Cravenroad7

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#426 - La morte in palio
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 Oggetto del messaggio: Re: #426 - La morte in palio
MessaggioInviato: ven mar 11, 2022 7:08 pm 
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Iscritto il: ven giu 27, 2003 10:00 pm
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alla faccia del reboot che serviva per semplificare e dare chiarezza sul passato di Dylan :| :mad: :?: :evil: :roll:
non ci sto capendo niente , cose accennate mai più riprese , Gnaghi mai più citato , neanche un pensiero , ma il ciclo 666 è stata una cosa a parte, questo è chiaro non c’entra niente coi numeri dal 407 in poi ...


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 Oggetto del messaggio: Re: #426 - La morte in palio
MessaggioInviato: ven mar 11, 2022 7:45 pm 
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Finalmente una storia con un po' di continuity e non l'ennesimo adattamento da un Old Boy... e pure un vago accenno a un "universo dylaniano" ("Mefistofele") poi sbugiardato dal finale.
Tyler Durden, Harry Kellerman, e persino il "Jekyll" di 33 anni fa, si incontrano e fanno il verso a Bergman e a Chiaverotti.
In teoria tutti soddisfatti, tranne i lettori della Settimana Enigmistica

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Qui non entrate, ipocriti bigotti,
Ginocchia fruste, sepolcri imbiancati,
(F. Rabelais)


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 Oggetto del messaggio: Re: #426 - La morte in palio
MessaggioInviato: dom mar 13, 2022 2:11 pm 
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rimatt ha scritto:
Buoni i disegni, anche se hanno un che di "pupazzoso" (non saprei come altro dirlo)


... soprattutto per Ruth (e qualche volta Dylan) ho avuto la stessa sensazione.
Facce inutilmente da "babbuini" comicheggianti, quando il resto delle vignette ha un'impostazione diametralmente opposta: linee nette e squadrate, sottili ed impersonali, e quando si sfuma (o retina) è tutta roba stra-pixelata come effetto finale :| .
Sarà anche un onesto lavoro di Armitano, ma per me non è questo lo spessore dell'incubo che cerco. Uno stile così va meglio su Nathan Never o Julia, per non parlare delle tavole di flashback in mezza tinta: pessima realizzazione e altrettanto la stampa. Anche la Morte (scacchista) rispetto a quella di Roi è una mezza tacca, nell'ambito dylaniato. Le scene horror sono pure banali e poco comprensibili (a parte quella del volo dal palazzo, pp.54-55): non si capisce di cosa inquietarsi sia nelle sequenza di Dylan al notebook che nell'ascensore (pp.51-52; 61-62)... ma questo forse deriva dalla sceneggiatura più che altro.

Chiudo sul lato grafico con la copertina: comincio a pensare che i Cestaros non siano adatti a DD. Anche questa "fredda" e plasticosa, se non rigidamente metallica, fino all'impersonale (v. sopra). Sembra più roba adatta alle locandine dei videogiochi che ad un fumetto "corposamente" horror e surreale.

Passiamo alla storia:



S P O I L E R



Ok, l'abbiamo capito, le P&M volevano riscrivere la "loro" personale bio-meta-storia in quanto duplici autrici/narratrici a 4 mani, spersonalizzandosi nelle multi-identità e crisi esistenzialiste varie. Ma che bisogno c'era del revival di Partita con la Morte, che ficcato così sembra solo una marketta di richiamo per gli aficionados visto il trentennale (uscì esattamente nel Marzo 1992) ? Non è che in qualche OB prossimo venturo scopriremo che Montanari&Grassani in realtà erano due alter ego della stessa persona, che gioca a briscola con l'Uomo dai due Volti, perdendoci la pensione infernale? Bah... :roll:

Tutto sommato la sufficienza (stentata) gliela do, perché alla fine non mi ha urtato più di tanto... però è una storia che tratta cose straviste/strasentite in tutte le salse, senza colpi di scena - io personalmente avevo intuito già dalla sequenza della pistola riflessa (pp. 24-27) che Sandra era un parto mentale di Ruth e poco altro.

