Cravenroad7

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#426 - La morte in palio
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 Oggetto del messaggio: Re: #426 - La morte in palio
MessaggioInviato: ven mar 18, 2022 11:43 pm 
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Iscritto il: sab lug 04, 2020 11:15 am
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Io non ci ho visto Dylan che accompagna Ruth al suicidio, secondo me il suo compito finale è quello di "finire il film", cioè di ucciderla, evidentemente, nella terapia intensiva.
Invece decide di darle la Regina cosicché possa giocarsi la sua partita con la morte.

Ma in effetti non si capisce bene cosa sia reale e cosa no in sta storia, in un guazzabuglio pazzesco.
Forse vale una terza lettura.


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 Oggetto del messaggio: Re: #426 - La morte in palio
MessaggioInviato: sab mar 19, 2022 12:35 am 
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Un attimo: non ho detto "ucciderla"... bensì accompagnarla simbolicamente verso la Morte, o almeno una situazione vicina ad essa (v. stato di limbo e/o tentato suicidio). Tipo psicocompo. Ruth aveva già deciso di ammazzarsi irrimediabilmente, nei panni suoi, di Sandra, o di entrambe nel caso. Non può sfuggire a (nessuna forma di) se stessa. Non vuole esser fermata da Dylan, ma neanche esser istigata al suicidio o a trarre ulteriori conferme per una scelta ormai irrimediabile.

Desidera soltanto esser "accompagnata" prima del gesto fatale quanto preventivato, perché ha un ricordo ancora profondo di Dylan ed un legame intenso con lui (p.92.v), suo unico vero amico denavorta (v. alcoolismo, coppia sballata, rinfacciamenti simpaticosi di ricordi, etc). Una specie di Marina-non-ancora-fantasma che vuole farsi un ultimo weekend (qui parecchio depresso e soprattutto da prolungato sfogo confessionale) con Dylan che le presta orecchio prima di buttarsi a capofitto dalla scogliera. Inoltre Dylan, come figurante in un copione scritto da Ruth stessa, rappresenta sempre un buon partito per parlare di demoni interiori (che si sdoppiano) o indagare su un tentato suicidio-omicidio (immaginario) da cui scagionarsi.

Alla fine Dylan deciderà simbolicamente di lasciarle la Regina, e tornare a giocarsi una partita con la Morte, stavolta non più nei panni fittizi di Sandra, ma in quelli consapevoli della reale se stessa. Chi ci rimetterà le penne stavolta? Dovrà avere Dylan sulla coscienza il crepaggio del commercialista(alfiere) scroccone di Ruth e della cassiera(pedona) scortese del minimarket sotto casa sua? :tc: :D :tc:

Spoiler!
Ovviamente le mie spiegazioni sono puramente ciarle a tempo perso, che sicuramente è superiore per quantità a quello speso dalle autrici per raccapezzarsi con quanto da loro scritto... di falla in falla, sia a livello narrativo che logico :cry:

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 Oggetto del messaggio: Re: #426 - La morte in palio
MessaggioInviato: sab mar 19, 2022 2:16 pm 
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Iscritto il: sab lug 04, 2020 11:15 am
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La tua spiegazione mi convince appieno, wolkoff

e nell'inserire la partita con la morte di sandra nel "film" di Ruth si potrebbero aggiungere delle cose:
Sandra ha aiutato Ruth senza dubbio ad "uccidere" i personaggi odiati (pag. 91-92) e il come sia possibile che un alter ego possa giocare con la morte è parzialmente, credo, spiegabile con la sospensione dell'incredulità oppure con la netta creazione (pag. 92, mi pare) di Sandra assurta quindi a essere umano reale tanto da poter giocare.


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 Oggetto del messaggio: Re: #426 - La morte in palio
MessaggioInviato: sab mar 19, 2022 3:06 pm 
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Iscritto il: gio ago 20, 2009 12:26 pm
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Su questo sono d'accordo, anzi aggiungo...

