V.M. ha scritto:
Arrivo un po' in ritardo, ma fin dall'annuncio ci tenevo a dirvi che trovo
perfetta la scelta di Montanari e Bacilieri come nuovi copertinisti dell'Oldboy e davvero bella la loro prima copertina.
La testata mira a riproporre il Dylan classico degli anni '80/'90 ed è difficile trovare un Dylan più classico, riconoscibile e retrò di quello di Montanari. E dato che Montanari ha 85 anni, ha sempre lavorato in coppia e inevitabilmente negli ultimi anni ha perso smalto, lo si affianca a Bacilieri, che è uno dei migliori disegnatori italiani in attività.
E poi, lasciatemelo dire, non se ne poteva proprio più delle copertine pittoriche, piene di charoscuri e virtuosismi, alla fine tutte per lo più indistinguibili. Vogliamo copertine di fumetti, non opere da museo!
I Cestaro (pur bravissimi, sia chiaro) sono più "leggibili" di Cavenago (altrettanto bravo), è vero, ma pure loro sono troppo pittorici. E le loro copertine finora mi sono sembrate tutte insipide e anonime. Non attirano l'attenzione, non incidono, non restano in mente per più di qualche ora. Il loro Dylan è un mix di decine di altri Dylan, il loro tratto è scolastico e poco riconoscibile. Guardate, ad esempio, la copertina dell'Oldboy appena uscito: formalmente corretta ma assolutamente insignificante.
Ancora: Dylan è un fumetto di orrore, certo. Però è anche un fumetto "di ironia e fantasia" (come recitava una sua vecchia pubblicità). Ed è un fumetto Bonelli con le radici nel secolo scorso.
Montanari e Bacilieri incarnano perfettamente lo spirito ironico e surreale di Dylan e aggiungono un gusto retrò puramente bonelliano. Tratto limpido, colori piattissimi (col puntinato, che non mi dispiace affatto), massima leggibilità e un Dylan che più iconico non si può, con mostro e pistola in bella vista.
Chiaro, Montanari non è Caravaggio e spesso vedremo approssimazioni, imprecisioni e proporzioni un po' sballate, ma lo scopo principale di una copertina è arrivare subito dritta al punto, stampandosi negli occhi e nella memoria del lettore.
Del resto, le ricordate le copertine di Galep e di Ferri? Erano basso artigianato e qualche volta erano proprio disegnate male, ma erano sempre straordinariamente efficaci. Non a caso le ricordiamo ancora, anche a distanza di decenni.
La SCELTA di Montanari e Bacilieri, infatti, È perfetta... Chi meglio di Montanari può fare le copertine di una testata di cui per tantissimo tempo è stato unico disegnatore, insieme allo storico sodale Grassani? E per uno come me che ama Bacilieri , la notizia è ancora più ben accetta. Tutto questo, però, momentaneamente vale solo in teoria, almeno a giudicare da questa, prima, copertina... Infatti il discorso fatto finora riguarda questa copertina in particolare.
In questa copertina cosa si vede? Si vede un Bacilieri quasi inesistente, ridotto ancora di più all'osso dalla colorazione (basti guardare le figurine sullo sfondo del quadro, che sono a malapena macchie di colore).
Le matite di Bacilieri erano splendide, il panneggio e il chiaroscuro delle tende era elegantissimo, Dylan era forse il miglior Dylan che gli ho visto disegnare. Fai inchiostrare quel disegno a Montanari e viene fuori questo:
-un disegno SOLO di Montanari, dato che Montanari NON ha inchiostrato Bacilieri, ma ha disegnato il SUO Dylan SOPRA quello di Bacilieri, che infatti ha una silhouette completamente diversa, tipica del buon Paolo; diciamoci la verità: chi vede questa copertina penserà che Bacilieri ha fatto la parte dentro il quadro, e Montanari tutto il resto.
-un lavoro dozzinale, perché giustamente Montanari ha l'età che ha (basta vedere anche qui la differenza tra la pistola di Bacilieri e quella di Montanari... guardate quelle dita che la stringono...)
-la colorazione retrò, con quel puntinato, è il chiodo definitivo sulla bara (insieme al solito uso criminale del digitale), perché le cose sono due, o puntinato ci facciamo Daryl Zed, per dargli l'effetto vintage, o ci puntiniamo Dylan Dog, che non è mai stato così vintage!
Su tutto il resto (riconoscibilità, chiarezza, immediatezza, e quant'altro), ovviamente hai ragionissima, era l'ora di avere di nuovo delle copertine "semplici", ma se proprio dovevano, questa scelta andava fatta vent'anni fa, con M&G INSIEME al massimo della loro forma, non oggi, che una copertina così vuota e piatta su Dylan non si era mai vista. Giuro, sembra che abbiano usato come copertina una delle illustrazioni usate per le orride cartoline di Dylan di trent'anni fa.
Insomma, Dylan ha bisogno da morire di copertine di questo tipo, ma sicuro non ha bisogno di ulteriori cose fatte a cazzomannaggia (cit.), perché ogni mese ce ne propinano già almeno una nella regolare (vedi l'ultimo Celoni bifido...)
In ogni caso, se è il prezzo da pagare per non avere più Cavenago sulla regolare, Montanari e Bacilieri forever! Vedremo come saranno le prossime.