Un continuo lamento della protagonista che si attacca alle balle dalla prima vignetta: capisco una vita difficile e una creatività non ricompensata/realizzata, ma un valzer di autocommiserazioni tali non regge la lettura di 94 pagine monocordi :? :? :? .
Dal duo P&M penso sia lecito aspettarsi qualcosa di meglio, ma le ultime prove (OB a parte) confermano un trend abbastanza verso il negativo. Inoltre non sopporto il marchio del Sommo con la fissa per la citazione shakespearean a tutti i costi (assieme ad altre citazioni forzose)... e quanto a "sospensione dell'incredulità" (p.89), intravedo la necessità di una totale rimozione della credibilità infra-narrativa per potere accettare determinate cose. Due in particolare:

    #1) La Morte che gioca a scacchi del #66 non accetterebbe MAI di esser USATA come semplice strumento di vendetta, per l'eliminazione dichiarata dei "pezzi" sgraditi della nostra vita... mentre qui sembra dar manforte alla strategia di Sandra-occhiperlei senza fare una piega. Qualcosa stona, altroché :x:

    #2) Che senso ha parlare d'indagini, mettere in ballo Bloch, Carpy, Rania, etc... se non esiste di fatto un delitto, dal momento che Ruth non ha commesso concretamente alcun reato, e nessun quasi-cadavere comatoso di "Sandra" (a sua volta fake id) è stato trasportato nella sala di rianimazione sospesa, dopo quella operatoria?
    Alla fine è solo Dylan ad esser turlupinato immaginificamente dalla vicenda del doppio, ma queste vicende per come sono rappresentate esulano dalla sua sfera, coinvolgendo altri personaggi/contesti che invece necessitano di prove "concrete" per delle indagini su un tentato omicidio... il quale di fatto non si verifica nei fatti avvenuti, stando al presupposto che Sandra è solo un alter-ego fittizio di Ruth.
    Persino durante lo spiegone risolutivo con Sandra, Dylan continua a dire (p.88) che le prove incastrano solo la bionda Ruth. Maddeché :?: :?: :?: ... se non esiste nessun cadavere della bruna in rianimazione e le impronte sulla pistola possono essere di fatto solo di Ruth??? La pistola per far cosa poi... stento ancora a capirlo, a livello di delitti. E quali indagini coinvolgerebbero di fatto ancora Bloch (p.91) se è tutta una messinscena para-distorsiva, in cui un solo colpo reale di pistola andrà a segno, quello last minute del tentato suicidio effettivo di Ruth, dopo aver lasciato la casa di Dylan (p.84) :?: :!: :?:

:tc: Insomma, ennesimo pasticcio logico: più che sospeso nell'incredulità, appeso con lo sputo dell'approssimazione e sospeso con nota, riservandosi di tornare accompagnato dai genitori (di strutture narrative più solide) per la riammissione in sede dylaniata :tc:

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 Oggetto del messaggio: Re: #426 - La morte in palio
MessaggioInviato: lun mar 14, 2022 11:35 am 
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Votato Buono, nonostante il finale. Tutta la lettura mi è piaciuta, bona trama, battute, chiacchiere ottimi disegni, ma alla fine ho chiuso l'albo con lo stesso dubbio di wolkoff.
Spoiler!
Ma quindi la morta non è morta, anzi, la morta non esiste, e non c'è il cadavere, e questo mi chiarisce i comatosi appesi, ma quindi la storia da dov'è partita?


Ultima modifica di hakuna il mar mar 15, 2022 11:38 pm, modificato 1 volta in totale.

