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#418 - Sally
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 Oggetto del messaggio: Re: #418 - Sally
MessaggioInviato: mar lug 06, 2021 7:52 am 
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Iscritto il: mar gen 15, 2013 11:42 am
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Fermi tutti.
E' in corso una sorta di forzato allontanamento di Recchioni dalla testata? Qualcuno può offrire dettagli al riguardo?
(Non ho letto la storia, non la leggerò, non leggo DD da secoli ma i dietro le quinte editoriali mi interessano sempre, e sono convinto che l'unica cosa peggiore di un curatore dalle scelte, diciamo, discutibili sia una lotta di potere tra curatore e i suoi capi).


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 Oggetto del messaggio: Re: #418 - Sally
MessaggioInviato: mar lug 06, 2021 7:56 am 
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Ma chi l'ha detto? Non illudetemi!
:r:


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 Oggetto del messaggio: Re: #418 - Sally
MessaggioInviato: mar lug 06, 2021 8:14 am 
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Iscritto il: mar gen 15, 2013 11:42 am
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bertuccia ha scritto:
Ma chi l'ha detto? Non illudetemi!
:r:

Non l'ha detto nessuno (che io sappia, ma non seguo granché). Ho solo notato da alcuni commenti delle ultime pagine che Sally è stato in pratica "forzato" senza il benestare di Recchioni e lo trovo interessante (così come trovo interessanti in generale questo tipo di retroscena).
Se è così, mi chiedo da quanto questo tipo di forzature siano in atto. Spiegherebbero parecchie cose, inclusa la mancanza di una direzione editoriale chiara nell'ultimo anno e forse anche il finale voltagabbana di Dyd 666.


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 Oggetto del messaggio: Re: #418 - Sally
MessaggioInviato: mar lug 06, 2021 8:23 am 
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Iscritto il: dom dic 29, 2019 12:06 pm
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V.M. ha scritto:
Non essendo un fan di Vasco e reputando comunque il suo mondo lontanissimo da quello di Dylan, prima della lettura mi rattristava l'idea che una storia di Dylan fosse piegata al servizio di una canzone di Vasco.
Una volta letto l'albo, invece, ho provato dispiacere per Vasco e per la sua canzone, strumentalizzati per incrementare le vendite di una serie a fumetti decaduta e in piena crisi di identità.

La canzone descrive con delicatezza una persona che, logorata dal tempo e dagli avvenimenti della vita, sembra aver perso la capacità di emozionarsi e si interroga sul senso dell'esistenza, arrivando a trovarlo nell'insieme delle scelte compiute, giuste o sbagliate che siano, e nelle piccole cose belle come il rumore della pioggia.
La storia della Barbato è un giallo/horror che viaggia fra l'algido e il grottesco e che ha ben poco in comune con la canzone, a parte qualche forzata citazione del testo, il nome della protagonista e il fatto che questa abbia perso le emozioni (fra l'altro per ragioni totalmente diverse e ben più prosaiche rispetto alla Sally della canzone). Nessuna riflessione esistenzialista, nessuna poesia. Solo sieri magici, mad doctor, non-morti, inseguimenti e casciara.
Con Vasco ascoltiamo lo scrosciare della pioggia, con la Barbato il rumore della ruspa.


Sad but true... Ottime considerazioni, V.M.
È vero che, come dice anche Masiero, le tre autrici "hanno dato una interpretazione personale, non necessariamente quella di Vasco", ma è comunque troppo ampio il gap tra le sensazioni e la sensibilità espresse dalla canzone e l'albo che abbiamo davanti agli occhi, pieno di citazioni una più forzata dell'altra.
Cioè, per dire: "Sally ormai guarda la gente con aria indifferente" diventa tragicamente lei che sbatte contro una coatta, che poi sbraita HEY, GUARDA DOVE VAI! Tutto sguaiato, tutto prosaico, tutto sbagliato, secondo me... Un gran peccato.

Sulle parole di Sclavi e Roi, invece, meno male che hanno deciso di pubblicarle comunque, nonostante siano una gigantesca zappata sui piedi! Finalmente una ventata di sincerità in una gestione ormai da troppo tempo scopertamente menzognera.

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"You should be ashamed of yourself".
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 Oggetto del messaggio: Re: #418 - Sally
MessaggioInviato: mar lug 06, 2021 1:23 pm 
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Iscritto il: sab ago 21, 2010 7:28 pm
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Località: Twin Peaks
Myskin ha scritto:
Fermi tutti.
E' in corso una sorta di forzato allontanamento di Recchioni dalla testata? Qualcuno può offrire dettagli al riguardo?
(Non ho letto la storia, non la leggerò, non leggo DD da secoli ma i dietro le quinte editoriali mi interessano sempre, e sono convinto che l'unica cosa peggiore di un curatore dalle scelte, diciamo, discutibili sia una lotta di potere tra curatore e i suoi capi).


ma magari


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 Oggetto del messaggio: Re: #418 - Sally
MessaggioInviato: mar lug 06, 2021 1:44 pm 
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Iscritto il: gio lug 28, 2005 10:13 am
Messaggi: 2764
Myskin ha scritto:
bertuccia ha scritto:
Ma chi l'ha detto? Non illudetemi!
:r:

Non l'ha detto nessuno (che io sappia, ma non seguo granché). Ho solo notato da alcuni commenti delle ultime pagine che Sally è stato in pratica "forzato" senza il benestare di Recchioni e lo trovo interessante (così come trovo interessanti in generale questo tipo di retroscena).
Se è così, mi chiedo da quanto questo tipo di forzature siano in atto. Spiegherebbero parecchie cose, inclusa la mancanza di una direzione editoriale chiara nell'ultimo anno e forse anche il finale voltagabbana di Dyd 666.



