Cravenroad7

AMORE E ORRORE PER L’INDAGATORE DELL’INCUBO!


Buongiorno tenebra
Soggetto e sceneggiatura: Barbara Baraldi
Disegni: Nicola Mari

Quale oscuro segreto cela la tetra villa dei Nicholson? Quali drammatici eventi hanno funestato le vite dei suoi abitanti in passato? Dylan deve riuscire a districarsi dalle mortali spire di una femme fatale d’altri tempi...

Gli orrori di Dunwich
Soggetto e sceneggiatura: Andrea Cavaletto
Disegni: Roberto Rinaldi

L’Old Boy viene ingaggiato per indagare nel paesino di Dunwich, nel Suffolk, dove avrà a che fare con tre donne agli antipodi tra loro e una terribile storia in cui amore e orrore vanno di pari passo...



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Per rendere il topic più consultabile da chi volesse avere pareri in anteprima, tutti i commenti relativi all'attesa dell'albo, fatti prima di avere comprato e letto l'albo, andranno spostati nei topic dell'area ANTICIPAZIONI in modo che, almeno le prime pagine, siano una serie abbastanza pulita di commenti.

Se qualcuno continua qua non è grave, ma sappia che dopo qualche tempo i suoi post saranno spostati senza preavviso.

Inoltre si ricorda a tutti di segnalare gli SPOILER, ove presenti.

Questo Old Boy è una BOMBA!! Due storie intense, dylaniate, emozionanti. SPETTACOLO!!!

Una delle tavole di anteprima della storia di Cavaletto che ho visto mi ha ricordato un sacco un racconto che avevo scritto una decina d'anni fa, mi ha incuriosito tantissimo e mi ha riportato indietro nel tempo... Sembrerebbe proprio una bella storia.

Umberto Eco è risorto per commentare queste storie

Comunque a proposito di anagrammi, sono riusciti pure a sbagliare la soluzione che danno nel primo editoriale...
La soluzione dell'anagramma BRILLANTE, DYLAN DOG! U. ECO è L'INDAGATORE DELL'INCUBO (come ricordava in questi lidi qualche giorno fa Aleister) e non, come scrive Busatta, INDAGATORE DELL'INCUBO. E anche Bartezzaghi ce lo siamo giocati così...



P. S. Madonna mia, che papocchio la prima storia! Un frullato di baraldate da stendere un bue...

Partendo dal presupposto che nella storia di Baraldi e Mari per me non c'è niente da salvare, se non dal punto di vista grafico, secondo me il problema principale di questa storia è che andava tenuta nel cassetto ancora qualche altro mesetto e cesellata un pochino meglio, visto che dal punto di vista materialmente della "regia" è davvero incommentabile. Dato che le immagini valgono più di mille parole, vi lascio queste due o tre paginette per darvi un'idea della questione. Ovviamente seguono pesantissimi

SPOILER

Iniziamo dal principio, da questa bellissima veduta panoramica di Mari a pagina 10, dove apprezziamo una torre con l'ultimo piano senza alcuna finestra, e soprattutto con un doppio cornicione centrale:



Confrontiamola adesso con questo particolare di pagina 44 (trascurando momentaneamente il fatto che si tratta come al solito di un copincolla), in cui invece compare il finestrone in alto, ma per par condicio scompare un cornicione!



A pagina 93, ovviamente, ritornano i due cornicioni.
Notiamo anche che in tutte le vignette questa vetrata dall'esterno appare sempre uguale, con quattro pannelli per quattro pannelli. Che accade quando ci spostiamo all'INTERNO di questa torretta? Questo, la moltiplicazione dei pannelli!



Ora, questo pressapochismo secondo me sarebbe già ridicolo di per sè ma (e lo dico per chi non avesse intenzione di leggere l'albo) diventa terribilmente grave considerando che, e rinnovo lo

SPOILER,

questa torretta è la CHIAVE di tutto il mistero dell'albo! La Baraldi ce la atturra per 90 pagine su 'sta torretta del menga, e questo è come la vediamo realizzata nell'albo! La finestra è proprio la protagonista della scena madre a pagina 93! Assurdo...

Per me, questa è la sintesi di cosa rappresenta quest'albo: pressapochismo nello scrivere, pressapochismo nel disegnare, pressapochismo nel revisionare.

Già che ho fatto la foto, vi sottopongo anche questa, che è esilarante: la Baraldi ce la atturra per 90 pagine anche su 'sta porta che chissà che mIsTeRo MiStErIoSo deve nascondere, e poi Mari a pagina 91 ci regala questa perla (dopo la miliardesima citazione dell'ascia di Shining, di cui non si è evidentemente mai sazi):

SPOILER



Nell'ordine: porta spaccata, porta spaccata, porta spaccata, porta INTEGRA! Ma come si fa???
E ripeto, fosse una cosa così tanto per, ci farei sopra una risata, ma questo è (Dio, perdonami!) il CLIMAX dell'albo!

Per non parlare del problema della chiave, altra follia assoluta di continuity mancata. E non prendiamo nemmeno l'argomento "Dylan Dog, lo sverginatore dell'incubo", che da questo punto di vista la Baraldi me l'ha fatta a torrone.

