsorizza, non sprizza entusiasmi per i suoi amichetti veteronerd, fa solo un lavoretto di scrivania, anti-creativo visti i danni già fatti.
Probabile che lo stiano invogliando a mollare, senza silurarlo, ma facendogli trovare le motivazioni per non firmare altri contratti terminato questo.