BILOTTIADE
il principe d'inverno mi manca
18. l'impostore mediocre, deludente
17. oggetti smarriti sufficiente,un pò troppo naif
16. l'alleanza sufficiente, è un filone che non mi piace
15. una pessima annata buona, meglio di tante altre lette ultimamente
14. la macchina umana buona ma senza entusiasmarmi
13. le regole della comicità buona
12. cuore di zombie buona
11. il cammino della vita buona
10. UNA RISATA VI RESUSCITERA' buona
9. NEL NOME DEL FIGLIO più che buona
8. ADDIO GROUCHO ottima
7. IL TRAMONTO DEI VIVI MORENTI ottima
6. SALUTI DA UNDEAD ottima
5. IL PIANETA DEI MORTI
una delle migliori ministorie di dylan dog di sempre, insieme a "margherite" e alcune altre
bilotta inaugura la sua saga zombi con un gioiellino scintillante, perfetta capacità di sintesi, ritmo perfetto
bree, groucho zombi, il galeone, il lungo addio, la retorica del "diverso"
una continua strizzata d'occhio allo zoccolo duro di dylan dog...
4. LA FINE E' IL MIO INIZIO
capitolo ostico, bilotta crea una base biblica, filosofica e politica per la sua personale zona del crepuscolo
c'è anche un pò di "lama di rasoio"... werner è un john ghost che ce l'ha fatta, forse ispirato ad herzog o a lynch
mentre dario argento è una via di mezzo tra giovanni il battista e xabaras... retorica, ma sempre appassionante
l'atmosfera è quella del dylan dog originale, perfetta miscela tra drammatico e grottesco, scene divertenti
la tintura sul cuscino, cagliostro, l'astuccio bomba, groucho, la biennale degli zombi, l'orinatoio
3. LA CASA DELLE MEMORIE
il vero dylan dog, apparentemente distopico, in realtà ci sono tutti gli ingredienti fondamentali del personaggio
maneggiati come solo sclavi sapeva fare: come definire altrimenti il racconto nel racconto dedicato a claudio amato
oppure l'episodio del marito che compra la colazione all'ex-moglie, o quello del figlio prediletto incatenato in cantina
zombi che parlano di filosofia, politica, sociologia, ma soprattutto di sè stessi e a noi stessi
la perdita, l'eutanasia, il ricordo, la speranza, l'oblio, la fuga...
2. LA GRANDE CONSOLAZIONE
bilotta, oltre a scrivere una storia sulla morte che non sia la solita storia, dimostra anche che si può trattare di covid
o di qualsiasi altro tema attuale senza piegare dylan dog alle mode... riflessioni acute e raffinate sulla pandemia...
mi è piaciuta molto la scena con i naturisti (no vax?), su misura per ambrosini la vita parallela della morte nei secoli
poetica, musicale: la frase ricorrente sul destino, il bacio, il ballo... una storia con pochi zombi (disegnati pure male)
inoltre una storia che riprende uno dei primi capolavori di sclavi ("attraverso lo specchio") senza farti bestemmiare...
1. NEMICO PUBBLICO N°1
un perfetto dylan dog senza dylan dog, l'ex-indagatore viene nominato per la prima volta a pagina 69
e compare solo a pagina 78, prima di essere ridotto in frantumi nel fragoroso, spettacolare, finale
il protagonista è il nuovo xabaras, rigenerato, quasi meglio dell'originale, un grottesco romanticismo
non lascia indifferenti, a metà tra tim burton e john waters. indimenticabile la love story con marlene
l'ospedale, il bingo (1, 25, 43... l'alba, morgana, nessuno), la suoneria, la bolla frigorifera...