Cravenroad7

Molto belle le prime sequenze, potrei farci un pensiero, anche se non ho idea di chi siano i disegni.
L'altro è Piccatto o almeno credo (non il mio disegnatore preferito), ma più che Dylan sembra un giovane Xaby...


V

I disegni delle prime sequenze sono di Piccioni e Di Vincenzo, che io adoro. I testi di Porretto e Mericone. I testi delle altre sono di Eccher, i disegni di Piccatto e della sua corte dei miracoli
Sulla prima storia ho grandissime aspettative.

Alcune tavole da "La colazione dei campioni", di Officina Infernale, dal prossimo Color. Lasciamo stare i disegni, che ogni scarrafone è bello a mamma sua, ma come si fanno a leggere (per non dire a SCRIVERE) baggianate di questa risma?

Mmm...potrebbe essere interessante, è un artista che conosco solo di nome e ovviamente stiamo parlando della milionesima interpretazione fuori dai canoni di Dyd, che a molti ha anche stufato; mi resta il dubbio sulle 32 pagine, ma leggendo in giro sembra che Officina Infernale sia avvezzo a creare storie con poche tavole. Vedremo.



V

Non capisco perché quando uno vuole scrivere su Dylan Dog si usa sempre la depressione come stato d'animo o addirittura come caratteristica principale di questo personaggio. Ad oggi questa malattia (perché sì la reputo come tale) viene citata in moltissime fonti, se ne parla a dismisura ma per me sempre nel modo sbagliato. Come se fosse una skill in più che ognuno di noi ha, una cosa passeggera, un vanto quasi al giorno d'oggi perché avere un periodo nò fa figo. Per me viene sempre sottovalutata e trattata in modo superficiale dalla massa perché chi ci ha fatto i conti sa benissimo che non la si augura manco al suo peggior nemico. Detto questo mi urta e non poco vedere Dylan ogni tre per due buttato in questa tematica, non perché non voglio che non se ne parli ma per il modo in cui viene trattata tale questione. Poi sarò io che ricordo male ma Sclavi non lo aveva caratterizzato come un depresso cronico o uno che aveva un qualche malessere nel vivere. Ha affrontato questioni sociali che ti facevano aprire gli occhi su la solitudine, il diverso, l' emarginato ecc... ma non ricordo che il personaggio di Dylan Dog ha come peculiarità lo stare sempre in paranoia già di prima mattina come in queste tavole.

Credo sia arrivato il momento di cambiare la forma del color. Ormai non è più sperimentazione. Ogni autore inventa un suo personaggio diverso e ci appiccica sopra la texture di Dylan Dog. Questo non è sperimentare, questo è abusare del nome per mettersi in mostra.

Mi pare di aver capito che Officina Infernale abbia già scritto roba con Dylan protagonista, in rete credo.
Il mio interesse nasce come di consueto dal poter leggere un autore che non conosco, a prezzo modico e col paracadute di un personaggio che di norma so potermi coinvolgere.

Comunque d'accordissimo sul cambiare format al CF, magari tornando alle storie lunghe e basta, sperando si riesca a trovare qualcuno con qualcosa da raccontare.

@ Keanu
Scusa detective, ma sbaglio o hanno cambiato il titolo a questo CF?


V

sono molto incuriosito da questo color , dato che officina infernale l’ho sentito citare , ma non l’ho mai letto.
certo ad una prima vista potrebbe sembrare essere l’ennesima interpretazione “disegnata male” stile gipi , anche se con i colori non fa così brutto.

per quanto riguarda la depressione , io ultimamente non l’ho vista su dylan , forse su qualche cliente, ad esempio su un magazine che mi era piaciuta molto come trattata.
al massimo dylan ultimamente l’ho visto alcolizzato , che è diverso.
ma magari non ricordo bene.

In realtà credo di aver letto male, e "La colazione dei campioni" è solo il titolo di un capitolo, ora vedo.

No intendevo proprio il titolo del CF, mi pareva di chiamasse materia oscura o una roba così...forse.


V

Confermo, il titolo prima era proprio "Materia oscura".

Grazie Keanu! Fa piacere sapere che non sono ancora rimbambito.
Si saranno accorti che era già il titolo di un altro fumetto...


V

Ce l'ho, quel fumetto, autografato da David Lloyd!

Ovviamente quoto.
Sarebbero preferibili storie decisamente inerenti al personaggio, pur nella sperimentalità che da sempre contraddistingue la testata.
Ben vengano, per dire, eventuali "What If" (come la rivisitazione stokeriana già vista su queste pagine).

Quindi si scopre che la storia di Porretto e Mericone nel prossimo Oldboy è legata ancora a "Il lago nero" e "cuore cattivo".