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 Oggetto del messaggio: Re: #426 - La morte in palio
MessaggioInviato: lun mar 14, 2022 4:37 pm 
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wolkoff ha scritto:
Uno stile così va meglio su Nathan Never o Julia, per non parlare delle tavole di flashback in mezza tinta: pessima realizzazione e altrettanto la stampa.


Allora non è solo la mia copia! Giusto per capire la situazione, questa è una delle pagine promozionali dell'albo sul sito della Bonelli:

Immagine

che corrisponde alla pagina 13 dell'albo.


Chi ha l'albo davanti si accorgerà della miriade di dettagli saltati, specialmente negli sfondi, e della differenza qualitativa nella stampa (alla faccia di quelli che dicono che è stato stampato apposta così per dare l'idea della fumosità dei ricordi di Ruth!).

Tanto per dirne un'altra, a pagina 30, ancora una pagina di flashback, si vede (a malapena, ma si vede), l'etichetta del vino "Pessoa", autore citato nell'albo; a pagina 92, si vede di nuovo la bottiglia, ma soltanto con la vista di Lucky Luke si riesce a vedere l'etichetta, che presenta la stessa (importante) scritta!

Secondo me bisogna essere davvero coraggiosi a stampare albi così male, e a chiedere pure piccioli.

Tralasciando in tutto questo, per pura pietà cristiana, il fatto che per la miliardesima volta la tavola promozionale NON corrisponde alla tavola poi effettivamente stampata, come si vede dalla posizione diversa dell'onomatopea (che nella stampa è stata messa oltretutto al posto sbagliato, secondo me) e soprattutto dalla follia di Dylan che prima si rivolge a Ruth chiamandola per nome: "Ruth, ma che hai?" e nella vignetta finale SI PRESENTA: "Lascia che ti aiuti, mi chiamo Dylan!", cosa che nell'albo stampato poi viene aggiustato in maniera sensata...

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 Oggetto del messaggio: Re: #426 - La morte in palio
MessaggioInviato: mar mar 15, 2022 1:23 am 
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Beh, almeno i collezionisti di Anteprime saranno soddisfatti se si (ri)stampano le pagine per conto loro :D .
Davvero, una resa inqualificabile: già la versione originale non era questo granché, ma quella stampata risulta quasi improponibile, a livello tecnico, perdendo quel poco di significativo che aveva il tratto di quelle tavole.


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SPOILERO QKS

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@Hakuna

Inutile tentare ricongiunzioni logiche a quanto sparpagliato sulle pagine.
Quando un autore (o due autrici, come in questo caso) danno la priorità alla manfrine esistenzialiste o al psico-messaggio da intortare a tutti i costi, rimane poco spazio per imbastirci una struttura credibile interna alla storia/sceneggiatura, quandanche si volesse sforare nel territorio del surreale - che qui non viene neanche lambito, a dire il vero: mica siamo davanti alle nipotine di Ambrosini, tsk :roll:

Possiamo tutti credere che Ruth faccia passare il suo alter-ego Sandra per una persona(ggio) reale... fregando tutti i media, la stampa, l'ufficio di collocamento e (soprattutto) Dylan.
Possiamo anche credere che questo alter-ego alla fine diventi così influente a livello spiritico-medianico, da poter gabbare la Morte dopo il suo (fittizio, e mai avvenuto) tentato donni(sui)cidio, mentre si auto-sceneggia uno stato comatoso sospeso e decide di giocarsi una sua personale vendetta a scacchi... con morti VERI stavolta (il produttore porcone, il giornalista stronzo, etc)
Ma possiamo credere che pure Bloch&co si bevano la questione di un delitto mai avvenuto di fatto e che incriminino Ruth di un tentato omicidio immaginario (aprendoci pure un'indagine chemmanco N.C.I.S), parlando di prove, impronte, etc, quando nessun corpo di Sandra in realtà è stato operato in ospedale né messo in rianimazione sospesa :?: :?: :?:

A questo punto posso pure credere che :r: sia in realtà un alias di Recchioni che ha ammazzato Sclavi durante un banchetto per un matrimonio gay tra amici.

