Cravenroad7

Facci sapere in caso... così mi regolo se farmelo spedire o no fin quassù. (-;

Senz'altro, ho molta voglia di leggerlo e aspetto solo di averne il tempo.

Questo lo compro, se non altro per rileggere qualcosa del BVAC

No, sono più sadico come lettore. Mi piace vedere i personaggi che invecchiano, muoiono, si sposano, divorziano, ma tutto con estrema calma (non tipo il matrimonio lampo di Dylan e Groucho, insomma), quindi anche se mi mancherà spero che non torni. E ho paura che invece succederà.

Riguardo l'albo (non so se vale la pena mettere lo spazio spoiler, ma nel dubbio...)

Alla fine questo albo merita veramente di essere letto!!!
Ben vengano le operazioni di marketing (almeno quelle fatte bene!)

Era un bel pezzo che non mi prendeva così tanto il BVZM!
Qualcosa non torna? Forse, ma la storia mi ha preso e finalmente siamo lontani dal solito canovaccio degli ultimi anni con un oggetto mysterioso ritrovato con la solita setta segreta pronta a uccidere tutti.



Accidenti... adesso bisogna aspettare il prossimo numero...che ansia.

@votaryx

E' per questo che sto aspettando di avere il prossimo albo per leggerli insieme
Ho idea che Castelli questa storia (o almeno il suo soggetto) la tenesse nel cassetto da un bel po' di tempo.

Seguono S P O I L E R:

Il finale di Incubi! - Il ritorno della dea delude un po', ma non si può dire che Castelli abbia barato, all'inizio del primo albo c'era tutta la scena del montanaro di cui non veniva mai mostrato il volto e col fatto dei nuovi vicini di casa di Martin, con gli Uomini in nero di mezzo, era facile pensare ad un dispositivo di condizionamento mentale.
E' stata comunque una gradevole lettura, a volte mi sembrava quasi di leggere uno dei bei vecchi albi.

Sarò sempre grato a questi due albi perché, dopo anni, mi hanno fatto attendere con ansia e trepidazione di leggere una nuova storia del BVZM. Mi sono gustato "Il ritorno della dea" lo stesso giorno in cui l'ho acquistato: e non mi succedeva da parecchio tempo con una storia di Martin Mystère. Già anche solo per aver riacceso il mio entusiasmo verso la serie, il giudizio complessivo non può che essere positivo.

S P O I L E R
Se su "Incubi" è filato tutto liscio, "Il ritorno della dea" ha avuto l'ingrato compito di dover rimettere a posto i cocci e di dipanare l'intricato bandolo della matassa. Senza colpi di scena che ti fanno sobbalzare sulla sedia, è vero, ma quelli in fondo c'erano già nello scorso numero. E, per quanto prevedibile, io la trovata del sosia di Java che partecipa al reality l'ho comunque trovata divertente. L'unico, vero punto debole è la brevissima sequenza con il pelato misterioso che spara a Martin, colpisce lo smartphone e poi viene steso dal redivivo neandertaliano, casualmente tornato proprio in quel momento. E il finale - che avrebbe dovuto emozionare - manca totalmente di pathos. Ma per il resto, al netto di una sceneggiatura zoppicante e un po' troppo didascalica (anche quando avrà 100 anni, i dialoghi di Castelli saranno sempre infinitamente più brillanti di quelli dello spiegazionista Recagno), questa doppia avventura la promuovo senza indugi.

Tirato un sospiro di sollievo per la spiegazione finale, do il bentornato al BVZM. Almeno lui, rispetto a dyd, onesto fino all'ultimo.

Io ho aspettato, leggerò i due albi assieme dopo aver preso il secondo (che spero di riuscire a trovare già oggi).

Secondo parte meno brillante della prima ma resta comunque una più che gradevole lettura che mi ha riportato indietro di molti anni quando Martin era un appuntamento atteso con piacere.


SPOILER

Era fin troppo ovvio che ci sarebbe stato una soluzione di questo tipo. Nessun fumetto serio avrebbe ammazzato una spalla con anni di presenze per sostituirla magari con un sosia.... asp...cosa sto scrivendo?

Comunque ho trovato l'idea funzionante per la storia, forse un po' troppo semplice ma va bene.

Letta la doppia nel weekend: il primo albo è tutt'altro che perfetto, nonché lontano dal Castelli dei tempi migliori, ma al tempo stesso rappresenta la prova migliore del BVZA da tempo immemorabile, il suo stile è finalmente riconoscibile, le nuvolette, seppure fitte, scorrono fluide, e l'interesse rimane adeguatamente alto per tutto l'albo. Insomma, una lettura che è valsa la pena fare (al netto dei brutti disegni).

Purtroppo l'albo ha anche un seguito... che immagino sia opera al 99% di Recagno. Quello che in Incubi è imperfetto ma intrigante qui diviene piatto, mai emozionante, perfino noioso. L'albo non è intenso, non è avvincente, non è scorrevole. A conti fatti, direi che è in linea con il livello medio di MM degli ultimi (ormai non pochi) anni. Peccato.

Ho preso l'albo per la moneta e devo dire che mi ha stupito per la scorrevolezza. Sebbene i dialoghi siano sempre al di sopra della media per verbosità, quest'ultima è inferiore rispetto agli anni passati.
Ammetto di aver temuto per il peggio una volta acquistato.
Detto questo ho trovato comunque piuttosto ridondanti le spiegazioni e facilmente sintetizzabili nella metà delle pagine.

SPOILER

Mi riferisco agli Uomini in nero che fanno e disfano per tutto la storia.
L'evocazione dello scheletro poi, ha una riuscita un po' troppo naif per i miei gusti, anche nelle fattezze.
Verso la fine dell'albo ho perso interesse e velocizzato la lettura fino al prevedibile finale.

Qualcuno ha letto Come ai vecchi tempi? A un tratto verso la fine ci sono rimandi a una saga (quale saga in effetti si capisce da subito, non è un mystero), e non ho capito se ho perso qualche riferimento o se c'è qualcosa che al momento è stato volutamente omesso.