Vediamo se faccio in tempo a buttare giù due(cento) righe prima che si svegli la più piccola, ovviamente ci sono
SPOILER SPOILER SPOILER
Sulla copertina ha detto tutto perfettamente Daradda, quindi de hoc, direi, satis. Aggiungo solo che Recchioni per fare promozione all'albo su IG ha utilizzato la versione della copertina di Cavenago con ancora i piedi coperti dal titolo. Aggiornatissimo, il curatore...
Qualche parola sugli extra dell'albo. Questo mese mi viene concesso il lusso di poter parlare anche del messaggio urbi e (soprattutto) orbi di Davide Bonelli, una sequela di luoghi comuni e banalità da far impallidire chiunque, che termina con una notizia che non so se definire più trash o più cringe, ossia "una coppia di amici miei fans di Vasco hanno avuto una bambina e l'hanno chiamata Albachiara"... Estigrandissimicatsi!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Cioè, che cosa pucciosissima, dei fans ultrasfegatati di Vasco hanno avuto una figlia, e l'hanno chiamata Albachiara?!?! Ma è veramente un ANEDDOTO degno di essere raccontato, una stranezza da Wunderkammer! Bah! E questo è "lo scritto di Davide Bonelli" di cui parlavano le anteprime.
Invece mi fa piacere che quello che in ambito promozionale viene presentato come "uno scritto di Tiziano Sclavi" siano le 16 (leggasi: sedici) righe che troviamo alla fine dell'albo. E dicendo che sono sedici mi dovrei vergognare, metà di questo """"""""scritto"""""""" sono le parole "voglio una vita spericolata"! Bella presa per il fondoschiena, complimenti.
A proposito di anteprime, ditemi se "Dylan Dog è in subbuglio nell'indagare e districare gli ingarbugliati fili dell'esistenza di "Sally"!" è in qualsivoglia modo la sinossi di questo albo! Quali sono gli "ingarbugliati fili" di questo albo?
Interessante davvero la parte in cui la Barbato spiega un po' il suo approccio all'albo, e FENOMENALE nella sua inutilità l' """""""""intervista""""""""" a Corrado Roi: 3 (leggasi: tre) domande, per un totale di NOVE righe! Per fortuna Roi si fa perdonare con la sua consueta (e sanamente brutale) sincerità. Alla domanda sul suo rapporto con Vasco (in un albo DEDICATO a Vasco!) risponde secco "fluttuante ed estemporaneo". Risposta eccezionale, per la quale Roi avrà, oggi e sempre, la mia stima!
L'intervista a Vasco fatta da Luca Crovi, specialmente per me che di Vasco non so assolutamente nulla se non otto canzoni, è molto interessante, specie quando parla di suo padre prigioniero durante la seconda guerra mondiale.
In ogni caso, va detto che tra medagliette e albi con numero aumentato di pagine, quasi quasi l'aumento di prezzo se lo stanno facendo perdonare, siamo sinceri.
Detto questo, parliamo un po' dell'albo nei dettagli, e poi se c'è tempo diamo una visione generale. In estrema sintesi, quello che ne verrà fuori sarà la mia solita solfa: un albo di cui al massimo si può elogiare il soggetto, che ha una sua coerenza interna abbastanza ben strutturata, ma che poi come sempre si perde in banalità e incongruenze e dialogacci che lo distruggono e me lo rendono indigeribile.
Già le prime due pagine dicono tutto quello che c'è da dire: le bellissime parole di una bellissima canzone, se diventano dei dialoghi, o dei pensieri di un personaggio, diventano ridicoli perché totalmente innaturali. Questo è quello che succede in tutto l'albo ogni volta che viene inserito un pezzo di una canzone, con esiti che vanno dal ridicolo al demenziale, passando per il "meh". Mancava solo che Dylan mentre faceva colazione dicesse "eh, quanto si stava meglio prima, quando si potevano mangiare anche le fragole...", e il disastro era totale!
Ma poi vi immaginate, che la "distrazione o debolezza" di cui parla la canzone qui diventa una specie di serata in discoteca (p. 14) e che lo "sguardo che provocava turbamenti" diventa quello di un maiale barbone arrapèto?!? Io sono senza parole! La canzone di Vasco (meglio, le PAROLE della canzone) è diventata vergognosamente in questo albo carne di porco! Mentre da un lato il concetto di base (lo spiega bene la Barbato nel suo inserto) è intelligentemente mantenuto, dall'altro lato l'utilizzo delle citazioni è letale e infantile!
