Cravenroad7

Sarebbe magnifico!

Siamo vivi, ma siamo fuggiti appena ci siamo resi conto di quanto siate tutte pesantissime!
Nonna, Julia e Norma!
Una cartolina da una spiaggia caraibica, con un drink in mano.

Davvero 7? Boh, non è per amor di polemica che ho citato il tuo voto Alexander, ma ho trovato questo episodio assolutamente interlocutorio, di passaggio, dimenticabile, per i livelli a cui ci ha abituato Berardi.
Per cominciare è una delle poche volte in cui non c'è un approfondimento psicologico consistente dei colpevoli (anche perché sono tanti) , ma anche la stessa indagine che fluisce stancamente verso la soluzione quando ero lì ad aspettarmi chissà quale colpo di scena.

I punti oscuri elencati da Bertuccia sono chiari e inconfutabili (perché hai cominciato con quello che sembrava invece un elogio?) e li faccio anche miei: in primis non si è capito perché inizialmente il russo dovesse essere risparmiato.
L'indagine alla fine non è che la ricerca del sopravvissuto, e trovando lui si dipana tutta la matassa (notare infatti che soltanto una didascalia ci dirà della cattura del resto della banda).
Il "trucco" del telefono mi ha fatto un po' storcere il naso come soluzione narrativa (non poteva usare il cellulare per chiamare, chi chiama più col fisso? Oppure recarsi al motel senza avvisare).
Infine la talpa che viene beccata facile facile la trovo proprio l'esemplificazione della piattezza della trama: poteva essere solo lui , lo trovano a casa e buonanotte ai suonatori e alla fantasia.

Per usare la stessa espressione usata da Bertuccia, ma al contrario: un albo con una marcia in meno, anzi due, troppo piatto per essere vero (colpa di Berardi e del livello a cui ci ha abituati), per me che amo la musica direi anche come un album interlocutorio di un cantautore che stavolta agisce solo col pilota automatico.

P.s.: d'accordo pure su Webb, qualche guizzo nelle indagini dovrà pur averlo a volte!
P.p.s: anche il finale con nonna...mmm...mi è piaciuta la citazione di Jung ma l'ho trovato comunque...appiccicoso
P.p.p.s: prima volta che la copertina non mi fa impazzire, anzi. Julia soprattutto è venuta malino, ma è la dinamica che non mi ha catturato. In compenso la prossima copertina è magnifica e si candida già per la migliore dell'anno.

Mi ha intrattenuto senza annoiarmi, come un buon poliziesco senza chissà quali pretese.
Certo ci sono storie di Julia migliori, anche di molto, con interessanti approfondimenti psicologici, ma ci sono anche storie piene di riempitivi inutili, senza ritmo e a volte un po' noiose. Tra un albo con una vicenda che starebbe in venti pagine e dove le restanti sono occupate da Julia che litiga con Webb (e altro) e si vengono a conoscere vita morte e miracoli del cugino di terzo grado di una vittima preferisco di gran lunga un poliziesco come questo, pur con le sue semplificazioni che non ho gradito troppo nemmeno io (telefono).

Ha una marcia in più nelle sequenze più brutali, quelle dove i criminali agiscono privi di qualsiasi scrupolo, uccidendosi con freddezza e sangue freddo.

Sono frammenti drammatici e realistici, da fumetto "adulto".
Conditi poi da momenti camomillosi, tra nonne, incubo (che non mi è dispiaciuto) e considerazioni trite e ritrite sull'infanzia.

Posso concordare con la bellezza e crudezza di quella sequenza, ma si tratta di una dozzina di pagine solamente. E complessivamente delle prime 40 dell'albo, il resto (quando arriva sulla scena Julia, incubo a parte) si appiattisce decisamente con una indagine senza sale né aromi.

Julia lo è sempre, un fumetto adulto, mica solo questo mese. Stavolta mancava quel tocco di ispirazione in più che Berardi, fortunati noi, mette mediamente 10 volte all'anno su 12. Infatti per me quello di questo mese è il classico albo meno ispirato che in ogni annata possiamo leggere un paio di volte, massimo 3.

La qualità media di Julia, per quel che leggo io , è largamente in testa nei Bonelli, pur considerando anche l'ottimo Mauro Boselli su Tex (e purtroppo l'assenza di Manfredi).

Allora forse mi sto rammollendo

Può seguire qualche SPOILER:

Sangue bianco l'ho letto tutto d'un fiato. Serrato, senza riempitivi, nemmeno minimi. Non posso votare quindi meno di 7.
Eppure ci sono situazioni e personaggi che mi sono parsi esagerati, come tutto il "processo" a Julia, la sua liberazione e la figura dell'amante, indubbiamente intrigante, ma mi è sembrata stonata in una storia così. Ben reso il personaggio del politico di estrema destra.

