Cravenroad7

Storia letta in dieci minuti. Banale il tema, banalissima la trama e la sceneggiatura, inconsistente il finale che lascia del tutto indifferenti, come del resto tutte le pagine precedenti. Il riferimento ad Albachiara totalmente superficiale e pretestuoso, su cui non vale nemmeno la pena di stare ad analizzare e discutere.
A differenza dell'albo precedente, in cui almeno si era tentato (pur con mediocri risultati) di costruire una storia con un minimo di senso e dignità, qui siamo a mio avviso di fronte a un risultato imbarazzante e al limite della decenza dovuta a una testata storica come DYD.
Il riferimento a precedenti incontri di Dylan con quali capolavori del livello "Memorie dall'Invisibile", è servito (senza che ce ne fosse bisogno) a mettere ancora più in risalto le emozioni e le riflessioni profonde che sapeva suscitare un tempo questo fumetto rispetto alla totale mancanza di idee e ispirazione attuale, che ripropone tematiche già affrontate banalizzandole con trame da scrittori in erba di terza media.
Francamente credevo che dopo la deludente (ma almeno decente) prova della Barbato del mese scorso, si riuscisse non dico a migliorare ma almeno a non peggiorare ulteriormente un ciclo di albi che per me si chiude qui.
Il dubbio che fosse tutto una mera operazione commerciale (l'ennesima) tesa a nascondere l'abisso di mancanza di idee e storie valide in cui è precipitata da anni la testata (tranne rarissime e sporadiche eccezioni), ce l'avevo ed era più che fondato... ma mai avrei pensato potesse esserci dietro un tale vuoto creativo.
L'unica cosa che si salva è la copertina di Cavenago, sprecata come la canzone di Vasco e relegata incomprensibilmente a seconda come il mese scorso, con l'unico motivo (immagino) di attirare lettori estemporanei facendo campeggiare il nome Vasco Rossi sulla prima copertina, nonostante il livello estetico palesemente inferiore.

Quoto in toto le parole di Pearl, e provo a dire la mia dopo aver letto n volte questo alb(ett)o.
Questa volta voglio provare a separare le mie opinioni sulla storia da quelle sui disegni, ma in ambo i casi...

SPOILER
SPOILER
SPOILER

Cominciando dalla storia, inizio col chiedermi questo albo esattamente COSA abbia per essere considerato un evento. Si legge e si dimentica nel giro di dodici minuti, e non c'è nessun legame con la canzone di Vasco se non in maniera ultra tangenziale, come d'altra parte spiega la Contu nella sua intervista. Avevo, e lo avevo detto, delle buone aspettative su questo albo, ma sono state completamente disattese. A questo punto, non mi rimane che contare sulla Baraldi la quale, anche se non ha scritto alcuna storia che mi sia mai piaciuta, almeno ha il pregio di non aver scelto la canzone più scontata del mondo per il suo albo.
E a questo proposito: come cavolo si fa a intitolare un fumetto ALBACHIARA, se poi, ovviamente, la ragazza la devi chiamare Alba??? Ma che follia è??? Ma un fan di Vasco Rossi in questi albi che cavolo ci trova di Vasco? Poveri noi, e poveri loro, che cosa hanno mai fatto di male per meritarsi questo?

A pagina 11, Dylan dice di non voler lavorare e di essere in vacanza, diventando così il secondo albo di seguito in cui succede questa cosa, dopo Sally.

A pagina 13, Dylan reagisce come un bambino spaventato alla presenza del ragazzo invisibile, e poi, solo DUE pagine dopo, dice con la faccia come il culo che non è il suo primo caso di persona invisibile. Sul fatto che questo implichi, come dice giustamente Pearl, che Dylan ha già ANCHE avuto a che fare con l'albo MEMORIE DALL'INVISIBILE, io voglio stendere il sipario della carità. A latere, Dylan ha aperto l'attività 18 mesi fa, e già ha avuto a che fare con ALTRI uomini invisibili... Okay...

Pagina 18: ovviamente per la legge del Maxibon, Dylan dice "scusami, è talmente bizzarro...". Decidiamoci, o hai visto uomini invisibili a palate, oppure sei ancora stranito. Deciditi.

