Cravenroad7

Una gang di fumettisti mascherati, determinati e violenti…




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Se qualcuno continua qua non è grave, ma sappia che dopo qualche tempo i suoi post saranno spostati senza preavviso.

Inoltre si ricorda a tutti di segnalare gli SPOILER, ove presenti.

storia non male,con finale a sorpresa con relativo spiegone da 20 pagine.
I disegni lasciano a desiderare (molto) .
La mancanza di Rania ,Carpenter e haimè Croucho non dispiacciono ,anzi......

una cosa non mi è chiara però....

S P O I L E R

Ma il ragazzino il cellulare dove l ha preso? trovato vicino al cadavere? Per come l hanno disegnato (pag 26) l'assassino sembra proprio il ragazzino....

storia abbastanza indecente....

LICENZIAAAAATEEEEEELOOOOOOOOOO, PER GIOVE!!!!!

Ennesimo chiodo sulla bara di una testata tenuta in piedi da Herbert West



(o Rrobbert West?)

Brigadiere!

ho sfogliato l’albo, devo soffermarmi purtroppo sui disegni.
questo stile veloce , tipo Torti o Alessandrini se lo possono permettere in pochi.
cioè vedendo i disegni su drago nero o dampyr , qui ci fa la figura magra.
che poi già sui color fest ci sono i stili a segnacci , in più ci mettiamo dall’agnol e m&g che vanno di segni.
secondo medylan dog ha bisogno di disegnatori alla dragonero, perché di quelliche fanno i segnacci ne è gia pieno.

Beh tra M&G e Dall’Agnol c’è di mezzo il mare (non contando l’ultimo Dall’Agnol modificato da altre mani).

Che pena madonna....mi sà che anche questa era una storia vecchia collocata prima del finto reboot e revisionata male. Oppure manco gli autori stanno a capire più nulla hahahahaha. Comunque è assurdo che l'attuale curatore rimanga tale anche dopo flop su flop, lamentele continue dei fan, cali di vendite e ste ciofeche. Menomale che ho aspettato le recensioni. Col cavolo che lo prendo.

Ma Bloch da quando ha i riccioli al vento e il riporto?
Stile grafico accennato, nervoso e per certi versi tirato via, ma nel complesso non mi dispiace.
Mi piacciono i disegnatori accurati e particolareggiati di solito, ma questi pochi segni essenziali sono abbastanza espressivi, per cui me li faccio bastare.
Quello che esprime una certa pochezza è la storia, che funzionerebbe se non si cercasse a forza di giustificare cose, in funzione della sua prosecuzione
SPOILER

Il tipo che fugge di fronte ad un ragazzino alto un metro, con una maschera di corteccia e corre per millemila metri urlando come un pazzo, è totalmente assurdo, ed è per me l'errore più funesto, tradisce un patto col lettore: io ti scrivo cose che hanno un senso e tu leggi contento.
Se poi non ci fosse questo continuo rimando ai nomi, questo palleggiarsi di Sam, Burt, Jason, Janet, Sam, Burt, Jason, Janet, Sam, Burt, Jason, Janet che, alla 400esima volta, abbiamo capito chi sono, ci discosteremmo finalmente dai filmetti di serie B, in cui l'utente medio cerebroleso, ha una continua necessità di ricordarsi chi è chi e chi faccia cosa.
L' intreccio di base c'è, ma è un accrocchio di sovrastrutture piuttosto instabili.
Quanto è grande questo parco? È un parco dove fanno atletica, o è una foresta dove stai in tenda, col fuoco acceso di notte e nessuno ti vede, compresa Scotland Yard che cerca degli assassini?
Dylan è il solito mite pastore di anime, che ipnotizza prima Sam che gli consegna docile il cellulare e poi la Revenge killer, con un timido sguardo, ma ha come sempre una doppia morale, perché puoi depredare i frequentatori del parco se sei un abbandonato dalla società brutta e cattiva?
Troppi cliché, ai quali naturalmente non può mancare il trionfo della denunZia sociale: la pistolettata al ragazzino, da parte della polizia sempre carente e sempre di cieca bestialità.

Aggiornamento sul refusone soprintendente/ispettore: il curatore si è dilungato su HP in profuse scuse, dichiarando "Ci è scappato (lo leggiamo in quattro), scusate".
Capita a tutti di sbagliare una volta, perdonato!

