Cravenroad7

in che senso si scopre? si sapeva già da dicembre, tra l'altro tu stesso avevi postato i ritagli di preview che anticipava la cosa...

Non avevo capito che le storie fossero collegate, ho letto oggi il riassunto. Quando le ho postate non avevo ancora fatto questa associazione. Meglio così, è stata una piacevole sorpresa.

DA NON PERDERE!

Ma infatti, già mi pregusto il ripasso delle due storie precedenti!

Tra l'altro noto adesso che pur cambiando titolo hanno lasciato la stessa frase di presentazione, che ora suona fuori contesto, hahahahah.


V

Ahahahahahahahahahahah ho visto ora, ma come si fa?!?!?!?!

anteprime dylan dog 2022 ,
l’impressione è quella di stabilità, autori rodati ,
mi sembra non ci siano annunci , si è passati dall’annuncite acuta , al moderatismo.
inoltre di batman / dylan dog non c’è neanche traccia , il mistero continua....
tra l’altro nell’anno in cui esce il film di batman e avrebbe un ulteriore traino.... mistero

Dei grandi nomi annunciati sull'anteprima del sito Bonelli mi interessano quasi solo Ambrosini, Bilotta ed Enna (che torna anche sulla regolare). Potrebbe essere un'annata al risparmio per quanto mi riguarda.

Infatti sto rimpiangendo il periodo dell'annuncite, della meteora, del matrimonio con Groucho e del Dylan barbuto.
Almeno c'era materia per indignarsi e per polemizzare (contro Recchioni o contro il resto del forum, a seconda dei casi e delle giornate).
Abortito il reboot, siamo tornati all'elettroencefalogramma piatto degli anni di Gualdoni, con un'importante differenza: gli anni passano e la testata è sempre meno riconoscibile e sempre più lontana dal modello originario. Nei testi, nei disegni, nelle copertine, persino nel tamburino e nella grafica.
Contu, Baraldi, Poretto/Mericone, Ostini e Simeoni sono i nuovi Marzano, Gualdoni e Di Gregorio.
La Barbato timbra stancamente i cartellini e sta diventando per Dylan quello che è stato Nizzi per Tex.
Ambrosini e Bilotta restano gli unici che vale la pena di leggere, ma scrivono poco e scrivono un Dylan tutto loro, che difficilmente può fare scuola.
Sclavi scrive col contagocce, è venduto a peso d'oro solo nelle librerie e lo leggiamo in tre.
Dei disegnatori classici solo Roi e Mari continuano a pieno regime. I nuovi sono tanti, troppi, e spesso risultano difficili da distinguere.
Le copertine dei Cestaro sono scolastiche, anonime e qualche volta persino bruttarelle e sciapite (tipo quella del prossimo inedito).

In un quadro del genere, le uscite si moltiplicano anziché ridursi e diventa facile scordare titoli, autori e contenuto delle storie a distanza di pochi giorni dalla lettura.

Per quanto mi riguarda, continuo a comprare e leggere tutto solo per collezionismo e per abitudine.

Penso che Busatta presto o tardi diventerà il prossimo curatore di tutto Dylan. Serie regolare e Old Boy può darsi diventino intercambiabili, potrebbe essere anche un bene se così sulla regolare si azzerassero le novità del nuovo corso.

Puro Vangelo, V.M.

Ah perché è da chiamare anteprima un elenco dei soliti nomi che da anni lavorano su Dylan?! Non so chi di voi segue Dragonero ma lì come anteprima ne hanno dette di cose che faranno in futuro.
Per me vi è un cambio al vertice e Recchioni ormai scocciato non ci ha provato manco quest'anno a lanciare un evento o qualche saga su Dylan. Non sto acquistando più nulla in edicola già da prima dell'uscita delle storie su Vasco ed anche i color ho abbandonato(prezzo esorbitante per storie corte e disegnate da cani a volte) acquisto solo il Pianeta dei Morti cartonato ma perché sò che merita se nò manco quello.
L' addio di Cavenago pure è stata un altra mazzata ma mi ero reso conto che si era rotto i coglioni anche lui. Mi annoia totalmente questa gestione ormai che rimpiango anche io il Dylan barbuto. Non per come è stato impostato sia chiaro ma potevano osare di più e forse non staremo di nuovo con il solito soporifero modo di fare di questa testata che la vedo totalmente allo sbando. Spero solo che l'anno prossimo se come si dice cambia veramente il curatore, prego che se ne vadano anche parecchi autori. L ho sempre detto che ci vuole un reset totale e gente con idee nuove. Se nò che chiudessero con buona pace di tutti che sto povero cristo l' hanno ammazzato già centinaia di volte.
Quale sia il suo destino comprerò quando veramente sentirò in me che ne vale la pena. È inutile seguire un fumetto con l'obbiettivo di andare a cercare eventuali errori o intossicarmi perché una storia non è finita per come avevo immaginato. Sarà il passatempo di qualcuno andare a scansionare pagina per pagina il nostro. Io un fumetto lo leggo per intrattenermi non per farmi venire un ulcera. E non ne vale la pena manco per questo 2022 sicuramente.

che il curatore stia tirando a campare in attesa del passaggio di consegne è ormai piuttosto palese... Busatta non mi dispiacerebbe
in merito a quanto detto da V.M., sono d'accordo su quasi tutto, il duo Poretto/Mericone lo vedo di un altro livello rispetto agli altri

Tra alti (la trilogia del Lago nero) e meno alti (il resto) Poretto e Mericone mi fanno comunque ben sperare.
Chi sarà il curatore e se sceglierà una strategia conservativa (alla Gualdoni) l'importante sarà la qualità degli autori coinvolti e la loro voglia. Grandi autori svogliati non servono a molto. Bisognerà avere il coraggio di limitare al massimo quegli autori, nuovi e vecchi, che si sono dimostrati poco adatti o deludenti, puntare maggiormente su quelli affidabili (tipo Enna, direi anche Ambrosini ma temo la sua ispirazione possa risentire di un eccessivo carico di lavoro), magari riuscire a scovarne 2-3 nuovi in gamba (ad es. mi piacerebbe vedere Rauch su Dylan).
Questo per la regolare. Se sarà curatore unico e si eliminassero le (benché minime) differenze l'Oldboy andrebbe ripensato, magari ridotto nelle uscite, a meno che non venda davvero bene, ma ci sarebbe sempre il rischio di grossi cali di qualità alla lunga.

Non so se avete notizie, ma da quel che so continua Recchioni, forse semplicemente ha o hanno cambiato metodologia. Che forse continuare a sparare bombe una dietro l'altra a parte far parlare non ha portato i risultati di vendita. Il problema sono le troppe pubblicazioni, questo ritmo non li può reggere. Chiunque si stufa a leggere tutte queste storie. Diminuire e di molto le uscite per aumentare la qualità.