Fastidiosissima Sally che va a casa di Dylan e gli snocciola (proprio contandole sulle dita) le cinque fasi dell'elaborazione del lutto, patrimonio di conoscenza di ognuno di noi, proprio bagaglio culturale base.
E ancora, rinnovo una mia domanda ormai diventata annosa: anche qui Carpenter chiama Dylan ciarlatano, e addirittura a pag. 65 lo vediamo definito (in maniera un po' maccheronica) KING OF FAKE. ADDIRITTURA! Ma qualcuno mi vuole spiegare dal numero 400 a oggi Dylan cosa AVREBBE FATTO per meritarsi questo appellativo? COSA ha fatto, e QUANDO l'avrebbe fatta questa enorme ciarlatanata tale che tutta la stampa ce l'ha già con lui a questo punto? Dylan ha aperto l'agenzia 18 numeri fa: dal 401 al 406 non fa chiaramente nulla (e comunque Carpenter lo chiamava ciarlatano di ufficio già nel 401, che manco ancora aveva avuto il primo cliente! E Carpenter gli zombi li ha pure VISTI di persona!), poi c'è L'entità, che dubito sia assurta agli onori della cronaca, poi i vecchietti umarell, anche qui dubito che sia intervenuto il Times, poi Mana Cerace, poi l'albo di Bilotta (è diventato ciarlatano per aver risolto quel caso?!?, o per la storia di Pulcinella???), certo sarà diventato il king of fake per aver salvato dei bambini da un incendio nel 414, o forse per il caso dei bambini nel parco, certo! Ah, no, è diventato il king negli albi onirici 416 e 417! BAH! Spiegatemelo, per favore!
Alcune assurdità meteo: a pagina 12 Sally arriva a casa di Dylan la mattina, infatti fuori è buio pesto; Sally arriva a casa di Marvin che fuori c'è il diluvio (lo dice anche Marvin a pagina 22), e infatti a pagina 22-23 non piove in nessuna vignetta...
A pagina 25, Groucho, già DENTRO il bagno, dice a Sally "il bagno è da quella parte"...
Dico, di vignette brutte ce n'è quante ne volete, ma guardate l'ultima di pagina 26 che sgorbio! Roi è proprio "il disegnatore più speciale di tutti", Recchioni docet!
A pagina 32 un'altra delle prove dell'assurdità di affidare alla Barbato un albo su "Sally". Si parla di sentimenti, di emozioni, di sensibilità, QUINDI facciamoci rientrare la mafia, il boss e la sua squinzia, le retate della polizia, i battibecchi Rania-Carpenter, le indagini attraverso le videocamere, che solo quelle si prendono un quarto dell'albo... In particolare, però, io direi che la palma per l'idiozia del mese la vince la frase di Rania "siamo stati costretti a far cadere le accuse al racket". Ma che frase è???
A pagina 41 inizia il delirio più totale: immaginate che uno faccia una conferenza davanti alla commissione ETICA di Scotland Yard (che a quanto pare è composta da poliziotti che ridacchiano mefistofelici sempre col cappello in testa) dicendo che lui lo SA che il waterboarding, la privazione del sonno, le scariche elettriche sono immorali e inutili, QUINDI -ideona! - un siero che uccide le persone, e poi le fa risvegliare prive di emozioni. Ma sicuro te la approvano, Marvin! Il waterboarding no, è immorale, ma l'esperimento sul cadaverone che si risveglia DENTRO Scotland Yard sicuro avrà successo! Paola, ma che scrivi????? Per non parlare del fatto che questa cosa (pag. 42) dovrebbe essere usata anche con i TESTIMONI! Cioè, una vecchietta ha assistito a un omicidio, e non vuole parlare perché se la fa sotto? Sottoponiamola all'operazione Marvin! Uccidiamola e svuotiamola delle emozioni! Anche sulle VITTIME si deve usare questa follia! Applausi! Paola, ma che cavolate scrivi? Complimentoni alla "regina dell'orrore, alla morbosamente geniale" Paola Barbato! Ma poi solo il fatto che uno che si occupa di videosorveglianza che si mette a inventare sieri, o anche il fatto che uno inventa IL SIERO PER FAR TORNARE IN VITA I MORTI e niente, non se ne parla in giro, è un pazzoide, ignoriamolo, cioè, non diventa la notizia del secolo. Carpenter la liquida come "l'idea balzana di un pazzo"! Ma diciamo vero?!?