Sai che quasi quasi, se l'idea di accostare Vasco a Dylan, non fosse approvata da Recchioni, mi piacerebbe molto di più?
Il nemico del mio nemico, è mio amico!


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 Oggetto del messaggio: Re: #418 - Sally
MessaggioInviato: mar lug 06, 2021 2:32 pm 
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Bah credo che invece una parte della fan base appena sente il nome Recchioni in un progetto/ciclo o iniziativa critica a prescindere e non compra. Per me gli hanno semplicemente chiesto di stare buono tutto qui. Mi ricordo all'epoca della meteora o del ciclo 666 che Recchioni era molto attivo sui social sulla questione Dylan Dog e pubblicizzava molto e rispondeva col suo tono alle critiche. Quest'anno invece nulla anzi ritarda anche a ricordare sui suoi social l'uscita dell' albo in edicola. Penso che una discussione ci sia stata eccome ai vertici e la mossa di farlo stare più zitto del solito sarà stata anche questa una scelta di marketing. Oppure molto piu probabilmente conoscendo il personaggio Recchioni ha discusso coi vertici e si sta allontanando lui stanco delle critiche e stanco del suo ruolo che porterà al termine del contratto in pace senza creare ulteriori baraonde. Non penso che si faccia comandare e zittire visto il suo temperamento.

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Potrei vivere nel guscio di una noce, e sentirmi re dello spazio infinito.


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 Oggetto del messaggio: Re: #418 - Sally
MessaggioInviato: mar lug 06, 2021 2:36 pm 
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V.M. ha scritto:
Abbastanza tristi le interviste a Sclavi e Roi, i quali ammettono candidamente di non essere fan di Vasco e dicono poco altro. Va bene la sincerità, ma a quel punto perché pubblicarle?
Molto più professionale Vasco, che si dichiara lettore di Dylan e lo definisce "il più colto, raffinato e impegnato" dei fumetti.


Minchia che pena......

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 Oggetto del messaggio: Re: #418 - Sally
MessaggioInviato: mar lug 06, 2021 5:02 pm 
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Oni2 allontanato? Natale è ancora lontano...

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 Oggetto del messaggio: Re: #418 - Sally
MessaggioInviato: mer lug 07, 2021 8:59 am 
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Località: Corbetta
Ciao a tutti,
finalmente ho letto anche io la storia del mese ma l'ho letta tutta di un fiato. L'intento era quello di fare come al solito, e quindi leggere e scrivere, ma poi la storia mi ha preso, mi ha turbato ed emozionato come era un pò che non accadeva da un Dylan.
E' una storia che ha qualche difettuccio però nel complesso mi sento di dargli un 8 pieno. Ma andiamo con ordine partendo dalle

COPERTINE: Mi piacciono entrambi. Quella di De Tommaso è molto realistica, soprattutto nella realizzazione di Vasco che sembra quasi una fotografia. Dylan è anatomicamente ben fatto però il viso non mi piace, non è riconoscibile e ha una faccia non proprio sveglia :-). La copertina di Cavenago invece a questo giro è MAESTOSA. L'unico peccato è il codice a barre ma tutto il senso di spaesamento della pioggia si sente eccome. Inoltre la Sally dietro è qualcosa di magico soprattutto per quanto riguarda il viso e il contorno degli occhi. Se proprio devo trovare una cosa negativa sarebbe il polpo attaccato alla chioma di Sally. Avrei preferito dei capelli normali però è una ottima copertina.

DISEGNI: In generale i disegni di Roi mi piacciono molto. Poi ha dei difetti. In generale le donne che disegna sono molto simili e non è particolarmente adatto per le scene di azione ma ci sono alcune tavole che proprio giganteggiano (7,27,46,92,93 e 100 tra le pagine che più mi hanno colpito). Il reparto grafico è sempre all'altezza e notevole.

STORIA: In generale il mio giudizio è simile al primo giudizio di Bertuccia. Anzi direi che potrebbe esserne un ottimo riassunto. Ma io amo la logorrea e quindi cercherò di dire qualcosa in più.


DA QUI IN POI SPOILER


Pagg 7-9: Bella la pagina 7 che da l'idea di voler entrare nel mondo di Sally e fino a pagina 9 vediamo quello che sembra essere un semplice litigio tra due amanti.

Pagg 10-11: Un Groucho sugli scudi con battute ficcanti e intelligentemente divertenti. Per una volta finalmente il buon Groucho è stato usato molto bene.

Pagg 12-18: Arriva la cliente di Dylan. Senza sapere cosa arriverà dopo (quindi il siero e tutto ciò che sapremo) la ragazza sembra semplicemente una ragazza sconvolta da una pena d'amore che però non riesce letteralmente a provare più alcuna emozione. Infatti parla con molta semplicità delle fasi di accettazione del lutto con frasi che non ti aspetti da una donna che dovrebbe essere sconvolta dopo essere stata lasciata dal fidanzato. Apprezzabile anche il fatto che la soluzione sia già fornita a pag. 16. Le è morta. Solo che noi la vediamo viva e ci sembra "morta" metaforicamente non anche realmente.

