Cravenroad7

Cavenago uno di noi! Ha capito quanto è brutto il logo degli 80 anni e fa delle copertine adeguate, è un rivoluzionario!
Vabbè a parte le scemenze non può essere la definitiva, dai su.
Per finire colore del logo, per me, più fastidioso di sempre. Boh, per me hanno pubblicato quella sbagliata (e sarebbe strano, eh).

V

E con questo fanno due numeri consecutivi di Stano che non comprerò né leggerò.

@Altair

Dev'essere successo qualcosa in corso d'opera. Recchioni aveva anticipato un ciclo di ben cinque albi che poi è misteriosamente evaporato, costringendoli a correre ai ripari raccattando storie a destra e a sinistra. Magari ci fosse un sovraccarico di cicli, qua non se ne vede all'orizzonte nemmeno l'ombra!

@Valla

Ma il logo perché non lo mettevano in basso a destra dove non faceva del male a nessuno? No, in alto a sinistra a coprire l'ala! Io non li capirò mai... Mi unisco a te nella speranza che la copertina sia provvisoria. Dylan sembra uscito da Cinico TV.

@Rimatt

E perderti questo florilegio di Ctrl V da parte del maestro, totalmente dozzinale, ERGO usato per fare promozione all'albo?

Keanu, può darsi che ci sia stato un ritardo notevole o che il progetto sia stato accantonato. E un piano B non c'era evidentemente. Tutto comprensibile, anche se il riadattamento delle vecchie storie è sembrato davvero troppo raffazzonato.

Molto probabilmente è così Altair. Certo non ho mai visto tanta disorganizzazione in vita mia.
Il cosiddetto "nuovo universo" doveva essere studiato e strutturato ben prima della meteora, così da avere cicli e minicicli già pronti da collocare immediatamente dopo la distruzione del vecchio universo, che potevano (anzi, dovevano) essere intrecciati tra loro per articolare un qualcosa di credibile. Invece pare che stiano provvedendo ora a tentare di abbozzare trame interconnesse, ovviando ad un grande problema di fondo, ossia la mancanza di solide basi su cui reggere questo "universo 2".
Una soluzione last minute.
Lo scenario è desolante se pensiamo che dall'inizio del 2020 ad ora abbiamo avuto solo sei numeri pensati ad hoc per questo "new universe" (il ciclo 666), mentre gli altri o sono fondi di magazzino o sono numeri che dovevano essere collocati altrove. Undici numeri "recuperati" (quasi un'annata piena) prima del trittico che sarà inaugurato da Sally.
Ci era stato promesso qualcosa di diverso.
Sembra di avere a che fare con una ditta di costruzioni che ci demolisce casa (una casa vecchia, usurata dal tempo ma senza problemi strutturali: parliamo di una casa con fondamenta solide) promettendo di ricostruircela in maniera più moderna.
E intanto ci manda a vivere in una abitazione non dissimile dalla precedente.
Passa un anno e mezzo e la ditta ancora sta tergiversando. Le macerie della vecchia dimora sono ancora lì.
Ogni tanto "la ditta" piazza sulle macerie qualche mattone in plexiglass (wow, è più moderno di quello in cotto) ma non fa nulla di concreto per ricostruire "la casa".
E intanto i vecchi abitanti continuano a vivacchiare nella magione "alternativa" del tutto simile alla precedente.

Che dire... la delusione è tanta

Precisamente. Recchioni non fa mistero del fatto che le storie possano iniziare, per poi essere accantonate per inseguire progetti più urgenti (è il caso ad esempio della sua storia con Roi, quella con "Eva Green", per capirci, rimandata a data da destinarsi proprio per questioni di uscite più urgenti).
Il piano B, purtroppo, c'è, ed è quello a cui assistiamo mese dopo mese: l'improvvisazione! Mi pare chiaro che sia proprio un meccanismo ormai oliato: recuperare storie da riadattare ALL'IMPROVVISO, con l'attenzione e la cura che, evidentemente, loro pensano che ci meritiamo. Poca.

Altro dubbio che rimane e rimarrà è se l'universo del Ciclo 666 (quindi con Gnaghi e compagnia briscola) sarebbe dovuto divenire dogma e invece poi si è fatto marcia indietro. Questa potrebbe essere una delle cause dei vari ritardi. Non lo sapremo forse mai.

Considerando che già il 666 termina con il rientro nei ranghi, con Dylan già sbarbato, mi sembra difficile. Anche tutto il "battage mediatico" e l'effetto """"""""""""""""""""""""""""sorpresa"""""""""""""""""""""""""""" sul ritorno di Groucho (la copertina del 407 con Groucho era stato dato l'ordine dall'alto di tenerla secretata fino all'ultimo, cosa che ovviamente non funzionò) mi fanno pensare che il progetto originario fosse proprio quello di rientrare in un universo solo leggermente modificato.
Inoltre, se parli con loro, quell'universo è davvero diventato dogma! Perché secondo loro hanno fatto un'operazione brillante di ricostruzione e di modifiche ineccepibili, un vero lavoro di fino, mentre i fatti hanno solo dimostrato che hanno fatto un gigantesco PAPOCCHIO.
Ma chiaro, la colpa è solo nostra e del celebre "eccesso di informazioni".

E dato che si parla di riciclo del riciclo, et voilà... un bel maxi vecchia maniera con Ernesto e Giuseppe.

Anteprima della Copertina a firma fratelli Cestaro per il settimo Maxi...ops settimo Old Boy in edicola il prossimo 15 giugno.
All'interno le storie: "Quando il mostro è in vacanza" di Gabriella Contu e Montanari e Grassani, e "Voci dal fondo" di Bruno Enna, Montanari e Grassani, e Patrizia Mandanici.

immagino un tutto montanari e grassani. non hanno scritto buona estate? come mai?

Però c'è la parola "vacanza" nel titolo di una storia. Giusto per disintossicarci per gradi.

Bella la copertina dei Cestaro, in stile locandina film horror anni '80. Tipo Videodrome o qualcosa del genere. Mi piace.

C'è da dire che i Cestaro non perdono un colpo.

Concordo. Disegnatori impareggiabili e copertinisti di assoluto pregio.
Non sarebbe fuori luogo immaginarli come futuri cover artists della regolare.