Sospensione d'incredulità nebulizzata in aerosol evaporante verso narrazioni molto nebulose a se stesse

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MessaggioInviato: mer mar 16, 2022 7:55 am 
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Forse lo abbiamo già scritto e notato tutti, ma anche la carta (da un po') è diventata di pessima qualità.
In questo albo l'ho notato in modo ancora più evidente, sembra carta straccia.


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bertuccia ha scritto:
Forse lo abbiamo già scritto e notato tutti, ma anche la carta (da un po') è diventata di pessima qualità.
In questo albo l'ho notato in modo ancora più evidente, sembra carta straccia.


A me non pare: sarà che compro molti fumetti e vedo un po' di tutto, ma la carta bonelliana rimane tra quelle di qualità migliore. Mi sembra la solita di sempre. Magari ci sono più partite, alcune delle quali di qualità inferiore?

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È la mia opinione, e la condivido.

Ciao,
Teo


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È più "leggera", infatti se metti 425 e 426 affianco l'ultimo è decisamente più sottile.

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Keanu Coen ha scritto:
la tavola promozionale NON corrisponde alla tavola poi effettivamente stampata, come si vede dalla posizione diversa dell'onomatopea (che nella stampa è stata messa oltretutto al posto sbagliato, secondo me) e soprattutto dalla follia di Dylan che prima si rivolge a Ruth chiamandola per nome: "Ruth, ma che hai?" e nella vignetta finale SI PRESENTA: "Lascia che ti aiuti, mi chiamo Dylan!", cosa che nell'albo stampato poi viene aggiustato in maniera sensata...


Nella tavole di anteprima c'è anche una virgola mancante. In effetti, nella tavola definitiva (stampata male) è stato aggiustato l'errore d'attribuzione del balloon (un'evidente svista) ma è stata spostata l'onomatopea, che ora è del tutto fuori posto. Per me la si sarebbe dovuta mettere nell'angolo in basso a destra della vignettona in alto, che oltretutto è completamente nero.

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Ciao,
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rimatt ha scritto:
Keanu Coen ha scritto:
la tavola promozionale NON corrisponde alla tavola poi effettivamente stampata, come si vede dalla posizione diversa dell'onomatopea (che nella stampa è stata messa oltretutto al posto sbagliato, secondo me) e soprattutto dalla follia di Dylan che prima si rivolge a Ruth chiamandola per nome: "Ruth, ma che hai?" e nella vignetta finale SI PRESENTA: "Lascia che ti aiuti, mi chiamo Dylan!", cosa che nell'albo stampato poi viene aggiustato in maniera sensata...


Nella tavole di anteprima c'è anche una virgola mancante. In effetti, nella tavola definitiva (stampata male) è stato aggiustato l'errore d'attribuzione del balloon (un'evidente svista) ma è stata spostata l'onomatopea, che ora è del tutto fuori posto. Per me la si sarebbe dovuta mettere nell'angolo in basso a destra della vignettona in alto, che oltretutto è completamente nero.


Grande Rimatt! Esattamente! C'è anche la virgola da considerare... Però il fatto è che anche negli albi vecchi le vignette in anteprima spesso e volentieri erano "falsate" rispetto all'albo, c'erano spesso balloon poi diversi dalla versione in stampa, messi lì solo per fare "contesto". In questo caso specifico, c'è il problema che il primo balloon di Dylan ("Ruth, ma che hai?"), in cui si capisce che i due si conoscono già, è in totale contraddizione con l'ultimo balloon ("mi chiamo Dylan"), nel quale Dylan le si presenta!
E l'onomatopea, chiaramente, nell'albo stampato è messa male, a "bicchiere già rotto", mentre andava messa nella vignetta precedente.

Errori, su errori, su errori, su errori. Da quando ho ripreso a leggerlo, ormai dal 400, non c'è mai stato un albo la cui presentazione online non fosse sballata. Nemmeno uno. Dà quasi da pensare.