Infatti Keanu
Cita:
Fastidiosissima Sally che va a casa di Dylan e gli snocciola (proprio contandole sulle dita) le cinque fasi dell'elaborazione del lutto, patrimonio di conoscenza di ognuno di noi, proprio bagaglio culturale base.
credo proprio sia voluto e alla fine si comprende il suo comportamento. O perlomeno è giustificabile alla luce della sua mancanza di emozioni. Per fare un paragone non calzante (e quindi ci vuole un calza-paragoni) mi viene in mente Sheldon di BBT. Un uomo che non prova emozioni ma in cui parlare di cosa hai mangiato ieri sera o di un lutto sono la stessa cosa perchè sono semplici EVENTI, fatti che accadono.

Pagg 19-24: Dyan va a fare visita a Chambers e anche qui viene rappresentato come un fidanzato troppo orgoglioso che è pentito di avere lasciato Sally ma neanche troppo. E ci viene detto dalle sue stesse parole che è troppo doloroso avere scoperto la verità. Sicuramente qui Chambers non si è ancora iniettato il siero e non si è ancora ucciso in quanto si vede che ha dei sentimenti.

Pagg 25-28: A noi lettori risulta chiaro in questa sequenza che Sally non è propriamente viva ma che c'è qualcosa di strano in lei in quanto la stilettata con cui trafigge il suo cuore non lascia segni ne dolori.

Pagg 29-32: Simpatica la gestione di questi due personaggi che sono clinicamente morti, ma vivi. La vicenda comincia ora a dipanarsi come qualcosa di più grande rispetto a quanto accade a Sally.
Cita:
In particolare, però, io direi che la palma per l'idiozia del mese la vince la frase di Rania "siamo stati costretti a far cadere le accuse al racket". Ma che frase è???
Non capisco il problema. Probabilmente sono testimoni e se scompaiono non possono più con le loro testimonianze incastrare l'organizzazione mafiosa.

Pagg 33-38: Ora i due morti non morti sono collegati a Sally in quanto anche loro raccontano come dei cronisti, senza far trasparire emozioni che sono morti e resuscitati senza emozioni e quindi incapaci a mentire. Da qui a Sally effettivamente il passo sembra breve però ricordiamoci che Dylan ha visto Sally viva e al netto dello spillone che si vede che Dylan sta guardando non ha motivo per ritenere che anche lei sia morta. O perlomeno sta molto bene per essere morta :) ! Però non può non fare il collegamento con Chambers...

Pag 39-40: Si va a casa di Chambers e lui non c'è. C'è solo un cappio... da qui Carpenter e RAnia capiscono che Chambers c'entra e in particolare il suo siero.

Pag 41-43: Qui rispetto a Keanu la vedo in maniera diversa. O meglio la vedo in maniera simile ma riesco a passarci sopra. Ora non so cosa Chambers sappia del suo siero e cosa decide di raccontare. Limitandoci a ciò che dice alla polizia Chambers ha trovato un siero che permette di sapere la verità sui defunti. Non credo che il suo obiettivo sia quello di uccidere la vecchietta per capire cosa sia successo. Il concetto credo sia: Accade qualcosa di strano e non si conosce come sia andata. Qualcuno in questo contesto muore. Non viene ucciso ma muore. Allora interviene il suo siero che risveglia per breve tempo il morto il quale racconta la verità per poi ritornare a morte poco dopo (Chambers è probabile che per vendere il suo prodotto menta sugli effetti a lungo termine di questo siero). Ora è chiaro che è una cosa piuttosto strana e impossibile e probabilmente questa scena sarebbe stato meglio non metterla proprio perchè inverosimile. In questi contesti da fumetto anche io faccio fatica a capire cosa sia meglio fare. Nel senso che forse sarebbe stato meglio far sapere del siero a posteriori da una confessione finale di Chambers piuttosto che dirci subito le motivazioni in questa maniera "ai confini della realtà". Tanto il collegamento con Chambers già c'era per via di Sally e poi era Chambers a cercare Sally quindi si sarebbe potuto tranquillamente evitare.

Pag 44-46: Bella scena. Inizialmente anche io c'ero rimasto male alla parola turbamento perchè le avevo dato un implicito significato sessuale. Invece credo sia una parola usata dalla Barbato consciamente in quanto turbata cioè come "Sconvolgimento più o meno profondo della serenità interiore, determinato da fatti emotivi.". Penso abbia volutamente usato una parola neutra come significato dato che Sally non dovrebbe conoscere le emozioni. Però anche io avrei usato un'altra parola con una accezione maggiormente negativa (sconvolta o impaurita).

Pag 47- 52: Queste pagine mi sono piaciute per come sia Dylan sia Chambers si muovono, ognuno con i suoi obiettivi. Chambers va ad ammazzare i due pischelli della malavita, Dylan va alla ricerca di Sally.

Pag 53-57: Le strade di Dylan e Sally si incontrano in questo cimitero. Sally e le altre vittime di questo siero sono collegate, si sentono e questo rende ovviamente il tutto più facile. PEnso sia un espediente usato, anche in maniera buona, per risolvere più facilmente la domanda: "Come farebbe Chambers a trovare Sally in una città come Londra?" Però ora c'è da chiarire un altro punto: "Come Dylan ha trovato Sally?". Non riesco a capire se ciò che gli dice l'agente ("Old Castle") sia il cimitero o sia il posto dove Dylan va. O più semplicemente dato che Sally ripercorre sempre le stesse strade Dylan in una botta di quinto senso e mezzo vede il cimitero e decide di fermarsi.

