Non immaginavo si potesse scrivere tanto qua sopra su un albo talmente sconcio come questo.
Un genere di pubblicazione che ti fa percepire un senso di vergogna strisciante se a 40 anni suonati, tra tutte le opzioni d'intrattenimento che ci sono in giro, dedichi (ancora?) tempo a roba simile. Ma tant'è... la cattive abitudini tardano a morire tra i tardoni. E se la Contu rappresenta le juveni generazioni con simili lavori puerilmente scadenti, meglio cercare nei Pio Albergo Trivulzio qualche nuovo talento degno di scrivere su questa testata
.
Votato 4 per pietà nei miei confronti e di altri disgraziati.
QUALCHE
SPOILERAlla fine è un mix indigesto tra bullo-teppismo bucolico trendy nei cyber-cccciorni nostri e la rivincita della sorella di
Carrie... al ballo dei paraculi fighetti in vena di scherzacci contro l'intrusa asociale. Al posto del sangue di porco sulla debuttante al ballo da sputtanare a scuola, lo stripo(r)ker in maschera dello scorfano in adipe ballonzolante da piazzare sui social; al posto delle fiamme purificatrici in ESP, una prevedibile sorella (figa&atletica, di padre diverso presumo
) che brandisce giavellotti nella boscaglia per vendetta - altra GENIALATA
il titolo spoiler.
Insopportabile la carrellata di elementi della banda... strumentale a farne dei piccoli "idoli" del lettore: più che un
Lord of Flies pro-sopravvivenza tra ruvida gioventù autosufficiente, mi sembra affine ad un programma qualsiasi della
De Filippi con una full-immersion nelle beghe tra bimbiminkia che si credono importanti davanti alle telecamere fasulle che gli danno fiato e da cui dipendono, prima di farsi le scarpette a vicenda immolandosi al televoto. Eddaje in serie con i sottolineati nomi di Sam, Janet, Burt, Jason, etc... che "saranno famosi" quanto la durata di un rutto di cimice
.
Come detto da altri, una delle cose più disdicevoli dell'albo è l'organizzazione visuale (a livello di sceneggiatura) del
primo omicidio. Non m'interessa se si tratta d'interpolazioni del Rrobe, sviste della Contu, incomprensioni di Chella, analfabetismo strutturale dei revisori... quello che cont(u)a è il risultato finale stampato, una serie di
sciagurataggini scalcagnate che si succedono tra p.23 e p.25 nel rappresentare una scena abbastanza importante. Una cosa da mostrare alle scuole di fumetto come contro-esempio d'indecenza
.
Non si capisce l'abbondare di punti interrogativi tra Sam e la coppietta, la dinamica di
chi si spaventa
per cosa, di come Susan prima urla (p.24.iv) e una vignetta dopo sembra tranquilla come durante una scampagnata a Loreto (p.24.v-vi), di come George Cuordileone scatti in un nanosecondo per battere il record olimpico dei ghepardi, rendendosi cont(u)o di aver abbandonato la sua fanciulla-povera-stella solo dopo aver varcato i confini della cont(u)ea, pensando poi di farle una coraggiosissima telefonata per salvarla... invece di tornare indietro per un bel selfie col cadavere
.
E tutto questo per cosa? Per l'argutiiiiiiiiiiiiiiiiiiissima scelta di non mostrarci neanche un fotogramma con la sagoma di Diana armata/mascherata e lasciarci nell'ambiguo dei sospetti più svagati? Davvero dei cccceni del fumetto giallo, che
Julia fattedaparte.
Altra vaccata intercosmica Dylan che viene accoppato (p.37-38) e poi asportato via
sotto il naso della polizia, che era in piena attività a meno di un centimetro di distanza. Senza contare la fessaggine delle stesse forze dell'ordine inermi, che in periodi di telecamere (o altri sistemi per rastrellamenti di sicurezza) non riescono a trovare una banda di ragazzotti in un parco cittadino... dove ACCENDONO PURE DEI FUOCHI CON TANTO DI SEGNALANTE FUMO (p.42)... che sembra più esteso e labirintico del Serengeti o di Yellowstone
.
Manieristica - e per questo subito tralasciata senza sviluppi anche dall'autrice stessa - la questione aggiunta della sensibilità para-normalica di Janet. Insopportabile la retorica di Dylan che si fa assumere "pro bono" (p.61) come benefattore sociale d'operetta (presunto "trasversale" rispetto alle istituzioni).
A parte gli omicidi, la storia in sé non è altro che una caccia al telefonino... da cui si risolverà tutto. Per quanto scorrevole ma scombinata, molte pagine della narrazione sono soltanto dei pallidi riempitivi, e lo si capisce da diverse cose, tipo i ragguagli continui tra Dylan e l'umore della banda.
L'uccisione di Sam (p.75) - superflua se non gratuita, ai fini della storia - è un volgare espediente utile a ingigantire in modo ricattatorio il pathos di sdegno verso la fragilità della polizia per una scenetta a(presunto)effetto, approfittando dell'eco di cose stranote. Già mi è sembrato strano che il bimbo non si chiamasse
Floyd e non fosse di colore. Ma c'è sempre tempo per una trasferta di Dylan a Minneapolis.
Tremendo, a livello di paraculaggine viscerale nei confronti del lettore, il
buco di tempistiche(e logistiche) di sceneggiatura tra p.76 e 77, che ci tele-trasporta Dylan senza alcuna base direttamente nello SPOGLIATOIO MASCHILE del parco olimpionico, giusto quando Diana stava per massacrare le sue ultime vittime, in quanto principale sospettata. Una cosa che non si vede neanche nella fanzine amatoriali, per intenderci
.
Quando Dylan ferma la furia di Diana (pp.90-91) con due battute da Don Matteo sulla giustizia, pensavo che allo scempio ci fosse un limite... ma ahinoi è stato superato subito dopo con la stessa Diana (p.93) che salva Dylan con l'ennesima spintarella (da raccomandato) last minute e si sacrifica per non si sa cosa da perfetta idiota. Altra scena di una dinamica semi-demenziale ad esser buoni, tenuto conto anche come gli sbirri non si prendono cura di George dopo che Diana l'ha mollato
Le sviolinate finali (v. posta del kuore di Janet a Dylan capobranco di cuccioli), con tanto di sparate sulle responsabilità degli adulti, i cattivi maestri, la resistenza al sistema, l'idillio inneggiante alla libertà... sono di una retorica penosa chemmanco nei centri sociali 20 anni fa o tra i fricchettoni deminonno-age. Per cosa poi? Per giustificare un'accozzaglia di teppistelli disadattati che vivono di furtarelli ed aggressioni alle vecchiette per sentirsi cool in campeggio?
Per me, a quest'età, l'unica vera banda del bosco rimarrà per sempre quella di
Zombo, Birba, Arnie e
John.
Grazie ancora Claudione.