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rimatt ha scritto:
bertuccia ha scritto:
Forse lo abbiamo già scritto e notato tutti, ma anche la carta (da un po') è diventata di pessima qualità.
In questo albo l'ho notato in modo ancora più evidente, sembra carta straccia.


A me non pare: sarà che compro molti fumetti e vedo un po' di tutto, ma la carta bonelliana rimane tra quelle di qualità migliore. Mi sembra la solita di sempre. Magari ci sono più partite, alcune delle quali di qualità inferiore?


La mia è davvero brutta, oltre che sottile.


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 Oggetto del messaggio: Re: #426 - La morte in palio
MessaggioInviato: ven mar 18, 2022 4:58 pm 
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wolkoff ha scritto:
Beh, almeno i collezionisti di Anteprime saranno soddisfatti se si (ri)stampano le pagine per conto loro :D .
Davvero, una resa inqualificabile: già la versione originale non era questo granché, ma quella stampata risulta quasi improponibile, a livello tecnico, perdendo quel poco di significativo che aveva il tratto di quelle tavole.


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Inutile tentare ricongiunzioni logiche a quanto sparpagliato sulle pagine.
Quando un autore (o due autrici, come in questo caso) danno la priorità alla manfrine esistenzialiste o al psico-messaggio da intortare a tutti i costi, rimane poco spazio per imbastirci una struttura credibile interna alla storia/sceneggiatura, quandanche si volesse sforare nel territorio del surreale - che qui non viene neanche lambito, a dire il vero: mica siamo davanti alle nipotine di Ambrosini, tsk :roll:

Possiamo tutti credere che Ruth faccia passare il suo alter-ego Sandra per una persona(ggio) reale... fregando tutti i media, la stampa, l'ufficio di collocamento e (soprattutto) Dylan.
Possiamo anche credere che questo alter-ego alla fine diventi così influente a livello spiritico-medianico, da poter gabbare la Morte dopo il suo (fittizio, e mai avvenuto) tentato donni(sui)cidio, mentre si auto-sceneggia uno stato comatoso sospeso e decide di giocarsi una sua personale vendetta a scacchi... con morti VERI stavolta (il produttore porcone, il giornalista stronzo, etc)
Ma possiamo credere che pure Bloch&co si bevano la questione di un delitto mai avvenuto di fatto e che incriminino Ruth di un tentato omicidio immaginario (aprendoci pure un'indagine chemmanco N.C.I.S), parlando di prove, impronte, etc, quando nessun corpo di Sandra in realtà è stato operato in ospedale né messo in rianimazione sospesa :?: :?: :?:

A questo punto posso pure credere che :r: sia in realtà un alias di Recchioni che ha ammazzato Sclavi durante un banchetto per un matrimonio gay tra amici.

Sospensione d'incredulità nebulizzata in aerosol evaporante verso narrazioni molto nebulose a se stesse


Non ci metterò la paglia sul fuoco, ma credo che in realtà
Spoiler!
tutte quelle parti siano a uso e consumo di Dylan, nel senso che tutto costituisce una messa in scena della Morte per utilizzarlo come pedina (o pedone) creando una sorta di realtà effimera destinata ad evaporare quando lui arriva alla soluzione.
Non che mi piaccia tanto, come stratagemma.