Per non parlare del fatto che Marvin dice che l'effetto dura "per un breve periodo", e infatti i due cadaveri novelli Gianni e Pinotto sono in quelle condizioni da VENTI giorni (sono spariti tre settimane fa, conferma Rania), e Marvin stesso alla fine dice a Rania "Lasceresti che gli abomini che ho creato continuino a vagare per il mondo?". Cos'è che dovrebbe durare per un breve periodo? Illuminatemi su questo siero, ve ne prego.
pagina 44: un barbone arrapèto ti si avvicina dicendoti, e cito "ehi, bella, lo sai che sei un bocconcino? Dove te ne vai tutta sola?" e Sally risponde , e cito: "se pensi di SPAVENTARMI, sprechi il tuo tempo". SPAVENTARLA? Ma quello cerca di insufflarsela, che c'entra spaventarla? !? Ah, già, perchè la regina dell'orrore e morbosamente geniale Paola Barbato deve inserire la citazione dei "provocati turbamenti", ecco perché! Nonsense assoluto! Qui l'albo veramente ha FALLITO la sua funzione di storia ispirata alla canzone di Vasco Rossi, senza appello alcuno.
Vabbè, di fronte a queste enormità, il fatto che a pagina 38 c'è scritto ZOMBIE e a pagina 47 ZOMBI quasi quasi non lo scriverei nemmeno...
pagina 59: insopportabile caso di goat and cabbage da manuale. Dylan utilizza il telefono per tutto il tempo, ma OVVIAMENTE quando Rania lo chiama per dargli la rivelazione del secolo, Dylan lo lascia in macchina! INSOPPORTABILE! E già che ci siamo: quale sarebbe la dinamica di questa telefonata? Con CHI esattamente sta parlando Rania??? Il centralinista dice che Dylan ha smesso di rispondergli, invece Rania parla, e si sente la sua voce dal telefono di Dylan... Urgono spiegazioni, magari c'entra Irma, non lo so... Tipo è uscito dalla macchina lasciando il telefono acceso? Cioè lasciando il centralinista appeso come un tordo???
pagina 63, ma in realtà sempre: io adoro come Roi disegna la pistola di Dylan, o meglio, come EVITA di disegnare la pistola di Dylan, sempre di dimensioni diverse, con la canna tonda, poi quadrata, poi canna piccola, poi lunga, poi col tamburo tondo, poi squadrato... è proprio il più speciale di tutti, davvero! A proposito di pistole, perché Rania a pagina 30 e 39 ha una pistola a tamburo, e a pagina 76 e seguenti invece una automatica?
Vi prego, guardate le dimensioni della botola in cui è annegato Hector a pagina 75, e guardatela a pagina 79! Poveri noi!
Per il ciclo two gust is megl che one, facciamo attenzione a come a pagina 78 Rania spari APPOSTA a Marvin nello STESSO IDENTICO PUNTO in cui gli spara Dylan a pagina 63, però lui del tutto CASUALMENTE, visto che come dice lui stesso tre secondi dopo ha una pessima mira. Ottimo. Ovviamente quando gli spara Dylan, Marvin barcolla e gli cade pure il piccone di mano, quando gli spara Rania, invece, già è diventato Terminator! Gnanca una piega lù l'ha fà, gnanca un plissé!
a pagina 79, un mirabolante incontro tra la superficialità della scrittura della Barbato e l'insipienza cronica di Roi nel disegnare le scene d'azione. Ditemi voi come è possibile che Marvin spinga Rania in QUEL modo da un tetto, e Rania riesca ad aggrapparsi con le mani al bordo di detto tetto... Non mi spiego davvero perché ogni albo debba essere appestato da puzzonerie di questo tipo...
a pagina 82 e 83: che tristezza, Roi, copincollare due volte la stessa immagine dell'isolotto... Mi hai messo davvero tristezza, e per due motivi: -primo, perché tu di solito non usi mai questi mezzucci; -secondo, perché ho riletto ieri dopo vent'anni "Il club dell'orrore", e vederti oggi disegnare così male, e di malavoglia mi fa venire davvero un groppo alla gola...