Pagina 20: qui arriva l'apoteosi della bruttezza dei testi di Vasco messi su pagina, la solita bruttura su cui comunque la Barbato del mese scorso rimane la regina incontrastata. Registriamo anche la presenza di Falco a metà di Grignani, quando dice "sfugge agli sguardi".

A pagina 22 vediamo finalmente Alba, una ragazza che non mette mai niente che possa attirare attenzione, un particolare, e infatti opta per un outfit con gonna da gitana con letteralmente TUTTE le fantasie possibili e immaginabili. Sobria come una monacanda...

A pagina 24 spuntano le amiche, e finalmente la Contu può mettere in campo il suo Dawson's Dog, con tutto il campionario di battutelle, situazioni e dialoghi da ragazzi della terza C, che vanno bene sia per le medie, sia per le superiori, sia, evidentemente, per l'università. Illeggibile, è la parola giusta.

A pagina 26 inizia il processo dei due pesi e delle due misure: va benissimo stalkerare i profili social di un ragazzo, purchè tu dica "mi piace tenermi informata", mentre fai una faccia buffa (la quarantaduesima, per chi stesse tenendo il conto).

A pagina 27 compare per la prima volta il personaggio del nerd bruttarello, originalissimo cliché che non passa mai di moda, e la Contu farà di tutto per farci pensare che il colpevole è lui, mentre il vero colpevole a malapena nell'albo si vede.

I due pesi e le due misure diventeranno più gravi successivamente: se a pagina 14 e 15 i ragazzi e le ragazze sono visti come bulli insensibili che picchiano e deridono il ragazzo che diventerà invisibile, a pagina 46 le amichette di Alba sfottono il povero nerd del tutto gratuitamente, ma tranquilli, va tutto bene, perché le amiche di alba sono troppo simpa, e a loro è concesso sfottere i nerd innamorati della tua BFF.
Tra parentesi il nerd viene pure spintonato a pagina 75, e le due amiche hanno una faccia schifata come se avessero pestato il guano.

Dopo un nulla cosmico di oltre quaranta pagine, Dylan scoper a pagina 62 un'informazione fondamentale sul caso. La scopre con quaranta pagine di ritardo perché a quanto pare (pagina 21), Dylan è uso ad accompagnare i suoi clienti alla porta quando ancora "non ha capito". Lui non ha capito niente della situazione, quindi giustamente per lui non c'è più niente da dire: il cliente può andare.

A pagina 69: Dylan bussa alla porta di Alba, maledizione Alba, apri la porta! Perché non può essere che Alba sia uscita per i cavoli suoi, significa per forza che non vuole aprire.

Pagina 79: qui le cose si fanno più complicate, perché si entra in territorio recchioniano. Il problema non è che gli piace fare citazioni folli che non c'entrano nulla, e poi gli piace pure dire che sono citazioni, e ogni citazione è spiegata, introdotta, sottolineata ed evidenziata con l'uni posca, no: il problema è che ogni citazione è poi pure SEGUITA da qualche altra cazzata, questo è il problema. Dylan dice una citazione a minchia totale, e poi dice qualche altra megacazzatona tipo qui: "così impari a non apprezzare le mie citazioni cinematografiche!". Letteralmente NESSUNO al mondo parlerebbe così. Nessuno. Recchioni è semplicemente folle, quando pensa che una cosa del genere possa inserirsi armoniosamente in una storia di un'altra persona. Semplicemente folle. Unico rimedio possibile, buttare l'albo nella Gehenna.

Pagina 93: Dylan ha una pistola, ma ovviamente la sua prima opzione è attaccare il mostrone con un osso. Dopo, invece, siccome la storia deve concludersi, la pistola diventa preferibile. Dylan agisce semplicemente come un idiota.

Pagina 95: "Ancora non è morto..." Strano, perché di solito colpire un mostro tentacolato di dieci metri con delle ossa è letale al primo colpo. La potenza di lancio di alcune ragazzette di alcune ossa marce di scheletri dev'essere over 9000.

