baubau ha scritto:
Dei primi 14 numeri, oltre Alessandrini, mi sono piaciuti solo i fratelli Cassaro, che hanno un disegno molto dinamico e un'inchiostrazione sporca e accattivante. Per il resto, ammetto con dolore che mi è impossibile immergermi in queste atmosfere così mysteriose e intriganti, che Castelli riesce con grande abilità a costruire, se il disegno è così poco suggestivo.
Premesso che a me Ricci piace e adoro Bignotti, capisco bene che ci sia chi trova il loro stile (specie quello di Ricci)... datato, diciamo. Ed è un peccato, perché Bignotti è una presenza tutto sommato occasionale su MM, ma ha illustrato quella che per me è la miglior storia del personaggio (in teoria l'hai appena letta), mentre Ricci si vedrà ancora a lungo.
Detto questo, il comparto grafico di MM è secondo me pienamente all'altezza: oltre all'esordio di autori sublimi come Villa e Casertano, che sono eccelsi fin da subito, incontrerai a breve diversi disegnatori dal tratto decisamente moderno, tra cui l'arcinoto Freghieri, ma anche Henry (Enrico Bagnoli) e Alessandro Chiarolla, altre presenze costanti.
Insomma, si tratta di tener duro ancora un po' per vedere dei disegni pienamente all'altezza dei tuoi gusti. Faccio fatica a stilare un "best of" perché Castelli, nei suoi primi, boh, dieci anni di MM, non ha sbagliato un colpo, scrivendo storie che vanno dal più che buono in su. Per dire, degli albi successivi al 14, ti consiglierei il 15, il 16, il 17, il 18, il 19 (che sono storie fondamentali) e poi,
se proprio vuoi fare selezione, tutte quelle disegnate da Villa, Casertano e naturalmente Alessandrini, ma anche quelle di Freghieri e Henry, quando arriveranno.
Se però salti le storie di Ricci ti perdi anche l'unica "sclaviana" (che è una bizzarria fuori personaggio, ma anche una lettura molto divertente).