PAg 58-59: La polizia ha capito. O almeno Rania ha capito che Chambers ha usato il siero su di lui e su Sally e di conseguenza ha ucciso Sally e si è suicidato con il cappio.

PAg 60-64: Non solo Dylan è riuscita a rintraccaire Sally ma anche Chambers ci è riuscito. C'è un primo scontro con Dylan che ha la meglio e viene salvato dall'arrivo della polizia. Giustamente Chambers scappa perchè sa che da solo non potrebbe portare a termine il suo piano.

Pag 65-66: Classico bacio tra il cavaliere e la fanciulla indifesa. MA quando è che tromba un pò il nostro Dylan??

Pag 67-68: Anche il racket si avvicina. Il boss deve avere usato il siero su Masha per chissà quale motivo.

PAg 69-71: Sally non prova le emozioni ma è capace di vederle. Questo per ora sembra essere un particolare di poco conto ma vedremo come andrà a concludersi la vicenda e se c'è un motivo per cui questi non morti riescono a vedere le emozioni senza provarle.

Pag 72-79: Rania va dove è seppellito Hector. Anche qui nn mi è chiara la dinamica. Probabilmente la polizia sapeva dove era seppellito perchè faceva parte di un indagine precedente?

Pag 80-84: Fatico a capire il personaggio di Masha e del boss. Nel senso che mi chiedo. A cosa servano nell'economia della storia? Forse solo per preannunciare l'arrivo di Chambers sull'isola?

PAg 85-97: Ecco forse avrei allungato un pò di più questa parte con qualche "mostricciatolo" in più che tanto piace a Roi! Il senso è che finalmente Chambers ce l'ha fatta. Ha ucciso Sally e infatti ora Sally o la sua anima ritorna a provare le emozioni. Chambers però è stato ucciso da Dylan dopo che Chambers ha ucciso Sally. Il finale negativo sul piano reale mi è piaciuto.

PAg 98-100: Ancora di più mi è piaciuto il contraltare positivo ma che rende la vicenda comunque amara di una Sally che ha trovato la libertà, la pace e le emozioni solo con la morte.

In generale però le ultime pagine la parte investigativa non l'ho trovata molto bene gestita. Forse si è esagerato nel voler legare tutto alla polizia quando bastava sapere che Chambers aveva venduto il siero a Hector e in un atto di estremo dolore era arrivato a uccidere e a iniettarselo per scoprire la verità. Così si sarebbe potuto saltare tutta la parte di Masha e del Boss che, rispetto alla vecchia in old castle o al bambino sono più pregnanti. A tal proposito il bambino avrebbe dovuto occupare più spazio!!! Se veramente la madre vuole dare una vita senza emozioni a suo figlio piuttosto che una morte, cavoli qui siamo nel mezzo di un dilemma etico e di una scelta "sensata" che avrebbe dovuto essere maggiormente vissuta. E' forse la trovata migliore dell'albo e anche bene inserita nel contesto delle emozioni. Bastava anche un flashback di questa consegna e una tavola con il bimbo che viene a sapere che soffre di un male incurabile. A tal proposito mi viene in mente il film "Dio esiste e vive a Bruxelles" dove in una scena inziale si vede una madre con un bambino affetto da sindrome di Down. Quando viene a sapere che lei morirà prima di suo figlio c'è questa scena straziante in cui lei cerca di uccidere suo figlio soffocandolo con il cuscino per non farlo vivere senza la sua "guida". Ecco, se questa madre avesse ucciso suo figlio per somministrargli il siero e vivere così una "vita- nonvita" per poi perderlo di nuovo per mano di Chambers sarebbe stata una mazzata allo stomaco moooolto forte. Peccato per l'occasione persa.

Riassumendo una storia con delle buone idee ma non sempre ben sviluppate. Forse troppo spazio per le indagini e per le azioni in una vicenda che avrebbe dovuto essere maggiormente intimista.

Per questo motivo il mio voto è un 8 complessivo.


Alcune risposte a caso


Cita:
E ancora, rinnovo una mia domanda ormai diventata annosa: anche qui Carpenter chiama Dylan ciarlatano, e addirittura a pag. 65 lo vediamo definito (in maniera un po' maccheronica) KING OF FAKE. ADDIRITTURA! Ma qualcuno mi vuole spiegare dal numero 400 a oggi Dylan cosa AVREBBE FATTO per meritarsi questo appellativo? COSA ha fatto, e QUANDO l'avrebbe fatta questa enorme ciarlatanata tale che tutta la stampa ce l'ha già con lui a questo punto? Dylan ha aperto l'agenzia 18 numeri fa: dal 401 al 406 non fa chiaramente nulla (e comunque Carpenter lo chiamava ciarlatano di ufficio già nel 401, che manco ancora aveva avuto il primo cliente! E Carpenter gli zombi li ha pure VISTI di persona!), poi c'è L'entità, che dubito sia assurta agli onori della cronaca, poi i vecchietti umarell, anche qui dubito che sia intervenuto il Times, poi Mana Cerace, poi l'albo di Bilotta (è diventato ciarlatano per aver risolto quel caso?!?, o per la storia di Pulcinella???), certo sarà diventato il king of fake per aver salvato dei bambini da un incendio nel 414, o forse per il caso dei bambini nel parco, certo! Ah, no, è diventato il king negli albi onirici 416 e 417! BAH! Spiegatemelo, per favore!