Pagina 97: cioè, Dylan ha appena ammazzato un ragazzino, oppure ho capito male? Ditemi che ho capito male.

Pagina 98: tipico Contu's touch. La storia è finita, ma i buchi di logica che sono rimasti sono incalcolabili, quindi è tempo di uno spiegone completamente illogico, e su cui mai sapremo nulla.

Sui disegni ci ritorno dopo, al momento sui testi basterà così. Mai letta una storia tanto inutile e così poco incisiva, con dialoghi tanto banali e situazioni viste e riviste e straviste. Dove cavolo esisteranno mai i giovani che descrive gente come la Contu? State alla larga da questo albo se ci tenete alla vostra pelle. L'unica cosa che merita sono i disegni di Gerasi, ma anche lui ha commesso tante di quelle bestialità che il voto finale ahimè non può che essere zero.

non leggere mai manga , che tra faccine buffe e ragazzi che fanno cose strane ne esci pazzo , e ti viene un papiro come critica

Si ma, come dire, nel Manga o in tutte le giapponeserie, la faccia buffa/stranita/imbarazzata, fa parte del retaggio culturale. In questo albo, sono inserite a centinaia, senza un reale senso logico.
Il risultato è molto grottesco, praticamente caricaturale. Sono disegni molto belli, ma avulsi dal contesto, bisogna riconoscerlo.

Se fosse stato un albo delle Winx disegnato da Gerasi, non avrei avuto nulla da ridire. Trattandosi di un Dylan Dog, invece, e per di più di un albo che dovrebbe essere un evento, mi risultano completamente indigeste, anche perché sono spalmate ovunque e come gag ne funziona una su dieci. La cosa peggiore, per me, è la gag sul Patto Atlantico.

Tornando ai disegni, in questo albo Gerasi si conferma uno dei miei disegnatori preferiti, ma purtroppo il mio giudizio non può che crollare di fronte ad alcune scelte che definirei davvero sciagurate. Seguono

SPOILER
SPOILER
SPOILER

e soprattutto le consuete lamentele sull'uso del copincolla, in questo albo davvero efferato. Rileggendo l'albo ovviamente mi sono segnato tutte le (molte) volte in cui Gerasi ha preferito copincollare intere vignette o interi dettagli, ma qua mi limiterò a segnalare i due casi più eclatanti, e a mio parere ingiustificabili.

Non saprei decidere quale dei due casi è il peggiore, ma iniziamo pure da pagina 24, nella quale vediamo l'università sullo sfondo, e poi, da sinistra a destra, una ragazza con la borsetta, un ragazzo seduto sul corrimano, e un ragazzo che si fa i fatti suoi:



Passa del tempo, e a pagina 33 cosa troviamo?



Lo stesso identico prospetto dell'università (un po' modificato), e guardate un po'? La stessa ragazza con la borsetta, lo stesso ragazzo seduto (identico, ma seduto su un altro muretto!), e lo stesso ragazzo che si fa i fatti suoi! Incredibile!

Poi, momento clou dell'albo, le pagine finali dove c'è tra l'altro lo spiegone, e un momento anche abbastanza emotivo, oserei dire commovente. Andiamo alle pagine 98 e 99, e guardiamo i fiori che ha in mano il ragazzo:



Ovviamente si tratta dello stesso identico mazzo di fiori usato due volte. Andando alla pagina successiva, ritroviamo altre due volte lo stesso identico mazzo di fiori, solo che nella prima vignetta è ROVESCIATO (troppa grazia!) e nell'altra vignetta torna invece per magia nella posizione originale.



Fondamentalmente, Gerasi doveva disegnare sei volte un mazzo di fiori, e ha deciso di giocarsela così...

Gerasi, tra parentesi, si è divertito con i fiori anche alla pagine 22 e 23 (aguzzate la vista!), ma non ha disdegnato nemmeno di giocherellare con i teschi alle pagine 72, 91 e 96, divertendosi a girare e rigirare sempre gli stessi due o tre teschi alla bisogna...

