Che la
falena atropo fosse collegata come citazione al
Silenzio degli Innocenti, locandina compresa, penso che tutti l'abbiamo assimilato da subito. D'altronde è un essere che esiste da milioni di anni, ma senza quel film il 99% dell'umanità (me compreso) non ne era a conoscenza, eccetto Napoleone (l'entomologo di Ginevra, ça va sans dire)
La simbologia mortuaria (o di passaggio, vedi larva->farfallone, o entrambe, se si pensa a Atropo come una delle tre Parche, e quindi collegate alle migrazione delle anime nel regno dei Morti) credo anche questa sia abbastanza palpabile di subito.
Poi, la Baraldi non spiega nulla... e la cosa va bene così... anche se messe così le cose, a parte la suggestione da citazione rimane poco. Di certo, senza Lecter o Killex ferire, il titolo del film si ricollega (come dice Keanu) al titolo in working di questo albo che, come... ma un po' meno del precedente, gioca molto
sul concetto d' innocenza.
Per il resto non ho voglia di polemizzare con chi viene a sbuffare fisiologicamente qui sopra una tantum perché il forum non è a sua immagine & compiacenza. Dico solo che l'ardire umano può confrontarsi con altro, o provare ad imbastire altro(ve) quando non si ritrova con chi dovrebbe confrontarsi in un luogo specifico nato per lo scambio di opinioni
.
Poi se vogliamo cogliere qualche spunto, partendo dai commenti su questa storia...
Ilnomeutenteinserito ha scritto:
chi scrive il giudizio positivo lo dice una volta sola, chi scrive il giudizio negativo rimpie pagine e pagine di minuziose analisi
Più che contare le "volte" è un discorso sui dettagli.
Mi sembra normale che se a qualcuno non è piaciuto qualcosa
deve giustificare nei dettagli cosa ha trovato non idoneo o scadente. Non perché si tratta di un processo, ma occorrono comunque le prove, illustrandole in modo evidente, dato che non si tratta soltanto di gusti. E nel caso anche i gusti... vanno pure quelli un po' motivati se qualcosa è da bocciare o presenta riserve, per quanto personalissime.
Invece se una cosa piace, è più semplice liquidare il tutto con un giubilo di gradimento e tanti saluti.
Anche al ristorante, perdi più tempo col cameriere per contestare la riuscita di un piatto, che per dirgli quanto era bbbbono (altrimenti vuole pure una mancia maggiore
Per esempio a me sono piaciute molto
Mater Morbi o
I nuovi barbari... ma non per questo vengo a tacciare di fondamentalismo boicottogeno anti-RR chi non le ha gradite o si è speso per bocciarle. E parlando di dovizia di dettagli, sulla seconda storia, per quanto le abbia dato un voto molto positivo, sono comunque per deontologia di abitudine sceso in un'analisi lunghetta... come mio solito, trovando qualcosa di migliorabile o spiegando i punti più positivi.
Però se qualcuno le attaccasse su qualche punto specifico a me piaciuto, state tranquilli che potrei entrare in causa per difenderlo con lunghe argomentazioni. Brenda Morgan o i 4 del bosco ne sanno qualcosa. Amen.
Poi alla fine, basta che se ne parli... diceva un certo Oscar W
.
Vuoi o non vuoi facciamo sempre un favore para-editoriale alle pubblicazioni parlandone qui.
Goblin poco fa mi ha ringraziato per un'interpretazione (lunghetta, tanto per cambiare) di questo albo diversa dalla sua... ed alla fine, stai a vedere che dopo quella spiegazione magari a qualcuno piacerà pure di più il #417 ritrovandosi su certi punti oscuri. Parlare non vuol dire necessariamente detrarre, negli effetti non controllabili da passaparola. Anche se a me il #417 non ha convinto, stai a vedere che dopo quanto scritto gli ho direttamente fornito un'incipriata di sensatezza o un'amuchinata di insanità più stuzzicante.
Io sono sempre per la libertà di giudizio e pensiero.
Se un pensiero è ridicolo, più si ripete mettendosi in evidenza, più si annulla nel ridicolo palese da solo.
Per questo fa sempre piacere un commento, anche a livello folkloristico da bar degli amici
... tipo certe uscite di decennale sfottò indiretto:
Kramer76 ha scritto:
strana sceneggiatura che va avanti a strappi, ma tipicamente surreale, meglio (ça va sans dire) dell'orrido pastrocchio chiaverottiano-
... con l'esimio Kramer che usa ancora come termine di paragone espiatorio (al negativo) sempre il povero Chiave, in qualsiasi sceneggiatura non gli garbi, come se nel frattempo non si sono succeduti altri illustri autori di ciofeche da oltre 20 anni - cioè più o meno da quando Claudione ha mollato Dylan.
Ce lo teniamo così, perché fa parte del suo personaggio. I troll o flamer sono altri.
Solomon Kane ha scritto:
Cercate anche di ricordare che dietro a ogni storia ci sono dei lavoratori che meritano rispetto. .
Ci mancherebbe. Il problema è che col loro lavoro spesso non rispettano i lettori/fruitori paganti.
Al cinema, al teatro, allo stadio, si viene fischiati se qualcosa non va, incassando il dissenso per farsi due domande. Purtroppo gli autori di fumetti pensano di vivere in un'eterna bolla immatura di non-responsabilità critica ("
tanto sò solo fumetti"), da lasciare illesa ed imperturbata tra crogioli di nerd/fan sbavanti per la qualsiasi in devozione fidelizzata.
Proprio perché io rispetto mooooolto il loro lavoro (per volerlo poi apprezzare) pretendo di non essere preso in giro come un boccalone arruolabile che si beve ogni cosa in
endorsing assoluto, una volta narcotizzato il mio spirito critico con una moneta collezionabile od una pugnetta sui social
.