Conoscendo la divaganza rapsodica di Bilotta, credo che Godwin sia ormai un capitolo chiuso... e che tutto quello che doveva dire (o comportare) sia terminato alla chiusura del suo albo monografico. 'Na croce sopra e passa anche lui, a miglior non-vita narrativa.
Valla ha scritto:
- Come ha fatto Dylan Dog a "risorgere" dopo essere stato sbranato dagli inquisitori (nel numero 69)?
Dylan non può morire (n.7, 57, 77 e perché no, Speciale 32)
Partiamo da una premessa.
Io posso credere alle dichiarazioni di Bilotta solo quando vedrò il corrispettivo sulla carta pubblicata. Perché con gli anni che passano nulla mi toglie di pensare che farà l'ennesima "riconsiderazione" tangenziale tornando sui propri passi e battendo nuove piste/focus, dopo aver sparigliato briciole pollicinesche in tutt'altra direzione, e quando uscirà (chessò) lo S#39 avrà preso come riferimento la saga di Inverary spostata a Moonlight non prima di prendere un treno per Machu Picchu
.
Se davvero per lui la scena finale del #69 ha un valore "effettivo" (e definitivo, nel senso che definisce un percorso), e che Dylan muoja sbranato alla lettera, devo ammettere che mi delude un pochetto in questa visione semplicistica. Secondo me quella era
e rimane una scena dall'alto valore iconico-metaforico, non avvenuta in senso stretto nella realtà, come decine di scene simili impostate da Sclavi, senza neanche rientrare nell'onirico. La meta-battaglia senza fine di
Dylan Dog (inteso come fumetto capostipite di un trend... infatti Sclavi parla di "uscirà") contro i benpensanti, bacchettoni, reazionari, censori, inquisitori non è mai finita - ne abbiamo
parlato qua non molto tempo fa - e capita spesso che venga ancora straziato/divorato come in un incubo da certi mostri molto realistici, purtroppo. Del genere, non a caso : "
Riuscirà il nostro eroe a... "
Se poi, lo ripeto, questa decisione serve più strumentalmente ad escludere altro post#70, allora usare il #69 come spartiacque ha un valore soltanto orientativo, stile lapide miliare, per agevolare ri-scritture apocrife successive, come quella del #100 che qui non fa legge, per ora.
Detto questo, cogliendo gli spunti di
Valla (
), gli vorrei ricordare che proprio
l'anno scorso ci siamo confrontati sulla questione, nello show inziale, del podio dei sosia di Groucho, dove mancava il terzo classificato. Alla luce dei fatti visti in questo S#35 e dell'aneddoto su Chaplin, possiamo dire che Waldo stava ammiccando a se stesso, come Groucho "mancante" per far arrivare il messaggio a Dylan-spettatore in platea?
Per quanto riguarda il discorso sulle svariate mesmerizzazioni del Dylan ari-morto ben prima del (simbolico) #69, come nel #57, sembra che Bilotta sia abbastanza stuzzicato dalle vicende di
Inverary (ari-Scozia,
keep in mind... and compass) e di Vergerus pre-inquilino della torre di Hicks Sr... ma da qui a dire che ci svilupperà qualcosa prima che i miei nipoti facciano il militare per l'Unione EuroAntiCinese ce ne passa... di tempo, soprattutto
.
Su una cosa però nutro qualche speranza, anche alla luce di ciò che ho scritto una pagina fa sul fatto che Bethany-La Morte
abbia patteggiato un bonus/jolly con Waldo-Groucho per uscire dallo specchio.
Non potrebbe (anche) essere che Waldoconiglio, oltre a sdoppiarsi in modalità Paziente Zero alla bisogna, abbia chiesto a
Beth di graziare stile immune l' "amato" Dylan per diverse volte quando si caccia in qualche guajo a base di morsi di zombie ed ammazzamenti vari?
Bel regalino no, prima di esser costretto a tornare nei panni di Waldo, lasciando il suo clone/dummy in ospedale a confondere gli shenzzziati
Non dimentichiamoci la chiusura del numero scorso, negli uffici infernali: tra tutte le cartacce impilate, il Burocrate dai Due Volti fa notare che Dylan se l'è cavata ben troppe volte quando la Morte era andata a prenderlo, aggirando regole ed appuntamenti prefissati. Non potrebbe darsi che, senza saperlo, abbia usufruito dei bonus/jolly di sopra, con Beth complice del raggiro?