E questi sono solo alcuni dei problemi legati SOLO alla resa grafica. Quelli legati alla sceneggiatura, alla trama e alla "regia" sono talmente tanti che persino io potrei non avere tempo a sufficienza per segnalarli tutti.

Mi faccio il segno della croce per la baraldata della regolare di fine agosto...

Letto, per ora, soltanto la prima. "The graduate" incontra "Shining" e il connubio è ottimo. Una di quelle storie, la cui qualità, porta a dire: "Non era necessario un reboot era sufficiente mantenersi a questo livello" (anche se il reboot mi piace!).
Vediamo ora come va con la seconda.

Ho votato accettabile, ma in virtù della storia di Cavaletto, quindi come per lo scorso Oldboy non saprei se consigliare la spesa di 6,90 € per una sola storia da 7.

Buongiorno tenebra parte bene, come successo altre volte con la Baraldi; l'atmosfera, grazie a Mari, è allucinata e sinistra, la dark lady ha un suo fascino, poi diventa presto un brodo allungato, tra scene di sesso e dialoghi da romanzo d'appendice, fino ad un finale che si rende ridicolo andando a citare Il laureato.
Voto: 5

Gli orrori di Dunwich è una bella storia horror. Farà contenti gli amanti dello splatter, il mio stomaco un po' meno.
Atmosfera classica azzeccata, bel finale.
Voto: 7
P.S.
Ma perché un personaggio così negativo ha le fattezze di Nathan Never?

Sono, quantomeno, due soggetti più ambiziosi del solito, tuttavia le sceneggiature non mi hanno convinto.
Strano per la seconda, perché in generale leggere Cavaletto è un piacere. Diciamo che in entrambe le storie c'è qualcosa che stona, come se non si fosse davvero dentro.

Non sono ancora riuscito a comprarlo, perché le uscite della settimana di Ferragosto hanno avuto una distribuzione a sgoccioli, senza contare le edicole in ferie. Anche per il CF e ML il discorso è simile. Domani proverò un giro più largo...

E comunque credo che su questa testata l'unica garanzia di fatto sia Enna.
Di Gregorio, Marzano e Cavaletto possono sfornare entro la "decenza" classica ma difficilmente si elevano oltre la loro media. Una piacevole sorpresa rimpatriesca fu De Nardo non so quanti numeri fa.
Sui vari Contu, Baraldi, Simeoni... meglio non pronunciarsi...

La premessa è che per me la storia di Cavaletto, pur tra mille difetti, quella della Barbato se la mangia a colazione, e non me ne voglia Mari, però Rinaldi semplicemente è stato immenso, ma

SPOILER
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l'importante è che non ci dimentichiamo che, dato che anche la storia di Cavaletto parla di gente spellata, "qualcuno" ha pensato bene di tirare fuori di nuovo a buffo la menata dei "testimoni", che già ci siamo sorbiti negli albi "Il detenuto" e "L'ora del giudizio", e che palesemente qui non c'entra un frisbee, rendendo di fatto un albo dell'Oldboy concettualmente legato a uno della regolare, e creando così l'ennesimo cortocircuito tra le due testate.

In realtà i "testimoni" sono quelli del film Martyrs, evidentemente citato da entrambe le parti. Non penso sia un rimando tra i numeri

Piaciuta la storia nella prima , con un Mari piuttosto frettoloso( oltre le tavole citate da Keanu anche pagina 26 ha un evidente errore) e i disegni nella seconda. Comunque molto meglio queste storie che le regolari vaschizzate.

sempre SPOILER, che non si sa mai




Ipotesi perfettamente plausibile, Michael Myers, anche se non mi convince del tutto, un po' perché qui, come dicevo, sembra proprio fuori contesto, e poi perché penso che lo avrebbero scritto nell'editoriale che c'era anche qui uno spunto simile a quello del Detenuto, cioè, a me personalmente sarebbe sembrato un link interessante. Dopo aver citato il film La pelle che abito, potevano ri-citare anche Martyrs. Il fatto che Cavaletto nell'intervista non ne faccia cenno mi sembra un po' stonato. Ma magari mi sbaglio, e l'unico difetto è semplicemente che il concetto di testimone è inserito un po' forzatamente nella storia (e anche con un inglese un po' approssimativo).



Sono d'accordo, Adriano, l'albo della Baraldi ha tutto tranne una storia brutta, l'idea di Dylandoghizzare il Laureato è una bella idea, ricca di spunti, ma tolto questo è svolta secondo me proprio male male male, tra dialoghi innaturali, cascami di pessima letteratura, ripetizioni (ancora le farfalle?!? Ancora gli orsacchiotti?!? Ancora le bambole?!?), voragini e punti interrogativi (chi mi sa dire ad esempio cos'è la "lunga notte dei coltelli"?).

Mari frettolosissimo, inciampa più volte in strani errori di continuity che si vedono proprio a occhio nudo...

Rinaldi invece per me un eroe, pur avendo da Cavaletto la mezza scusa per andare giù di vignette riciclate, le disegna a una ad una dando prova di grande carattere e professionalità, direi quasi d'altri tempi.