Keanu Coen ha scritto:
Se vi può interessare, qui c'è la risposta ufficiale (del social media manager della pagina FB della SBE) sulla questione continuity:
Allora.
Partiamo dal principio [...]
[...] la mancanza di coerenza interna, quindi anche l'assenza di una continuity nel senso tradizionale del termine, è sempre stata caratterizzante in Dylan Dog.
La scoperta dell'acqua tiepida nel bidet, lasciata a ristagnare dopo che ti ci sei pulito le chiappe
.
In pratica l'ennesima dichiarazione d'ipocrisia strabordante, mettendo le mani avanti per pararsi il didietro di una lunga coda di paglia, dopo aver professato l'esatto contrario per oltre 7 anni...
... e cioè che bisognava "raddrizzare" il menefreghismo di Sclavi verso la continuity, sanare le incongruenze, proporre narrativamente una linea unica convergente alla medesima scuola di pensiero - quello del Sommo, - rifarsi (o appiattirsi?) alle saghe/cicli/stagioni dei fumetti mmmerigani, etc.
Quando Dylan
è il fumetto autoconclusivo per eccellenza dal concepimento, notoriamente retrivo nel DNA alla continuity, proprio perché altrimenti "
non si spiegherebbero certe cose" (Vs i mumbleggianti onanismi ultradecennali del Sommo da quando maneggiava gli albi da adolescente), e anche perché viene piegato ogni mese alla non-logica dell'autore di turno che magari non si è letto necessariamente 600 e passa storie, ed è giustificato a fregarsene, senza cavillare stile archivista, di quello che successe il pomeriggio del 30 Febbraio 2004 a Groucho in un pub di Soho
.
Non aggiungo altro sulla sperimentazione da continuity (i.e. la meteora ed la saga666) perché sarebbe come dire che in quel bidet ci hanno scolato la pasta per poi mangiarsela, andandogli ovviamente di traverso.
Di sicuro coi vantaggi che provengono della nuove pietre miliari del (presunto) reboot, Rania ex-moglie e Papi Sherlock, l'unico elemento di continuità è che continuano ad attaccarsi alle fessate per dare un senso al proprio operato sloganistico, quando i problemi di certo sono altri. Ma purtroppo il rosicamento interiore la fa da padrone quando non riesci ad ammettere i tuoi errori alla base (e negli sviluppi) di quello che hai professato cialtronescamente per anni e di cui molti ti avevano indicato le controindicazioni.
Ci sono modi molto più dignitosi di fare retromarsh quando si è toppato alla grande e si torna abbacchiati a ripescare storie vecchie perché più proponibili (con qualche ritocco) di quelle favoleggiate sulla falsariga più recente andata in flop
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