... che Sandra è un alter ego quasi demoniaco, quanto a potere ormai raggiunto, e che probabilmente (come H.Burton nel #66) gioca a perdere di proposito. Nella mente di Ruth d'altronde Sandra è stata sempre la sua versione più scaltra e di successo, quella vincente che prende l'iniziativa incantando gli altri, capace persino di intortare cinicamente madama La Morte come in questo caso, in modo spietato e deciso. Direi quindi anche più coraggiosa dell'originale perché, nella sceneggiata/copione ideale in corso di scrittura da Ruth, ha avuto il "coraggio" fiction-ale di suicidarsi prima di lei - che invece tentenna ancora, tra la sua presunta innocenza e la volontà di farsi "traghettare" dopo un weekend di convivenza/sfogo con Dylan. In fondo chi ha bisogno di inscenare l'eliminazione del proprio alter ego, è forse più un aspirante suicida pavido o un assassino mancato un po' ipocrita?

La figure delle Regine sono simboliche per i cortocircuiti che (si) creano: quando la Morte perde la Regina nera irrompe Dylan nella partita creando un break para-dimensionale. Quando lui porta via la Regina bianca, la partita s'interrompe di netto, e Sandra perde potere "decisionale" a sua volta. Non causerà più le morti di elementi "sgraditi" sulla scacchiera, ma passerà idealmente la staffetta a Ruth in persona, che dovrà fare concretamente i conti con l'odioso passato, accoppando prima di sua mano la madre in carrozzella, e poi ponendo fine alla sua stessa esistenza, con quel "coraggio" di cui parlavo sopra... e che prima aveva delegato al proprio alias immaginario.

Detta così non sembra male come storia... ma per arrivare a questo si creano molti pasticci nei nessi tra un passaggio e l'altro, soprattutto per le incongruenze che riguardano la faccenda del (quasi)cadavere di Sandra in clinica e per come la polizia interagisce con questi fatti, in senso materiale (e materializzato). Una cosa è dare a bere a Dylan, alla Morte, ed i fake-social media la faccenda del proprio alter ego (o impersonarlo imparruccata alla bisogna, vedi riferimento al #33 Jeckyll), ma presupporre che tutte le indagini di Scotland Yard partano da una fantasia campata in aria - con Bloch&co che parlano di Sandra e del suo corpo come se esistesse - toglie credibilità al profilo giallognolo dell'albo, che a questo punto poteva esser del tutto rimosso :x:

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 Oggetto del messaggio: Re: #426 - La morte in palio
MessaggioInviato: lun mar 21, 2022 4:35 pm 
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Iscritto il: sab giu 19, 2010 5:51 pm
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la morte in palio
prosegue il parallelo tra il percorso di bilotta e quello di porretto e mericone... anche bilotta, all'infuori del pianeta dei morti, non è che abbia brillato eccessivamente...
la comfort zone (e che comfort zone) di porretto e mericone si chiama "il lago nero", il lago nero 2, 3, speriamo anche 4, 5, 6... sulla regolare, per ora 2, minestre riscaldate...
del resto, non a caso, il lago nero è ambientata nei dorati anni ottanta (vivaddio), mentre in "la morte in palio" fa addirittura capolino la data del 18 marzo 2022...
un remake di "partita con la morte" (buona per carità, ma i capolavori son altri), però, nonostante tutto, nonostanti anche le interpolazioni recchioniane, l'albo mi è piaciuto
ho apprezzato il taglio cinematografico, l'incipit accattivante, lo "scherzo" a pag. 53, gli schiaffi alla vecchia in carrozzina(in tema di vintage, torna il politicamente scorretto?)
merito anche e soprattutto di armitano, lo avevo già apprezzato molto nella bistrattatissima "chi muore si rivede", bello anche il virtuosismo a pag.10 con il foulard...
anche alcuni dialoghi ad effetto... anche se, ripeto, non apprezzo il linguaggio scurrile di un dylan dog ancora tutt'altro che post-recchioniano (caccola, stronzo, stronzate)
per il resto, come detto, la solita minestra... immagino le critiche al finale metafumettistico, ma guardate che questa è ordinaria amministrazione su dylan dog, da sempre...
la copertina è sicuramente la migliore pubblicata dai cestaro finora

voto 6+


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 Oggetto del messaggio: Re: #426 - La morte in palio
MessaggioInviato: lun mar 21, 2022 4:36 pm 
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In breve: una supercazzola noiosissima.