Le scuse sono sempre ben accette, e uno volendo se le fa bastare. Solo che quell'ispettore è abbastanza sospetto, e puzza di ripescaggio (se è come penso - e magari mi sbaglio - la storia è vecchia e all'epoca Bloch era ancora un ispettore. Poi forse mi sbaglio e - forse - chi di dovere aveva ancora in testa Bloch come ispettore e si è generata questa confusione soprintendente/ispettore).
Se è veramente un ripescaggio non mi stupirei che su questo numero ci sia addirittura una storia...

Storia dal forte sapore vintage, sia nei temi che nei disegni che nella trama.
La classica storia che si leggeva dal barbiere, aspettando il proprio turno, mentre lo coiffeur era impegnato a sistemare il riporto di un cliente sessantenne. Venti minuti di astrazione, prima che la tua chioma (quando ancora ce l'avevi) venisse ridotta e addomesticata. Quella sensazione lì.
Ne bella ne brutta. Ma già vista, già provata, quello sì.

SPOILER
SPOILER??
SPOILER?!?!!!!?

Ci sono stati dei furti e delle aggressioni nel parco. I colpevoli sono dei ragazzini mascherati e armati di lance; tra le vittime c'è addirittura il figlio del sindaco. Tutto ciò non può essere tollerato, ci sono delle regole, non siamo mica in Vietnam. Il caso non può che essere affidato al sovrintendente/ispettore Bloch, ultimo baluardo della legge. E Dylan? Beh, Dylan voleva scroccare una cena e quindi entra anche lui nella task force antiscippo. Da qui in avanti va in scena la lotta sociale, i ragazzi ricchi, che fanno atletica, hanno delle fans, hanno tutto. Dall'altro lato i ragazzi di strada, abbandonati a sé stessi, che si uniscono in gruppo per potersela cavare. Ma le cose vanno male, un assassino decide di usare i loro stessi mezzi e la polizia li incolpa di tutto. Il resto è facile da immaginare: Dylan capisce tutto, c'è una spruzzatina di soprannaturale, i ricchi sono cattivi, hanno fatto del male e devono pagare. Lo dice anche il titolo che è una storia di vendetta, quindi sai che sorpresa. Il finale è quello che deve essere, anche se non ho ben capito come fa Dylan a trovare l'assassino, ma anche un buco di trama può avere un sapore vintage.

Se la trama è semplice, i disegni lo sono altrettanto, ma dove la trama non brilla, i disegni sono invece consoni nel loro essere stilizzati. Uno stile che si fa apprezzare soprattutto nelle scene d'azione, veloci nervose precise. Ma anche qui, sa di già visto.

Anche stavolta ci sono dei ragazzini, ma a differenza del numero precedente, Dylan non è uno di loro, è invece l'adulto che li capisce, l'adulto che tutti avremmo voluto incontrare, quando i ragazzini eravamo noi. Peccato che non lo siamo più.
Dylan è buono, buonissimo, il cavaliere senza macchia, ma tutto ammaccato come si autodefinisce. Anche sta frase l'ho già letta, nell'autobiografia di Springsteen per la precisione.

Copertina apprezzabile per la composizione, la scelta dei colori anche qui semplice ma buona, avrei osato un qualcosina in più sul logo (pieno bianco e sfondo rosso? pieno nero e sfondo bianco?), ma la scelta di renderlo quasi mimetico non stona. C'è da dire che il Dylan in primo piano sembra Clark Kent di Smallville.

Numero normale, da 6 politico, con una storia che con poche modifiche ben si adatterebbe a qualsiasi personaggio bonelliano, che pescato a 1€ al mercatino dell'usato o appunto letto dal barbiere avrebbe fatto la sua figura.
A modo suo fa continuare il buon momento sulla regolare, un trend positivo per questo 2021, sottotono magari, ma senza scandali o storpiature.


V

Beh ci mancava Bloch scambiato per il soprintendente ahaha.

Ecco Valla, cosa ho percepito io e anche apprezzato: la cara vecchia storia vintage, coi sapori di una volta.
Semplice, lineare, come la torta della nonna che va bene per la colazione, però non ci fai il Natale. Peccato per qualche inciampo logico e qualche forzatura.
Peraltro

SPOILER
Aldilà che si possa essere comprensivi coi ragazzetti, un bastone affilato nel piede del ragazzo intervenuto durante i furti lo hanno conficcato. "Un bel buco" non credo faccia piacere. Quello non è trovare espedienti per vivere, i novelli Robin Hood di Battersea Park, quello è essere dei tipi disposti a far del male.