Ma che razza di anteprime sono quelle uscite sul sito riguardo Julia? Nemmeno uno straccio di trama futura, quattro righe senza nessuna importanza.

Sangue bianco per me è bocciato quasi completamente.
I dialoghi procedono su due binari totalmente diversi, quasi fossero di due epoche diverse.
Abbiamo situazioni più esplicite del solito, con riferimenti e atteggiamenti sessuali inusuali, inaspettatamente volgari, e altre in cui malavitosi incalliti usano termini come "pupa" e "verdoni", che sono decisamente desueti e anacronistici.
La storia non c'è niente da fare, non mi è piaciuta. Odio e detesto questo continuo riferirsi alla polizia come violenta e non capisco che cosa credano di dimostrare con questa stucchevole denuncia pseudo sociale impegnata.
Della parte restante, sui gruppi vomitevoli di estrema destra e fasciorazzisti, per quanto di stretta e urgente attinenza ai nostri tempi, la parte paradossale e caricaturale credo rovini un po' il tutto.
Oltre al contorcersi di sottotrame inutilmente contorte e macchinose.

Vediamo con chi dei due mi allineerò io stavolta (ho già una mezza idea ).

Non ho ancora letto Sangue Bianco e dirò la mia più avanti, ma volevo chiedervi invece: avete letto l'anteprima 2022 sul sito Bonelli riguardo Julia?
Stranamente per la prima volta è un"anteprima "senza anteprima", che senso ha ?
Per chi non lo sapesse, normalmente vengono spese delle righe per raccontare gli argomenti o gli eventuali viaggi degli episodi dell'anno che verrà , a me è sempre sembrato interessante anche se si trattava di sintesi estreme, di spunti.
Stavolta nada de nada, solo le tavole di alcuni episodi.

Tra l'altro lo stesso è capitato anche con DD, di cui vengono anticipati solo gli autori del 2022, senza sinossi alcuna.
Per Tex e Zagor invece viene detto di più, soprattutto per il ranger.
Non capisco cosa serva una rubrica di anteprime, ormai tradizionale, se poi non ci scrivi nulla, allora fanne direttamente a meno.
Bonelli sempre più misteriosamente deludente, ahinoi.

C'è qualcosa di Myrna?

Le tavole di anteprima non le ho sfogliate, tanto non dicono nulla degli episodi e i disegni so già che sono ottimi.
È vero che se si vedesse Myrna si capirebbe che ritorna, mi hai dato la voglia di controllarle.
Per quanto riguarda il resto, come ti ripeto non c'è nessuna anticipazione a differenza dell'anno scorso e dei precedenti.

Ho controllato e non c'è
In compenso c'è una tavola in cui si vede Webb fare sorrisetti ad una specie di collaboratrice o segretaria.
SPERIAMO

Sangue Bianco (in ritardo): non so Rimatt su chi si è poi allineato, ma io sono molto vicino al parere di Bertuccia.
Non è piaciuto troppo nemmeno a me, soprattutto la seconda parte, quella in cui entrano veramente in gioco Julia e Leo.

Una prima (e unica) considerazione di carattere generale: trovo che in genere vengano troppo caricaturizzati i politici, soprattutto non moderati, facendogli fare regolarmente la figura dei minchioni, mentre personalmente dubito ormai che i cosiddetti moderati siano più intelligenti e/o competenti dei più polarizzati (mi trattengo dal fare cognomi dei membri "moderati " del nostro e di altri governi) ma questa è una questione lunga e soprattutto un parere mio.

Venendo alla storia, non mi ha convinto perché si risolve troppo facilmente



mentre nella prima parte, tra le preoccupazioni di Webb con la talpa e quelle di Robson, pareva che fosse il caso più complicato e irrisolvibile del decennio.

Come ha scritto Bertuccia , non si capisce bene il ruolo di Regan Hayes (bel personaggio, anche se graficamente mi è troppo sembrata la gemella di Myrna) anche se a me non danno fastidio le scene più esplicite, anzi. Immagino la ritroveremo comunque, ed è un bene per la serie aggiungere ogni tanto dei villain ricorrenti.
In conclusione mi azzardo a dire che gli episodi che toccano più distintamente temi politici sono forse quelli che vengono mediamente meno bene, forse perché ci sarebbe bisogno di più pagine per non ridurre ed estremizzare troppi concetti.

Più con Alexander che con Bertuccia, ma a dire il vero mi trovo piuttosto in una via di mezzo tra i due.

La storia mi è sembrata un po'... sensazionalistica, non dico tagliata con l'accetta (in quanto a trama) ma troppo schematica sì, ed effettivamente il tutto si sgonfia fin troppo in fretta, dopo che le premesse parevano puntare altrove. Però la sceneggiatura compensa almeno in parte i difetti: l'albo è al solito ben scritto e scorrevolissimo, alcuni personaggi sono ben delineati e la lettura è godibile. As usual.

La sufficienza (e abbondante) c'è tutta, per me.