Non ho mai nascosto il mio apprezzamento per lo stile di Gerasi (addirittura avevo anche salvicchiato il numero 404 solo in virtù dei suoi disegni), ma qui secondo me si esagera. Insomma, la gente farà a gara per comprarsi la tavola di pagina 72, e l'unico sforzo che Gerasi ha fatto è trovare un modo, tra pietre e teschi clonati, per disegnarne il meno possibile!
Ci sono tavole e immagini bellissime, in questo albo: io trovo deprimente che debbano esserci anche queste eclatanti cadute di stile.

Fortunatamente per Gerasi, il problema di questo albo non sono i suoi disegni, ma la storia, e tanto a bocciarla senza appello basta pagina 79.

Che occhio pazzesco Keanu

Come direbbe Adrian Monk, it's a gift... and a curse!

In realtà, quando un albo inizia con tre vignette pressoché identiche, come questo, si capisce già un po' quale sarà l'andazzo nel resto delle pagine... Poi, è normale che se la storia è infarcita di idiozie, e non si capisce la trama, l'unica è focalizzarsi sui disegni, che almeno sono un bel vedere.

Il nulla formato convenienza. Paghi uno e prendi un pacco (termine giusto) enorme di nulla.
Una storia che tenta di rifarsi al

ma fallisce miseramente.
E basta fare un paragone con Memorie Dall'Invisibile (tentare un confronto non è mai inopportuno) per rendersene conto: ad una storia pregna di significato, capace di gestire intrecci, psicologie dei personaggi etc. viene rapportata una storia adolescenziale priva di mordente, svogliata (spoiler - Alex compare solo una volta - fine spoiler).
Dato che hanno deciso
La storia è stupidina, insipida, non salvata neanche dai buoni disegni di Gerasi (che forse è vero, esagera un pizzico con le espressioni), un prodotto teen ad uso e consumo dei ragazzini. Con tanti siparietti tipo serie tv americana (Dawson's Creek, Beverly Hills etc.).
Vi mancano certi vecchi telefilm teen-oriented? Li volete in salsa sovrannaturale ma non troppo? Questo è l'albo che fa per voi.
Ma non per me.
No di certo.
Per contro ho trovato interessante la fine: lui che tenta di abbracciarla e scompare (anche se non ho capito il perché).

In generale ci troviamo di fronte a un albo irrilevante. Anche un eventuale paragone con il bis vedrebbe Albachiara schiacciata miseramente.

Copertina di Cavenago meh (è vero, pare roba da Harmony).
Copertina di De Tommaso sbagliata (ne ho già parlato: il problema risiede in quel Vasco preponderante e in quel Dylan miserrimo).

Questo sarebbe il famoso ciclo di tre dedicato a Vasco? Formidabile.
Aspettiamo ora la terza puntata, anche se le aspettative sono nulle.

Perché vedendola si fa di nuovo prendere dalla paura, credo. Però l'uomo invisibile di Sclavi diventava solo invisibile, non intangibile.

Ok, grazie mille castyano
(Comunque anche questo generalmente é solo invisibile: es. pagina 62, quando le suona a Dylan).

SPOILER

Il ragazzo è sempre solo invisibile (sbatte contro persone e oggetti, spezza rami, picchia Dylan, ecc.), tranne nell'ultima scena, in cui diventa pure intangibile. Ipotizzo che diventi tale o per semplice colpo di scena, oppure perché c'è un peggioramento della sua condizione dovuto alla forte emotività della scena, come se la totale sparizione fosse il "naturale" decorso dell'invisibilità.

Oppure, ma sarebbe chiedere troppo, la chiave potrebbe essere nella morale della storia, cioè "non è da soli che si risolvono i problemi". Lo mette in chiaro Susy a pagina 87 (e a questo proposito, vogliamo commentare con quale nonchalance si scopre che anche Susy stava per sparire?!?!? Così, dal nulla e nel nulla!). Siccome invece il ragazzo alla fine dice a Dylan "questa è una cosa che devo riuscire a fare da solo", è come se si condannasse da solo. Dalle sparizioni si guarisce solo con l'aiuto degli altri, con l'indifferenza degli altri si diventa invisibili.