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 Oggetto del messaggio: Re: #426 - La morte in palio
MessaggioInviato: lun mar 21, 2022 9:24 pm 
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Kramer76 ha scritto:
per il resto, come detto, la solita minestra... immagino le critiche al finale metafumettistico, ma guardate che questa è ordinaria amministrazione su dylan dog, da sempre...


Talmente ordinaria che qui nessuno finora ha menzionato l'appeal/taglio meta- delle ultime pagine.
Quindi, la critica alle (supposte)critiche, senza averle neanche lette, suona anche questa sì come una minestrina scongelata male e forse già scaduta da tempo, da prendere prima di andare a letto al posto delle suddette supposte. E dire che non abbiamo scritto manco 3 pagine di topic finora...

Da parte mia ho accennato al meta- più che altro per il discorso autobiografico delle duplici autrici, e della loro storia-nella-storia (riflessa tra Ruth&Sandra) di lavori scritti a 2x2 mani incrociate, sceneggiature respinte, spersonalizzazione del talento. etc.
Non tanto sull'andazzo di Dylan che parla di sé in quanto fumetto, che qui non guasta nemmeno sul discorso di lasciare i finali aperti, forse in omaggio ( :D ennò, mo' te tocca ) al Maestro evergreen con gli occhiali da sole

AveChiave, dipartituri te salutant 8-)

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 Oggetto del messaggio: Re: #426 - La morte in palio
MessaggioInviato: ven mar 25, 2022 4:48 pm 
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Iscritto il: mer ott 30, 2013 9:02 pm
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Località: Macondo
Un albo che BAH, non saprei neanche troppo cosa dire. Nonostante la moria di commenti sul forum, sono piuttosto d'accordo con la media, in particolare mi rifaccio a Aleksandr, Keanu e Kramer che, da doversi punti di vista, hanno messo in luce bene cosa va e cosa non va nell'albo, secondo me.

Esce dal forno a microonde una storia rimescolata per uscire in questo momento storico della testata, ma intuitivamente adattata (e adattabile) un po' a qualsiasi pubblicazione e timeline. Qualche incongruenza, messa in luce più sopra, rimane. La storia è a tratti eccessivamente complicata e continuo a non gradire i ruoli marginali riservati a Dylan, che si riduce spesso a spettatore di storie a tema horror/giallo/paranormale.

È innegabile la maestria di Armitano, ma ho una repulsione di lunga data nei confronti del suo tratto sottilissimo e inconfondibile digitale.

Sufficiente sì, ma poco di più.

Ps: mi accodo specialmente a Kramer nel prendere con le pinze le prove sia di Bilotta che di P&M al di fuori delle rispettive "confort zone"

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Di solito ho da far cose più serie, costruir su macerie o mantenermi vivo.


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 Oggetto del messaggio: Re: #426 - La morte in palio
MessaggioInviato: ven mar 25, 2022 8:44 pm 
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Iscritto il: dom dic 29, 2019 12:06 pm
Messaggi: 3004
Località: WENETO
leonearmato ha scritto:
È innegabile la maestria di Armitano, ma ho una repulsione di lunga data nei confronti del suo tratto sottilissimo e inconfondibile digitale.


Sintesi perfetta anche della mia opinione di Armitano.

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"You should be ashamed of yourself".
"I am. 24/7".


