Comincio a non sopportare il Dylan sorridente di
Brindisi (forse il mio disegnatore preferito) in copertina, che non ha nulla di goliardico né divertente in sé... manco fosse una locandina per la famiglia
Munsters A parte questo un
Magazine sopra la media nel complesso, che è bbona cosa
Alla fine ho votato 7, forse per incoraggiare qualcuno a comprarlo nonostante il prezzo non proprio "agevole". Le rubrichette fanno quello che possono, ma i dossier lunghi si difendono meglio - specie quello sui fari - e le foto/illustrazioni sono ben montate per creare un po' d'atmosfera sulla pagina in sé. Parlando delle storie...
S
P
O
I
L
E
RIl FaroTutto sommato un
Marzano che fa il suo consueto lavoro d'ufficio, ma si permette qualche scanzonatura abbastanza divertente sul finale, che potrebbe ricordare una certa deriva sclaviana à la Altroquando, col suo "Dio" marino (qui Antico Lovecraft-iano) rotto di palle e fanculista
La storia è stra-scopiazzata senza pudore dalla pellicola
The Lighthouse (2019, con W.Dafoe: se ne parla in modo approfondito nel dossier, pp.31-32), specialmente per alcune sequenze/motivi paroparo, vedasi gabbiani aggressivi, dipendenza dall'alcool, taniche d'asporto, convivenza traumatica, burrasche a gogo, richiami tentacolari, etc. Tuttavia Marzano ha la capacità di rivederla in salsa dylaniata col Nostro che prova ad indagare sulla base di qualche sospetto o visione, subisce la parte del mozzo-spugna, ed interagisce battibeccando col capitano Thora in modalità comedy, con qualche concessione all'erotismo da
Guerra dei Roses .
Si poteva rendere un po' meglio lo stress da clausura a corto di viveri & contatti, con la sensazione di assedio da parte di elementi "ignoti", risparmiando qualcosa sui siparietti Dylan-Thora, che a sua volta poteva esser resa in maniera meno monodimensionale, tra incubi e manie... ma alla fine il ritmo è buono e la sceneggiatura si snoda in modo gradevole. Il finale svacca nel grottesco paraculo: almeno in questo si schioda dal film e quindi va bene.
M&G non me li aspettavo sul
Magazine: a me piacciono parecchio in generale, e qui non fanno eccezione. Forse la parti sfumate in mezzatinta non c'azzecano tanto col loro stile - sanno di aggiunta forzosa - o non si sono sforzati più di tanto col Leviatano sul finale, che sembra una specie di Katinka Jones di scoglio... ma tutto sommato i loro disegni rappresentano (a modo loro) una garanzia.
Molto belli i polpi avvolgenti e le scene di pioggia tempestosa
Come in uno specchio deformanteLa cosa peggiore è senza dubbio il titolo
Per il resto
sforna un classico senza particolari spunti (v. twist finale) ma scritto in maniera onesta e mirata pro-Dylan denavorta. La tizia che vede faccedimostro ovunque mi ha ricordato un'altra storia (lunga) da Almanacco di diverso tempo fa, quell'
Uccisore di Mostri del Chiave+Sinsicalchi.
Ecco, a proposito di scuola salernitana ai disegni:
Rallo è di sicuro er mejo di queste 30pp. Promette benissimo, mi sembra un ottimo mix tra Brindisi e Nizzoli originari, e spero di vederlo rollare tavole quanto prima sull'inedito