Secondo me qui sbagli a pensare alla continuity in questo modo. Pensa ai primi numeri di Dylan, o comunque alla struttura canonica di Dylan. Dylan ha 36 anni in ogni albo eppure il tempo passa anche per lui. Gli eventi intorno a lui cambiano ma Dylan no è sempre immutabile. E' la caratteristica di Dylan di essere additato come un ciarlatano. Io ad esempio potrei chiedermi... Passi nelle prime 10-15 avventura ma dopo i primi 50 numeri è chiaro che Dylan non può essere un ciarlatano. Le cose avvengono realmente e gli assassini reali li cattura. Dovrebbe quasi essere considerato un eroe nazionale, non credi? Qui è simile. Per Carpenter Dylan è un ciarlatano qualunque cosa faccia. Diciamo che se guardiamo al ciclo di Mana Cerace o ad altre storie Dylan ha dato a Carpenter occasioni per dimostrare che NON è un ciarlatano. Ma serve che Carpenter lo definisca come un ciarlatano. Poi perchè serve non lo so, sia chiaro. E' una caratteristica scelta dagli autori sulla quale si può disquisire. Ma serve come contesto iniziale.

Cita:
A pagina 25, Groucho, già DENTRO il bagno, dice a Sally "il bagno è da quella parte"...
Vero!!! Non lo avevo notato. Ma non lo sapevi che Dylan nel corridoio ha una perfetta riproduzione del bagno di casa sua :) ??

Cita:
A proposito di isolotto: nel numero super fondativo, "seminale", neocanonico 402, pagina 61, Dylan vomita pure le scarpe facendo 50 metri in barca a remi sull'acqua più placida del mondo, anzi, nemmeno ci vorrebbe salire sulla barchetta, e fa finta che sia Gnaghi ad essere debole di stomaco. Nel 418, invece, Dylan sale sulla barchetta bello spavaldo, no problem, e c'è chi dice pure che canticchiasse "row row row your boat, gently down the stream...". Cioè, chiariamo: per me va bene che soffra il mal di mare, mi va bene pure se non lo soffre, basta che non siano ENTRAMBE le cose, o almeno, non dopo che il curatore si è impegnato tanto a ricreare le origini del personaggio ponendo fine una volta per tutte alle incongruenze sclaviane.........................


Sì però questo è sempre stato un tratto distintivo di Dylan fin dai primi numeri. Nonostante soffra di vertigini lo vediamo tranquillamente aggrapparsi ai balconi senza avere problemi. Come ne "LA Iena" che rimane un pò appeso sul balcone e stranamente comincia a farsi sentire la vertigine quando è arrivata la cavalleria. Diciamo che Dylan queste paure le ha però poi nell'azione spesso si "dimentica" di averle.

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Il mio testamento dovrà contenere non ciò che voglio lasciare quando morirò ma ciò che voglio trovare quando tornerò.

Bergonzoni Alessandro


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 Oggetto del messaggio: Re: #418 - Sally
MessaggioInviato: mer lug 07, 2021 9:41 am 
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Iscritto il: dom dic 29, 2019 12:06 pm
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Bob Cooper ha scritto:
L'ennesimo albo orribile di questa nuova gestione...prendere una canzone a pretesto per una storia confusionaria disegnata malissimo


Non ti sarò mai abbastanza grato per questo, Bob!

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 Oggetto del messaggio: Re: #418 - Sally
MessaggioInviato: mer lug 07, 2021 1:07 pm 
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Località: WENETO
Inutile dire che aspettavo il tuo posto con grande attesa, Alemans. I tuoi interventi hanno sempre due pregi: mi chiariscono cose che mi erano sfuggite, e mi danno sempre occasione di spiegare meglio punti che avevo evidentemente chiarito poco. Long live Alemans!

Secondo me ho fatto un bordello inaudito con le citazioni. Diciamo che le mie nuove precisazioni sono quelle in corsivo.

alemans123 ha scritto:
Infatti Keanu
Keanu ha scritto:
Fastidiosissima Sally che va a casa di Dylan e gli snocciola (proprio contandole sulle dita) le cinque fasi dell'elaborazione del lutto, patrimonio di conoscenza di ognuno di noi, proprio bagaglio culturale base.


alemans123 ha scritto:
credo proprio sia voluto e alla fine si comprende il suo comportamento. O perlomeno è giustificabile alla luce della sua mancanza di emozioni. Per fare un paragone non calzante (e quindi ci vuole un calza-paragoni) mi viene in mente Sheldon di BBT. Un uomo che non prova emozioni ma in cui parlare di cosa hai mangiato ieri sera o di un lutto sono la stessa cosa perchè sono semplici EVENTI, fatti che accadono.