A proposito di isolotto: nel numero super fondativo, "seminale", neocanonico 402, pagina 61, Dylan vomita pure le scarpe facendo 50 metri in barca a remi sull'acqua più placida del mondo, anzi, nemmeno ci vorrebbe salire sulla barchetta, e fa finta che sia Gnaghi ad essere debole di stomaco. Nel 418, invece, Dylan sale sulla barchetta bello spavaldo, no problem, e c'è chi dice pure che canticchiasse "row row row your boat, gently down the stream...". Cioè, chiariamo: per me va bene che soffra il mal di mare, mi va bene pure se non lo soffre, basta che non siano ENTRAMBE le cose, o almeno, non dopo che il curatore si è impegnato tanto a ricreare le origini del personaggio ponendo fine una volta per tutte alle incongruenze sclaviane.........................
A ri-proposito di isolotto: stai a vedere che Sally NON sa che esiste Oliver's Island! Addirittura cade dal pero ("Ma cos'è? Un'isola?"). Io dico che se ne è a conoscenza Dylan, che notoriamente non sa NULLA DI NULLA, lo deve sapere anche Sally... Cioè, la conosce la Barbato, e non la conosce una che a Londra ci ABITA!
pagina 85: altro capolavoro: "è caduto in acqua. Forse lo hanno colpito alla testa...". Ma caduto in acqua da dove???? Nessuno di quegli edifici su cui Marvin stava scappando affaccia sull'acqua! E già che ci siamo, minchia Marvin spara da un tetto e piglia in piena fronte la povera Masha! Mi sa che abbiamo finalmente trovato l'assassino di JFK!
Penultima cosa: ma quanto bisogna essere scazzati per disegnare un Dylan approssimativo come quello a pagina 90, vignetta 4?
Ultima cosa, una delle peggiori: pagina 100 (che strano scrivere pagina 100!), oltre alla banalità feroce di concludere l'albo con la prevedibilissima citazione di "senti che fuori piove", a parte questo, ma se sono già fuori! Siete in un'isola, ma FUORI DOVE??? Lo vedete che è tutto delirante???
In conclusione: l'albo è la consueta sequela di bambocciate buone per ragazzini quattordicenni di bocca buona, sorretta fortunatamente da una buona (e interessante) struttura di base che rende onore all'IDEA della canzone di Vasco, ma non alla sua poesia, bistrattata dalle inopportune e risibili citazioni disseminate lungo l'albo. Il tutto condito da disegni che, eccettuate alcune vignette, sono più bolliti che mai, e hanno un lievissimo difetto: in un albo che parla di emozioni, vi sfido a trovare (vi voglio venire incontro!) cinque vignette in cui i personaggi (in primis il protagonista) esprimono qualche emozione. Statue di sale che dicono una cosa, e con la faccia dicono tutt'altro.
Pensate anche che questo potrebbe essere potenzialmente il PRIMO albo mai comprato da qualcuno, e questa è l'idea che si fa di Dylan Dog. Chissà perché, poi, si vede praticamente tutta Scotland Yard, ma non hanno trovato nemmeno uno spazietto per Papà Bloch, poverino, che brutta fine, in che mani sei finito, da orgoglioso e saggio puttaniere che eri...
Insomma, questo è quello che ho notato dopo due letture. Di sicuro ne seguiranno altre, e i difetti aumenteranno, mentre i pregi (IL pregio) secondo me non cambieranno di numero. Buona lettura a chi non l'ha ancora letto. Il mio consiglio è di starne alla larga. Per me al massimo è un 4.
Il massimo del beneficio, è che mi ha fatto venire voglia di conoscere un po' di più le canzoni e la persona di Vasco, fermo restando che la mia idiosincrasia nei suoi confronti non ha influito di un'unghia sulle mie considerazioni su questo albo. Il massimo del complimento che posso fare agli albi che stanno uscendo per ora è che per come ne PARLANO i loro autori, gli argomenti di cui trattano mi risultano SEMPRE più interessanti dell'esito finale.
P.S. Ramingo, che coltello che hai rigirato nella piaga... Proprio mentre leggevo il tuo commento, mi è caduto l'occhio sulla pila di copie di Avvenire sul tavolo della cucina dei miei...
_________________ "You should be ashamed of yourself". "I am. 24/7".
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