Questo ovviamente poi sarebbe in contraddizione con quanto dice Dylan a pagina 64, e cioè che il ragazzo è diventato visibile perché ha dimostrato coraggio. Avendo trovato il coraggio finalmente di andare a parlare con Alba portandole i fiori nella scena finale avrebbe dovuto diventare in 4D e ODORAMA, altro che sparire.

Insomma, meglio non approfondire troppo, che i buchi qui invece di diminuire, aumentano... Tipo:

Susy ha fin dall'inizio dell'albo una bandana allacciata sul polso per coprire il buco a forma di stella (sic!), cosa che rivela al solo Dylan a pagina 87. Lasciamo stare perché proprio a forma di stella, che altrimenti non se ne esce più...
Sei pagina prima, a pagina OTTANTUNO Alba rivela alle sue amiche che sta diventando invisibile, e a Susy non sembra QUESTA l'occasione migliore per dire a tutte "Incredibile, sto sparendo anche io! Guardate qua sul polso questo buco a forma di stella!"? Ma che follia è???

Praticamente invece che Albachiara è Babadook in salsa college amerrecano

ora immaginate la faccia di un fan di vasco che va in edicola e pensa: ah che bello, ora compro l'albo ispirato alla mia canzone preferita, chissà che non riesca ad ascoltarla dandole un'altra chiave di lettura dopo questa storia.

e si ritrova sta roba ispirata a Babadook

Comunque veramente ce ne sarebbero di cose da dire su questa storia.
considerazioni sparse:
pag. 15: "non sei il primo uomo invisibile che incrocio"... cosacosa? parla forse di Memorie dall'invisibile o mi sono perso un uomo invisibile random (forse perchè invisibile...?) nelle storie dal 401 a ora?
cerchiobottismo allo stato puro che urta il sistema nervoso, come nell'albo scorso.
bello invece vedere il trattamento riservato al nerd di turno, quasi come a preparare il terreno per il colpevole finale che invece risulta essere il belloccio di turno mai introdotto. Ma è una magra consolazione, il trattamento indegno al nerd rimane.
ma poi, sto smooty è un mostro? se sì perchè? come agiva? boh... buchi di trama enormi
alba che si veste come una hippie nel 2021 è proprio una che "sfugge agli sguardi"
la fine è come babadook, la depressione (perchè quello è il mostro imo) si sconfigge facendosi aiutare e blablabla... io nel finale ho letto la scomparsa del ragazzo ex invisibile ora tangibile non già come la mancanza di coraggio a dichiararsi ma il rifiuto "mentale" di Alba verso i maschi (vedere anche il due di picche a Dawson Dog ahah keanu..) e la propensione di questa verso le amiche (sorellanza). Invero lei non lo vede proprio, e non perchè è invisibile.

Premio peggior dialogo, pag. 80:
"schifoso verme bavoso, che diavolo stai facendo alla nostra amica?!"
" la stavo TIPO (!!!!!!!!) salvando?"

come sei ggggiovane dawson dog (lol), è proprio cambiato tutto dal 401 a sta parte.

sipario.

La cosa interessante del finale è che non si capisce. Non del tutto.
Negli ultimi commenti abbiamo almeno due/tre interpretazioni diverse. E immagino che altre ancora potrebbero venirne fuori.
Abbiamo quest'ultima parte che poteva essere un happy end per il nerd, ma che si conclude in maniera... diciamo agrodolce. All'abbraccio tra il nerd e Alba si sostituisce quello tra lei e le sue amichette. Mentre lui svanisce tornando fondamentalmente il nulla che era.
Perché un uomo "solo invisibile" diviene a quel punto intangibile? Mistero.
Ma il bello della scena è che invita quasi a tirare fuori supposizioni.
Un giochetto ben congegnato che pare funzionare.

Certo un finale non vale il prezzo di un albo (insipido).

Se tutto l'albo fosse stato giostrato su piccoli interrogativi, cose che sfuggono ad una comprensione immediata e diretta, sarebbe stato decisamente più accattivante.
E... certo. Non sarebbe stato male approfondire la figura di Alex, data l'importanza che dovrebbe avere nella narrazione.