Giustissimo, Alemans, infatti io non contestavo il COME lo fa, contestavo il fatto che una persona normale conosca a menadito le cinque fasi di elaborazione del lutto. Io so che esistono queste (straabusate, peraltro) cinque fasi, ma non saprei mai elencarne più di due, e sfido chiunque a farlo! O Sally è del ramo psicoterapeutico (e ne dubito) oppure è un dialogo che suona falso. Sarebbe stato sufficiente (e più credibile, proprio perché più naturale) farle dire "Hai presente le fasi di elaborazione del lutto? Ecco, io non ne sto attraversando nessuna, com'è possibile?". Oppure, semplicemente (perché non è che bisogna fare i primi della classe per forza!), "Com'è che non provo nulla dopo essere stata lasciata dall'amore della mia vita?", così, easy, senza tirare in ballo i sacri testi. Scritto così è assolutamente innaturale: la gente non va in giro a snocciolare concetti psicologici così. Tu te lo immagini uno che ti viene a casa e ti dice "hai presente le quattro fasi dello sviluppo di Piaget?", e te le elenca sulle ditine? Quello di quest'albo è il tipico esempio di dialogo post-wikipediano, vale a dire che per scriverlo prima devi andarti a rinfrescare la memoria su google!


alemans123 ha scritto:
Pagg 25-28: A noi lettori risulta chiaro in questa sequenza che Sally non è propriamente viva ma che c'è qualcosa di strano in lei in quanto la stilettata con cui trafigge il suo cuore non lascia segni ne dolori.


Anche qui ci sarebbe da dire, perché Sally è l'UNICA che non sanguina quando si colpisce con lo spillone: i due scagnozzi sanguinano a profusione, il tizio morto a terra che non mi ricordo come si chiama sanguina a manetta (p. 69), Masha quando Lee Harvey Chambers le spara dal tetto sanguina, Sally STESSA poi sanguina quando Marvin Zaitsev le spara in piena fronte, quindi, come dicono gli americani, I call bullshit! Perché Sally non sanguina quando si trafigge con lo spillone?

Keanu ha scritto:
In particolare, però, io direi che la palma per l'idiozia del mese la vince la frase di Rania "siamo stati costretti a far cadere le accuse al racket". Ma che frase è???


alemans123 ha scritto:
Non capisco il problema. Probabilmente sono testimoni e se scompaiono non possono più con le loro testimonianze incastrare l'organizzazione mafiosa.


Dico semplicemente che la parola racket di solito non si usa da sola, perché sarebbe come dire "far cadere le accuse all'associazione", o "far cadere le accuse alla criminalità", o "far cadere le accuse all'organizzazione criminale". Racket è un termine generico, esiste il racket della droga, il racket della prostituzione, della caccia e pesca... Insomma, mi faceva ridere perché mi è sembrata una frase poliziesca troppo generica.

alemans123 ha scritto:
Pag 44-46: Bella scena. Inizialmente anche io c'ero rimasto male alla parola turbamento perchè le avevo dato un implicito significato sessuale. Invece credo sia una parola usata dalla Barbato consciamente in quanto turbata cioè come "Sconvolgimento più o meno profondo della serenità interiore, determinato da fatti emotivi.". Penso abbia volutamente usato una parola neutra come significato dato che Sally non dovrebbe conoscere le emozioni. Però anche io avrei usato un'altra parola con una accezione maggiormente negativa (sconvolta o impaurita).


Qui semplicemente c'è il problema che quella di Sally è una frase talmente fuori contesto e talmente innaturale che non ci sono parole per descriverla. "Una volta mi avresti provocato turbamenti"... Ma nessuna persona al mondo direbbe una cosa del genere a voce alta. Una persona sana di mente direbbe "Una volta mi avresti fatto spaventare, oggi non più". La voglia a tutti i costi di inserire le parole della canzone ha creato invece questo monstrum illeggibile, per me. Anche qui, dunque, è una questione di mancanza di naturalezza nei dialoghi, particolarmente efferata perché c'è di mezzo il testo della canzone, nella quale invece è inserita in modo naturalissimo. In più, c'è anche il problema che i turbamenti, che nella canzone sono poeticissimi turbamenti d'amore causati da un semplice sguardo, qui diventano turbamenti prosaicissimi dovuti alle avances laide di un barbone schifoso. Secondo me il punto più basso dell'albo.

alemans123 ha scritto:
Pag 72-79: Rania va dove è seppellito Hector. Anche qui nn mi è chiara la dinamica. Probabilmente la polizia sapeva dove era seppellito perchè faceva parte di un indagine precedente?


La polizia sa dove cercare perché, se non ho capito male, hanno capito che ci saranno cadaveri in tutte le tappe percorse da Sally durante la notte, e la monitorano attraverso le telecamere, cosa che si mangia praticamente un terzo di albo.


Keanu ha scritto:
E ancora, rinnovo una mia domanda ormai diventata annosa: anche qui Carpenter chiama Dylan ciarlatano, e addirittura a pag. 65 lo vediamo definito (in maniera un po' maccheronica) KING OF FAKE. ADDIRITTURA! Ma qualcuno mi vuole spiegare dal numero 400 a oggi Dylan cosa AVREBBE FATTO per meritarsi questo appellativo? COSA ha fatto, e QUANDO l'avrebbe fatta questa enorme ciarlatanata tale che tutta la stampa ce l'ha già con lui a questo punto? Dylan ha aperto l'agenzia 18 numeri fa: dal 401 al 406 non fa chiaramente nulla (e comunque Carpenter lo chiamava ciarlatano di ufficio già nel 401, che manco ancora aveva avuto il primo cliente! E Carpenter gli zombi li ha pure VISTI di persona!), poi c'è L'entità, che dubito sia assurta agli onori della cronaca, poi i vecchietti umarell, anche qui dubito che sia intervenuto il Times, poi Mana Cerace, poi l'albo di Bilotta (è diventato ciarlatano per aver risolto quel caso?!?, o per la storia di Pulcinella???), certo sarà diventato il king of fake per aver salvato dei bambini da un incendio nel 414, o forse per il caso dei bambini nel parco, certo! Ah, no, è diventato il king negli albi onirici 416 e 417! BAH! Spiegatemelo, per favore!


