Cravenroad7

Dylan Dog è in galera. Solo ed isolato, con l’unica compagnia dei suoi fantasmi…



Dopo essere uscito di casa, ed essersi reso conto di aver scordato il portafoglio, Dylan incappa in una pattuglia di poliziotti. Una volta che questi ultimi si accorgono che il nostro è privo di documenti, inizia un diverbio che lo condurrà in cella di isolamento. Non è che l’inizio di un tortuoso confronto con sé stesso, la propria identità, i propri sensi di colpa.

In regalo la medaglia celebrativa di Dylan Dog!


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Inoltre si ricorda a tutti di segnalare gli SPOILER, ove presenti.

Sono ancora molto provata dalla lettura.
Albo che richiama fortissimamente

SPOILER

Un film che mi aveva fatto stare malissimo, ai limiti della nausea, del malessere fisico e del vero orrore.
Leggere quindi, è stata una vera prova di forza.
In effetti credo di avere qualche vertigine anche adesso.
Ma vado con ordine, sinteticamente, perché non sono propriamente lucidissima:
Copertina, la più brutta prova di Cavenago su questa testata.
Potrebbe appartenere a qualsiasi storia, ed è penalizzata dalle bande colorate delle celebrazioni, che invece hanno giovato alle altre pubblicazioni.
Disegni: fantastici chiaroscuri, adattissimi alla storia, brutali nel mostrare e nascondere. Ma i volti sono ignobili, senza se e senza ma.
La storia... Una mazzata dritta nello stomaco e un trapano doloroso nella testa.
Quanto mi sono arrabbiata per la retorica iniziale contro la solita polizia gne gne, lo so solo io, ma spero chiariranno questo punto.
Non può essere vero che un albo così bello, inizi con una caciarata simile.
Altrimenti che si facciano un giornaletto per centri sociali e lascino Dylan in pace.
Voto 9

E ora vado a farmi un caffè che mi tiri su.

vorrei sapere il titolo del film.

visto che l'hai già preso, com'è la medaglia?

A me sembra piuttosto bella. Sono in pari con tutte e stravedo per tutte, ma quella che aspetto di più è quella di Groucho.
Mi brucia terribilmente che non ci sia Myrna.

Primissime impressioni, letto una volta sola ma già sfogliato dall'inizio alla fine già cinque volte....
Per essere un incubo è un incubo e pure bello tosto. Fortunatamente meno introspettivo di quanto mi aspettassi, decisamente più duro di quanto mi aspettassi.


Copertina orripilante.

V

Non sono solo

Non saprei, io ci ho visto altro

Credo che Lauria abbia fatto un buon lavoro anche lì: ci si possono vedere tante cose....

V

mah , se non fosse per i disegni particolari , la troverei una storia poco originale.
a parte qualcosina.
ci vedo un qualcosina di 1984 , ci vedo molto di una storia del color fest di se non ricordo male tre passi nel delirio. quella in cui era in fondo ad un pozzo. che mi era piaciuta di più.
l’inizio lo fa sembrare il vero seguito della saga 666 , almeno l’unico albo che pare studiato per il dopo 666. che abbiano finito i fondi di storie di magazzino ?
comunque mi sento di promuoverla , almeno nel tentare di fare qualcosa di diverso , anche se per me ripeto non molto originale.

P.S. la copertina mi piace , molto classica , che rompe un po’ con le copertine arzigogolate di cavenago. una cosi ogni tanto ci sta.

Votato ottimo non un capolavoro storico da 10 e più ma un bel 9 che mi ha stupito felicemente. Avevo preso l albo più per la copertina commemorativa da avere in collezione con la medaglia che devo dire è fatta bene. In foto non gli viene fatta giustizia. La copertina sì non è da urlo ma è stato sbagliato il tema generale degli 80 anni. Non mi fa impazzire manco la cover di Dragonero se è per questo. Comunque mi preparo scettico alla lettura dell' albo date le delusioni degli ultimi tempi e devo dire che per quanto mi riguarda la storia l ho trovata la più bella mai letta su Dylan negli ultimi 3 anni. Finalmente abbiamo un horror degno di questo nome, i disegni con un tratto inconsueto che ti prendono e ti trasportano nella vicenda con un senso claustrofobico e di angoscia e la storia che è veramente assurda e che ti prende pagina dopo pagina. Pregherò anche gli dei babilonesi nella speranza che tutto questo non venga buttato alle ortiche il mese prossimo con il seguito che ha i disegni del grande Stano, ma ripeto preso singolarmente questo numero sul mensile odierno è una perla rara.

Un buon albo sicuramente , non compravo dylan dal 402 e l'ho fatto solo per i disegni di Arturo Lauria che sembrano usciti da un' altra dimensione , bello il colpo di scena finale ma storia che poteva essere un po' più studiata e migliorata , ho paura di cosa farà la Baraldi nel proseguo , come sceneggiatrice ne azzecca 2 su 10

Bah... la sensazione è quella di aver letto una variazione in salsa "cendrosogialeaccupadooo" anni 90 di Mater Morbi, che si potrebbe anche intitolare Mater Fasci. Ha lo stesso schema della storia recchioniana, a mio parere, ma con un altro messaggio, piuttosto abusato, soprattutto negli ultimi lunghi anni di gesti-ONI. Mo' anche basta eh! L'abbiamo capito che l'incubo autoritario è brutto e cattivo, passiamo ad altro per favore. Comunque anche Uzzeo che recchioneggia alla grande è consapevole che gli anni 90 sono finiti da un pezzo e infatti cita Martyrs che è del decennio successivo .
I disegni di Lauria sembrano anche loro usciti da una fanzine underground autopubblicata dei tempi passati e non mi hanno appunto proprio dato l'idea di qualcosa di innovativo, anzi... certo, su una testata classica bonelliana possono sembrare tali, lo capisco, ma in realtà... In ogni caso penso che sia una fortuna che l'albo sia sigillato, perchè questo tipo di disegno farebbe scappare a gambe levate qualsiasi mitico lettore occasionale che sfoglia prima l'albo e dal bel disegno decide di comprarlo.
in sintesi, un numero che dovrebbe sembrare innovativo e che invece puzza di innovazione già invecchiata (male). Deluso.

Sono una mente semplice, molto probabilmente superficiale; dopo la lettura il mio commento è "boh!".
Storia piaciuta, per quello che c'ho capito, ma non riesco minimante a collocarla in una collana come Dylan Dog, nonostante la tematica horror più che disturbante (io da lettore di manga ci ho visto tanto dei deliri di Miura nel suo Berserk, seppur con un significato sicuramente diverso e più profondo, al netto di retoriche più o meno banali e stucchevoli). Non so se servirà il prossimo numero per comprenderla veramente o se le due storie saranno semplicemente collegate da un piccolo filo conduttore, mantenendo impostazione e significati diversi; credo più la seconda. Secondo me se al posto di Dylan ci fosse stato un Pinco Pallino qualsiasi e la storia pubblicata su un'altra ipotetica collana il risultato sarebbe stato lo stesso identico. Giudizio forse sospeso.
Pure sui disegni ho la stessa opinione. Mi sono piaciuti, ma non mi piacciono su Dylan Dog.
Non la boccio, ma non è quello che vorrei leggere su DYD.