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 Oggetto del messaggio: Re: #426 - La morte in palio
MessaggioInviato: ven mar 18, 2022 8:19 pm 
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Un albo particolare, volutamente illogico in alcuni punti
la morte, lo sappiamo dal n.66, non ama essere imbrogliata ma in questo albo succede (ma succede davvero? boh) proprio per la sospensione dell'incredulità di cui a pag. 89
un albo non dico noioso ma piatto: io avevo intuito la non-esistenza di Sandra già dall'inizio per esempio e le scene con bloch, carpenter e rania sono da latte alle ginocchia dop...
i disegni non mi hanno fatto impazzire, gusti personali.

una curiosità semmai, in salsa giuridica:
a pag.17 bloch dice "...l'accusa EVOLVA da tentato omicidio a omicidio colposo"
questa frase fa dedurre che, logicamente, l'omicidio (ancorchè colposo) sia più grave del mero tentativo; ebbene in italia - a livello di pena prevista in astratto si badi bene, tralasciando il giudizio morale ed eventuali aggravanti- non è così, paradossalmente.
il delitto tentato infatti, è punito con 12 anni di reclusione se la pena per il delitto consumato è l'ergastolo, mentre negli altri casi si diminuisce da 1\3 a 2\3. Dunque partendo dall'assunto che la legge penale italiana punisce l'omicidio consumato con non meno di 21 anni di reclusione, ne deriva che NEL MIGLIORE DEI CASI, la pena per il tentato omicidio è di 14 anni di galera! (21 anni diminuiti di 1\3) tutto ciò non considerando aggravanti, riti speciali ma nemmeno attenuanti.
Mentre non è cosi per l'omicidio colposo!
l'art. 589 del codice penale infatti punisce l'omicidio colposo con la reclusione da 6 MESI A 5 ANNI -tralasciando casi specifici che comunque non riguardano l'albo- quindi molto meno rispetto al tentato omicidio.

che stranezza vero? voglio dire, nel tentato omicidio il cristiano è vivo mentre nell'altro caso è al cimitero, sembra un nonsenso logico e invece viene punito con maggiore severità l'elemento psicologico (il dolo) che è sintomo di volontà inequivocabile di causare l'evento morte al suddetto cristiano.


Ultima modifica di Colonnellooo il ven mar 18, 2022 8:22 pm, modificato 1 volta in totale.

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 Oggetto del messaggio: Re: #426 - La morte in palio
MessaggioInviato: ven mar 18, 2022 8:20 pm 
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SCACCO ALLO SPOILER

@Votarxy

Ho ammesso/concesso nella prima opzione che Dylan sia parte principale di una auto-suggestione trasmessa per conto terzi (o doppi, alias).
Ma questo non regge per il resto dell'albo, anche perché alcune sezioni non (pre)vedono la sua presenza, ed i fatti riportati su vignetta inquadrano sviluppi indipendenti da Dylan... con cui non interagisce né in prima persona né per resoconto altrui, specie per la questione della sala operatoria e delle indagini già autosufficienti e belle che avviate da parte di Scotland Yard.

Inoltre pensare che sia tutta una bolla mentale da far sbollare a Dylan abbassa ulteriormente lo spessore della pseudo-trama a livelli di faciloneria elementare. Più che parlare di "sospensione dell'incredulità" parlerei quasi dell'ennesima strategia di comodo in assenza di escamotage migliori, dopo essersi arenati col resto della storia, per come è stata imbastita. Si sono ficcate in un cul de sac logico e quindi si prosegue con una presa per il cul/fondelli che fa saltare il banco, tenendo conto che alla fine Dylan di fatto non influisce poi tanto negli eventi in sé. Interrompe la partita fittizia - ma con vittime vere, altra incongruenza :| - di Sandra con la questione della regina in pugno... ma in soldoni il suo compito era solo quello di accompagnare Ruth al tentato suicidio effettivo (pp.92-93) - e infatti lì sì che si spara da sola - e poi lasciarle la possibilità di "giocare" una nuova partita con la Morte per uscire dal limbo - a spese dei suoi conoscenti sgraditi?

Poi - ma qui parliamo di semplici impressioni personali :3 - non mi sembra che la Morte si diverta in tutto questo, o sceneggi lei qualcosa per metterci Dylan di mezzo in base a finalità/disegni sconosciuti ai più, traendo qualche vantaggio/piacere dal fatto che lui arrivi alla "soluzione".

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