alemans123 ha scritto:
Secondo me qui sbagli a pensare alla continuity in questo modo. Pensa ai primi numeri di Dylan, o comunque alla struttura canonica di Dylan. Dylan ha 36 anni in ogni albo eppure il tempo passa anche per lui. Gli eventi intorno a lui cambiano ma Dylan no è sempre immutabile. E' la caratteristica di Dylan di essere additato come un ciarlatano. Io ad esempio potrei chiedermi... Passi nelle prime 10-15 avventura ma dopo i primi 50 numeri è chiaro che Dylan non può essere un ciarlatano. Le cose avvengono realmente e gli assassini reali li cattura. Dovrebbe quasi essere considerato un eroe nazionale, non credi? Qui è simile. Per Carpenter Dylan è un ciarlatano qualunque cosa faccia. Diciamo che se guardiamo al ciclo di Mana Cerace o ad altre storie Dylan ha dato a Carpenter occasioni per dimostrare che NON è un ciarlatano. Ma serve che Carpenter lo definisca come un ciarlatano. Poi perchè serve non lo so, sia chiaro. E' una caratteristica scelta dagli autori sulla quale si può disquisire. Ma serve come contesto iniziale
.

Qui la faccenda è spinosa: Dylan nel numero 1 è già un ciarlatano perché quella di Sybil NON è la sua prima indagine. Dylan è chiaramente già in attività, e ha avuto tutto il tempo di crearsi la nomea di ciarlatano. QUI invece, grazie al reboot recchioniano, sappiamo molto bene (lo dice Dylan ad Hamlin nel 401), NON ha ancora nemmeno avviato l'attività. Sybil è la sua PRIMA cliente. Secondo me questa è una differenza non di poco conto. E non è successo assolutamente nulla, da quel momento in poi, per cui Dylan Dog abbia guadagnato questa fama, se non per il fatto che è assodato che se l'è guadagnata. Per quanto riguarda l'idiozia di Carpenter che, nonostante abbia toccato con mano l'esistenza di fenomeni paranormali, faccia ancora il bastian contrario, questo la dice lunga sull'idiozia di un personaggio come lui, razzista, violento, misogino e contraddittorio, e di chi l'ha creato.


Keanu ha scritto:
A proposito di isolotto: nel numero super fondativo, "seminale", neocanonico 402, pagina 61, Dylan vomita pure le scarpe facendo 50 metri in barca a remi sull'acqua più placida del mondo, anzi, nemmeno ci vorrebbe salire sulla barchetta, e fa finta che sia Gnaghi ad essere debole di stomaco. Nel 418, invece, Dylan sale sulla barchetta bello spavaldo, no problem, e c'è chi dice pure che canticchiasse "row row row your boat, gently down the stream...". Cioè, chiariamo: per me va bene che soffra il mal di mare, mi va bene pure se non lo soffre, basta che non siano ENTRAMBE le cose, o almeno, non dopo che il curatore si è impegnato tanto a ricreare le origini del personaggio ponendo fine una volta per tutte alle incongruenze sclaviane.........................


alemans123 ha scritto:
Sì però questo è sempre stato un tratto distintivo di Dylan fin dai primi numeri. Nonostante soffra di vertigini lo vediamo tranquillamente aggrapparsi ai balconi senza avere problemi. Come ne "LA Iena" che rimane un pò appeso sul balcone e stranamente comincia a farsi sentire la vertigine quando è arrivata la cavalleria. Diciamo che Dylan queste paure le ha però poi nell'azione spesso si "dimentica" di averle.


Qui la quaestio è ancora più vexata, e bisogna fare più attenzione ancora. Io non ho detto che Dylan non possa essere contraddittorio: Dylan è stato CREATO contraddittorio, e ci è sempre andato bene. Recchioni, invece, ha voluto SANARE le sue contraddizioni. Ha voluto sanare il fatto che una volta ha ucciso a sangue freddo, ha voluto sanare il fatto che in alcuni albi ancora si vedeva bere un bicchierino nonostante fosse astemio, eccetera.
Bene: ha voluto compiere questa operazione? L'ha detto a chiare lettere. Non ci è riuscito. Innanzitutto perché Dylan dice di essere astemio nel 412, e già nel 413 si UBRIACA insieme a Pulcinella, e in quest'albo si fa un giretto in barca, cosa che in un albo scritto dal Gran Mogol Recchioni gli ha causato una crisi vomitatoria acuta.
Ma io di questo sono contento, perché la mia non era una critica a Dylan, anzi! L'anarchico Dylan VINCE sul tirannico Recchioni. Dove Recchioni cerca di snaturare il personaggio, ingabbiandolo in nuovi schemi narrativi, il vecchio Dylan, com'è ovvio, visto che è sceneggiato da TRENTA persone diverse, sfugge alle maglie di questa Rrete, e se ne fotte di reboot, remake, sequel, prequel e newquel, svelando la natura assolutamente FALLIMENTARE della politica recchioniana. E io a questo, da astemio quale sono, brindo con l'aranciata, ad altri trentacinque anni di un Dylan che alla faccia di chi lo vuole diverso, si fa i cavoli suoi! Prosit!

