Mi sono riaffacciato giusto ora e ho visto che nel mentre si sono sviluppati discorsi interessanti. Ottimo
Dunque, ciao Alemans, rispondo ai tuoi quesiti:
alemans123 ha scritto:
Rispondo ora solo a Keanu e a Nima su un argomento che però non è proprio inerente al topic, o almeno in parte.
Cita:
Ormai DD è diventato la testata nella quale qualsiasi genio si permette di tirar fuori ogni genere di bizzarrìa. E non è escluso che in futuro avremo dei team up con Magalli, Rudy Zerby, Gerry Scotti o Maria De Filippi.
Su questo mica son troppo d'accordo. Non ci vedo grossa differenza tra Baglioni e Vasco in quanto a importanza e calibro del cantante. A me non piace nessuno dei due ma sarei stupido a non riconoscere che hanno fatto la storia della canzone italiana moderna e che a loro modo sono personaggi anche con un certo appeal commerciale. Ritengo che i personaggi da te citati siano messi in maniera dispregiativa solo perchè a te non piace Vasco Rossi, o perchè ritieni Vasco Rossi un qualcosa di bizzarro. Se avessero messo un cantante più di tuo gradimento magari saresti stato più clemente nel giudicare l'iniziativa. O sbaglio?
Eh, no, mi sa che sbagli, anche se di misura. Avendo già risposto a Goblin su una possibile collaborazione con gli Iron Maiden o un altro gruppo metal (dato che sia a me che a Goblin non dispiace il genere), ho mostrato la mia perplessità. E pur storcendo meno il naso (si, ok, ho detto che sarebbe figo) lo storcerei ugualmente. Chiaramente non storcerei meno il naso perché sono i Maiden, ma giusto perché hanno realizzato pezzi che con l'horror hanno qualcosa a che vedere (es. Murders In The Rue Morgue), quindi dovessero prendere spunto dai loro titoli il binomio con l'horror dylaniato ci sarebbe (e, vuoi mettere? Chiamare un albo I Delitti Della Via Morgue - o Paura del Buio, o Eclissi Totale - piuttosto che Albachiara...). Per inciso
mi piace Vasco (dunque non è che non tollero la sua musica, anzi. Piuttosto non vedo nulla in Vasco che si possa abbinare con l'horror di Dylan). E, nonostante li abbia citati amo anche Fiorella Mannoia e
assolutamente Franco Battiato. Tra l'altro, per dire, adoro i Queen. Ma dovesse subentrare una collaborazione tra i "nuovi Queen" (quelli senza Freddie Mercury) e Dylan Dog (un sogno, naturalmente), faticherei a trovare spunti (salvo non optino per brani un pizzico meno gettonati come I'm Going Slightly Mad, Ogre Battle o The March Of The Black Queen, che comunque, volendo, qualche spunto oscuro potrebbero offrirlo. Meglio sicuramente di Rapsodia Boheme, La Nave di Khashoggi, o Corsa delle Biciclette) e possibilmente storcerei il naso allo stesso modo.
P.s. dato che citi Baglioni: ma io mica sono contrario in assoluto a simili esperimenti. Fuori dalla regolare possono fare come vogliono.
Le Vie Dei Colori è davvero bellino come esperimento.
alemans123 ha scritto:
Cita:
Dylan Dog - e parlo della testata - è diventato grande senza trovate. Senza "bombette termonucleari". A farlo funzionare c'era un Dylan fatto a regola d'arte (simpatico, intrigante, tridimensionale), una spalla divertente, comprimari di pregio, un certo senso dell'ironia, un notevole gusto per gli intrecci, uno spiccato senso della trama. E una nutrita dose di horror e surreale.
Questa è la componente essenziale, ed è questa che ha elevato la testata ai massimi livelli.
E anche qui non sono d'accordo. Non tanto perchè Dylan all'epoca non fosse una novità e fosse scritto male ma perchè quando nasce Dylan il fumetto è visto come un media di intrattenimento molto usato. Oggi non è più così. Altrimenti fosse come dici tu Mercurio Loi o Samuel Stern sarebbero a livelli di vendita incredibili!!!! Oggi, per il fumetto, non bastano più buone storie (certo aiutano) ma ci vuole anche pubblicità e marketing. E oggi, brutti tempi ahime, la pubblicità la si fa anche grazie agli hater (e ai lovers)!!!
Eh allora a metà sei d'accordo con me. Certo, volendo si può dire che "solo le storie non bastano" e il merchandising (e le trovate), in un epoca dove il fumetto non ricopre più lo stesso ruolo degli anni ottanta, possono essere indispensabili. Ma ci vogliono comunque le storie. Valide, avvincenti. Fatte con raziocinio e non dimenticando più o meno come era il "vecchio Dylan Dog" (vari fattori che lo rendevano speciale, e l'elenco l'ho già fatto in precedenza). Con storie capaci di avvincere e - come surplus - merchandising e trovate, magari la situazione, anche per loro (ma soprattutto per noi) può essere più rosea.
Sembra che abbiano finito le cartucce da tempo, salvo, di tanto in tanto, dare alle stampe qualcosa di godibile (la storia del mese scorso, quella di questo mese - che ho letto tramite un amico, e anche se mi ha un pizzico annoiato, non posso dire sia malvagia - possono rientrare in questa categoria).
Tutto qua. Si chiede ogni tanto un piccolo miracolo. Fino ad alcuni anni fa ogni tanto scattava quel piccolo capolavoro (La Macchina Umana, I Raminghi), dunque a quanto pare è ancora possibile elaborare qualche gioiellino.
Ciao Alemans