la dama in nero certo che ne scrivevo di cazzate su questo forum, ciao a tutti, c'è nessuno?
ebbene sì, mi sono rimesso a leggere dylan dog (e sticazzi)
qualcosa ho rivalutato, qualcosa (più di qualcosa) l'ho "distrutto" definitivamente
adesso devo recuperare tipo 10 anni di arretrati
ripartiamo dalle basi, io l'ho sempre sottovalutato per la mia idiosincrasia verso il giallo e qui c'era tutto: il giallo, l'eredità, il castello, il fantasma, i maggiordomi...
ora, basta snocciolare questo elendo e si capisce subito che questa è una delle storie di dylan dog invecchiate meglio in assoluto, un dylan "di genere", un dylanissimo privo di sovrastrutture ideologiche, forse soltanto il personaggio del maggiordomo marxista e alcolizzato e quella vignetta finale in odor di perdono o di pietà per l'assassino, ma ci sta
sclavi è al suo apice, una tragicommedia perfetta e dire che groucho esce subito di scena (per qualcuno forse sarà anche meglio così...)
si ride di gusto con il cugino frate che lancia esilaranti maledizioni e ama dormire con un lastrone di pietra come coperta
scena preferita: dylan e la cameriera fanno sesso, mentre l'inquietante ritratto di lord blengings sovraintende alla copula
i montanari e grassani sono perfetti, copertine fantastiche, soprattutto la seconda
CAPOLAVORO ASSOLUTO
voto 10