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 Oggetto del messaggio: Re: #418 - Sally
MessaggioInviato: gio lug 08, 2021 10:54 am 
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Ciao Keanu, anche io leggo con piacere i tuoi interventi. In effetti, quanto vengono prima dei miei, mi servono come "scaletta" :).

Questione frase Sally lutto: Non so se darti ragione oppure mettere sul tavolo un'altro spunto e cioè: "E' giusto che il fumetto sia verosimile per quanto riguarda il linguaggio? O meglio, i personaggi dovrebbero parlare come parliamo noi?" Domanda interessante a cui non so rispondere. Da una parte direi sì perchè rappresentano la realtà... però così facendo avrei un impoverimento del linguaggio e quindi verrebbe meno anche quella che può essere una questione educativa del fumetto, cioè far conoscere argomenti e parlare un buon italiano. Dall'altro lato direi di no proprio per lo spunto di prima. Il fumetto, così come un buon libro deve avere un buon linguaggio.
Probabilmente ci sta una via di mezzo tra le due opzioni. Sulla questione che sollevi ti dico quindi che in generale non mi ha dato molto fastidio.
Analogamente per la questione racket. E' giusto quello che dici ma può essere che Rania abbia per l'appunto usato un linguaggio più "colloquiale" e meno preciso. Tutti e due i casi però li ritengo piuttosto marginali nell'economia dell'albo.

Sullo spillo effettivamente avrebbe dovuto sanguinare, proprio come gli altri.

Sulla questione turbamento in generale sono d'accordo. L'effetto citazionistico messo in bocca ad un personaggio in un contesto non "lirico" rovina un pò la magia. Ecco se forse invece di mettere le parole di Vasco in bocca a Sally le si fosse messe come didascalia lasciando parlare i disegni, si sarebbe avuto un migliore effetto.

Sulla questione ciarlatano vero quel che dici ma si può tranquillamente ovviare dicendo che gli albi non ci mostrano tutti i suoi casi. Quindi il caso di Sybil è il primo ma tra, per dire, il 415 e il 416 ci possono essere stati altri tre casi, tra il 417 e il 418 altri due e via di seguito. O almeno io me lo immagino così.

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Il mio testamento dovrà contenere non ciò che voglio lasciare quando morirò ma ciò che voglio trovare quando tornerò.

Bergonzoni Alessandro


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 Oggetto del messaggio: Re: #418 - Sally
MessaggioInviato: gio lug 08, 2021 4:29 pm 
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Myskin ha scritto:
bertuccia ha scritto:
Ma chi l'ha detto? Non illudetemi!
:r:

Non l'ha detto nessuno (che io sappia, ma non seguo granché). Ho solo notato da alcuni commenti delle ultime pagine che Sally è stato in pratica "forzato" senza il benestare di Recchioni e lo trovo interessante (così come trovo interessanti in generale questo tipo di retroscena).
Se è così, mi chiedo da quanto questo tipo di forzature siano in atto. Spiegherebbero parecchie cose, inclusa la mancanza di una direzione editoriale chiara nell'ultimo anno e forse anche il finale voltagabbana di Dyd 666.

Seguo assiduamente la pagina Facebook di Recchioni (é esilerante come si senta in dovere di esprimere la sua opinione letteralmente su tutto ciò che accade nel mondo), e posso assicurarti che questo 'retroscena' non ha alcun fondamento. É una decisione presa al di sopra di Recchioni, ma da quanto dice lui non ha certo incontrato la sua opposizione, anzi. Mi pare tra l'altro una dinamica assolutamente normale.

Per quanto ne sappiamo, non c'è nessun allontanamento di Recchioni in atto. Anzi, il fatto che così tanti utenti si siano fomentati solo all'idea avrà sicuramente mandato in sollucchero il vate di Torpignattara, che di polemiche social e supposti 'haters' si nutre peggio che Mater Morbi delle malattie. :mrgreen:

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 Oggetto del messaggio: Re: #418 - Sally
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Fottemenghia dell'ego social del Sommo qui sopra. O quasi.
Nel senso che anche lì trapelano segnali di uno sgasamento continuo sul versante DD, che è diventato per lui quasi un lavoro di ordinaria amministrazione dovuta, esente dall'esaltazione recchio-centrica che l'ha accompagnato sino ad un paio di anni fa in modo sfacciato, se non osceno. Profilo minore e avanti per inerzia.

Mosse come il Bis o la trilogia di Vasco indicano che il suo parere conta sempre meno in redazione, e le iniziative di (presunto) rilievo saranno altri a prenderle nei work in progress.
Dopo i flop delle meteora e della saga666 la carta bianca è finita. Rivolgersi alla Kleenex :( .
Non possono defenestrarlo perché sarebbe ammettere (rosicando) di aver sbagliato, e poi non è così semplice trovare un'alternativa che scuota l'opinione pubblica come fu il suo annuncio quasi 8 anni fa.
Ma di sicuro gli stanno progressivamente togliendo il suo ruolo cardine, a livello creativo e direzionale, e lui stesso avverte sempre più Dylan come un peso da cui pensava di trarre maggior gaudio.

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Io no capito, io no capito

(anta baka?! [...] kimochi warui)


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