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 Oggetto del messaggio: Re: #426 - La morte in palio
MessaggioInviato: ven mar 25, 2022 9:09 pm 
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Iscritto il: gio ago 20, 2009 12:26 pm
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Anche io sono di questo parere, come già scritto:

wolkoff ha scritto:
linee nette e squadrate, sottili ed impersonali, e quando si sfuma (o retina) è tutta roba stra-pixelata come effetto finale :| .
Sarà anche un onesto lavoro di Armitano, ma per me non è questo lo spessore dell'incubo che cerco. Uno stile così va meglio su Nathan Never o Julia, per non parlare delle tavole di flashback in mezza tinta


... ma tutto ciò non mi stupisce più di tanto, a differenza dell'appeal che riscuotono (ancora) i Cestaros, che personalmente mi sono decaduti molto a livello di considerazione. Questa copertina, per esempio, la giudico la peggiore della loro produzione dylaniata. Metallica e plasticosa, non si addice all'horror "corposo" in sé (v. discorso su Nathan di sopra), come era anche concettualmente scarsa (se non banale) quella dell'altra storia delle P&M (Candiweb). Meglio i tanto vituperati M&GconBaci(lieri :* ) sull'OB.

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MessaggioInviato: sab mar 26, 2022 11:36 am 
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ma quest'anno non si vota la storia del 2021?


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 Oggetto del messaggio: Re: #426 - La morte in palio
MessaggioInviato: sab mar 26, 2022 11:47 am 
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Località: Inverary 2.0
La zattera?
Next month, coming soon... almeno che non affondi nel mar di Azov: ora ho troppi impegni e scadenze almeno fino al 05/04.

Consideratela un'emergenza semi-umanitaristica in attesa di una tregua :wink: .

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 Oggetto del messaggio: Re: #426 - La morte in palio
MessaggioInviato: lun mar 28, 2022 6:21 pm 
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Iscritto il: mer set 30, 2015 1:02 pm
Messaggi: 1504
ho votato 7 ma avrei voluto dare di più: l'albo è ben scritto e molto ben disegnato, la narrazione è complessa, deviante e piuttosto originale. In più c'è lo splatter e si rievocano diverse vicende del passato che ho amato moltissimo.
purtroppo il finale svela un congegno poco stabile, in questo sono molto d'accordo con Wolkoff: pecca di logica più o meno volutamente, nel tentativo di sfruttare l'escamotage della "sospensione dell'incredulità" per chiudere un cerchio che, nel piano reale del racconto, non si è mai neanche aperto.


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 Oggetto del messaggio: Re: #426 - La morte in palio
MessaggioInviato: gio mar 31, 2022 2:44 pm 
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Iscritto il: dom ago 24, 2008 9:27 pm
Messaggi: 767
La copertina dei fratelli Cestaro mostra una pedina Dylan troppo solida per infrangersi così (avrebbe dovuto avere l'interno vuoto).

Ma è il meno. Rita Porretto e Silvia Mericone per questa "Morte in Palio" saccheggiano "Partita con la Morte" e la festa con Ruth ubriaca è pure un accenno alla Rowena di "Attraverso lo Specchio". Scopiazzate e colpi di scena chiaverottiani non innalzano questa storia, nonostante gli splendidi disegni di Armitano.

Va bene sorprendere il lettore (che già si sta annoiando avendo tra le ma un albo che trasuda di "già letto"), ma almeno provare ad emozionarlo. Nisba.

Spoiler!
Dovevamo capirlo dato che Ruth non si è concessa al Weinstein di turno (personaggio per l'appunto parecchio banale)?


Deludente


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 Oggetto del messaggio: Re: #426 - La morte in palio
MessaggioInviato: gio mar 31, 2022 7:11 pm 
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Iscritto il: ven giu 12, 2015 7:29 pm
Messaggi: 2148
un remake di partita con la morte in versione più incasinata... onestamente dal duo mi aspettavo di meglio...

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Regola numero uno: I commenti non rispecchiano l'andamento dei voti.
Regola numero due: Il 6 è un voto contemporaneamente positivo, negativo e neutro.


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